venerdì 14 gennaio 2022

ANDREA CRISANTI: "LE REGIONI STANNO FACENDO DI TUTTO PUR DI NON DIVENTARE ROSSE DOPO CHE IL GOVERNO NON HA CHIUSO PER TEMPO RISTORANTI E LOCALI DI RITROVO. ORA È TROPPO TARDI E L'UNICA È ASPETTARE CHE PASSI. MEGLIO ARRIVARE A 300MILA CONTAGIATI AL GIORNO, FAR CIRCOLARE I NON VACCINATI PER CONTAGIARLI TUTTI E PUNTARE ALL'IMMUNITÀ DI GREGGE. PER ZAIA VANNO CONTATE SOLO LE PERSONE CON SINTOMI? DIMENTICA IL CONCETTO DI MALATTIA TRASMISSIBILE. IL CONCETTO VEICOLATO ANCHE DAL PREMIER CHE IL GREEN PASS GARANTISCA AMBIENTI SICURI NON È VERO…"

 

"DRAGHI FA FINTA DI NULLA SUL VIRUS, COME BORIS JOHNSON MA SENZA AVERE IL CORAGGIO DI DIRLO"

Francesco Rigatelli per "la Stampa"

 

andrea crisantiANDREA CRISANTI

«Draghi vuole fare come Boris Johnson senza dirlo. E i presidenti di Regione tentano di non finire vittima dello scaricabarile dei contagi, dei ricoveri e dei morti per evitare di chiudere e non perdere consensi».

 

Per Andrea Crisanti, professore ordinario di Microbiologia all'Università di Padova e all'Imperial College di Londra, «la coda della pandemia sta tirando fuori tutta l'ipocrisia della politica italiana, in cui i problemi si nascondono sotto il tappeto e non si prevengono mai, figurarsi se si affrontano. Guarda caso prima che la variante Omicron sconvolgesse i piani vaccinali, mettendo in luce il ritardo delle terze dosi, nessuno si preoccupava di come venivano conteggiati i positivi».


boris johnson.BORIS JOHNSON

Per il presidente del Veneto Zaia vanno contate solo le persone con sintomi, non ha senso?

«Dimentica il concetto di malattia trasmissibile, per cui chi è infetto può trasmettere. La verità è che le Regioni stanno facendo di tutto pur di non diventare rosse dopo che il governo non ha chiuso per tempo ristoranti e locali di ritrovo. A questo punto lasciar correre è una strategia comprensibile, ma lo si ammetta chiaramente. Invece il governo fa finta di nulla. Almeno Johnson ci mette la faccia mentre fa correre il virus con un prezzo da pagare di 15mila morti pur di arrivare all'immunità di gregge. E ce l'ha quasi fatta».

 

mario draghi boris johnson cop26 glasgowMARIO DRAGHI BORIS JOHNSON COP26 GLASGOW

E in Italia?

«Il prezzo di vite sarà simile. Il Green Pass del resto non è una misura di sanità pubblica, ma solo una spinta alla vaccinazione. Il concetto veicolato anche dal premier che il certificato garantisca ambienti sicuri non è vero. Ed è un argomento a cui si attaccano i vari No vax e No pass».

 

Un ambiente di vaccinati con tre dosi non è meglio di uno con non vaccinati?

«È un po' meglio, ma non dà garanzie».

 

Non garantisce di non finire in ospedale?

«Sì, ma il Green Pass resta inutile».

luca zaia a che tempo che faLUCA ZAIA A CHE TEMPO CHE FA

 

Non spinge alla vaccinazione?

«Sì, ma non blocca il contagio».

 

Però la strada scelta da Draghi e dalle Regioni potrebbe funzionare?

«Sì, copiano l'Inghilterra senza avere il coraggio di spiegarlo alla gente».

 

Nel frattempo Omicron farà tanti morti?

«Si punta sul fatto che generi meno malattia e che arrivi al picco entro gennaio, ma in realtà alla fine avrà un impatto uguale a Delta, se non peggiore».

 

COVID VARIANTE OMICRONCOVID VARIANTE OMICRON

E allora perché anche lei non vede male la linea inglese?

«In Italia si arriva tardi come al solito. Omicron andava fermata subito chiudendo i ristoranti e rimandando le scuole. Ora è troppo tardi e l'unica è aspettare che passi. Anche un lockdown rimanderebbe solo il problema. Meglio arrivare a 300mila contagiati al giorno, far circolare i non vaccinati per contagiarli tutti e puntare all'immunità di gregge».

 

Sintomi OmicronSINTOMI OMICRON

Fino alla prossima variante?

«Chi lo sa, ma la stabilizzazione di Omicron per cui si insegue l'immunità di gregge è solo una speranza. Non è detto che Delta sparisca, le due varianti potrebbero convivere e restare pericolose».

 

Endemizzazione, raffreddorizzazione tutte speranze senza basi?

«Omicron è meno virulenta, ma più trasmissibile e nel complesso al momento può fare ben più danni del raffreddore. Inoltre, non è detto che sostituisca Delta da cui il dubbio sull'endemizzazione».

 

Variante OmicronVARIANTE OMICRON

Se il quadro è questo perché le Regioni dovrebbero far finta di non vederlo?

«Restare in zona gialla porta voti e nessun presidente di regione vuole perdere consensi».

 

E gli ospedali?

«I morti non votano purtroppo».

 

Il mondo scientifico non si oppone?

«Tutte le associazioni di categoria denunciano da giorni la situazione drammatica degli ospedali. Il Cts all'inizio era incompetente, poi è stato rimpolpato, ma resta appiattito sulla politica. In Inghilterra gli scienziati sono rimasti molto più indipendenti. Sull'obbligo, sulle chiusure, sulle scuole, sui tamponi rapidi e sulle quarantene non si è sentito nulla di scientifico».

crisantiCRISANTI

 

Cosa avrebbe dovuto dire?

«Che l'obbligo va fatto per tutti e che imporlo in ritardo agli over 50 non impatta sulla dinamica in corso. E che i ristoranti andavano chiusi per tempo o che si deve ammettere di perseguire l'immunità di gregge con un costo di ricoveri e morti». Fonte: qui












“OMICRON CI TROVERÀ TUTTI” 


I VIROLOGI E GLI IMMUNOLOGI ITALIANI CONCORDANO CON FAUCI: TUTTI ENTREREMO IN CONTATTO CON IL VIRUS, MA NON TUTTI SI AMMALERANNO 


“LA MASCHERINA CONTRIBUISCE A EVITARCI DI INFETTARCI CONTEMPORANEAMENTE. IL COVID COME UN’INFLUENZA? 

POTREBBE ESSERLO SE FOSSIMO TUTTI VACCINATI(ANCORA ...), MA BISOGNA SEMPRE CONSIDERARE LE VARIANTI. DIVENTEREMO TUTTI IMMUNI, MA SOLO MOMENTANEAMENTE”. E PER IL PROSSIMO INVERNO…


Cristina Marrone per il "Corriere della Sera"

 

COVID VARIANTE OMICRONCOVID VARIANTE OMICRON

Ci ammaleremo tutti di Covid? Con un andamento delle curve in una fase che è ancora pandemica, come quella attuale, tante persone verranno contagiate.

«Tuttavia anche nelle pandemie più terribili - spiega Paolo Bonanni, epidemiologo - non è mai successo che sia stata colpita tutta la popolazione nel giro di una manciata di mesi. È plausibile che il coronavirus nel tempo diventerà endemico ed è chiaro che, analogamente ai virus con cui conviviamo, come influenza e raffreddori, prima o poi ci toccherà nella vita. Ma non è detto che succeda adesso, può capitare anche tra cinque anni o tra sette». «Adesso non ci ammaleremo tutti - concorda l'immunologa Antonella Viola - ma negli anni tutti entreremo in contatto con il virus, ma non tutti si ammaleranno».


Se il nostro destino è quello di contagiarci prima o poi a che cosa serve portare la mascherina?

«Vista l'alta contagiosità di Omicron la mascherina contribuisce ad evitare di infettarci tutti contemporaneamente. In una società i servizi essenziali devono funzionare: non possiamo permetterci di non avere più medici e infermieri in ospedale, netturbini che raccolgono la spazzatura o macchinisti alla guida dei treni», avverte Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell'Istituto Galeazzi di Milano.

 

Si può trattare Omicron come un'influenza?

LA VARIANTE OMICRON BY OSHOLA VARIANTE OMICRON BY OSHO

Il premier spagnolo Pedro Sánchez propone di trattare il Covid come una normale influenza dal momento che l'aumento dei casi non è seguito da quello dei decessi, sostenendo che non è più necessario tracciare e confinare chiunque risulti positivo al test ed è arrivato il momento di passare da un quadro di «pandemia» a uno di «malattia endemica» come è appunto l'influenza stagionale. L'Oms ha tuttavia messo in guardia dal trattare l'ultima ondata di Covid come un'influenza stagionale poiché molto ancora resta sconosciuto della nuova variante, in particolare per quanto riguarda la gravità della malattia che potrebbe riguardare le aree con bassi tassi di vaccinazione come alcune zone dell'Europa orientale. «Non siamo ancora pronti a considerare il Covid come un'influenza. Lo si potrebbe fare se fossimo tutti vaccinati, ma anche in questo caso ci sarebbe sempre il rischio di mutazioni che bucano la protezione e mettono sotto stress il sistema sanitario» aggiunge Antonella Viola, che è anche docente di Patologia generale all'Università di Padova.


tamponi 2TAMPONI 

In questa fase ha senso continuare a fare tamponi a tappeto?

«Facciamo tantissimi sforzi con tamponi e quarantene - riflette Paolo Bonanni, che è anche professore ordinario di Igiene all'Università di Firenze - ma questo non porta a un valore aggiunto particolarmente elevato in termini di prevenzione. Meglio concentrarsi sulle vaccinazioni e fare tamponi solo ai sintomatici anche perché oggi i servizi di prevenzione non sono in grado di tracciare e prendere in carico tutti. Fare così tanti tamponi è come fermare le onde con le mani: dobbiamo essere realisti e fare i conti con le forze che abbiamo».

Sintomi Covid e OmicronSINTOMI COVID E OMICRON

 

Quando la curva epidemica rallenterà?

«Non è pensabile che continui a rimanere su questi numeri così elevati perché verrebbero a mancare comunque le persone suscettibili. Con i dati che abbiamo al massimo entro la fine di gennaio la curva dei contagi comincerà a scendere» prevede Bonanni.


Sintomi OmicronSINTOMI OMICRON

 





Diventeremo dunque tutti immuni?

«Solo temporaneamente» sostiene Antonella Viola. «Abbiamo già visto che le reinfezioni sono possibili soprattutto se il virus cambia, come è accaduto con Omicron». «L'immunità scema nel tempo ma mi aspetto che tra vaccini e contagi avremo un substrato di immunità di base - aggiunge Bonanni - e per un po' di tempo saremo almeno parzialmente protetti, con una riduzione di complicanze e mortalità».

OMICRON COVIDOMICRON COVID

 

Che cosa succederà nei prossimi inverni?

«Avremo epidemie invernali di Covid come quelle di influenza e virus respiratorio sinciziale anche se, vista la sua alta contagiosità, con più casi rispetto all'influenza» dice Bonanni, che avverte: «Ci si convivrà, non certo senza un prezzo. Ricordiamoci che in era prepandemica ogni anno contavamo tra gli otto e i diecimila morti direttamente correlati all'influenza. Con i vaccini il danno del Covid lo potremo ridurre drasticamente, anche se non annullarlo del tutto».


VARIANTE OMICRON 19VARIANTE OMICRON 

 

Possiamo fare altro per avere un inverno migliore l'anno prossimo?

«Ampliare i reparti di malattie infettive e rianimazioni. Incrementare il sistema diagnostico. E lavorare su vaccini che superino il problema delle varianti» conclude Viola. Fonte: qui

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