giovedì 31 marzo 2022

Putin firma un decreto che ordina l'interruzione delle esportazioni di gas se gli acquirenti non pagano in rubli


Contrariamente alle aspettative che Vladimir Putin stesse bluffando sulla raccolta di rubli in cambio delle esportazioni di energia russe, pochi istanti fa un decreto firmato dal presidente russo ha confermato che non era così.

Secondo Bloomberg, Putin ha affermato di aver firmato un decreto chiedendo il pagamento in rubli per le forniture di gas russo, che inizierà il 1 aprile come riportato in precedenza. Secondo il decreto, mentre la Russia continuerà a fornire gas a volumi e prezzi prestabiliti, richiederà che gli acquirenti di gas aprano conti nelle banche russe e avverte che Mosca può sospendere i contratti del gas se gli acquirenti non pagano in rubli; inoltre, potrebbero essere bloccati nuovi procedimenti in EUR o USD. Spingendo al limite quello che molti consideravano un bluff, Putin ha affermato che i contratti attivi saranno interrotti se le richieste non saranno soddisfatte e ha spiegato che la mossa ha lo scopo di aumentare gli accordi nelle valute nazionali.

Il decreto di Putin fa seguito a un precedente rapporto della stampa russa secondo cui Gazprom stava studiando le opzioni per interrompere le forniture di gas all'Europa a causa di problemi di pagamento in RUB. Segue anche i commenti del Cremlino che hanno suggerito che avrebbe esaminato l'idea dei legislatori di chiedere ad altre nazioni di pagare una gamma più ampia di esportazioni russe in rubli.

Indicando la disponibilità operativa della Russia a portare a termine il piano, Interfax aggiunge che Putin ha ordinato l'apertura di conti speciali per i pagamenti del gas presso la Gazprombank che venderà FX del gas su una borsa di Mosca.

In risposta istintiva alla notizia, i prezzi del gas naturale negli Stati Uniti sono aumentati, forse in previsione che gran parte della produzione statunitense sarà ora trasferita a GNL in Europa, creando potenzialmente una carenza negli Stati Uniti a tempo debito...

... mentre anche il petrolio è salito dai minimi della sessione a seguito dell'ultimo rilascio di SPR che deve ancora essere confermato dalla Casa Bianca.

Infine, ora che sembra che il rublo dovrà essere acquistato dalle potenze occidentali, la valuta ha completato il suo viaggio di andata e ritorno ai livelli pre-invasione. Fonte: qui

 

Putin: gas russo deve essere pagato in rubli dal 1° aprile altrimenti stop forniture

Le esportazioni di gas russo verranno interrotte se i pagamenti in rubli non verranno effettuati dal 1 aprile. E' l'affermazione perentoria arrivata oggi dal presidente russo, Vladimir Putin. "Per acquistare gas russo, vanno aperti conti in rubli nelle banche russe", ha detto Putin in un discorso televisivo. "È da quei conti che verrà pagato il gas a partire dal 1 aprile. Se tali pagamenti non vengono effettuati, considereremo questo un mancato rispetto da parte del cliente dei propri obblighi". Secondo un ordine firmato da Putin e riportato dall'agenza Bloomberg, gli acquirenti dovrebbero aprire conti speciali nella Gazprombank controllata dallo stato russo per consentire lo scambio di valuta estera in rubli.

Presa di posizione che smentisce di fatto quando riferito nelle ultime ore da Italia e Germania che avevano ricevuto garanzie dallo stesso Putin che gli acquisti di gas europei potevano ancora essere effettuati in euro. Fonte: qui

NONOSTANTE LE RASSICURAZIONI DATE IERI A DRAGHI E SCHOLZ, IL PRESIDENTE RUSSO OGGI HA (APPARENTEMENTE) TIRATO DRITTO SUL PAGAMENTO IN RUBLI DEL GAS: CHE COSA CAMBIERÀ? 

IL DECRETO FIRMATO DA “ZAR VLAD” È UN ABILE TENTATIVO DI SALVARE LA FACCIA: LE AZIENDE IMPORTATRICI APRIRANNO DUE CONTI BANCARI PRESSO GAZPROMBANK, A UNO IN EURO E UNO IN RUBLI. 

IL PAGAMENTO SARÀ TRASFERITO NEL CONTO IN EURO. A QUEL PUNTO, LA BANCA RUSSA VENDE GLI EURO SUL MERCATO DI MOSCA, COMPRANDO RUBLI.

Federico Fubini per www.corriere.it

vladimir putinVLADIMIR PUTIN

 

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che impone che il gas russo venga venduto ai Paesi «ostili» solo dietro un pagamenti in rubli. Secondo quanto riportato dall'agenzia Ria Novosti, il presidente russo avrebbe detto che i contratti esistenti saranno bloccati nel caso in cui questa domanda non venisse accolta e che gli acquirenti dovranno «aprire conti in rubli in banche russe».

 

L'interpretazione del decreto e delle sue conseguenze operative è parsa inizialmente poco chiara, specie perché ieri il presidente russo aveva parlato per 45 minuti al telefono con il premier italiano, Mario Draghi, e nelle scorse ore, commentando la telefonata, Draghi aveva detto di non ritenere che si fosse vicini al blocco delle forniture di gas da parte delle Russia e che le aziende europee possono continuare a pagare il gas — secondo i contratti in essere — in euro e dollari.


Secondo quanto ricostruito dal Corriere, però, il decreto sfrutterà un tecnicismo che consentirà di «tenere insieme» le parole di Putin a Draghi e «l'utimatum» all'Europa. Il meccanismo funzionerebbe così:

 

L’azienda importatrice (ad esempio, Eni) apre due conti bancari presso Gazprombank, uno in euro e uno in rubli;

— Trasferisce il pagamento nel conto in euro;

— A quel punto, Gazprombank vende gli euro sul mercato di Mosca e compra rubli;

— Gazprombank mette i rubli nel conto dell'azienda importatrice in rubli e finalizza il pagamento, trasferendo i rubli per il gas a Gazprom.

 

Questo schema soddisferebbe entrambe le frasi pronunciate da Putin: le aziende straniere pagherebbero in teoria il gas in rubli (a Gazprom), continuando però di fatto a farlo in euro (a Gazprombank), assolutamente come oggi.

 

In realtà i pagamenti da parte occidentale non cambiano, ma Gazprombank dovrebbe compiere complesse operazioni per trasformare gli euro (o i dollari) in rubli su conti delle aziende importatrici in Europa.

le vie del gas russoLE VIE DEL GAS RUSSO

 

Resta da vedere se il punto «politico» della questione possa passare — se cioè i Paesi europei accetteranno questo meccanismo: Francia e Germania hanno subito dichiarato di prepararsi allo stop alle forniture. «Potrebbe esserci una situazione in cui domani, in circostanze particolari, non ci sarà più il gas russo. Sta a noi preparare questi scenari e ci stiamo preparando», ha precisato il ministro dell'Economia francese Bruno Le Maire durante la conferenza stampa con il collega tedesco, Robert Habeck.

 

gasdotti in europaGASDOTTI IN EUROPA

I tecnici dei governi europei e delle aziende importatrici di gas in questo momento stanno studiando attentamente il decreto. L’aspetto che sembra più incerto e problematico riguarda l’articolo 7 del provvedimento. Esso stabilisce che il pagamento per la fornitura di gas è considerato compiuto nel momento in cui avviene l’accredito dei fondi dal conto in rubli alla società fornitrice, che è Gazprom.

 

gazpromGAZPROM


Resta dunque da capire in quale valuta viene fissato il prezzo del gas, ossia se (come da contratto) l’indicazione del prezzo resta in euro e la valuta di fatturazione resta l’euro.

 

Da questo aspetto, delicatissimo, dipende la risposta delle società importatrici e dei governi europei al decreto di Putin. Per adesso essa è in sospeso in attesa di un’attenta valutazione, anche sul piano tecnico e giuridico.

 

Questo è lo schema che sarebbe stato elaborato al Cremlino dopo che la governatrice della banca centrale Elvira Nabiullina e il vicepremier Alexander Novak, ex ministro dell'Energia, avrebbero illustrato a Putin l'immensa difficoltà che avrebbe incontrato Gazprom nel cercare di imporre davvero gli importatori europei di pagare in rubli. Adesso la condizione di fondo perché tutto cambi (in apparenza) perché tutto rimanga com'è, è che la fatturazione e il prezzo della materia prima energetica dalla Russia restino quelli previsti dai contratti: in gran parte euro e in parte minoritaria dollari.

gazprom sponsor uefa 4GAZPROM SPONSOR UEFA

 

Non solo: il meccanismo rafforzerebbe ciò che avviene ormai da settimane, e che ha finora consentito alla Banca centrale russa di far rialzare le quotazioni del rublo a livelli pre-invasione. Di fatto, tutta la valuta straniera in arrivo in Russia sarà utilizzata per l'acquisto di rubli: e controllando sia le quantità totali di gas, sia la quantità di valuta corrispondente alle quantità di gas in vendita, potranno calibrare l'offerta di rubli sulla loro Borsa, stabilizzando così il valore della valuta locale.

Fonte: qui

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