venerdì 28 dicembre 2018

Guerra nucleare, Putin fa sul serio: la Russia testa una nuova arma ipersonica

Avangard è la nuova arma nucleare russa che può viaggiare per 6.000 chilometri senza essere intercettata: al test presente anche Putin.

Guerra nucleare, Putin fa sul serio: la Russia testa una nuova arma ipersonica

Dalle parole Vladimir Putin sembrerebbe essere pronto a passare ai fatti. Durante la sua conferenza stampa di fine anno il presidente russo aveva parlato di “una possibile guerra nucleare con conseguente fine della civiltà”, spaventando di fatto il mondo intero.
Alcuni giorni dopo ecco che la Russia ha reso noto il buon esito di un test, alla presenza anche di Putin, dove Mosca per la prima volta ha sperimentato Avangard, la nuova arma nucleare ipersonica che può volare fino a 6.000 chilometri senza poter essere intercettata.

Putin si prepara a una guerra nucleare?

La Russia mostra i muscoli. Dopo il riacutizzarsi delle tensioni in Ucraina, dove la guerra a dire la verità va avanti da anni, il Cremlino ha deciso di chiudere questo 2018 lanciando una serie di messaggi all’Occidente.

La prima mossa l’ha fatta Vladimir Putin dichiarando, con grande disinvoltura, che Mosca se “arriveranno i missili” è pronta a reagire anche scatenando una guerra nucleare che potrebbe avere conseguenze catastrofiche per l’umanità.

Parole forti che hanno di nuovo fatto scattare il campanello d’allarme. Dopo la normalizzazione della situazione in Corea del Nord, il presidente russo ha ora di nuovo alzato l’asticella della tensione internazionale.

Per far capire come la Russia faccia sul serio, ecco che è arrivata la notizia del test nucleare effettuato con tanto di postilla: il missile sperimentato non può essere intercettato dai sistemi antimissilistici della Nato.

Nonostante i segnali di distensione, con tanto di incontro ufficiale tra Trump e Putin, sembrerebbero tornare a spirare i venti della Guerra Fredda mentre sullo sfondo c’è sempre la questione mediorientale.

Avangard, l’arma nucleare russa

Vladimir Putin ha deciso di passare il giorno di Santo Stefano in maniera particolare. Dalle stanze del ministero della Difesa, ha infatti assistito personalmente al test di Avangard, la nuova arma nucleare russa.
Con una velocità pari a venti volte quella del suono, il missile che è in grado di trasportare una testata nucleare è stato lanciato dalla base di Dombarovsk fino a colpire un poligono posizionato in Kamchatka, percorrendo così 6.000 chilometri.
Per il Cremlino comunque il vettore può arrivare ad avere una gittata fino a 11.000 chilometri, quindi intercontinentale, senza poter essere intercettato dai sistemi antimissilistici della Nato.
Per Putin quindi la Russia avrebbe “armi senza pari” come Avangard: dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, lo sfoggio di armi atomiche da una parte e dall’altra ha da sempre evitato lo scoppio di un conflitto diretto tra Mosca e Washington, la speranza naturalmente è che anche questa volta sia così.

Fonte: qui

Avangard: arma assoluta?

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In un’intervista a Krasnaja Zvezda, il Generale Sergei Karakaev, comandante delle Forze Strategiche Missilistiche della Federazione Russa, affermava che i primi sistemi ipersonici Avangard saranno operativi nel 2019 nella 13.ma Divisione Dombarovskij. Inizialmente, Avangard sarà lanciato col missile balistico intercontinentale UR-100N UTTKh, e poi dal nuovo missile Sarmat.

Avangard è un velivolo ipersonico subspaziale (80-90 km di quota), con una velocità di 7/7,5 km/s, o Mach 20-21. Ciò gli consente di intraprendere una traiettoria balistica negli strati rarefatti dell’atmosfera, senza andare nello spazio. Avangard viaggia nell’atmosfera, a Mach 20 (24.500 km/h), diversamente dai i missili balistici, perché in grado di cambiare rotta e di volare orizzontalmente, caratteristiche che impediscono che il sistema Avangard venga intercettato da uno scudo antibalistico.

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Quali innovazioni hanno portato i russi a questo sistema?

1 – Schermo termico

Tra l’onda d’urto sulla prua del velivolo e l’onda d’urto stazionaria ad essa collegata, vi è uno spazio di circa 1 m costituito da plasma. È qui che la gigantesca energia cinetica viene trasformata in radiazioni. Gli scudi termici degli attuali missili balistici intercontinentali sono progettati per resistere solo ai requisiti di rientro dell’atmosfera per 3-5 minuti, e non per manovre a lungo termine eseguite nell’atmosfera. Nella parte superiore dell’atmosfera, l’aria è molto rara e la decomposizione termochimica dei materiali ad alta temperatura è dovuta alla pirolisi. Lo scudo termico del sistema Avangard è composto da elementi che, durante il processo di pirolisi, sono carbonizzati e sublimati, vale a dire passano direttamente dallo stato solido a quello gassoso. Il nuovo scudo termico russo blocca il trasferimento di calore dall’onda d’urto alla struttura dell’Avangard per 20 minuti mentre attraversa l’atmosfera verso il bersaglio.

2 – Manovrabilità

Durante il rientro, a differenza delle testate dei missili balistici o delle capsule Sojuz, Avangard ha una elevata finezza aerodinamica (rapporto portanza/resistenza). Ecco perché, ricevendo impulsi ripetitivi da un motore a bassa potenza, Avangard si comporta come un aliante, permettendogli di manovrare orizzontalmente, arrampicarsi o fare evoluzioni con leggere inclinazioni. La maggior parte degli esperti ritiene che il piccolo motore dell’Avangard sia uno scramjet (sistema di propulsione a statoreattore con combustione supersonica). Questo tipo di motore consente ripetuti avviamenti e arresti, simili a quelli del missile ipersonico 3M22 Zircon. Il programma Avangard iniziò nel 2004. La versione di prova Ju-71 (Proekt 4202) fu testata nel tunnel aerodinamico nel 2011-2013. Successivamente, Ju-71 è stato lanciato coi missili strategici UR-100 e R-29RMU2.

3- Guida verso l’obiettivo

I parametri della traiettoria sono controllati da un computer con le coordinate GPS del bersaglio memorizzate nella memoria. Si suppone che Avangard abbia una massa di 4,5 tonnellate. È dotato di una testata nucleare da 2 Mt e ha una gittata di 10000 km.


Traduzione 
(Sito Aurora

Valentin Vasilescu
Expert militaire. Ancien commandant adjoint de l’aéroport militaire d’Otopeni.


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