giovedì 31 marzo 2022

L'INVASIONE RUSSA IN UCRAINA HA GIÀ FATTO 32 MILA MORTI: DALL'INIZIO DEL CONFLITTO SONO STATI COLPITI DAI BOMBARDAMENTI ALMENO 4.500 EDIFICI RESIDENZIALI, 92 INDUSTRIE, 380 SCUOLE, 140 PRESIDI SANITARI, 12 AEROPORTI E 7 CENTRALI

 

CAPITOLO SOLDATI: L'UCRAINA SOSTIENE CHE SIANO STATI UCCISI 17 MILA RUSSI. MOSCA NE ATTRIBUISCE 14 MILA ALLA CONTROPARTE MA NE HA CONFERMATI MENO DI 2 MILA PROPRI 

I RIFUGIATI USCITI DAI CONFINI SONO 3,8 MILIONI, MA ALMENO ALTRI 7 MILIONI SONO SFOLLATI IN PATRIA…

Daniele Dell'Orco per “Libero Quotidiano

 

morti a mariupolMORTI A MARIUPOL

Un conto da 60 miliardi di euro ancora da perfezionare. È questo il risultato di 5 settimane di devastazione in Ucraina.

 

Un dato assolutamente parziale stilato dal KSE Institute team dell'Università di Kiev che viene costantemente ritoccato verso l'alto man mano che la guerra continua e che nuovi bersagli vengono centrati dai russi.


Dal 24 febbraio 2022, è la stima, sono stati colpiti dai bombardamenti almeno 4.500 edifici residenziali, 92 industrie, 380 scuole, 140 presidi sanitari, 12 aeroporti e 7 centrali.

 

Da metà marzo poi, da quando cioè l'Occidente ha iniziato a inviare massicciamente armi e rifornimenti all'esercito di Kiev, i russi hanno aumentato la loro pioggia di missili (oltre 1400 già usati) verso basi, magazzini di stoccaggio e depositi di carburante.

 

feriti e morti dopo i bombardamenti russi in ucraina 5FERITI E MORTI DOPO I BOMBARDAMENTI RUSSI IN UCRAINA 5

Inoltre, bisogna ricordare che come strategia di difesa, gli ucraini hanno fin da subito fatto saltare in aria loro stessi ponti, strade e infrastrutture varie per rallentare l'avanzata russa e barricarsi nelle città.

 

DATO PARZIALE

Per avere un'idea della parzialità di un dato che sarà ben più catastrofico anche se la guerra dovesse finire oggi, basti pensare che non comprende una stima di attrezzature, merci, mezzi di trasporto civili etc. ridotti in cenere.

 

feriti e morti dopo i bombardamenti russi in ucraina 4FERITI E MORTI DOPO I BOMBARDAMENTI RUSSI IN UCRAINA 4

Ai danni evidenti che vengono ritoccati in media di mezzo miliardo di euro al giorno, ci sono poi da aggiungere i "mancati incassi" per l'economia locale e globale. Già settimane prima della guerra infatti, lo spazio aereo chiuso, le ambasciate spostate da Kiev, i mercati finanziari in picchiata e la chiusura preventiva di industrie con evacuazione del personale aveva comportato crolli del Pil da decine di miliardi di euro. Ora il conto è arrivato a superare i 600 miliardi.

 

soldato ucraino con i corpi dei soldati russi morti alla periferia di irpin, il 1 marzoSOLDATO UCRAINO CON I CORPI DEI SOLDATI RUSSI MORTI ALLA PERIFERIA DI IRPIN, IL 1 MARZO

Niente, comunque, se paragonato alle perdite di vite umane civili e militari. Un conteggio indipendente dei soldati caduti è ancora impossibile. Ci sono stime, quelle del Pentagono, e ci sono i dati ufficiali delle due parti, ovviamente entrambi viziati dalle rispettive propagande. L'Ucraina sostiene che siano morti 17mila russi. La Russia ne attribuisce 14mila alla controparte ma ne ha confermati meno di 2mila propri.

 

Una lista che comunque non tiene conto delle perdite delle Milizie popolari del Donbass, né della Rosgvardia cecena e né dei volontari arrivati da Armenia, Ossezia del Sud, Siria. I civili rimasti uccisi dai colpi di artiglieria di entrambe le fazioni sono invece circa 1000.

 

feriti e morti dopo i bombardamenti russi in ucraina 3FERITI E MORTI DOPO I BOMBARDAMENTI RUSSI IN UCRAINA 3

RESPONSABILITÀ

Chi è riuscito a fuggire, in qualsiasi direzione, la vita l'ha dovrà ricostruirsela praticamente da capo. I rifugiati usciti dai confini ucraini sono 3,8 milioni, ma almeno altri 7 milioni sono sfollati in Patria.

 

L'accoglienza da parte dei Paesi confinanti (ma in generale europei) rappresenterà una voce di costo abnorme, e l'Italia, tra le altre iniziative già messe in atto per i profughi ucraini che hanno fatto richiesta di protezione temporanea (e che hanno trovato un'autonoma sistemazione) ha stanziato un contributo di sostentamento una tantum pari a 300 euro mensili per massimo tre mesi. È quanto prevede un'ordinanza del capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.

 

rifugiati ucraini 9RIFUGIATI UCRAINI 

In caso ci siano dei minori è riconosciuto un contributo addizionale mensile di 150 euro per ciascun figlio. In Ucraina, comunque, circa un quarto della popolazione totale non vive più nella propria abitazione.

 

rifugiati ucraini 7RIFUGIATI UCRAINI 

Se le vite umane sono impossibili da recuperare, chi pagherà il costo economico di questa guerra? Chi contribuirà alla ricostruzione di un Paese in macerie? L'Occidente, su spinta del Regno Unito, si interroga sulla possibilità di usare le risorse congelate agli oligarchi russi vittime di sanzioni, vale a dire gli almeno 57 magnati considerati vicini al Cremlino e quindi corresponsabili.

 

I loro beni ammontano a 170 miliardi, capaci di coprire una parte del costo della ricostruzione. Ma, ammesso che ci siano percorsi legali per provvedere in questo senso, servirà uno sforzo complessivo, planetario. Fonte: qui


IL PROBLEMA DI PUTIN È CHE NESSUNO HA IL CORAGGIO DI DIRGLI CHE STA ANDANDO TUTTO MALE 

SECONDO L’INTELLIGENCE AMERICANA, “LO ZAR VLAD” È “INFORMATO MALE” SULLA REALE E DISASTROSA SITUAZIONE DELL’ESERCITO RUSSO IN UCRAINA, E SULL’IMPATTO DELLE SANZIONI 

LO ZAR STAREBBE CAPENDO SOLO ORA COSA STA DAVVERO SUCCEDENDO. 

ECCO SPIEGATA LA “SPACCATURA” CON I VERTICI DELLA DIFESA, GUIDATA DAL POVERO SHOIGU (CHE HA AVUTO UN INFARTO DOPO UNA STRIGLIATA DEL CAPO DEL CREMLINO)

(askanews) - Gli Stati Uniti ritengono che il presidente russo Vladimir Putin sia "informato male" dai suoi consiglieri su quanto male si stia comportando l'esercito russo in Ucraina e sull'impatto delle sanzioni sull'economia russa, ha detto alla CNN un funzionario statunitense.

 

Ma ora Putin avrebbe capito la situazione e questo sta portando a una "spaccatura" tra lui e i vertici della difesa russa. "Riteniamo che Putin sia stato disinformato dai suoi consiglieri su quanto male si stia comportando l'esercito russo e su come l'economia russa sia paralizzata dalle sanzioni, perché i suoi consiglieri principali hanno troppa paura di dirgli la verità", ha detto un funzionario statunitense.

 

carri armati russi distruttiCARRI ARMATI RUSSI DISTRUTTI

Il funzionario ha affermato che la valutazione si basa su risultati declassificati dell'intelligence statunitense.Il funzionario ha aggiunto che gli Stati Uniti hanno informazioni che indicano che Putin è venuto a conoscenza della disinformazione, portando a una spaccatura tra Putin e i suoi alti funzionari della difesa. "Abbiamo informazioni che Putin si è sentito fuorviato dall'esercito russo.


Ora c'è una tensione persistente tra Putin e il (Ministero della Difesa), derivante dalla sfiducia di Putin nella leadership del MOD", ha affermato il funzionario statunitense.Il funzionario ha detto che Putin non sapeva che i suoi militari stavano "usando e perdendo coscritti in Ucraina, mostrando una chiara interruzione nel flusso di informazioni accurate al presidente russo".

Fonte: qui


LA DECISIONE DI ERDOGAN DI NON APPLICARE SANZIONI ECONOMICHE NEI CONFRONTI DELLA RUSSIA (ALLA FACCIA DELLE SANZIONI NATO) E LASCIARE APERTO LO SPAZIO AEREO HA RESO LA TURCHIA UNA DELLE POCHE METE A DISPOSIZIONE DEI RUSSI CHE HANNO DECISO DI LASCIARE IL PAESE. 

TRA QUESTI, BRILLA ABRAMOVICH CHE NON SOLO HA ORMEGGIATO LE SUE DUE NAVI-YACHT NEL PORTO DI BODRUM MA HA TRASFERITO IL SUO PATRIMONIO MILIARDARIO NELLE BANCHE DI ISTANBUL, DOVE HA COMPRATO UNA SONTUOSA VILLA SUL BOSFORO

Il mega-yacht di Abramovich avvistato a Bodrum, in Turchia

roman abramovich con erdogan ai negoziati tra russia e ucraina in turchiaROMAN ABRAMOVICH CON ERDOGAN AI NEGOZIATI TRA RUSSIA E UCRAINA IN TURCHIA

(askanews) - Solaris, lo yacht di lusso del miliardario russo Roman Abramovich, è stato avvistato al largo del porto di Bodrum, in Turchia. I governi europei hanno iniziato a sequestrare i beni degli oligarchi russi, tra cui quelli del 55enne proprietario del Chelsea, nell'ambito delle sanzioni contro l'invasione russa in Ucraina. 

roman abramovich e vladimir putinROMAN ABRAMOVICH E VLADIMIR PUTIN

 









Lunedì un gruppo di attivisti ucraini hanno contestato a bordo di un canotto l'arrivo di Solaris nella località balneare turca. Secondo la stampa locale, sarebbero due gli yacht di Abramovich che hanno gettato l'ancora nel sud-ovest della Turchia, Paese che non applica le sanzioni. Oltre a Solaris, c'è anche Eclipse, 163 metri di lunghezza (il secondo yacht più lungo al mondo) battente bandiera delle Bermuda e attraccato nel porto di Marmaris.


lo yacht eclipse di roman abramovichLO YACHT ECLIPSE DI ROMAN ABRAMOVICH

La Turchia rifugio per dissidenti e oligarchi russi

AGI- La decisione del governo turco del presidente Recep Tayyip Erdogan di non applicare sanzioni economiche nei confronti della Russia e lasciare aperto lo spazio aereo ha reso la Turchia una delle poche mete a disposizione dei russi che hanno deciso di lasciare il Paese.

 

Tra questi, circa 15 mila nelle prime tre settimane da quando è iniziato il conflitto in Ucraina, vi sono dissidenti, giornalisti, accademici, ma anche oligarchi tradizionalmente vicini al presidente russo Vladimir Putin.

 

Il nuovo superyacht di AbramovichIL NUOVO SUPERYACHT DI ABRAMOVICH

Ha suscitato scalpore la notizia di due yacht registrati alle Bermuda e intestati al magnate Roman Abramovich, noto ai più per i massicci investimenti che hanno portato la squadra inglese del Chelsea alla ribalta del calcio europeo.

 

Proprio la vicinanza di Abramovich al presidente russo Vladimir Putin ha spinto il presidente ucraino Zelensky a chiedere alla Casa Bianca di bloccare le sanzioni nei confronti dell'oligarca, nella convinzione che si tratti di un personaggio in grado di mediare con il Cremlino.

lo yacht di abramovich solaris 8LO YACHT DI ABRAMOVICH SOLARIS 

 


Abramovich ha messo in vendita il club londinese promettendo che i proventi sarebbero stati devoluti ai profughi ucraini, salvo poi assistere al blocco delle procedure di cessione, conseguenza delle sanzioni scattate in Inghilterra nei suoi confronti.

 

Acquistata nel 2003 per appena 60 milioni di sterline, Abramovich ha da allora immesso nella società capitali per circa 2,3 miliardi di euro solo per l'acquisto di (circa 500) calciatori, oltre ad aver compiuto massicci investimenti nello stadio e nelle infrastrutture del club.

 

I movimenti dei beni di Roman AbramovichI MOVIMENTI DEI BENI DI ROMAN ABRAMOVICH



Secondo il sito Lloyd's Intelligence List lo yacht My Solaris intestato al patron del Chelsea, 140 metri per un valore di 780 milioni di euro, avrebbe abbandonato il porto di Barcellona l'8 marzo scorso.

 

Si trovava al largo della Sicilia due giorni dopo, quando sono entrate in vigore le sanzioni della Gran Bretagna, per poi attraccare il 12 marzo a Tivat, in Montenegro e da là prendere il largo verso il porto di Bodrum, nel sud della Turchia. Lo yacht ha seguito una rotta che senza mai entrare in acque greche gli ha permesso di evitare le sanzioni europee, scattate il 15 del mese.

roman abramovich con la figlia sofia 2ROMAN ABRAMOVICH CON LA FIGLIA SOFIA 

 

L'altro yacht, Eclipse, 140 metri, due piste per atterraggio elicotteri e un mini sottomarino annesso, valore totale superiore agli 800 milioni di euro, e è partito dalle Antille il 3 marzo per poi giungere in Turchia, nel porto di Marmaris, il 22 del mese, attraverso un percorso che gli ha permesso di evitare le sanzioni.

 

Al contrario il Sea Rhapsody, del valore di 'appena' 80 milioni di euro, di proprietà del numero uno della Banca russa VTB Andrej Kostin, ha abbandonato la Turchia il 18 febbraio per attraccare alle Seychelles il 3 marzo, al termine di un viaggio attraverso il Mar Rosso, con scalo in Oman.

sofia abramovich 7SOFIA ABRAMOVICH 

 





Discorso a parte merita la vicenda di Anatoly Chubais, da sempre vicinissimo a Putin, che il Kommersant segnala a Istanbul, pubblicando una foto di un uomo che somiglia all'oligarca presso un bancomat della metropoli turca.

 

La fuga di Chubais sarebbe la conseguenza delle frizioni con il presidente russo in seguito all'attacco all'Ucraina, frizioni che ne hanno determinato il licenziamento da consigliere e rappresentante del Cremlino.

 

Chubais affianca Putin dal 1990. Al presidente russo ha consigliato riforme e manovre economiche, è stato vicepremier e sottosegretario alle finanze, oltre ad essere la mente delle privatizzazioni avvenute in Russia dopo il collasso dell'Unione Sovietica.

roman abramovich con la figlia sofiaROMAN ABRAMOVICH CON LA FIGLIA SOFIA

 

Rappresentante speciale del presidente dal 2020, tra il 2008 e il 2019 è stato a capo della Rusnano, compagnia statale creata per lo sviluppo delle nanotecnologie.

 

Sull'eventualità di una fuga in Turchia il Cremlino ha commentato di non essere interessato ai movimenti di Chubais, sottolineando che l'oligarca non riveste più incarichi ufficiali. Ankara negli ultimi mesi ha intensificato il proprio sforzo diplomatico per cercare di far sedere al tavolo Putin e Zelensky.

sofia abramovichSOFIA ABRAMOVICH

 

Dall'altro lato non sono mancate le pressioni per spingere la Turchia, membro Nato e candidato a entrare nell'UE, ad applicare le sanzioni. Pressioni cui però Erdogan ha risposto picche cercando al contrario di spingere l'occidente verso una posizione che faciliti il dialogo e la diplomazia.

 

Le motivazioni economiche e geopolitiche della Turchia determinano il no di Ankara e tolgono forza al blocco occidentale, ma trovano riscontro negli ottimi rapporti intrattenuti sia con Mosca che con Kiev, che hanno permesso a Erdogan di tentare una mediazione che va avanti tuttora.

 

attico di roman abramovich a chelseaATTICO DI ROMAN ABRAMOVICH A CHELSEA

Il no alle sanzioni è motivato anche dalla crisi economica, la peggiore degli ultimi 20 anni, che attanaglia il Paese, cui questa guerra è costata già più di 50 miliardi di dollari. Prospettive poco edificanti alla luce delle cruciali elezioni del 2023. La Turchia non ha mai creduto alle sanzioni economiche e quando è stata costretta ad applicarle è finita nel mirino degli Usa; è il caso del 2013 quando è emerso che la banca statale Halk aggirava le sanzioni all'Iran seguendo lo schema 'oro per petrolio' che portò alla carcerazione del faccendiere Reza Zarraf e del banchiere Hakan Atilla, vicinissimo a Erdogan.

roman abramovich con la prima moglie olgaROMAN ABRAMOVICH CON LA PRIMA MOGLIE OLGA

 

Un precedente che ora pone sotto la lente di osservazione movimenti di capitali di oligarchi e compagnie russe che potrebbero approfittare presto dei fortissimi legami economici e finanziari tra Turchia e Russia per incrementare investimenti nel sistema bancario e nel settore energetico, e utilizzare la Turchia come portale per fare affari con il resto del mondo.

 

Investimenti che sarebbero ben visti da Ankara, alla luce della necessità di valuta straniera delle casse turche, ma anche perché a differenza di quanto avvenuto con l'Iran, Washington al momento non prevede provvedimenti nei confronti di chi non applichi le sanzioni e difficilmente lo farà, considerando che insieme alla Turchia anche Israele ha detto no alle sanzioni nei confronti della Russia.

Fonte: qui

RECESSIONE YIELD CURVE …CRASH!

Cartoon of the Day: Sign of the Times

Non credo serva ripetere quanot è avvenuto ieri in Turchia, gli accordi raggiunti per un cessate il fuoco, la speranza è che si tratti di qualcosa di più di un escamotage, ma le prime indicazioni suggeriscono che, in realtà, nessuno crede a un accordo.

La realtà è che …

 L’esercito ucraino: l’annuncio del ritiro delle truppe russe è fuorviante
«Ci sono indicazioni che le forze russe si stiano riorganizzando per concentrare i loro sforzi sull’Ucraina orientale», «allo stesso tempo il cosiddetto `ritiro delle truppe´ è molto probabilmente una rotazione di singole unità e mira a fuorviare la leadership militare ucraina», creando l’idea sbagliata che i russi abbiano deciso di non cercare di accerchiare Kiev. Così lo stato maggiore ucraino a proposito dell’annunciata riduzione dell’attività militare da parte di Mosca. ( Corriere della Sera )

… ma soprattutto inglesi e americani, come suggerito più volte hanno tutto l’interesse che la guerra continui, Putin compreso.

 Casa Bianca: nessuno si faccia ingannare dall’annuncio del ritiro delle truppe russe
«Nessuno dovrebbe farsi ingannare» dal ritiro dei soldati russi. Lo ha detto la Casa Bianca, commentando le notizie che arrivano dall’Ucraina. Secondo lo staff della Difesa ucraina non ci sarebbe un ritiro, come annunciato da Mosca, ma un «mero avvicendamento di unità» dalle zone attorno a Kiev e Chernikiv.( Corriere della Sera )

Infatti il petrolio che era sceso sotto i 100 dollari al barile è subito rimbalzato tornando a 105.

(Luigi Ippolito) «Ci sono due ragioni per pensare che la fine è in vista e una ragione per pensare di no», dice lo storico britannico Niall Ferguson al Corriere. «Le ragioni per il primo scenario sono che i russi chiaramente hanno un problema: la misera performance delle loro forze e le pesanti perdite subite, cui si aggiungono problemi logistici difficili da risolvere. Dunque l’annuncio che si focalizzano sul Donbass non è stata una sorpresa. La seconda ragione è che Zelensky continua a segnalare la volontà di trovare un accordo basato sulla neutralità dell’Ucraina».

E invece dove sta il problema? «Il problema sono gli Stati Uniti: perché l’Amministrazione Biden si è imbarcata in una strategia che punta a prolungare a la guerra, nella convinzione che questo porterà a un cambio di regime in Russia. La cosiddetta gaffe di Biden non era affatto una gaffe». ( Corriere della Sera )

La cosa interessante come vedremo è che ieri sul mercato non si parlava altro che di inversione della curva dei tassi.

La più clamorosa è stata quella tra i titoli a  e 10 anni, un macigno nell’acqua!

L’immagine qui sopra è solo un assaggio del prossimo manoscritto intitolato, ”Pace e Guerra” ogni volta che i rendimenti a  anni hanno toccato la secolare trendline discendente, si è verificata una crisi o recessione… la double dip recessione degli anni ’70, la bolla tech, quella subprime e la spettacolare caduta dei rendimenti nel 2018.

Infatti i rendimenti a lungo termine sono crollati, passando da oltre 2,60 al 2,46 odierno.

Nelle ultime 9 volte su 10 che questo è accaduto, l’inversione ha segnalato una recessione.

Fin qui nulla di nuovo, peccato che siano tutti terribilmente a leva!

Siamo passati dall’ottimismo dei nuovi ruggenti anni venti alla paura per una recessione o peggio una stagflazione.

Non solo, come suggerisce Liz, mentre l’indice energetico è salito di quasi il 40 % la divergenza con i titoli a 10 anni è diventata negativa e l’indice più ampio è sceso del 6% e l’indice S&P 500 Information Technology è sceso del 10%. Gli analisti affermano che la divergenza ha storicamente preceduto le recessioni.

Prima che qualche scienziato provi a raccontare qualche leggenda metropolitana, in molti sono testimoni che nei precedenti manoscritti avevo suggerito di stare tranquilli con l’esposizione alle azioni, un ultimo rimbalzo era all’orizzonte.

Ora i mercati sono tornati ai livelli prima dell’inizio della guerra ma non hanno ancora recuperato il crollo di inizio anno, ovvero quello che con la guerra non aveva alcuna correlazione.

Mi fermo qui, ora la parola al mercato!

Nel frattempo il banchiere ha qualche problemuccio, infatti ieri è salito da babbo Mattarella per lamentarsi di coloro che non vogliono tenere fede agli impegni, più armi, meno sussidi alle imprese e alle famiglie.

Per quanto riguarda la questione TWITTER è inutile che mi continuate a chiedere quanto tornerà disponibile, nessuna risposta, i social sono una loro creatura e la usano come meglio credono, imponendo le loro regole a senso unico e applicandole per chi non si adegua ma interpretandole per i loro amici, giornalisti o portatori del pensiero unico.

Ripeto, io non mi piegherò in alcuna maniera alle imposizioni, le loro minacce! Nel frattempo, questo è il nuovo CANALE TELEGRAM

La prossima settimana uscirà il nuovo manoscritto,  dal titolo ”Guerra e pace”.

A questo indirizzo il nostro PUNTOSELLA aggiornerà nei commenti la sua personale rubrica mensile…

ANGOLO CINEMATICA PUNTOSELLA

I manoscritti da inizio anno sono più che sufficienti per comprendere come coglierla, l’ultima grande occasione, la più colossale della storia, perché oggi sono tutti sul lato sbagliato di una barca che sta di nuovo per affondare.

Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.

Cliccando sul link qui sotto e mandando una mail a icebergfinanza@gmail.com è possibile avere una consulenza strategica sui possibili sviluppi macroeconomici e finanziari dei prossimi mesi, oltre a ricevere i nostri manoscritti. Buona giornata Andrea

Chiunque volesse sostenere il nostro viaggio riceverà in OMAGGIO le analisi di Machiavelli. Per contribuire al nostro viaggio basta cliccare SUL BANNER  a fianco dei post sul lato destro della pagina o andare alla sezione DONAZIONI…

SEMPLICEMENTE GRAZIE!

Nessun commento:

Posta un commento