Parigi, 27 novembre 2018 - Entro il 2035 la Francia ridurrà la sua quota di energia nucleare del 50%: saranno chiusi 14 reattori di 900 megawatt. Lo ha annunciato lo stesso presidente Emmanuel Macron: "14 reattori nucleari saranno chiusi entro il 2035", aggiungendo: "12 dei quali fra il 2025 e il 2035", operazione che rientra nell'ambito dell'annuncio della strategia di transizione energetica.
Macron ha però chiarito: "Ridurre il ruolo dell'energia nucleare non significa rinunciarvi", presentando la Programmazione pluriennale dell'energia (Ppe). "Dobbiamo sentire le proteste di allarme sociale" ma "senza rinunciare alle nostre responsabilità" perché "c'è anche un allarme ambientale". Il capo dell'Eliseo ha "chiesto a EDF (l'operatore energetico francese, ndr) di prendere degli impegni sul nucleare per un'elettricità più economica", entro il 2021.
E a proposito il presidente ha anche mandato un messaggio ai gilet gialli: "Non confondo i casseur con i cittadini che vogliono far passare un messaggio".
Su tutte la centrale più discussa e più obsoleta, quella di Fessenheim, "sarà fermata nell'estate 2020", ha confermato Macron.
Il presidente ha anche garantito che il sostegno allo sviluppo di energie rinnovabili passerà dai 5 miliardi attuali "a 7/8 miliardi di euro all'anno". Un passaggio che vedrà una triplicazione dell'eolico su terra e una moltiplicazione per cinque del fotovoltaico entro il 2030. "Concentriamo i nostri sforzi sullo sviluppo delle energie rinnovabili più competitive e, dal momento che prestiamo attenzione al potere d'acquisto dei francesi, saremo esigenti sui costi con i professionisti", ha detto Macron. Fonte: qui
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