venerdì 31 gennaio 2020

A ROMA L'ASSESSORE AI TRASPORTI DORME (CE N'ERAVAMO ACCORTI)

PIETRO CALABRESE SI ADDORMENTA DURANTE I LAVORI DELL'ASSEMBLEA CAPITOLINA, E VIENE IMMORTALATO DAL CONSIGLIERE LEGHISTA DAVIDE BORDONI: ''E CHE UN PISOLINO NON TE LO FAI? TANTO LE COSE FUNZIONANO COSÌ BENE. 
FORSE AVRÀ LAVORATO MOLTO PER FAR RIPARTIRE LE SCALE MOBILI DI BARBERINI, OPPURE STAVA SOGNANDO LA DOMENICA ECOLOGICA O IL RIMEDIO PER I BUS CHE BRUCIANO''
ROMA, LA FOTO DENUNCIA DI BORDONI ALL'ASSESSORE AI TRASPORTI CALABRESE: «SI È ADDORMENTATO IN AULA, D'ALTRONDE VA TUTTO BENE»
Flavia Scicchitano per www.leggo.it

DAVIDE BORDONI fotografa L ASSESSORE CALABRESE che dormeDAVIDE BORDONI FOTOGRAFA L'ASSESSORE CALABRESE CHE DORME
«E che un pisolino non te lo fai? Durante i lavori dell'Assemblea capitolina l'assessore ai Trasporti e alla Mobilità ha pensato bene di farsi una dormita, tanto le cose funzionano così bene». Davide Bordoni in versione paparazzo ha pizzicato il responsabile dei trasporti romani mentre sonnecchiava all'ombra di Giulio Cesare. «Avrà lavorato molto per far ripartire le scale mobili di Barberini - continua il rappresentante della Lega in Campidoglio - oppure stava sognando la domenica ecologica o il rimedio per i bus che bruciano». Sonno o non sonno l'immagine dell'assessore della Raggi non è delle migliori.


LA STRAORDINARIA CARRIERA DI PIETRO CALABRESE, DA ARTISTA DEL “RUGGINE SU TELA” ALL’ASSESSORATO AI TRASPORTI
Giovanni Drogo per www.nextquotidiano.it del 24 Settembre 2019


È autunno e per i più meticolosi è tempo di iniziare il cambio degli armadi. In quest’ottica va letta la strage di assessori a Roma nella giunta Raggi. Ecco così che nel complicato domino degli incarichi Linda Meleo lascia l’assessorato ai trasporti per andare ai Lavori Pubblici, dove speriamo non le venga in mente di fare promesse con date precise. Al suo posto arriva il consigliere comunale, e già presidente della Commissione Mobilità Pietro Calabrese.

Pietro Calabrese, un quasi architetto assessore ai Trasporti
E già c’è chi si chiede come mai la scelta sia ricaduta proprio su Calabrese. Uno che dal curriculum non sembra essere proprio il candidato ideale a rivestire la carica di assessore ai Trasporti della Capitale. C’è chi si sofferma sui titoli di studio di Calabrese, che è diplomato al liceo artistico e ha frequentato senza laurearsi la facoltà di Architettura fermandosi a due esami dalla laurea.
PIETRO CALABRESE VIRGINIA RAGGI ENRICO STEFANOPIETRO CALABRESE VIRGINIA RAGGI ENRICO STEFANO

Come spiega nel suo profilo su Rousseau la scelta di abbandonare gli studi intrapresa per «poter ideare con qualità spazi pubblici in cui le persone potessero vivere con piacere» si è infranta con la realtà che «ogni romano ha potuto vedere negli ultimi decenni» ovvero «la corruzione politica ha totalmente impedito». Da qui, spiega, «la perdita di passione, e la scelta di non laurearmi». C’è da chiedersi con quale pelo sullo stomaco i giovani d’oggi riescano a laurearsi.

In realtà non è quello il problema, anche se è quello che oggi viene sollevato da certe paginette Facebook che fino a qualche tempo fa tiravano la carretta del M5S romano. Uno può anche non essere “studiato” ma aver acquisito lavorando le competenze utili a dirigere un assessorato così importante e che deve quotidianamente affrontare i disastri del trasporto pubblico locale. Ad esempio Calabrese magari è uno che ha lavorato per decenni in ATAC, che ha fatto il sindacalista, che si è fatto il proverbiale “mazzo” sul campo. Ma è impossibile non soffermarsi su un dettaglio: nella sua carriera lavorativa Calabrese non si è mai occupato di trasporto pubblico.

Un artista della ruggine all’assessorato ai Trasporti
Anche in questo caso ci aiuta il suo curriculum dove tra le principali esperienze lavorative troviamo quella di portiere d’albergo (in un periodo in cui era iscritto all’università e doveva pagarsi gli studi), quello di progettista di scenografie, di carpenterie in ferro e cemento armato e di design e arte contemporanea. Ma principalmente lui è un artista, pittore, artigiano. Come spiega nel suo profilo su Rousseau ha messo a punto una tecnica personale: «ruggine su tela, essendo l’unico al mondo ad averne sviluppato un percorso decennale». Visto lo stato pietoso in cui versa la flotta di ATAC forse l’esperienza con la ruggine può tornare buona.
PIETRO CALABRESEPIETRO CALABRESE

Non sfuggirà un altro piccolo particolare, stando al curriculum dal 2007 il nuovo assessore ai trasporti svolge esclusivamente la professione di artigiano, pittore di arte contemporanea. E forse è per questo che all’atto della nomina a consigliere comunale della Capitale dichiarava di non aver percepito redditi nel corso del 2015. Ed è un dato di fatto che dalle dichiarazioni dei redditi degli anni successivi alla sua elezione Calabrese dichiari un imponibile lordo pari al totale dei gettoni di presenza erogati mensilmente ai componenti del consiglio (duemilaquattrocento euro lordi al mese).

Ma anche qui non c’è nulla di male, in fondo la vita è dura per tutti – laureati e non, competenti o meno – ed è giusto che persone come Calabrese abbiano il diritto di rappresentare la cittadinanza in consiglio comunale esattamente come gli altri eletti.

Il meglio del meglio del consigliere Calabrese
pietro calabresePIETRO CALABRESE
Si dirà che in ogni caso è ingiusto e classista valutare Calabrese da queste poche informazioni biografiche e fiscali. Vero. Sicuramente un politico va valutato per quello che fa. Ad esempio nel dicembre del 2016 Pietro Calabrese rilasciò un’intervista al Messaggero nella quale spiegava perché c’era un complotto ai danni del M5S di Roma. Un complotto ordito dai magistrati, s’intende, che all’epoca indagavano su Paola Muraro (poi defenestrata dalla sindaca) e sulle nomine del caso Marra. Qualche tempo dopo lo ritroviamo su Twitter a discutere con NextQuotidiano della giravolta del M5S sulla Metro C.

Sempre in quel periodo Calabrese su Twitter si era lamentato perché Stefano Fassina non aveva fatto complimenti sul cambiamento epocale fatto in ACEA in soli 4 mesi con il CdA a nomina M5S. Poi venne fuori che in quel CdA a nomina M5S c’era uno come Luca Lanzalone (nominato presidente della multiutility nella primavera del 2017) e travolto dall’inchiesta su Parnasi e lo Stadio della Roma

Più di recente Calabrese si è distinto per aver annunciato l’arrivo dei 70 bus israeliani a noleggio. Quelli che non hanno mai fatto nemmeno un chilometro nella Capitale perché non sono stati immatricolati. In Commissione Calabrese chiese ad ATAC di individuare i responsabili e venne fuori che era stato il MIT, il Ministero di Toninelli a bloccare le immatricolazioni.

Sempre in Commissione Mobilità il neo assessore fu protagonista di uno scontro con ATAC per la storia delle scale mobili rotte alle stazioni della Metro. Durante la seduta del 13 settembre l’assessora Linda Meleo non si presentò (e nemmeno l’Ad della municipalizzata dei trasporti Simioni) e Calabrese spiegò ai comitati di cittadini delle stazioni  Barberini e Repubblica «Mi prendo io le responsabilità per non essere andato a richiedere la presenza dell’Assessore. Avrebbe detto le stesse cose che sto dicendo io».

linda meleo giuliano pacetti veronica mammi, valentina vivarelli, pietro calabrese con virginia raggiLINDA MELEO GIULIANO PACETTI VERONICA MAMMI, VALENTINA VIVARELLI, PIETRO CALABRESE CON VIRGINIA RAGGI
Sempre Calabrese si disse indignato per l’assenza di ATAC all’incontro: «la Commissione è indignata, perché è la terza volta che Atac non si presenta. Questa volta non ci hanno nemmeno dato una risposta sulla partecipazione o meno. La nostra attività, come Comissione, di controllo è sacrosanta e oggi apriamo comunque i lavori perché ci sono i comitati dei cittadini delle due stazioni» e a chi gli faceva notare che i vertici dell’Azienda erano stati nominati proprio dal M5S, il suo partito, il neo assessore rispondeva «Se Atac non c’è, non posso dare dati per conto loro, non è mia responsabilità. O convocheremo di nuovo Atac, o potrebbero fare un comunicato». Chissà se ora che è assessore ai Trasporti quelli di ATAC gli daranno retta. Fonte: qui

La Turchia schiera navi da guerra, difese aeree e le armi pesanti in Libia

L'esercito nazionale libico (LNA) annunciò che la Turchia aveva dispiegato due navi da guerra turche, missili antiaerei e sistemi di difesa aerea nella capitale Tripoli .
Oltre a questa accusa, l'LNA ha affermato che l'esercito turco ha inviato almeno 3.000 militanti siriani in Libia dalla fine di dicembre.
Fotografie ampiamente diffuse apparse online questa settimana tra le accuse di Macron secondo cui la Turchia ha violato l'accordo di Berlino.
"Il numero di mercenari siriani trasportati dalla Turchia in Libia ha superato i tremila", ha detto il portavoce dell'esercito nazionale libico, il maggiore generale Ahmed al-Mesmari ieri sera in una conferenza stampa, rilevando che "Ankara ha trasportato pericolosi terroristi dalla Siria in Libia attraverso la Misrata e aeroporti Mitiga e porto di Tripoli. "
Settimane dopo che il governo turco ha  annunciato l'intenzione  di inviare varie forze in Libia per sostenere il governo internazionalmente riconosciuto di quel paese, ci sono ora indicazioni che tali schieramenti sono ben avviati. Due   fregate di classe Gabya della Marina turca   sono apparse al largo della costa di Tripoli, capitale ufficiale della Libia, e ora stanno emergendo notizie secondo cui truppe turche e armature pesanti stanno arrivando anche in quella città.
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha accusato la Turchia di aver violato gli impegni assunti durante la conferenza di Berlino del 19 gennaio per risolvere la crisi libica, osservando che la Francia aveva monitorato nei giorni scorsi navi che trasportavano mercenari siriani in Libia. - La guida
Macron ha dichiarato, durante una conferenza stampa con il Primo Ministro greco Kyriakos Mitsotakis a Parigi, che "la Turchia ha infranto le promesse fatte durante la conferenza di Berlino".
Macron ha inoltre affermato:  "Nei giorni scorsi abbiamo rilevato navi turche che trasportavano mercenari siriani che arrivavano in Libia".

Il Ministero degli Esteri turco, da parte sua, ha criticato le dichiarazioni di Macron, affermando che "la Francia è responsabile dei problemi che la Libia ha avuto da quando è iniziata la crisi nel 2011." Fonte: qui

IL PIL ITALIANO NEL QUARTO TRIMESTRE 2019 È CALATO DELLO 0,3%, LA BATTUTA D'ARRESTO PIÙ FORTE DAL 2013


UNO STOP BEN PIÙ SERIO DI QUANTO SI ASPETTAVANO GLI ANALISTI. MARCATO CALO DELL'INDUSTRIA E DELL'AGRICOLTURA 

IL PIL DELL'EUROZONA CRESCE DELLO 0,1% NELLO STESSO PERIODO

PIL QUARTO TRIMESTRE -0,3%, FERMO SULL'ANNO
 (ANSA) - Il Prodotto interno lordo nel quarto trimestre del 2019 scende dello 0,3% rispetto al terzo trimestre mentre rimane fermo, invariato, su base annua. Lo rileva l'Istat diffondendo la stima preliminare del Pil (espresso in valori concatenati e corretto per il calendario e la stagionalità). Il trimestre precedente aveva invece registrato un aumento dello 0,1% congiunturale e dello 0,5% tendenziale. In particolare il calo trimestrale dello 0,3% è il più forte dal primo trimestre del 2013, ovvero da quasi sette anni.

PIL: ISTAT, BATTUTA D'ARRESTO NEL QUARTO TRIMESTRE
giuseppe conte roberto gualtieri mesGIUSEPPE CONTE ROBERTO GUALTIERI MES
 (ANSA) - Nel quarto trimestre del 2019, secondo la stima preliminare, la dinamica del Pil ha subito una battuta di arresto". Lo scrive l'Istat nel commento ai dati. Il calo congiunturale dello 0,3%, spiega, "ha interrotto la debole tendenza positiva prevalsa nell'arco dei quattro trimestri precedenti". La contrazione trimestre su trimestre, prosegue l'Istituto, "determina un abbassamento del tasso di crescita tendenziale del Pil, che scende a zero dallo 0,5% del trimestre precedente".



ISTAT, MARCATO CALO DELL'INDUSTRIA E DELL'AGRICOLTURA

 (ANSA) - Nel quarto trimestre del 2019 il valore aggiunto in termini congiunturali "segna un calo marcato nell'industria e in agricoltura, a fronte di un sostanziale ristagno per l'insieme del terziario". Lo scrive l'Istat nel commento ai dati sulla stima preliminare del Pil.

PIL: ISTAT, NEGATIVO L'ACQUISITO PER IL 2020, -0,2%
 (ANSA) - Il 2019 lascia un'eredità negativa in termini di Pil. "La variazione acquisita per il 2020 è pari a -0,2%", scrive l'Istat. Si tratta del dato che si otterrebbe nel caso in cui in tutti i trimestri dell'anno si registrasse una crescita congiunturale pari a zero.

PIL: PRIMO CALO DOPO QUATTRO TRIMESTRI POSITIVI
Roberto Gualtieri e Giuseppe Conte al lavoro sul DefROBERTO GUALTIERI E GIUSEPPE CONTE AL LAVORO SUL DEF
 (ANSA) - Il calo congiunturale dello 0,3% nell'ultimo trimestre del 2019 arriva dopo quattro trimestri positivi anche se sia nel terzo che nel secondo non si era andati oltre lo 0,1%. L'Istat ha invece rivisto al rialzo il dato del primo trimestre 2019: da +0,1% a +0,2%. E' stata confermata la crescita di un decimo di punto pure per il quarto trimestre del 2018. Quanto alla recessione tecnica che si è verificata nel mezzo di quell'anno, l'Istat segna sempre un -0,1% per il secondo trimestre del 2018 mentre il terzo è stato corretto al ribasso: da -0,1% a -0,2%.

Guardando al tendenziale, il dato del terzo trimestre del 2019 è stato alzato da +0,3% a +0,5%. Tornando al quarto trimestre del 2019, "dal lato della domanda, vi è un contributo negativo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto positivo della componente estera netta", spiega l'Istituto di statistica. Viene poi ricordato come il trimestre abbia avuto 2 giornate lavorative in meno rispetto al precedente mentre su base annua non c'è scarto.

PIL: DATO TRIMESTRALE SOTTO LE ATTESE DEGLI ANALISTI
 (ANSA) - La contrazione congiunturale del Pil nel quarto trimestre del 2019, pari al -0,3%, si discosta da gran parte delle previsioni. Molti analisi, come rilevato anche dal consensus raccolto dall'agenzia Bloomberg, attendevano un altro segno più, pur se debole, in scia ai risultati dei trimestri precedenti. Le aspettative si concentravano infatti su un +0,1%. Ma nell'ultimo periodo c'era anche chi aveva captato la possibilità di una flessione del Prodotto interno lordo o almeno di una sua stasi.

giuseppe conte roberto gualtieri 15GIUSEPPE CONTE ROBERTO GUALTIERI 15
E' il caso della Banca d'Italia, che nel bollettino economico diffuso il 17 gennaio parlava di un dato che probabilmente sarebbe rimasto pressoché stazionario, avvertendo che però la stima poteva essere soggetta a rischi al ribasso. Ora l'Istat segna un calo netto, anche se, tiene a precisare l'Istituto, si tratta di una "stima preliminare" che "ha, come sempre, natura provvisoria e si basa sulla valutazione dell'andamento delle componenti dell'offerta e su un insieme ridotto di indicatori congiunturali".

UE-19: PIL EUROZONA +0,1% NEL QUARTO TRIMESTRE
 (ANSA) - Nell'ultimo trimestre del 2019 il Pil della zona euro e della Ue-28 è cresciuto dello 0,1%. Lo comunica Eurostat nella sua stima flash. Nel terzo trimestre il Pil era cresciuto di 0,3% in entrambe le zone. Secondo una prima stima della crescita annua, nel 2019 il Pil è salito di 1,2% nella zona euro e di 1,4% nella Ue-28. Fonte: qui

BREXIT: DAL LAVORO AI VIAGGI, TUTTE LE NOVITÀ PER GLI STRANIERI (MA PER I CITTADINI COMUNITARI LA TRANSIZIONE SARÀ MORBIDA)


INIZIALMENTE SI PARLAVA DI LIBERO ACCESSO SOLO PER CHI AVESSE UN LAVORO CON UN REDDITO DI OLTRE 30.000 STERLINE L'ANNO, POI QUESTO TETTO (TROPPO ALTO) È STATO ELIMINATO. LA STERLINA RESTERÀ LA VALUTA IN VIGORE...

Caterina Belloni per “la Verità”

brexitBREXIT
Il conto alla rovescia per la Brexit è iniziato davvero e stasera, alla mezzanotte europea (le 23 a Londra) verrà anche proiettato con un riflettore sui mattoni scuri di Downing Street. Il primo ministro Boris Johnson farà un discorso alla nazione, tutti i palazzi del centro saranno illuminati, la bandiera inglese sventolerà sui pennoni di Parliament Square. Ma sotto il profilo pratico, che cosa cambierà da domani. Ecco le sette cose da ricordare per gli europei che non vogliono rinunciare a visitare Londra.
1 Nel periodo di transizione, che durerà fino al 31 dicembre 2020, gli europei potranno continuare a entrare in Gran Bretagna usando la carta di identità, anche se a un certo punto questo documento verrà considerato non più accettabile e si dovrà passare all' uso del passaporto. Nello stesso periodo, anche i passaporti per gli animali e la patente di guida europei continueranno a essere riconosciuti.
entrare nel regno unitoENTRARE NEL REGNO UNITO

2 Sotto il profilo della salute, la European health insurance card, o Ehic, sarà ancora valida durante il periodo di transizione e consentirà di ottenere un intervento di assistenza dal servizio pubblico in caso di malattia o incidente anche nel Regno Unito, come accade già ora. Successivamente, le regole potrebbero cambiare, ma dipenderà da come procederanno gli accordi con i singoli Paesi.

3 Lavorare e vivere nel Regno Unito resterà possibile senza restrizione per gli europei nel periodo di transizione, all' interno del libero diritto di circolazione. Dopo invece per trasferirsi a Londra ci saranno regole precise, ancora in fase di definizione.

micheal gove e boris johnson campagna per la brexitMICHEAL GOVE E BORIS JOHNSON CAMPAGNA PER LA BREXIT
Inizialmente si parlava di libero accesso solo per chi avesse un lavoro con un reddito di oltre 30.000 sterline l' anno, poi questo tetto - troppo alto - è stato eliminato. A quanto si intuisce al momento, però, dal prossimo gennaio sarà possibile trasferirsi nel Regno solo se si ha un' offerta di lavoro, quindi non verrà più consentito arrivare senza una destinazione precisa e poi trovare una professione una volta in loco.

4 Un altro nodo da sciogliere riguarda le pensioni. Gli inglesi che vivono in Europa dovrebbero continuare a percepirle come adesso, cosa che vale anche per gli italiani in Uk, ma non si esclude che dal 2021 cambi il regime di tassazione e a definirlo saranno gli accordi che verranno avviati da domani in poi.
boris johnson alla camera dei comuniBORIS JOHNSON ALLA CAMERA DEI COMUNI

5 Nel periodo transitorio, poi, il Regno Unito sarà costretto a continuare a contribuire al bilancio dell' Unione europea, anche se non avrà più i «suoi» parlamentari (73 andranno a casa) e il primo ministro Johnson non parteciperà più ai meeting dei capi di governo. La Corte di Giustizia europea, però, resterà quella di riferimento per le dispute di tipo legale.

6 L' argomento degli scambi commerciali tra Unione europea e Regno Unito diventerà la vera questione calda. Il Dipartimento per la Brexit, creato da Theresa May nel 2016, chiuderà oggi e da domani tutti gli incontri e le negoziazioni verranno gestite da un comitato insediato direttamente a Downing Street.
legge sulle linee guida per la brexitLEGGE SULLE LINEE GUIDA PER LA BREXIT
Che dovrà valutare come gestire lo scambio di merci senza rincari, blocchi in frontiera ed eccessive complicazioni. Fino alla fine del 2020, in realtà, non ci saranno modifiche, ma dal primo gennaio 2021 serviranno nuovi patti sottoscritti e approvati bilateralmente, perché il flusso delle merci tra il Vecchio continente e l' isola non venga compromesso.
7 In termini di moneta, infine, non ci saranno variazioni, anche perché il Regno Unito funziona in modo indipendente in questo senso già da molto prima che si cominciasse a parlare della Brexit.
il peso del divorzio della gran bretagna dall'ueIL PESO DEL DIVORZIO DELLA GRAN BRETAGNA DALL'UE
La sterlina resterà la valuta in vigore, con una sola aggiunta che sancisce il divorzio: la diffusione di una moneta da cinquanta pence dedicata al Brexit Day con il motto «Peace, prosperity and friendship with all nations», ovvero «Pace, prosperità e amicizia con tutte le nazioni». Oggi ne saranno messe in circolazione tre milioni, con altri sette in arrivo nei prossimi mesi. Per la gioia dei collezionisti.
contributi alla ue cosa succedera' con la brexitCONTRIBUTI ALLA UE COSA SUCCEDERA' CON LA BREXITla moneta commemorativa per la brexitLA MONETA COMMEMORATIVA PER LA BREXIT

Fonte: qui