domenica 22 marzo 2020

CHICCO MENTANA SI INCAZZA CON L’ENNESIMO DISCORSO NOTTURNO DI CONTE SU FACEBOOK: “SE UN GOVERNO DECIDE DI BLOCCARE LA GRAN PARTE DELLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE, PRIMA STENDE IL PROVVEDIMENTO, POI DIRAMA UN COMUNICATO E POI ARRIVA LI DISCORSO”


“NON PUÒ ESSERE TUTTO COMUNICAZIONE” 

CHICCO MENTANA SI INCAZZA CON  “AGGIUNGO: LE MISURE ENTRERANNO IN VIGORE SOLO LUNEDÌ. CHE BISOGNO C’ERA DI QUESTA COMUNICAZIONE EMOZIONALE A RETI UNIFICATE?” 

ANCHE IL NEW YORK TIMES DEMOLISCE CONTE


GIUSEPPE CONTE ENRICO MENTANAGIUSEPPE CONTE ENRICO MENTANA
Un premier tutto chiacchiere e comunicazione. Enrico Mentana critica Giuseppe Conte, che ha organizzato un videomessaggio alla nazione via Facebook sabato sera alle 22.45 (con ritardo e inizio alle 23.25) per annunciare i provvedimenti urgenti sul coronavirus. Ma qualcosa non torna.

"Non può essere tutto comunicazione - scrive il direttore del TgLa7 su Facebook -. Se un governo decide di bloccare la gran parte delle attività produttive, prima stende il provvedimento, poi dirama un comunicato stampa con gli elementi essenziali, da quando è in vigore lo stop e fino a quando, quali settori riguarda e quali invece no e perché. Poi, e solo dopo, arriva il discorso del premier, che spiega perché si assumono decisioni così gravi, cosa c'entrano con la lotta contro il contagio, e tutte le belle frasi che abbiamo ascoltato, per poi essere bersagliati (noi, perché il premier non ha voluto domande) dai quesiti di chi chiedeva se la sua attività sia essenziale o no...".

GIUSEPPI CONTE CON CIABATTE SULLO SFONDO IN DIRETTA FACEBOOK

Dopo pochi minuti, un altro dettaglio getta una luce sinistra sulla strategia di Palazzo Chigi: "Aggiungo - sottolinea Mentana -, ora si viene a sapere che le misure entreranno in vigore solo lunedì. E allora che bisogno c'era di questa comunicazione emozionale a reti unificate?

IL NEW YORK TIMES DEMOLISCE IL GOVERNO CONTE: “L’ANALISI DELLE LORO AZIONI MOSTRA OCCASIONI PERSE E PASSI FALSI CRITICI CHE HANNO LASCIATO IL PAESE NELLE CONDIZIONI PEGGIORI DALLA SECONDA GUERRA MONDIALE“

L'ENNESIMA DIRETTA FACEBOOK DI GIUSEPPE CONTEL'ENNESIMA DIRETTA FACEBOOK DI GIUSEPPE CONTE
Il New York Times, in un lungo articolo pubblicato nell’edizione online, analizza la situazione dell’Italia, alle prese con l’emergenza coronavirus, dove oggi si contano oltre 53.000 casi e oltre 4800 morti. “La tragedia dell’Italia rappresenta un campanello d’allarme per i suoi vicini europei e per gli Stati Uniti. Se l’esperienza dell’Italia mostra qualcosa è che le misure per isolare aree e limitare il movimento della popolazione devono essere prese rapidamente, attuate con assoluta chiarezza e fatte rispettare in modo rigoroso”, si legge.
“Nonostante l’adozione di alcune delle misure più rigide nel mondo, le autorità italiane hanno sbagliato molti passi nelle fasi iniziali del contagio, quando contava di più, mentre tentavano di preservare i basilari diritti civili e l’economia”, è un altro passo dell’articolo.
mariachiara ricciuti giuseppe conteMARIACHIARA RICCIUTI GIUSEPPE CONTE

“Gli altri governi, oltre l’Italia, rischiano di seguire lo stesso percorso, ripetendo errori familiari e favorendo un’analoga calamità. A differenza dell’Italia, che ha navigato in acque inesplorate per una democrazia occidentale, gli altri governi hanno meno spazio per le scuse. I funzionari italiani, da parte loro, hanno difeso la loro risposta” al virus, “evidenziato che la crisi non ha precedenti nei tempi moderni”.

NEW YORK TIMES SU CONTENEW YORK TIMES SU CONTE
“Sostengono che il governo abbia risposto con velocità e competenza, agendo immediatamente su indicazioni degli scienziati e passando più velocemente all’adozione di misure drastiche ed economicamente durissime rispetto agli altri paesi europei. Ma l’analisi delle loro azioni mostra occasioni perse e passi falsi critici che hanno lasciato il Paese nelle condizioni peggiori dalla Seconda Guerra Mondiale“, prosegue l’articolo, prima di passare in minuziosa rassegna gli eventi che hanno scandito gli ultimi 40 giorni nel nostro paese. Fonte: qui

P.S. ALLE 15:00 DEL DECRETO LEGGE NON C'E' TRACCIA!
Da tabaccai a poste-trasporti, gli "esclusi" dalla stretta
Attivi market, farmacie, raccolta rifiuti, farmacie. Ridotta Pa

Ansa - Il provvedimento con le nuove misure restrittive annunciate dal premier Giuseppe Conte vedrà la luce solo fra qualche ora ma già circola, in ambienti governativi, una lista provvisoria delle attività che verranno sospese e di quelle che, invece, sono risparmiate dal Dpcm che sarà in vigore fino al 3 aprile.
Nell'ambito delle aziende restano attive tutte le filiere ritenute essenziali, e quindi legate al settore alimentare, a quello farmaceutico e biomedicale e a quello dei trasporti. Netta, invece, la riduzione delle attività legate alla Pa: restano di fatto aperte gli esercizi legati a sanità, difesa e istruzione. Continuano a operare, inoltre, edicole e tabaccai, oltre ai servizi d'informazione.
La lista, provvisoria, delle attività che resteranno aperte conta circa una settantina di voci. La ratio è quella indicata dallo stesso Conte: "rallentiamo il motore dell'Italia ma non lo fermiamo". Restano attive l'industria delle bevande, le industrie alimentari, la filiera agro-alimentare e zootecnica, l'industria tessile solo legata strettamente agli indumenti di lavoro (escluso, quindi l'abbigliamento). Le produzioni gomma, materie plastiche e prodotti chimici non saranno interrotte, così come la fabbricazione della carta e raffinerie petrolifere.
"Salve" anche le attività legate all'idraulica, all'installazione di impianti elettrici, di riscaldamento o di condizionatori e la fabbricazione di forniture mediche e dentistiche. E, come attività legate ai servizi essenziali, restano attive anche le riparazioni della strumentistica utilizzata nella filiera alimentare, farmaceutica o dei trasporti. Questi ultimi, infatti, saranno assicurati anche da lunedì.

Il Dpcm che il governo sta limando non includerà il trasporto ferroviario di passeggeri (interurbano), il trasporto ferroviario di merci, il trasporto terrestre di passeggeri in aree urbane e suburbane, i taxi e gli Ncc, gli autotrasportatori, il trasporto marittimo e quello aereo. Attive anche la gestione fognaria e quella della raccolta dei rifiuti, oltre alle attività bancarie, postali, assicurative e finanziarie. Non dovrebbero essere intaccati dal provvedimento neanche i servizi veterinari, i call center e i servizi di vigilanza privata oltre alle attività di pulizia e lavaggio delle aree pubbliche. Nell'ambito della pubblica amministrazione restano "in vita" l'assicurazione sociale obbligatoria, i servizi legati alla difesa e, chiaramente, l'assistenza sanitaria. Esclusi, infine, i servizi di assistenza sociale residenziale e non residenziale.

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