L'INCUBAZIONE MEDIANA E' DI 7 GIORNI, NON DI 5
ECCO QUANDO AVVIENE LA MAGGIOR PARTE DEI CONTAGI...
QUARANTENA
Quanto è davvero lungo il periodo di incubazione di Sars Cov-2? La quarantena di 14 giorni basta? Sull’ argomento sono stati svolti molti studi e finora la comunità scientifica concorda che le persone sviluppano sintomi in media 5 giorni dopo l’esposizione al virus e anche durante questo periodo, quando non ci sono segni della malattia, le persone possono essere contagiose (secondo una ricerca pubblicata sul British Medical Journal il 73% dei contagi avviene quando il soggetto senza sintomi si trova ancora nel periodo di incubazione, in particolare negli ultimi tre dei famosi 14 giorni).
QUARANTENA
In una ricerca pubblicata su Annals of Internal Medicine su casi cinesi si era visto che il periodo mediano di incubazione era stato stimato in 5,1 giorni e il 97,5% di coloro che avevano sviluppato sintomi lo avevano fatto entro 11,5 giorni dall’infezione. Altre ricerche sono arrivate a risultati simili e per questo il periodo di quarantena dei soggetti a rischio o positivi è stata stabilita su 14 giorni.
Lo studio nuovo
Ora però un nuovo studio dell’Università di Shanghai MedrXiv, che raccoglie gli studi non ancora validati dalla comunità scientifica, mette in parte in discussione il periodo di incubazione che sembrerebbe più lungo di quasi due giorni rispetto ai 5 finora stimati sulla base dei malati ricoverati in ospedale. Per questo i ricercatori suggeriscono che sarebbe opportuno estendere di altri 4-7 giorni la quarantena di 14 giorni, facendola durare dai 18 ai 21 giorni.
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Incubazione più lunga di 1,8 giorni
Secondo il gruppo di Xue Jiang, perché le misure di controllo siano più efficaci, è fondamentale arrivare ad un periodo ottimale di quarantena e isolamento per circa il 95% dei casi che sviluppino sintomi. I ricercatori si sono chiesti se l’attuale periodo di 14 giorni sia quello ottimale. Per rispondere alla loro domanda, hanno analizzato i dati su 2015 casi confermati, tra cui 99 bambini, raccolti tra 28 province cinesi, alcuni dei quali ricoverati in ospedale, e altri no.
Hanno così potuto vedere che il periodo di incubazione è oscillato da 0 a 33 giorni. Quello più frequente, per maschi e femmine, è stato di 7 giorni, più breve dei 9 giorni dei bambini. Per l’11,6% dei casi il periodo è stato più lungo. In generale, secondo i ricercatori, l’intera popolazione di malati adulti, sia ricoverati che non, ha avuto un periodo di incubazione mediano di 7 giorni, che è 1,8 giorni più lungo dei casi ricoverati in ospedale segnalati in precedenza.
Prevenzione più efficace
Lo studio conclude che se si allungasse il periodo di isolamento per gli adulti di 4-7 giorni, arrivando quindi in totale a 18-21 giorni, si avrebbe una prevenzione e un controllo del virus più efficace. «Con l’attuale periodo di 14 giorni, secondo i ricercatori, si riuscirebbe a catturare solo l’88% degli infetti», rileva l’epidemiologa Stefania Salmaso intervistata dall’Ansa. «Indubbiamente - continua Salmaso - questi dati sono un tassello in più sulla conoscenza del virus e di come si comporta, che ci può essere utile ai fini delle misure restrittive».
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Le eccezioni registrate
Alcune eccezioni sul periodo di incubazione di 14 giorni erano già state registrate. Un caso con un periodo di incubazione di 27 giorni era stato segnalato dal governo locale della provincia di Hubei il 22 febbraio. Un quotidiano locale ha riferito di un uomo di 70 anni che ha sviluppato i sintomi solo il 19 febbraio, dopo un unico incontro con la sorella il 25 gennaio.
La conferma del contagio della sorella era arrivata poco dopo questa data. Inoltre, era stato osservato un caso con un periodo di incubazione di 19 giorni in uno studio JAMA pubblicato il 21 febbraio e in uno studio del 9 febbraio è stato osservato per la prima volta un periodo anomalo di un periodo di incubazione di 24 giorni. Il nuovo studio non parla di singoli casi ma ha preso in esame moltissimi casi e ha analizzato i dati di oltre duemila riuscendo a intercettare un periodo mediano di incubazione. Fonte: qui
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