domenica 29 marzo 2020

“ASSALTI AI FORNI DEL PANE E SCIPPI DELLE BUSTE DELLA SPESA: L’EMERGENZA, OLTRE A QUELLA SANITARIA, È SOCIALE”

ITALIA A RISCHIO CAOS  
NON LO DICE SALVINI O MELONI, MA IL DIRETTORE DE ‘’LA STAMPA’’ MAURIZIO MOLINARI
“MENTRE FRANCIA, GERMANIA, SPAGNA E STATI UNITI HANNO ADOTTATO MISURE SENZA PRECEDENTI, IL GOVERNO CONTE TENTENNA CON APPENA 25 MILIARDI CHE POTREBBERO AL MASSIMO DIVENTARE 100. 
ANCHE QUI È LA BUROCRAZIA, DEL MINISTRO DEL TESORO GUALTIERI(PD) IN PARTICOLARE, AD OSTACOLARE I PROVVEDIMENTI 
OCCORRONO AZIONI CORAGGIOSE E RAPIDE DA PARTE DELGOVERNO, PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI” 
Maurizio Molinari per la Stampa

Sanità, economia e ordine pubblico: la pandemia Covid-19 ha innescato tre diverse crisi che, sovrapponendosi, mettono a serio rischio la tenuta del Paese imponendo al governo Conte di dimostrare in fretta la leadership necessaria per trovare soluzioni rapide ed efficienti.
La prima crisi è sanitaria. L' Italia è il più cruento campo di battaglia dello scontro con il virus di Wuhan.

ITALIA CoronavirusITALIA CORONAVIRUS
Gli eroi sono i medici e gli infermieri mentre le vittime sono i nostri anziani. Il bilancio pesante di oltre 10 mila vittime è dovuto all' attacco feroce, a sorpresa, da parte di un nemico invisibile che obbliga gran parte della popolazione a restare chiusa in casa. E la nostra maggiore debolezza è nella logistica perché ci mancano i rifornimenti strategici - respiratori e mascherine - , abbiamo troppo personale medico contagiato e siamo attanagliati dal timore di non aver abbastanza letti per le terapie intensive negli ospedali. Per sanare queste vulnerabilità abbiamo bisogno di più forniture mediche e, anche, di più dati digitali sui contagiati.
ITALIA CoronavirusITALIA CORONAVIRUS

Ma le forniture vengono ostacolate da una burocrazia che sovrappone Protezione civile, commissariato per l' emergenza e Sanità mentre l' uso dei dati digitali tarda - a dispetto di quanto fatto da Cina e SudCorea, e di quanto stanno facendo Israele e Stati Uniti - a causa della lentezza nello sviluppo di una app che dovrebbe già essere operativa, che può essere realizzata in tempi rapidi e di cui il Garante della Privacy condivide il bisogno. Da parte del governo servono dunque decisioni per azzerare la burocrazia che ostacola i rifornimenti e ritarda la app: in assenza di tali sostegni il sistema sanitario rischia di non farcela.
assalto supermercato rivoluzione nazionaleASSALTO SUPERMERCATO RIVOLUZIONE NAZIONALE

La seconda crisi è economica perché con il Paese immobilizzato l' impoverimento collettivo rischia di portare alla devastazione del pil ovvero quando i lavoratori usciranno da casa non troveranno più uffici, ristoranti, alberghi, negozi e fabbriche ad accoglierli in quanto una moltitudine di aziende avrà fallito o sarà in procinto di farlo. Poiché il cuore dell' emergenza è nelle Regioni più ricche del Paese - Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia-Romagna - ciò minaccia di riportare il nostro Pil indietro di una generazione con conseguenze sociali pericolose.
PALERMO - UN GRUPPO DI PERSONE TENTA DI ASSALTARE UN SUPERMERCATOPALERMO - UN GRUPPO DI PERSONE TENTA DI ASSALTARE UN SUPERMERCATO

Davanti a pericoli simili Francia, Germania, Spagna e Stati Uniti hanno adottato misure straordinarie a sostegno del sistema produttivo con garanzie finanziarie letteralmente senza precedenti mentre il governo Conte tentenna con appena 25 miliardi che potrebbero al massimo diventare 100. Anche qui è la burocrazia - del Tesoro in particolare - a ostacolare provvedimenti tali da creare il credibile paracadute per la nostra economia ben descritto da Mario Draghi nel suo intervento sul "Financial Times". Come nel caso della Sanità, anche sull' economia ci sono sul tavolo del premier evidenti decisioni da prendere. Ma continuano a tardare.

giuseppe conte roberto gualtieri mesGIUSEPPE CONTE ROBERTO GUALTIERI MES
Il terzo fronte di emergenza è l' ordine pubblico. Si affaccia nel Sud con gli assalti ai forni del pane e gli scippi delle buste della spesa in Sicilia descrivendo il rischio che l' impossibilità di guadagnare per un periodo prolungato - soprattutto nel caso del lavoro in nero - inneschi disordini e violenza su un territorio dove la criminalità organizzata resta temibile.

Forze dell' ordine ed esercito sono certamente in grado di fronteggiare tale scenario ma il fatto stesso che questo rischio si stia manifestando dimostra la gravità dell' impatto sulla sicurezza collettiva dei ritardi negli interventi su Sanità ed economia. Ieri il governo ha preso atto del rischio-Sud varando i fondi di emergenza a favore dei Comuni ma è solo un primo passo, divenuto irrinunciabile sulla base dei rapporti del Viminale.

giuseppe conte roberto gualtieri 4GIUSEPPE CONTE ROBERTO GUALTIERI
Leggendo assieme l' affanno del sistema sanitario nel gestire i persistenti focolai del virus nel Nord, il rischio strategico di pesanti danni al sistema economico e gli allarmi sullo scontento sociale nel Sud ne esce il ritratto di un Paese pericolosamente in bilico, che ha bisogno di azioni coraggiose e rapide da parte dei propri leader di governo. Perché il tempo non gioca in nostro favore.

Fonte: qui


ANDRA’ TUTTO BENE? PER MOLTI VA GIA’ MALISSIMO 
AUMENTA L’ESERCITO DI NUOVI POVERI: DAI CAMERIERI AGLI OPERAI FINO AI COMMESSI. ECCO CHI FA FATICA GIÀ ALLA TERZA SETTIMANA 
IL TITOLARE DI UNA PICCOLA IMPRESA: "SONO FERMO DA DUE SETTIMANE, HO 5 DIPENDENTI CHE HANNO MOGLI E FIGLI. NON MI VERGOGNO, CIÒ CHE PIÙ MI SPAVENTA È LA MANCANZA DI LA LIQUIDITÀ. SE NON HO SOLDI NON POSSO PAGARLI…"
Alessandra Ziniti per la Repubblica

«Se ne hai bisogno prendi quello che vuoi, è gratis. Andrà tutto bene». Un tavolo con pacchi di pasta, sughi, carne in scatola e fagioli davanti a un negozio sulla via Emilia, a Modena. La grande fame e l' altrettanto grande solidarietà da parte di tanti, singoli cittadini, associazioni, grandi catene ma anche piccoli esercenti, è arrivata fino all' operoso Nord dove magari nessuno pensa di saccheggiare i supermercati come nel Mezzogiorno, ma la povertà fa paura uguale.
nuove povertàNUOVE POVERTÀ

Perchè poveri così, tanto da non essere in grado di mettere qualcosa in tavola tutti i giorni, non avrebbero mai pensato di diventarlo. Quindici giorni e chissà quanti altri ancora di serrata sono bastati. E alle porte della Caritas, delle mense pubbliche, dei servizi sociali dei Comuni bussano commercianti e parrucchieri, cuochi e camerieri, giardinieri e collaboratori domestici, piccoli imprenditori e ristoratori.

Chi, pur di mantenere la dignità del lavoro, ha preferito guadagnare (anche in nero e senza alcuna tutela) solo qualche decina di euro in più di quello che avrebbero avuto con il reddito di cittadinanza, oggi guarda con rimpianto a quella tessera che ieri, appena ricaricata, sfoderavano in tanti nei supermercati del Sud, controllati a vista dalle forze dell' ordine per metterli a riparo dai possibili assalti suggeriti sui social da sedicenti gruppi rivoluzionari monitorati con attenzione.

Perchè - come ha sottolineato ieri il ministro dell' Interno Luciana Lamorgese senza nascondere la sua preoccupazione - «la solidarietà verso le famiglie in difficoltà è una strada obbligata per lo Stato che però deve anche contrastare con fermezza comportamenti illegali che turbano l' ordine pubblico».

La Protezione civile - ha annunciato Angelo Borrelli - «è a disposizione per la distribuzione di pacchi alimentari ». Ma domani c' è da pagare l' affitto per milioni di italiani, le bollette continuano ad arrivare e c' è già chi ha lasciato la casa e dorme in macchina. Se poi andare a fare la spesa, a fronte di entrate zero, costa anche molto di più perchè la pasta è schizzata a 12 euro al chilo e frutta e ortaggi hanno subito aumenti fino al 200 per cento in meno di un mese, ci vuole poco a capire perchè il Banco Alimentare ha già avuto un venti per cento in più di richieste.

nuove povertàNUOVE POVERTÀ
Non ci sono più solo gli homeless, i migranti e gli indigenti: i nuovi poveri sono padroncini e operai, bottegai e commessi, ristoratori e camerieri, tutti nella stessa barca. Lo spiega bene Agostino Addis, titolare a Roma di una piccola impresa di costruzioni con una famiglia da mantenere: «Sono fermo da due settimane, ho 5 dipendenti che hanno mogli e figli. Non mi vergogno, ciò che più mi spaventa è la mancanza di la liquidità. Se non ho soldi non posso pagarli. Devo chiamare i fornitori, altrimenti alla riapertura mancherà il materiale».

La grande paura, insomma, è che la sempre più larga fascia di nuovi poveri tema più la fame che il coronavirus ma anche che, nelle pieghe della crisi più nera che al momento i Comuni affrontano mettendo in campo iniziative di assistenza con le poche risorse a disposizione, si insinui la criminalità organizzata e che l' usura faccia balenare a troppi il miraggio di quel denaro frusciante che sembra salvare l' oggi ma uccide il domani.

I sindaci del Sud, da Leoluca Orlando a Luigi De Magistris, chiedono subito un "reddito di quarantena", e Claudio Fava, presidente dell' Antimafia siciliana, dice: «Le periferie del Sud stanno diventando polveriere sociali. I sindaci non possono fronteggiare soli questa emergenza. C' è il rischio che le mafie approfittino della situazione con la loro liquidità per costruire un welfare criminale tra usura e corruzione».
nuove povertàNUOVE POVERTÀ

Da domani, però, Palermo sarà anche teatro di un' iniziativa senza precedenti: a bussare alle porte delle famiglie più povere di un quartiere proibito alle forze dell' ordine come lo Zen, saranno i carabinieri. Questa volta con la spesa in mano, offerta da un ipermercato della zona.
Napoli La distribuzione dei pasti alla mensa Palermo Il Lidl di via della Regione Siciliana dove giovedì c' è stato un assalto.

Fonte: qui

INDAGINI SUL GRUPPO FACEBOOK ‘RIVOLUZIONE NAZIONALE’ CHE PIANIFICAVA RAID NEI SUPERMERCATI: TRA I MEMBRI ANCHE PREGIUDICATI. 
IERI ANNUNCIATO UN ASSALTO CHE POI NON C'È STATO. 
QUEGLI INVITI AL PESTAGGIO DEGLI “SBIRRI” 
LA TRASCRIZIONE DEGLI AUDIO CHE CIRCOLAVANO IN RETE. IL PRIMO RIGUARDA PATERNO’, IL SECONDO CATANIA 
“DOPO IL 3 APRILE INCOMINCIAMO A FARE DANNO, SI AVVICINA LA PASQUA, I BAMBINI DEVONO MANGIARE”
ROMINA MARCECA per repubblica.it

Gli investigatori guardano dentro al gruppo “Rivoluzione nazionale” per comprendere chi ha promosso l’idea di assaltare il supermercato Lidl e ha anche lanciato la proposta di organizzare altri raid per rubare la spesa.

La segnalazione alla procura è arrivata dalle forze dell’ordine per i 13 bloccati dentro al Lidl con i carrelli pieni di alimenti e decisi a non pagare. Il procuratore Francesco Lo Voi ha smentito a Repubblica che sia stato aperto formalmente un fascicolo sia dalla Dda sia dal dipartimento che si occupa di criminalità comune.

Di certo, però, le indagini non si fermano. E tra i membri del gruppo ci sarebbero anche persone vicine a ambienti della criminalità. Si sta verificando la posizione di un uomo che sarebbe stato anche arrestato per avere custodito un arsenale, insieme ad altre persone. Armi che sarebbero state a disposizione di Cosa nostra secondo chi indagava. 

Al gruppo Facebook “Rivoluzione nazionale” dove c’era chi invitava pure alla violenza contro gli “sbirri” sono iscritti in oltre 2.500 e ci sarebbero anche i nomi di diversi pregiudicati della città.

Quelle che potrebbero rimanere solo delle chiacchiere dentro a un gruppo social chiuso e al quale si accede con il permesso dell’amministratore, adesso è materia di studio per gli inquirenti palermitani.
assalto supermercato rivoluzione nazionaleASSALTO SUPERMERCATO RIVOLUZIONE NAZIONALE
Da tre giorni le forze dell’ordine sono schierate a protezione dei centri commerciali più importanti della città: “Conca D’Oro” allo Zen, “La Torre” a Borgo Nuovo e “Forum” a Brancaccio. Ma le pattuglie passano con frequenza anche davanti alle farmacie, ai piccoli market, ai panifici. Proprio per ieri era stato annunciato un grosso assalto al “Conca D’Oro” o a “La Torre”. Circostanza che non si è verificata e che, tra gli audio che giravano su Whatsapp, era comunque diretta anche al pestaggio degli “sbirri”.



TRASCRIZIONE PRIMO AUDIO- GRUPPO PATERNO'

Comunque, buongiorno a tutti. I nominativi che mi avete mandato li ho aggiunti tutti. Ricordiamoci che questo non è un "cortile" ("non siamo qui a parlare per parlare" ndt). A poco a poco che ci uniamo spieghiamo a questi "cristiani" (a queste persone) perché siamo qui riuniti: perché dobbiamo andare a buttare a terra il municipio.
PALERMO - UN GRUPPO DI PERSONE TENTA DI ASSALTARE UN SUPERMERCATOPALERMO - UN GRUPPO DI PERSONE TENTA DI ASSALTARE UN SUPERMERCATO

Dopodiché se Nino Naso (sindaco di Paternò) non ci aiuta, ché Nino Naso ci dice "non vi posso aiutare", ok, dobbiamo essere pronti che assaltiamo un supermercato grosso, il più grosso che c'è a Paternò, lo sdraiamo, nel senso che portiamo via anche gli scaffali, non è che a loro gli sembra che noi siamo qui per giocare, qua siamo per riunirci mille persone, appena siamo mille, spostiamo, diciamo "ci vediamo alle nove e dieci al municipio"... Dobbiamo arrivare a mille persone e non ci dobbiamo spaventare né della legge né di chicchessia, perché non sono nessuno la "legge", sono persone come a noi, non hanno tre teste, hanno una sola testa come a noi...

assalto supermercato rivoluzione nazionaleASSALTO SUPERMERCATO RIVOLUZIONE NAZIONALE
Perciò, prima parliamo con Nino Naso (il sindaco), che dice che è presente sempre (MAI) e dopodiché come lui non ci aiuta e ci dice "non vi posso aiutare"... "va bene", siccome qua le persone siamo disperati "sai che stiamo facendo? stiamo andando in un supermercato e ci stiamo portando via anche i chiodi dal muro... automaticamente sei tu (Nino Naso) che mi ci stai mandando, perché non ci stai aiutando... perché lui può chiamare al governo, può chiamare a Musumeci (presidente della Regione Sicilia), può chiamare a Conte, può chiamare a chi gli pare... Basta.

Perciò... questo gruppo è fatto... le persone che entrano ora devono capirlo perché siamo qua... siamo qua perché prima dobbiamo "sdraiare" (sottomettere, distruggere) prima il municipio... si era detto prima che bisognava andare direttamente nei supermercati... per non fare i "vastasi" (i maleducati) prima andiamo al Comune... come Naso si affaccia e ci dice "io non vi posso aiutare, anzi andatevene... qui state violando la legge..." perché lui (Nino Naso) la prima cosa che ci dirà sarà: "A voi chi ve lo ha detto che potevate uscire oggi..." e noi ci diciamo: "Ce lo hanno detto il papà e la mamma di uscire... e stiamo uscendo... chi ce lo deve dire di uscire..." perché verranno i carabinieri, verranno quelli in borghese, e ci diranno "chi vi ha detto di uscire"... "Ma perché, chi ce lo dovrebbe dire di uscire (o di stare a casa) voi (carabinieri) che non siete nessuno mischiato con niente? Dobbiamo mangiare qua! Non è che ci possiamo mangiare gli ultimi cento euro e quando finiscono poi chiamiamo aiuto...

A me mi hanno insegnato da una vita che prevenire è meglio che curare... Perciò, ragazzi, siamo qua per fare questo, prima una rivolta contro il Comune, come quello ci allarga le braccia (come a dire "niente posso fare" ndt)... benissimo, sappi che da questo momento noi siamo con la "visiera" calata (il passamontagna, la calzetta)... ce ne stiamo andando in un supermercato e ci portiamo tutto quanto e non paghiamo niente... ci facciamo un carrello di spesa ognuno... non è che dobbiamo fare i maleducati... solo un carrello a testa... oggi... in un supermercato... domani in un altro.

SECONDO AUDIO
PALERMO - UN GRUPPO DI PERSONE TENTA DI ASSALTARE UN SUPERMERCATOPALERMO - UN GRUPPO DI PERSONE TENTA DI ASSALTARE UN SUPERMERCATO
Ragazzi, io stamattina ho parlato con un pugno di ragazzi a San Cristoforo (quartiere a rischio di Catania, conosciuto come "Il Fortino") c'era qualcuno in giro, si stavano organizzando, compare, che stanno aspettando fino al giorno 3 aprile, compare, e dopo il 3 aprile incominciamo a fare danno, aspettano che si avvicina la Pasqua, i bambini devono mangiare, senza scherzare, dico sul serio, per cui organizziamoci con loro, loro sono già quaranta persone, compare...

Adesso io sto passando la voce a Librino (altro quartiere a rischio), al Villaggio (Villaggio Sant'Agata)... e restiamo per il giorno 3 che ci diamo la conferma per l'indomani dove dobbiamo vederci... Per davvero ragazzi... iniziamo a fare la rivoluzione... iniziamo a fare danno...

Fonte: qui

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