mercoledì 9 marzo 2022

Il battaglione Azov e il sospetto che la Nato stia addestrando un esercito di neonazisti

 


La Nato sta fornendo armamenti e addestramento all'esercito ucraino, nelle cui fila c'è anche il Battaglione Azov, esplicitamente ispirato alla Germania nazista e accusato di crimini di guerra.


La NATO sta formando militari del battaglione ucraino Azov, l'unità della Guardia nazionale ucraina guidata da neonazisti e accusata di crimini di guerra? A sollevare il sospetto non è un giornale vicino a Vladimir Putin, dunque teoricamente interessato ad alimentare la narrazione di Mosca di dover "denazificare" l'Ucraina; al contrario, a rilevare che l'Alleanza Atlantica starebbe addestrando uomini esplicitamente ispirati alle SS è stato ieri Nexta Tv, media bielorusso distribuito principalmente attraverso i canali Telegram e YouTube diventato popolare come fonte primaria di notizie sulle proteste del 2020-2021 contro il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, oggi principale alleato del Cremlino. Secondo Nexta Tv a Kharkiv sarebbe stato inviato un carico di lanciagranate e armi anticarro leggere Nlaw (Next Generation Light Anti-tank Weapon); l'addestramento sarebbe stato affidato a militari provenienti da Paesi Nato e i primi a beneficiare della formazione sarebbero stati proprio esponenti del battaglione Azov.


Cos'è il battaglione Azov: neonazisti accusati di crimini di guerra

La presenza del battaglione Azov tra le forze regolari ucraine è stato uno dei pretesti utilizzati da Vladimir Putin due settimane fa per giustificare l'invasione del Paese e la sua "denazificazione". Ma di cosa parliamo? Azov nasce nel maggio del 2014 dalla fusione di due compagini paramilitari provenienti dalla galassia dell’estrema destra ucraina. Fondato da Andriy Biletsky, un militante neonazista, il battaglione viene impiegato nella riconquista di Mariupol, che diventerà successivamente il suo quartier generale, e conterebbe oggi circa 2milia militari arruolati, anche se come ricorda Domani "aggiungendo le altre organizzazioni legate al gruppo, il partito Corpo nazionale e le organizzazioni paramilitari non affiliate all’esercito, si arriva probabilmente a circa 10mila persone". Una forza di tutto rispetto, quindi, esplicitamente ispirata a ideali neonazisti e xenofobi e protagonista – prima della guerra – di aggressioni a migranti, omosessuali e antifascisti.

Non solo: è Micromega a ricordare che Azov venne schierato in funzione antirussa e che alcuni dei suoi membri sono accusati di crimini di guerra: secondo rapporti dell’OSCE e dell’Alto Commissariato per i diritti umani dell’ONU avrebbero massacrato, stuprato e assassinato civili nelle regioni del Donbass a partire dalla crisi del 2014 e negli anni seguenti, beneficiando della più totale impunità da parte di Governo e forze armate ucraine. Non solo: il battaglione avrebbe ottenuto la "benedizione" del Ministro degli Interni ucraino dopo le rivolte di Maidan di otto anni fa dal momento che  il governo riconobbe che il proprio esercito era troppo debole per fronteggiare i separatisti filo-russi. Al Jazeera e Open Democracy riferiscono che a finanziare Azov sono stati a lungo due oligarchi: Igor Kolomoisky, magnate dell'energia, miliardario e allora governatore della regione di Dnipropetrovska; e Serhiy Taruta, ricchissimo governatore della regione di Donetsk. Non solo due oligarchi, dunque, ma anche due uomini delle istituzioni ucraine.

Insomma, affermare che i membri del battaglione Azov si battono per i valori di libertà e democrazia in Ucraina è quantomeno un azzardo. Un'altra prova? Sebbene in via ufficiale l'unità abbia negato di aderire all'ideologia nazista, si ricorre senza pudore a simboli del "Terzo Reich": sulle uniformi dei militari del battaglione, ad esempio, viene sfoggiato la Wolfsangel, simbolo della Germania Nazista prima della svastica adottato da svariate unità militari, comprese SS. Oltre alla simbologia, però, ci sono le azioni: secondo un rapporto del 2016 dell'Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite  (OCHA) il reggimento Azov avrebbe ripetutamente violato il diritto umanitario internazionale. Il dossier prendeva in esame un periodo tra novembre 2015 a febbraio 2016 in cui Azov aveva saccheggiato edifici civili, commesso violenze sessuali e torture nei confronti dei detenuti della regione del Donbass.

Il battaglione Azov e il sostegno passato degli Stati Uniti

Inquadrato nella Guardia Nazionale Ucraina, gendarmeria facente capo al Ministero degli Interni, il battaglione Azov è stato inizialmente osteggiato da Stati Uniti e Canada. Come ricorda il Jerusalem Post, infatti, nel 2015 l'amministrazione Obama annunciò che le proprie forze armate non avrebbero mai sostenuto la milizia per i suoi legami con il neonazismo. L'anno seguente, tuttavia, gli USA revocarono il provvedimento su pressione del Pentagono: gli estremisti di destra ucraini ricevettero quindi sostegno temporaneo anche dagli USA almeno fino al 2018, anno in cui – secondo il Time –  il Congresso degli Stati Uniti ha esplicitamente vietato qualsiasi sostegno ad Azov e ad altri gruppi legati all'estrema destra. Da quel momento in poi i neonazisti ucraini non si sarebbero più addestrarsi a fianco delle truppe dell'alleanza NATO, almeno fino all'invasione russa di due settimane fa.

Una parata militare del battaglione Azov, marzo 2020
Una parata militare del battaglione Azov, marzo 2020

I rapporti tra Zelensky e il battaglione Azov

Ma quali sono i rapporti del battaglione Azov con il governo ucraino? Il reggimento è regolarmente inquadrato nella Guardia Nazionale, ma l'attuale presidente Zelensky – a differenza del suo predecessore Petro Poroshenko – non ne ha mai celebrato pubblicamente le gesta. L'ex attore, di origine ebraica, sarebbe esplicitamente osteggiato dall’estrema destra ucraina, che ha più volte minacciato un golpe in caso di cedimento alle richieste di Mosca. L'invasione russa, tuttavia, ha certamente ricompattato le forze armate ucraine ed oggi il presidente non è – oggettivamente  – nella condizione di prendere le distanze da un battaglione che fa direttamente capo al Ministero degli Interni e che può contare su migliaia di uomini. Anche Azov da alcuni giorni starebbe beneficiando dell'addestramento e delle forniture di armi da parte di Paesi aderenti alla Nato, Italia compresa. Fonte: qui

L'OMS ha detto all'Ucraina di distruggere i "patogeni ad alta minaccia" nei laboratori per prevenire la diffusione della malattia

Organizzazione Mondiale della Sanità ha consigliato all'Ucraina di distruggere i "patogeni ad alto rischio" nei laboratori di salute pubblica del paese al fine di prevenire "eventuali fuoriuscite" che potrebbero infettare la popolazione durante l'invasione russa, riferisce Reuters .

"Come parte di questo lavoro, l'OMS ha fortemente raccomandato al Ministero della Salute in Ucraina e ad altri organismi responsabili di distruggere gli agenti patogeni ad alta minaccia per prevenire potenziali fuoriuscite", ha affermato l'agenzia delle Nazioni Unite.

Il rapporto arriva dopo un teso avanti e indietro tra funzionari statunitensi e russi sui biolaboratori "pericolosi" nel paese - con la Russia, e poi la Cina , che accusavano le forze armate statunitensi di coinvolgimento nei biolab ucraini.

Mercoledì, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha ripetuto un'affermazione di lunga data secondo cui gli Stati Uniti gestiscono un laboratorio di guerra biologica in Ucraina, un'accusa che è stata ripetutamente smentita da Washington e Kiev.

Zakharova ha affermato che i documenti portati alla luce dalle forze russe in Ucraina hanno mostrato "un tentativo di emergenza di cancellare le prove di programmi biologici militari" distruggendo campioni di laboratorio. -Reuters

Gli Stati Uniti hanno negato le accuse , rilasciando (tra le altre cose) una dichiarazione giovedì secondo cui "Gli Stati Uniti non hanno laboratori di armi chimiche o biologiche in Ucraina", aggiungendo che l'America "non sviluppa né possiede armi chimiche e biologiche da nessuna parte".

Martedì , il sottosegretario di Stato americano Victoria Nuland ha riconosciuto che l'Ucraina " ha strutture di ricerca biologica, di cui, in effetti, ora siamo piuttosto preoccupati che le truppe russe, le forze russe potrebbero cercare di ottenere il controllo. Quindi stiamo lavorando con gli ucraini su come possono impedire che uno qualsiasi di quei materiali di ricerca cada nelle mani delle forze russe se si avvicinano".

La risposta di Nuland ha chiarito che qualunque cosa si trovi all'interno dei biolab ucraini è una seria preoccupazione, tuttavia va notato che non ci sono prove pubbliche di armi biologiche , né la dichiarazione dell'OMS fa riferimento alla guerra biologica, che è una questione separata dal fatto che i laboratori contenessero o contenere agenti patogeni pericolosi che potrebbero essere utilizzati in un'arma biologica 

In risposta all'affermazione di mercoledì della portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova secondo cui gli Stati Uniti stanno gestendo un laboratorio di guerra biologica in Ucraina, un portavoce presidenziale ucraino ha dichiarato: "L'Ucraina nega rigorosamente qualsiasi accusa del genere".

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà venerdì su richiesta della Russia per discutere le affermazioni. Fonte: qui

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