venerdì 25 febbraio 2022

UCRAINA… PISTOLA AD ACQUA!

Spyra One: il fucile ad acqua elettronico che carichi dalla presa USB

Nulla, poco più di una farsa per i mercati questa guerra annunciata.

Ieri, non abbiamo scritto nulla, oro e petrolio, ai massimi, crollo rendimenti, dollaro in volo!

All’improvviso in serata, probabilmente le banche centrali, soprattutto la Fed hanno immesso la solita liquidità e i manipolatori di futures, hanno rimesso tutte le cose a posto…

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A fine giornata, come non ci fosse stata alcuna invasione. Gordon Gekko vi direbbe oggi…

Io non creo niente. Io posseggo. E noi facciamo le regole: le notizie, le guerre, la pace, le carestie, le sommosse… il prezzo di uno spillo. Tiriamo fuori conigli dal cilindro mentre gli altri chiedono come abbiamo fatto… Non sarai tanto ingenuo da credere che viviamo in una democrazia, vero Buddy? È il libero mercato…”.

Mentre Voi ascoltate stupidi politici, economisti e giornalisti a raccontarvi qualche barzelletta sulle bollette o sull’andamento dello spread, loro quotidianamente vi fregano, vi prendono in giro, inventano guerre e manipolazioni, che ricadono direttamente sulla Vostra vita.

Ieri qualcuno ha suggerito, sai Bellezza, è una guerra lampo, in 2 o 3 giorni, questi sono a Kiev, poco tempo e tutto finirà a tarallucci e vino.

Tutto il resto è contorno, i fantocci europei stanno a guardare, a loro ben poco interessa della gente ucraina, a loro interessano il gas e il commercio, figuriamoci gli americani.

Come ha suggerito ieri il banchiere, dobbiamo essere uniti, fermi e decisi, ma soprattutto fermi, non fare nulla, lui è deciso solo con gli indifesi…

Stanno bombardando solo obiettivi strategici e militari.

I russi praticamente non hanno trovato resistenza, alcune immagini che i medi fanno girare sono di repertorio, la progapanda da una parte e dall’altra invenzioni.

E gli americani stanno a guardare, per il momento non sanno cosa inventarsi come in Vietnam o in Iraq.

Schifosa guerra, sempre la stessa storia, maledetti interessi.

C’è sempre una memoria corta nella storia, come potete leggere qui sopra, gli americani nel 2014 hanno messo in pieni un colpo di Stato, per rovesciare Yanukovich, il quale era contrario all’adesione alla Nato…

L’ex premier in esilio Azarov: “Gli Usa volevano farci tornare aggressivi contro Mosca. La consigliera della Casa Bianca pretese un governo di unità nazionale”

John McCain Meets Oleh Tyahnybok in Ukraine

McCain che incontra e cena con il leader del gruppo nazionalista neonazista ucraino, Svoboda è una chicca indimenticabile.

Ma ovviamente ci si informa sui giornali italiani, ascoltando i talkshow, bevendosi le notizie che arrivano da Bruxelles.

Volete che parliamo ancora di finanza ed economia, di come si fa a tirare fuori uno spillino da un granaio?

Ci sentiamo nel fine settimana, proviamo a guardare lontano, oltre la nebbia di questo tragico tempo, insieme al nostro Machiavelli.

I manoscritti da inizio anno sono più che sufficienti per comprendere come coglierla, l’ultima grande occasione, la più colossale della storia, perché oggi sono tutti sul lato sbagliato di una barca che sta di nuovo per affondare.

Ricordo a tutti coloro che avessero bisogno, che ICEBERGFINANZA è anche consulenza a 360 gradi, in mezzo a questa tempesta perfetta.

Cliccando sul link qui sotto e mandando una mail a icebergfinanza@gmail.com è possibile avere una consulenza strategica sui possibili sviluppi macroeconomici e finanziari dei prossimi mesi, oltre a ricevere i nostri manoscritti. Buona giornata Andrea

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SEMPLICEMENTE GRAZIE!

Quali paesi europei dipendono maggiormente dal gas russo?

Dopo l'invasione dell'Ucraina da parte delle forze russe, l' Europa rischia di scivolare in una crisi energetica innescata da gran parte della dipendenza del continente dal  gas russo , che arriva tramite gasdotti. Il gas naturale liquefatto (GNL) che può percorrere lunghe distanze sulle navi mercantili prima di essere rigassificato potrebbe essere una potenziale soluzione in caso di crisi del genere, ma, come osserva Katharina Buchholz di Statista , il GNL può essere difficile da reperire e implementare. I maggiori produttori sono Stati Uniti, Qatar e Nigeria.

I dati dell'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione tra i regolatori dell'energia  mostrano quali paesi sarebbero l'approvvigionamento energetico più a rischio in caso di congelamento del gas russo o di un embargo.

Infografica: quali paesi europei dipendono dal gas russo?  |  Statista

Troverai altre infografiche su Statista

Tra le principali economie europee, la Germania importa circa la metà del proprio gas dalla Russia, mentre la Francia ottiene solo un quarto della propria fornitura dal Paese, secondo gli ultimi dati disponibili. La principale fonte di gas francese era la Norvegia, che ne forniva il 35%. Anche l'Italia sarebbe tra le più colpite con una dipendenza del 46% dal gas russo.

Il Regno Unito si trova in una posizione diversa, attingendo metà della sua fornitura di gas da fonti nazionali e importando principalmente dalla Norvegia e anche dal Qatar. Anche la Spagna non è nell'elenco dei principali clienti della Russia, i maggiori partner commerciali del paese sono Algeria e Stati Uniti

Alcuni paesi europei più piccoli dipendono esclusivamente dal gas russo, in particolare Macedonia del Nord, Bosnia ed Erzegovina e Moldova. La dipendenza era anche superiore al 90% della fornitura di gas in Finlandia e Lettonia e all'89% in Serbia, secondo gli ultimi dati disponibili. Una bassa dipendenza potrebbe essere osservata nei Paesi Bassi, in Romania e quasi nessuna dipendenza dal gas russo esiste in Georgia, Irlanda e Ucraina. Tuttavia, quest'ultimo paese acquista gas naturale dall'UE dal 2015 dopo un precedente conflitto armato con la Russia per la Crimea. Ciò significa che potrebbe essere soggetto alla reimportazione di gas russo attraverso il blocco. Fonte: qui

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