lunedì 31 dicembre 2018

LE GRANDI ABBUFFATE NATALIZIE POSSONO FAR AUMENTARE IL GIROVITA, MA ANCHE IL COLESTEROLO DEL 20% RISPETTO ALL'ESTATE


MASSIMO FINZI: ''LA MAGGIOR PARTE DELLE PERSONE RISPONDE CHE È UNA SOSTANZA PERICOLOSA PER LE ARTERIE, CHE PROVOCA L’INFARTO O L’ICTUS E CHE È BENE ABBASSARNE IL LIVELLO. MA DAVVERO È UN KILLER SILENZIOSO DELL’APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO? ECCO COME STANNO LE COSE…”

Massimo Finzi per Dagospia

Alla domanda ”che cosa è il colesterolo” la maggior parte delle persone risponde che è una sostanza pericolosa per le arterie, che provoca l’infarto o l’ictus e che comunque è bene abbassarne il livello più  possibile.  Ma davvero il colesterolo è  un killer silenzioso del nostro apparato cardiocircolatorio? In realtà la situazione è molto più complessa perché il colesterolo, assente nel mondo vegetale, rappresenta una sostanza indispensabile nel mondo animale e nell’uomo in particolare.
 
Durante la gravidanza il livello di colesterolo sale di molto perché questa sostanza interviene favorevolmente nello sviluppo del feto e l’uso sconsiderato di farmaci per abbassarne il livello durante la gestazione ha determinato danni al prodotto del concepimento.

Il colesterolo è essenziale per l’integrità e il funzionamento delle membrane di tutte le cellule, costituisce “il mattone” con il quale l’organismo fabbrica gli ormoni maschili e femminili, quelli della corteccia surrenale, rappresenta il precursore della vitamina D che si formerà sotto azione dei raggi ultravioletti, è il costituente essenziale della guaina mielinica che riveste le fibre del sistema nervoso e infine concorre in maniera determinante alla formazione della bile così importante ai fini della digestione.
COLESTEROLOCOLESTEROLO

Ma allora questo colesterolo è utile o dannoso? Gli studi epidemiologici condotti su grandi numeri e   seguiti nel tempo hanno evidenziato dati interessanti: ad un aumento della colesterolemia (colesterolo nel sangue) corrisponde un aumento progressivo delle malattie cardiovascolari, ma se si vanno a considerare tutti gli eventi negativi (quindi non solo quelli cardiovascolari) assistiamo ad una cosiddetta curva ad U. Cosa vuol dire?

COLESTEROLOCOLESTEROLO
Significa che solo nel tratto intermedio della curva si registra scarsa morbilità e mortalità, mentre queste aumentano sia per valori troppo alti che per quelli troppo bassi di colesterolo. I valori alti si accompagnano a disturbi vascolari, mentre quelli troppo bassi sembrano associati ad un numero più elevato di tumori polmonari, di casi di depressione e di altre patologie ancora in fase di studio. Il tratto intermedio della curva ad U, che corrisponde ad una migliore speranza di vita, colloca i valori ottimali del colesterolo tra 160 e 200 per l’uomo mentre nelle donne questi valori aumentano di 40 punti sia nei valori minimi che massimi.

COLESTEROLOCOLESTEROLO
Da dove origina il colesterolo? In parte deriva dall’alimentazione (colesterolo esogeno), ma una parte preponderante viene sintetizzata dal fegato (colesterolo endogeno). Non abbiamo strumenti per identificare la ripartizione percentuale tra quota endogena ed esogena, pertanto, di fronte ad un livello elevato di colesterolo, prima di intraprendere la terapia che inibisce la sintesi epatica, viene  suggerita una dieta di tre mesi per ridurre drasticamente la quota esogena. Se al termine di questo periodo il colesterolo è rientrato nei limiti significa che la parte esogena era predominante, in caso contrario si dovrà ricorrere ad una terapia che agisca sulla produzione endogena.
colesteroloCOLESTEROLO

Ma il colesterolo è un’unica sostanza? No, nel colesterolo si distinguono varie frazioni, ma le due più conosciute sono le frazioni HDL  e LDL: la prima ha funzione protettiva mentre la seconda è più direttamente correlata al rischio cardiovascolare. Quindi a parità di colesterolemia è condizione più favorevole avere alta la frazione HDL.

Ma sarebbe un errore attribuire al colesterolo, o alla sua frazione LDL, la responsabilità dei disturbi cardiovascolari perché questi rappresentano un classico esempio di malattie “multifattoriali” nel senso che la malattia si verifica con maggiore probabilità tanto maggiore è il numero dei fattori di rischio che concorrono.

Un valore elevato di colesterolemia, soprattutto nella frazione LDL, rappresenta solo uno dei fattori di rischio, ma trigliceridi, uricemia e omocisteina sopra la norma aggravano il quadro. Diabete e ipertensione moltiplicano il rischio. Da qualche anno si presta attenzione al giro vita: 102 per gli uomini e 88 per le donne; al di sopra di questi valori aumenta considerevolmente il rischio di infarto o ictus. Non meno importante  è lo stile di vita: il fumo, il consumo di alcool, la sedentarietà. Da quanto descritto emerge che il colesterolo elevato, specie a carico delle LDL, è un pessimo compagno di viaggio, ma la situazione si aggrava se la brutta compagnia diventa numerosa.

M5S espelle senatori De Falco e De Bonis


E eurodeputati Moi e Valli. Richiamo per Ciampolillo. Di Maio: 'Chi non sostiene il contratto di governo è fuori. Rispetto delle regole a costo di andare tutti a casa'

Ansa - "Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile. Oggi i probiviri si sono espressi con provvedimenti duri e giusti. Chi non sostiene il contratto di governo è fuori dal Movimento. Il rispetto degli elettori viene prima di tutto". Lo scrive, in un tweet, il leader del M5S e vicepremier Luigi Di Maio.

Il collegio dei Probiviri del M5S ha espulso dal Movimento i senatori Gregorio De Falco e Saverio De Bonis, e gli eurodeputati Marco Valli e Giulia Moi. Lo comunica il blog delle Stelle in un post. Per il senatore Lello Ciampolillo il collegio dei probiviri ha optato per il richiamo. Archiviati invece i procedimenti disciplinari per i senatori Virginia La Mura e Matteo Mantero. Mentre, sugli altri due senatori dissidenti, Paola Nugnes e Elena Fattori, il M5S sottolinea come i procedimenti disciplinari sono ancora pendenti e non ancora conclusi con una decisione.

"Qualcuno crede che per il solo fatto di essere senatore allora sia indispensabile per il Governo e per questo possa trasgredire le regole che ha firmato. Non è così. Noi siamo gente seria che rispetta gli impegni presi con i cittadini. Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile. E se ci sono altri senatori o deputati che non intendono più sostenere il contratto di Governo, per quanto mi riguarda sono fuori dal MoVimento, anche a costo di andarcene tutti a casa" scrive su facebook, il vicepremier Di Maio. 

OGGI ARRIVERÀ IL DECRETO DEL MINISTERO PER STERILIZZARE L’AUMENTO DELLE TARIFFE AUTOSTRADALI

ASPI (GRUPPO BENETTON) HA GIÀ DATO LA DISPONIBILITÀ, MENTRE RESTA DA SCIOGLIERE IL NODO A24-A25 
IL GRUPPO TOTO, CHE GESTISCE LA “STRADA DEI PARCHI” POTREBBE FAR SCATTARE GLI AUMENTI NEL LAZIO E IN ABRUZZO DOPO LO SCONTRO CON ANAS
Umberto Mancini per “il Messaggero”

AUTOSTRADE CASELLOAUTOSTRADE CASELLO
Pedaggi congelati al casello per il 2019. Almeno per la rete gestita da Aspi, quella di Autostrade per l' Italia, la più estesa del Paese, mentre resta da sciogliere, a poche ore dal varo del decreto del Mit, il nodo che riguarda la Strada dei Parchi, che appartiene al gruppo Toto.

Anche per le altre tratte gli incrementi dovrebbero essere nulli o molto limitati in vista del confronto più ampio che si aprirà proprio al dicastero guidato da Danilo Toninelli. Di certo la riscrittura delle regole, fanno sapere le concessionarie autostradali, dovrà avvenire in una cornice chiara e trasparente, nel rispetto cioè delle convenzioni siglate e dei piani d' investimento.

PORTA STRETTA
autostradeAUTOSTRADE
Oggi, come noto, arriverà il verdetto del governo che di fatto ha chiesto la sterilizzazione degli aumenti delle tariffe. Aspi avrebbe già dato ampia disponibilità così come la Strada dei Parchi (A24-A25), accettando l' invito del ministro a discutere sul rapporto tra tariffe, andamento dell' inflazione e investimenti. E a farlo magari ogni anno e non ogni 5 come accade in certi casi.

STRADA DEI PARCHISTRADA DEI PARCHI
Di certo le convenzioni siglate non potranno essere stravolte, né modificate in maniera unilaterale. Anche perché i ricorsi, come accaduto in passato quando sono state congelate le tariffe, alla fine non farebbero che dar ragione alle concessionarie. La sterilizzazione sarà quindi a tempo, limitata, in attesa di un quadro regolatorio condiviso.

CESARE RAMADORICESARE RAMADORI
Tuttavia, come anticipato dal Messaggero, per la Strada dei Parchi (A24 e A25), quella che collega Roma all' Abruzzo, il congelamento degli aumenti potrebbe rivelarsi più problematico a causa del duro scontro con l' Anas. In una lettera la società si è infatti appellata al ministro Danilo Toninelli affinché eviti che Anas faccia ricadere «sugli utenti dell' A24-A25 il costo di ulteriori 75 milioni di euro relativi agli interessi sulle due rate del canone di concessione che devono essere sospese» per consentire la sterilizzazione delle tariffe ed evitare così il rincaro.
VIADOTTO USURATO STRADA DEI PARCHIVIADOTTO USURATO STRADA DEI PARCHI

Nella lettera l' ad di Strada dei Parchi, Cesare Ramadori, ha spiegato che un accordo con l' Anas era stato trovato «per il differimento al 2028 del versamento delle rate 2018 e 2019», ma che poi proprio l' Anas ha «aggiunto la pretesa di applicare sul valore delle rate posticipate (112.000.000 di euro), un tasso di interesse del 6% annuo al posto del tasso legale, come peraltro indicato dal Mit». Una proposta giudicata «inaccettabile».

Anche ieri, visto l' impasse, la società ha ribadito di essere pronta ad evitare aumenti al casello almeno fino al 31 marzo, ma solo a patto che l' Anas faccia marcia indietro. Se non sarà risolta la questione, gli automobilisti rischiano un aumento record di circa il 19% dei pedaggi. Questa mattina ci sarà l' incontro decisivo tra Anas e Mit per trovare un accordo.

LA MILANO SERRAVALLE
CESARE RAMADORI 1CESARE RAMADORI 
La società autostradale Milano Serravalle-Milano Tangenziali ha intanto deciso di sospendere fino al prossimo 31 gennaio l' adeguamento tariffario riconosciuto per il 2019. La sospensione dell' adeguamento tariffario riconosciuto in sede ministeriale - spiegano dalla società - deriva anche dalla «volontà di compensare, almeno in minima parte, i disagi arrecati all' utenza dalla chiusura parziale della Tangenziale Ovest di Milano, disposta per effettuare interventi di manutenzione straordinaria al viadotto di Rho».

Fonte: qui


Pedaggi, ecco cosa cambia al casello


Toninelli: 'Aumenti sospesi su 90% autostrade'

Ansa - "Grazie al duro lavoro fatto al Mit in questi ultimi giorni, e nonostante tantissimi ostacoli, ho firmato i decreti grazie ai quali, nel 2019, non scatterà nemmeno un centesimo di aumenti dei pedaggi sul 90% delle autostrade italiane". Lo scrive su Fb il ministro Danilo Toninelli, sottolineando che "nella maggior parte dei casi l'assenza di rincari è il risultato di una fruttuosa interlocuzione con i concessionari autostradali".
"Laddove l'accordo non si è raggiunto, come nel caso di Strada dei Parchi, che gestisce le arcinote A24-A25 - scrive ancora Toninelli - abbiamo agito emanando comunque l'apposito decreto di sterilizzazione degli esorbitanti rincari per gli utenti". Per il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti "siamo di fronte a un risultato di cui vado molto fiero, un traguardo importante del Governo del cambiamento a favore dei cittadini, di tutti noi. Questo è quanto abbiamo fatto ereditando gli errori del passato. Per il futuro invece prevediamo pedaggi più bassi perché direttamente collegati con gli investimenti effettivi e non più presunti da parte dei concessionari. Una norma che abbiamo inserito nel decreto Genova e che è già legge. La rivoluzione è iniziata. Vi auguro dunque, e auguro a tutti noi, un 2019 ricco di tante altre grandi vittorie, sempre a favore dei cittadini onesti".
Strada dei Parchi, concessionaria delle autostrade A24 e A25, blocca di propria iniziativa gli aumenti dei pedaggi, di circa il 19%, che sarebbero scattati a mezzanotte. Lo rende noto la stessa azienda che ha deciso "nonostante l'incomprensibile posizione di Anas". La società ha deciso di sospendere gli aumenti dei pedaggi approvati dal Governo a fine 2017 e quelli previsti dalla Convenzione vigente per il 2019. L'intesa per la 'sterilizzazione' degli aumenti trovata con il Mit è saltata per opposizione dell'Anas. "Strada dei Parchi, società concessionaria delle autostrade A24 e A25 - si legge in una nota - nel prendere atto con rammarico delle ingiustificate pretese di Anas, che esige un tasso di interesse del 6% annuo al posto del tasso legale del 2% sulle rate posticipate 2018 e 2019 dovute quale prezzo della concessione, pretese reiterate nonostante gli inviti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti suo controllante, comunica agli utenti che a partire dalla mezzanotte di oggi e fino a quando il Governo non troverà un'adeguata soluzione normativa, ha deciso di sospendere gli aumenti dei pedaggi di A24 e A25 approvati dal Governo alla fine del 2017 e quelli previsti dalla Convenzione vigente per il 2019. Strada dei Parchi si dice fiduciosa che il MIT possa mettere al più presto la Concessionaria di A24 A25 e A25 nella possibilità di sottoscrivere il nuovo 'Piano economico e finanziario', in modo da affrontare in via definitiva la questione degli adeguamenti tariffari". Oggi il cda  dell'Anas "ha deliberato di avviare una negoziazione" anche con il Mit per "differire le rate 2017 e 2018 dovute da Strade dei Parchi per il corrispettivo della concessione, nonostante l'articolato e annoso contenzioso in essere". E' quanto si legge in una nota. La scelta arriva "in considerazione del significativo impatto sociale della iniziativa, rivolta primariamente alla tutela dell'interesse pubblico a mitigare un significativo incremento tariffario a partire dal 2019".
Autostrade: Stop 6 mesi a pedaggi in spirito collaborazione - Il Consiglio di Amministrazione di Autostrade per l'Italia ha determinato, condividendo tale iniziativa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di mantenere sulla propria rete l'attuale livello tariffario, senza quindi applicare all'utenza l'incremento sul pedaggio spettante alla concessionaria". Lo rende noto un comunicato nel quale si sottolinea che "Autostrade per l'Italia intende così supportare la crescita e la competitività del Paese mantenendo a proprio carico l'iniziativa per un periodo di sei mesi in un fattivo spirito di collaborazione con il governo".
Autovie: da ministero stop all'aumento dell'1,48%  -"Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha bloccato l'incremento delle tariffe sul 90% delle autostrade italiane fra le quali Autovie Venete. Il decreto, pervenuto ieri alle 21.52, facendo riferimento alla richiesta di adeguamento presentata da Autovie, pari all'1,48%, ha escluso il riconoscimento per l'anno 2019". Così Autovie Venete in una nota. Il ritocco delle tariffe, spiega la concessionaria, era stato "richiesto come riconoscimento di indennizzazione dell' inflazione per coprire i costi della terza corsia della A4, con aumenti dei pedaggi che sarebbero stati comunque molto contenuti tra i 5 e i 10 centesimi". Il Mit - riporta la nota - precisa che "la concessione è scaduta il 31 marzo 2017 e attualmente sono in corso di definizione i rapporti economici tra le parti. Eventuali recuperi tariffari saranno determinati al momento del subentro del nuovo concessionario". Autovie sottolinea infine che "non tutto ciò che incassa resta alla concessionaria. Una parte, pari al 2,5% circa va ad Anas, l'Iva va allo Stato, un'ulteriore quota viene utilizzata a copertura degli investimenti e un'altra, non di poco conto, è destinata alle spese di manutenzione: dalla gestione degli impianti tecnologici agli interventi più vari".
Cav: Mit autorizza aumento tariffe +2,06% -  Aumenti contenuti per i pedaggi autostradali sulle competenze di Concessioni Autostradali Venete Spa. Lo comunica oggi la concessionaria della A4 Venezia-Padova, passante di Mestre e A57 Tangenziale di Mestre. L'adeguamento scatta da oggi ed è stato comunicato ieri sera dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Dopo tre anni di tariffe invariate per la maggior parte di classi di veicoli, il Mit ha riconosciuto un aggiornamento tariffario pari al 2,06%, che si traduce in un aumento massimo dei pedaggi di 10 centesimi per le auto e in alcuni casi di 20 centesimi per i mezzi pesanti. In particolare, la tariffa tra la barriera di Venezia-Mestre e Padova Est passa da 2,70 a 2,80 euro per le automobili e da 6,70 a 6,80 euro per gli autoarticolati a 5 assi. Aumenti più consistenti riguardano i mezzi pesanti a 5 assi su alcuni percorsi, come ad esempio tra i caselli della A57 (Venezia-Mestre, Mirano-Dolo e Mira-Oriago) e quelli del Passante: a Martellago-Scorzè da 9,40 a 9,60 euro, a Preganziol da 12,50 a 12,70 euro. "L'adeguamento - afferma la Presidente di CAV, Luisa Serato - è stato riconosciuto dal Mit anche sulla base della particolare mission della nostra società, che ha per vincolo statutario l'investimento complessivo degli utili in infrastrutture per il Veneto, di concerto con la Regione e lo stesso Ministero. Questo peculiare assetto societario rende CAV, società partecipata al 50% da Anas e al 50% dalla Regione Veneto, unica nel panorama delle concessioni autostradali italiane, per cui non è prevista alcuna redistribuzione dei dividendi fra i due soci". Sempre su richiesta di CAV, il Mit, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, ha concesso la proroga fino al 31 dicembre delle agevolazioni tariffarie che riguardano il traffico pendolare tra i caselli di Mirano-Dolo e Padova Est: sarà dunque valido anche per il nuovo anno l'abbonamento (adeguato al nuovo regime tariffario) che riguarda i residenti dei comuni di Mirano, Dolo, Mira, Spinea e Pianiga che effettuano almeno 20 transiti mensili tra le due stazioni, che sarebbe scaduto ieri.
A35 Brebemi, confermato lo sconto 20% anche nel 2019 - È stato confermato lo sconto sui pedaggi di A35 Brebemi. La promozione rinnovata anche quest'anno per tutto il 2019 "è stata pensata e fortemente voluta per abbassare i costi di percorrenza, compensando l'adeguamento tariffario comunicato dal Ministero dal primo gennaio 2019". Lo comunica la società in una nota spiegando di aver "deciso di rinnovare lo sconto del 20% per tutto il nuovo anno a tutti gli utenti dotati di Telepass Business e Family grazie alla promozione "Best Price", valida sette giorni su sette, per tutti gli spostamenti effettuati e su qualsiasi tratta in A35 Brebemi e A58 TEEM". Nelle prossime settimane, conclude la nota, "verrà annunciato anche un nuovo programma di incentivazione e fidelizzazione destinato a fornire ulteriori vantaggi ai Clienti A35 Brebemi".
Aumento del 6,32% per ll'Aosta-Monte Bianco - Tariffe autostradali più salate del 6,32% a partire da oggi sul tratto dell'A5 tra Aosta e il Traforo del Monte Bianco. Lo comunica la società Raccordo autostradale Valle d'Aosta. Per il 2019 vengono confermate le agevolazioni ai pendolari e residenti in Valle d'Aosta con veicoli di classe A (motocicli e autovetture) provvisti di Telepass che prevedono 2 transiti gratuiti ogni 4 e suoi multipli, fino ad un massimo di 48 transiti mensili). Il Ministero per le infrastrutture e trasporti ha autorizzato, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2019, l'aumento della percentuale di sconto al 68,5%. "Tale misura ha l'effetto di mantenere invariata la tariffa per i residenti-pendolari sui percorsi di competenza RAV rispetto a quella applicata nel 2017 e nel 2018", spiega la Rav spa. Fino al 31 dicembre 2019 restano in vigore anche le altre agevolazioni Telepass: l'utilizzo gratuito della tangenziale di Aosta e le riduzioni di importo nei transiti agli svincoli liberi di Aosta Ovest e Morgex.
A22, tariffe invariate nel 2019 - Anche per quest'anno resta in vigore il blocco delle tariffe sull'Autostrada del Brennero. Come nel 2015, 2016 e 2017 - informa l'A22 - anche il 2019 vedrà la conferma delle tariffe attualmente in vigore e dedotte dalla tariffa unitaria, calcolata e applicata secondo la formula del "Price Cap". Per il calcolo dettagliato delle diverse tratte e tipologie di mezzo si può consultare la sezione "Calcola pedaggio" sul sito www.autobrennero.it. 

Mosca arresta statunitense, 'è una spia'


Fermato dall'Fsb, l'uomo rischia fino a 20 anni di carcere

Ansa - Il servizio di sicurezza federale della Russia (l'Fsb, il principale servizio di intelligence) ha arrestato un cittadino americano con l'accusa di essere una spia. Lo riferisce la Tass. L'uomo, Paul Whelan è stato fermato il 28 dicembre a Mosca "durante una missione di spionaggio", secondo quanto afferma l'Fsb. Nei confronti dello statunitense è stata avviata un'inchiesta. Se giudicato colpevole, rischia tra i 10 e i 20 anni di carcere.

Francia, Macron: "Stop a 14 centrali nucleari entro il 2035"

 Emmanuel Macron, Edouard Philippe e Francois de Rugy (Ansa)
Emmanuel Macron, Edouard Philippe e Francois de Rugy (Ansa)
Parigi, 27 novembre 2018  - Entro il 2035 la Francia ridurrà la sua quota di energia nucleare del 50%:  saranno chiusi 14 reattori di 900 megawatt. Lo ha annunciato lo stesso presidente Emmanuel Macron: "14 reattori nucleari saranno chiusi entro il 2035", aggiungendo: "12 dei quali fra il 2025 e il 2035", operazione che rientra nell'ambito dell'annuncio della strategia di transizione energetica.
Macron ha però chiarito: "Ridurre il ruolo dell'energia nucleare non significa rinunciarvi", presentando la Programmazione pluriennale dell'energia (Ppe). "Dobbiamo sentire le proteste di allarme sociale" ma "senza rinunciare alle nostre responsabilità" perché "c'è anche un allarme ambientale". Il capo dell'Eliseo ha "chiesto a EDF (l'operatore energetico francese, ndr) di prendere degli impegni sul nucleare per un'elettricità più economica", entro il 2021.

E a proposito il presidente ha anche mandato un messaggio ai gilet gialli: "Non confondo i casseur con i cittadini che vogliono far passare un messaggio". 
Su tutte la centrale più discussa e più obsoleta, quella di Fessenheim, "sarà fermata nell'estate 2020", ha confermato Macron. 
Il presidente ha anche garantito che il sostegno allo sviluppo di energie rinnovabili passerà dai 5 miliardi attuali "a 7/8 miliardi di euro all'anno". Un passaggio che vedrà una triplicazione dell'eolico su terra e una moltiplicazione per cinque del fotovoltaico entro il 2030. "Concentriamo i nostri sforzi sullo sviluppo delle energie rinnovabili più competitive e, dal momento che prestiamo attenzione al potere d'acquisto dei francesi, saremo esigenti sui costi con i professionisti", ha detto Macron. Fonte: qui