Il professor Giulio Tarro, miglior virologo dell’anno nel 2018, afferma che i cosiddetti esperti non fanno altro che disorientare le persone sul tema vaccini contro il COVID-19; il professore ritiene che vada rispettata la volontà di chi ha deciso di non vaccinarsi ed afferma:  

“ci troviamo di fronte ad un’endemia che ormai è sia gestibile che curabile a livello terapeutico. Quindi questo eccessivo allarmismo lo trovo sinceramente fuori luogo. Io sono per la libertà di scelta e quindi non ritengo giusto alcun tipo di imposizione. Nel momento stesso in cui ci danno la possibilità di scegliere fra più vaccini in commercio, credo vada rispettata anche la volontà di chi decide di non vaccinarsi”.

Il professor Tarro prosegue: 

“c’è una confusione totale e i cosiddetti esperti non fanno che disorientare ancora di più le persone. Di certo esiste una terapia per la cura del Covid che però inspiegabilmente il Ministero della Salute ha impedito di praticare, obbligando i medici alla sola somministrazione della tachipirina nella fase precoce della malattia. Un provvedimento che è assolutamente contrario all’etica medica. Non si può impedire al medico di prescrivere i farmaci che ritiene più opportuni, ad iniziare dall’idrossiclorochina e altri medicinali antivirali. Questa decisione del Ministero secondo me è stata deleteria perché ha creato divisioni e contrasti nel campo medico e soprattutto ha privato i medici del loro diritto-dovere di agire secondo scienza e coscienza”.

Giulio Tarro intende inoltre far chiarezza sull’azione dei vaccini a RNA messaggero ed afferma che gli stessi possono alterare il DNA cellulare; a tal proposito Tarro afferma:

“un vaccino a RNA messaggero può alterare il DNA cellulare trascrivendo le sequenze virali integrate nel genoma mediante una trascrittasi inversa delle cellule o una trascrittasi inversa di un HIV e queste sequenze di DNA possono essere integrate nel genoma cellulare. Di questa trascrittasi era un fatto che già si sapeva con un altro Coronavirus. 

Inoltre il vaccino, sopprimendo il meccanismo naturale di riparazione del DNA nel corpo - noto come NHEJ, o Non-Homologous End Joining - rende le persone altamente suscettibili a mutazioni cancerose devastanti anche se esposte a livelli molto bassi di radiazioni ionizzanti come l'esposizione alla luce solare o la mammografia. Con NHEJ soppresso dalla proteina spike, il corpo non può più riparare il suo DNA danneggiato e le cellule mutano senza controllo, devastando l'intero corpo e provocando la disintegrazione genetica dell'organismo.

Lo studio che documenta tutto ciò è stato pubblicato sulla rivista MDPI "Viruses" ed è stato condotto da scienziati dell'Università di Stoccolma, in Svezia: https://doi.org/10.3390/v13102056.

La spike di SARS-CoV-2 compromette la riparazione e l’inibizione dei danni al DNA come di recente provato dalla ricombinazione virus-vaccino in vitro (Hui J e Ya-Fang M).

È molto improbabile che gli individui vaccinati che non vengono uccisi dai tumori siano in grado di produrre una prole vitale a causa del danno al DNA dello sperma e delle cellule uovo.

È interessante notare che, una volta che diventa ovvio che gli individui vaccinati non possono tollerare la luce solare senza subire mutazioni genetiche, eviteranno la luce del giorno”.

Lo scorso mese la Svezia ha deciso di non approvare il vaccino contro il Covid per i bambini dai 5 agli 11 anni. Il funzionario dell'Agenzia della Salute svedese Britta Bjorkholm  ha dichiarato :

“Con le conoscenze che abbiamo oggi, con un basso rischio di malattie gravi per i bambini, non vediamo alcun chiaro beneficio nel vaccinarli”.

Infatti, il professor Giulio Tarro già nei mesi scorsi ha ribadito :

“Non c’è alcuna emergenza Covid tra i bambini. Non c’è aumento di mortalità per Covid tra i bambini. I rischi di ricovero per Covid nei bambini sono molto ridotti: 1 su oltre 46.000 diagnosi di COVID-19, e riguardano spesso bambini con altre patologie. L’AIFA ha riportato un aggiornamento sul rischio di miocardite e pericardite con vaccini a mRNA (03-12-2021) che segue allo stesso aggiornamento da parte dell’EMA (29/11 2/12-2021). Una miocardite ogni 10000 inoculazioni per i giovani significa rischiare molto di più per il siero che con il virus”.