mercoledì 26 gennaio 2022

L’ignoranza li fa invulnerabili(ovvero ecco lo show delle scempiaggini filo-governative!")

Da una sua dichiarazione abbiamo saputo che anche la signora Bellanova vuole “Il green pass  obbligatorio sui luoghi di lavoro;  nessun passo indietro” – con la seguente giustificazione: “Altrimenti bisognerebbe spiegare a 43 milioni di vaccinati che hanno sbagliato a fidarsi della  scienza”.

bellanova

L’inconseguenza logica dello pseudo-ragionamento non stupirà, da momento che – siamo costretti a ricordarlo –  la signora  ha il diploma di terza media.  Con quel titolo di studio,  bisognerebbe astenersi d al nominare    in qualunque  contesto  “la scienza” : non se ne può avere che un’idea sommaria e  mitica, ossia magico-primitiva, fideistica.  Della scienza non “ci si fida”:  se  ne  studiano le affermazioni  per confermarle o confutarle.  La “fede nella scienza” è una contraddizione in termini  – concetto (la “contradictio in terminis”)  che fa parte di un mondo di pensiero  di  cui  un’alunna di terza  è del tutto ignara.

Mettiamoci nei panni di una persona che prende 15 mila euro mensili ed ha la terza media,  e che ha il potere di contribuire a prendere decisioni di governo:   come potete credere che non si sia montata la testa e sia pericolosa?  Pericolosa per la sua mancanza di  istruzione  – nemmeno si osa dire di “cultura generale” –   e la sua  volontà, nonostante ciò, di “dire la sua” e “decidere” su cose, mRNA  Pfizer, Spike e simili –   che stanno danneggiando   -o uccidendo  – vite umane e che stanno completamente al disopra  della sua anche più vaga comprensione.

Questa  mancanza di istruzione è un  carattere di  quasi tutti i politici giovani, comprensi quelli che hanno insegnato come professori alla Sorbocììna: non  possiamo dimenticare che Enrico Letta non si trattenne dall’esclamare in unt witter che Claudio imperatore romano era “Un immigrato”, perché aveva scoperto che era nato in Gallia.  Del tutto privo della minima nozione che “Claudio”  evoca la “gens Claudia”,  ossia una famiglia della più antica nobiltà romana, e se nacque  in Gallia fu perché suo padre Druso, generale, vi stava conducendo una campagna militare.

Questa ignoranza e incultura, anzi non-istruzione  abissale coniugata  – come si vede  – dall’incapacità  di trattenersi dal dire castronerie che non stanno in cielo né in terra, imprudenti al massimo  (una tendenza, io credo, creata dal 15 mila al mese e dall’euforia e presunzione permanente in cui fa vivere gli immeritevoli privilegiati, i “ricchi di Stato”)    spiega le enormità di questa   totalitarismo collettivo e  la sua specificità:  la dittatura degli Ignoranti.

Voglio dire: anche fatta salva la buonafede di Bellanova, Letta, Fico, temo che costoro nemmeno si rendano conto della enormità delle violazioni dei diritti costituzionali ed umani  che hanno attuato in pochi mesi, dell’arbitrio irrazionale che impongono  come  atti d i governo.

Roberto Fico, che ha la carica cruciale di presidente della Camera, ha una laurea in “scienze della comunicazione” (scienze che non esistono: si tratta di un corso col trucco, invenzione delle mediocrissime università italiote per dare “il foglio di carta” ai furbi ),per di più con una tesi su “ Identità sociale e linguistica della musica neomelodica napoletana.

Ora , la neomelodica Napoli insegnerà tante cose, ma non  la nozione che un deputato eletto è (in democrazia) “persona inviolabile”  e vietarle l’accesso  a votare è un atto dittatoriale, ossia anti-democratico.  Ma l‘ha fatto senza saperlo: Fico ignora le nozioni più elementari di diritto,  figurarsi di quello costituzionale; non le ha imparate né ha palesemente ha voglia  di impararle.

Ora,  è  proprio questo il punto più grave: che questi sono al di sotto della capacità di imparare. Non hanno, ripeto, non si dice la cultura generale per vivere nella post-modernità con decenza, che si imparava un tempo al liceo classico;  ma nemmeno l’istruzione elementare. Ora, è proprio la loro ignoranza che li rende invulnerabili.

Come un usbergo di acciaio  (o di cemento), li rende inattaccabili a qualsivoglia obiezione o ragionamento dialetticamente contrario alle loro sommarie, magiche  convinzioni cementizie.  Per loro la  vita non ha problematicità (basta “fidarsi della scienza”, Fidarsi di Draghi, fidarsi dell’Europa…Claudio era un immigrato,  Sara Cunial “No-Vax”  dunque senza diritti), e i 15 mila euro mensili  li confermano:  non c’è  bisogno di ascoltare argomentazioni e  ragioni  altrui, che del resto non si capirebbero.  La loro stessa povertà di linguaggio li protegge dagli argomenti contrari, che hanno a essere un pochino sofisticati: sono come dei sordi, anzi dei macigni inamovibili  che occupano il governo. Commettono violazioni enormi dei diritti delle minoranze senza capirlo, perché hanno imparato una volta  per tutte che le “minoranze”  di cui devono rispettare i diritti sono i sodomiti, negri e immigrati; l’idea Sarta Cunial sia “una minoranza”,  che   quei milioni  che non si vogliono vaccinare rappresentino una minoranze da ascoltare proprio perché minoranza, nemmeno li sfiora. Né c’è modo di farglielo capire, a gente con la  terza  media o la neomelodica.

Mettete  nel novero degli ignoranti abissali  quasi tutti i giudici. Aggiungeteci i giornalisti ,  i Mughini, i Feltri, i Parenzo…

La “classe dirigente” al potere  realizza integralmente lo slogan orwelliano

L’IGNORANZA è FORZA

Sono fortissimi. Sono invincibili. Invulnerabili per ignoranza. La  sola consolazione – se così si può dire  –  è la certezza che questo hanno gli anni contati. Stanno distruggendo la civiltà,  millenaria, e con essa distruggeranno se stessi (e noi).

Sono il tipo d’uomo “che non sa reggere il processo della civiltà. Processo e non progresso:  il semplice  processo di manutenzione della civiltà attuale è superlativamente complesso e richiede sottigliezze incalcolabili. E male può governarlo questo uomo che fruisce degli strumeti della civiltà, ma si caratterizza per l’assoluta ignoranza dei principi della civiltà”. Ossia della cultura, perché essere “europeo” significa(va) essere colto.

Così scrive Ortega y Gasset  dell’uomo-massa,  di cui questi rappresentano l’ultima e più bassa incarnazione. Se domandate quali siano i principi della civiltà che ignorano, ecco  l’elenco:

“Non c’è cultura dove non ci siano norme a cui il nostro prossimo possa ricorrere”

“Non c’è cultura dive non ci siano principi di legalità civile a cui appellarsi”

“Non c ‘è cultura dove non ci sia un profondo rispetto per certe estreme posizioni intellettuali a cui riferirsi nella disputa”,

“Non c’è cultura quando non presieda alle relazioni economiche in un regime di traffico sotto cui garantirsi […] Allorché mancano queste cose non c’è cultura. C’è, nel senso più rigoroso, barbarie…La barbarie è assenza di norme e del loro possibile appello”.

Qui sotto il futuro (già presente) che ci preparano.

https://twitter.com/italiadeidolori/status/1105728260535656449

Fonte: qui


Siamo tanti e siamo vite, non numeri.

Mi chiamo Lorenza e vengo dalla Calabria,sono una danneggiata da vaccino anti- COVID 19, precisamente vaccino Comirnaty - Pfizer.Dopo la prima dose effettuata il 3 settembre ho avvertito forte spossatezza e nebbia mentale nei primi 4 giorni,poi sporadicamente piccoli spasmi muscolari a cui non ho dato molta importanza.Giorno 25 settembre ricevo la seconda dose di quello che per il mio corpo è risultato essere un veleno. A circa 5 ore dalla inoculazione compaiono forti acufeni e ho uno svenimento.Pressione sanguigna bassissima. Nei 2 giorni seguenti la pressione si normalizza ma restano persistenti gli acufeni e dolore alle orecchie che si irradia a tutta la parte sinistra del viso. Comincia la mia odissea tra visite otorinolaringoiatriche,esami del sangue,2 risonanze magnetiche,doppler collo. A meno di 2 settimane compaiono parestesie,addormentamenti e perdita di sensibilità di braccia, mani,lingua,bruciori,sensazioni di scosse elettriche,i sintomi proseguono con dolori alle gambe a tratti lancinanti. Ricomincio la ricerca di medici che sappiano e vogliano aiutarmi e nuovi accertamenti e analisi da fare. In tutto questo il dolore più grande è stato l’abbandono e il negazionismo di molti medici, l’incredulità di accaniti sostenitori della bontà del vaccino, e i teorici dei grandi numeri per i quali siamo casi rari. Siamo in tanti e siamo vite non numeri. Volevo inoltre sottolineare un altro aspetto grave ovvero la seria difficoltà se non l’impossibilità di essere esentati da ulteriori dosi, nonostante i danni subiti. Ringrazio il Comitato Ascoltami che ha avuto lo straordinario coraggio di raccogliere le nostre testimonianze e di farci uscire dal silenzio in cui le istituzioni ci hanno relegato.Invito tutti a una riflessione e una presa di coscienza. Spero di tornare ad essere la Lorenza ritratta in questa foto, felice e in buona salute, scattata pochi giorni prima che la mia vita cambiasse radicalmente. Fonte: qui

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