venerdì 25 febbraio 2022

COME MAI HA VINTO LA GUERRA? FONTI DELL’INTELLIGENCE ASSICURANO CHE L’APPARATO MILITARE RUSSO ABBIA PREVALSO SU PUTIN

 

L'ARMA CHE PIÙ HA MESSO IN DIFFICOLTÀ VLADIMIR SI CHIAMA "GLOBAL HAWK", I SUPER DRONI USA CHE DECOLLANO DALLA BASE DI SIGONELLA, CAPACI DI INTERCETTARE PURE QUANDO I RUSSI VANNO AL BAGNO

RISULTATO: TUTTE LE MOSSE E DECISIONI DELLO STATO MAGGIORE RUSSO VENIVANO ANTICIPATE QUASI IN TEMPO REALE DALL’INTELLIGENCE USA E, ATTRAVERSO LA CIA, SPIATTELLATE SULLA STAMPA. STANCHI DI ESSERE STANATI, LE PRESSIONI DELL’APPARATO MILITARE HANNO COSTRETTO PUTIN A DARE IL VIA ALL’INVASIONE. 

DA UNA PARTE, DALL’ALTRA C'E' IL FALLIMENTO DELLA DIPLOMAZIA EUROPEA DI FRONTE A BIDEN, PADRONE DELLA NATO…

DAGOREPORT

Come mai questa notte – ore 3.51 in Italia - la situazione ucraina è precipitata? Fonti autorevoli dell’intelligence internazionale affermano che l’apparato militare russo abbia prevalso su Putin. L'arma che più ha messo in difficoltà Mad Vlad, sputtanandolo davanti ai generali, si chiama "Global Hawk", i super droni americani ad altissima tecnologia che decollano dalla base di Sigonella, in Sicilia, diretti sui cieli dell’Ucraina capaci di intercettare pure quando i russi vanno al bagno.

 

global hawksGLOBAL HAWKS

Sono velivoli con congegni sofisticatissimi, pilotati da remoto che hanno in dotazione un radar a scansione, in grado di intercettare qualsiasi cosa e di vedere anche sotto le nuvole e attraverso le foreste, dotati di un sensore all’infrarosso misura le differenze di calore per scoprire oggetti e persone e poi approfondisce i dettagli. L’enorme autonomia degli "Global Hawk" consente di restare in volo per 24 ore e coprire anche 100mila km quadrati di territorio (un terzo dell'Italia).



“KIEV POTREBBE CADERE NEL GIRO DI POCHE ORE” 

GLI ALLEATI OCCIDENTALI NON CREDONO CHE L’UCRAINA POSSA RESISTERE A LUNGO ALL’OFFENSIVA RUSSA: LE TRUPPE DI PUTIN STANNO ASSEDIANDO LA CAPITALE, E STANNO AVANZANDO SU AMBEDUE I LATI DEL FIUME DNIEPER. I CITTADINI PASSERANNO LA NOTTE IN METRO, E SI APPELLANO ALL’EUROPA: “FACCIA QUALCOSA” (E NON INTENDONO LE INUTILI SANZIONI) 

LA DOMANDA ORA È: PUTIN SI FERMERÀ? BIDEN IN CONFERENZA STAMPA HA DETTO CHE LE AMBIZIONI DI “ZAR VLAD” “VANNO BEN AL DI LÀ DELL’UCRAINA”. 

IL DEPUTATO TEDESCO MICHAEL ROTH: “NON SI PUÒ ESCLUDERE UN ATTACCO AI PAESI DELLA NATO”



 

carri armati russi di fronte alla centrale nucleare di chernobylCARRI ARMATI RUSSI DI FRONTE ALLA CENTRALE NUCLEARE DI CHERNOBYL

ALLEATI, 'KIEV POTREBBE CADERE NEL GIRO DI POCHE ORE'

(ANSA) - Gli alleati occidentali stimano che Kiev potrebbe cadere in mano alle forze russe "nel giro di poche ore". Lo riporta l'agenzia Bloomberg.

 

Kiev potrebbe cadere nel giro di ore visto che le difese aeree ucraine sono state eliminate, riferisce una fonte degli alleati a Bloomberg sottolineando che le forze russe stanno avanzando su ambedue i lati del fiume Dnieper.


UCRAINA: A KIEV CI SI PREPARA A PASSARE LA NOTTE IN METRO

(ANSA) - A Kiev in molti si preparano a passare la notte nelle stazioni della metropolitana di Kiev, ritenuta un rifugio sicuro dai bombardamenti russi: c'è chi dormirà per terra, chi si è organizzato con un materassino e un sacco a pelo.

 

joe biden annuncia sanzioni contro la russia 2JOE BIDEN ANNUNCIA SANZIONI CONTRO LA RUSSIA 

"Crediamo che l'Europa faccia qualcosa, perché non è normale vivere nella paura, non è normale non avere la possibilità di uscire perché forse i russi cominciano a bombardare", dice all'ANSA una ragazza ucraina di 22 anni che da stamattina presto si è rifugiata in metro insieme al fidanzato e a un'amica che "ha un biglietto per Leopoli e cercherà di uscire da Kiev".

 

Nel corso della giornata, il piccolo gruppo è uscito dalla stazione della metro solo "alle 11 per fare colazione: c'erano tante caffetterie chiuse, ma ne abbiamo trovato una, abbiamo mangiato e poi siamo ritornati di nuovo qui".

 

carri armati russi di fronte alla centrale nucleare di chernobylCARRI ARMATI RUSSI DI FRONTE ALLA CENTRALE NUCLEARE DI CHERNOBYL

 

BIDEN, AMBIZIONI PUTIN SONO BEN AL DI LÀ DELL'UCRAINA

(ANSA) - Le ambizioni di Vladimir Putin sono più ampie dell'Ucraina. Lo afferma Joe Biden.

 

UCRAINA: DEPUTATO BUNDESTAG, NON ESCLUSO ATTACCO A NATO

MICHAEL ROTHMICHAEL ROTH









(ANSA) - Il presidente della Commissione Esteri al Bundestag tedesco, Michael Roth, afferma che non si possa escludere, alla luce delle minacce di Vladimir Putin, un attacco della Russia ai Paesi della Nato. "Attualmente non si può escludere", ha detto allo Spiegel il parlamentare socialdemocratico. Il capo del Cremlino ha minacciato vendetta nel caso di eventuali intromissioni dall'esterno. "Anche qui io conto sulla forza della Nato. Un conflitto del genere Putin non lo vincerebbe", ha aggiunto. Fonte: qui


“LA RUSSIA È STATA VITTIMA, COME NOI, DELLA VOGLIA DI STRAVINCERE AMERICANA” 

LEGGETE IL GENERALE MARCO BERTOLINI, GIÀ COMANDANTE DEL COMANDO OPERATIVO DI VERTICE INTERFORZE: “IL CREMLINO NON PUÒ STARE A GUARDARE I CONTINUI PASSI IN AVANTI VERSO EST DA PARTE DELLA NATO, PENA LA DEFINITIVA PERDITA DI CONTROLLO IN QUELLO CHE CONSIDERA IL SUO “ESTERO VICINO” E IL CONSEGUENTE SENSO DI ACCERCHIAMENTO INGESTIBILE A LUNGO TERMINE. 

C’È STATA UN PO’ DI ARROGANZA NELLO SPINGERLI IN UN ANGOLO, ADESSO HANNO REAGITO”

‘’L’ITALIA È COINVOLTA DA UN PUNTO DI VISTA ENERGETICO, PERCHÉ SE CHIUDONO I RUBINETTI STASERA CI FAREMO DA MANGIARE COL FUOCO E NON CON IL GAS, MA ANCHE DA UN PUNTO DI VISTA OPERATIVO, PERCHÉ I GLOBAL HAWK CHE VOLANO SULL’UCRAINA PARTONO DA SIGONELLA, L’ITALIA È UNA BASE MILITARE AMERICANA IN LARGA PARTE’’

Eugenio Palazzini perwww.ilprimatonazionale.it

 

Leggere cum grano salis la crisi ucraina, delicata e in continua evoluzione, non è da tutti. Negli ultimi giorni si sono sprecate analisi bislacche e uscite dettate da una sostanziale ignoranza anche da parte di chi ricopre ruoli istituzionali di primo piano. Chi al contrario propone una disamina attenta e ponderata anche alla luce dei precedenti storici, è il generale Marco Bertolini, già comandante del Comando Operativo di Vertice Interforze.

 

Generale Bertolini: “Voglia di stravincere americana”

In Ucraina siamo arrivati a un punto molto delicato, il fatto che Putin abbia riconosciuto le due repubbliche del Donbass sicuramente cambia la situazione. Peraltro – spiega il generale all’Adnkronos – ci sono recedenti storici illustri sul campo avverso, è la stessa cosa che è avvenuta in Kosovo da parte nostra e nonostante le rimostranze russe all’epoca abbiamo riconosciuto l’autonomia del Kosovo dalla Serbia, la Russia si è opposta. 

La situazione molto delicata, credo che la Russia cerchi adesso di metterci di fronte al fatto compiuto, un po’ come successo con la Crimea che si è ripresa la Russia e noi non abbiamo reagito, basandosi anche su un plebiscito nella regione”.

 

Ma perché adesso sembra di essere arrivati a un punto di non ritorno in Ucraina? 

Credo che la Russia sia stata vittima, come noi, della voglia di stravincere americana”, afferma Bertolini.

UcrainaUCRAINA

 

Gli Stati Uniti non si sono limitati a vincere la Guerra Fredda ma l’hanno anche voluta umiliare prendendole tutto quello che in un certo senso rientrava nella sua area di influenza. Ha sopportato con i Paesi Baltici, la Polonia, la Romania e la Bulgaria: di fronte all’Ucraina che gli avrebbe tolto ogni possibilità di accedere al Mar Nero, ha reagito”.

 

L’arroganza di mettere all’angolo la Russia e i rischi per l’Italia

Dunque il Cremlino non può stare a guardare i continui passi in avanti verso est da parte della Nato, pena la definitiva perdita di controllo in quello che considera il suo “estero vicino” e il conseguente senso di accerchiamento ingestibile a lungo termine.

global hawkGLOBAL HAWK

 

 “Questa è la situazione che ci troviamo ad affrontare – dice ancora Bertolini – c’è stata un po’ di arroganza nello spingerli in un angolo, adesso hanno reagito. Ora speriamo che ci si limiti alle due repubblichette del Donbass e non ci sia altro, ma c’è anche un problema di tenuta del regime in Ucraina, dove si è creata una situazione con un primo ministro abbastanza improbabile, uno che viene dal mondo dello spettacolo”.

 

Tutte questione che il governo italiano non può ignorare, perché la nostra nazione rischia pesanti contraccolpi economici causati dal protrarsi del braccio di ferro in atto. 

PUTIN E BIDENPUTIN E BIDEN

E’ un momento molto drammatico. L’Italia è coinvolta da un punto di vista energetico, perché se chiudono i rubinetti stasera ci faremo da mangiare col fuoco e non con il gas”, fa notare il generale. 

 

Ma non è tutto, considerando che “siamo coinvolti anche da un punto di vista operativo, perché i Global Hawk che volano sull’Ucraina partono da Sigonella, l’Italia è una base militare americana in larga parte. Il rischio c’è, è presente e reale. Speriamo nell’incontro fra Draghi e Putin, a questo punto i giochi sono già fatti e non credo avranno molto spazio di manovra ma se c’è la possibilità di far sentire anche la nostra voce, sicuramente è una cosa importante”.


Fonte: qui

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