venerdì 20 marzo 2020

Oggi 627 sono deceduti per un totale di 4032, i nuovi contagi sono 4670 per un totale di 37860 contagiati

689 i guariti di oggi per un totale 5129

I nuovi contagi sono 4670 per un totale di 37860 contagiati

2655 sono in terapia intensiva 

Oggi 627 sono deceduti per un totale di 4032

Regione per Regione
Lombardia +2.380, +11,9 %
Emilia Romagna +754, +14,4 %
Veneto +547, +15,7 %
Piemonte +529, +18 %
TRIAGE CORONAVIRUSTRIAGE CORONAVIRUS
Marche +244, +14 %
Liguria +162, +15 %
Campania +97, +14,8 %
Toscana + 311, +20 %
Sicilia +68, +20 %
Lazio +185, +22 %
Friuli Venezia-Giulia +57, +9,5 %
Abruzzo +64, +16,6 %
Puglia +103, +21,5 %
Umbria +61, +18,2 %
Bolzano +112, +25,6 %
Calabria +38, +22,4 %
Sardegna +87, +42,2 %
Valle d’Aosta +49, +22,7 %
Trento +119, +22,7 %
coronavirus 8CORONAVIRUS 8

Molise +4, +8,6 %

Coronavirus, superate le 4mila vittime. In un giorno 627 morti

E' passato un mese da paziente 1 a Codogno


Ansa - Superate le 4mila vittime in Italia per coronavirus. Sono 4.032 i morti, con un incremento rispetto a mercoledì di 627. E' il maggior incremento dall'inizio dell'emergenza. Il dato è stato reso noto dalla Protezione Civile. Ieri l'aumento era stato di 427.
Sono 5.129 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 689 in più di ieri. Ieri il dato giornaliero sui guariti era di 415.  Sono complessivamente 37.860 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a mercoledì di 4.670. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 47.021. Il dato è stato fornito dal commissario per l'emergenza Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile. Sono complessivamente 37.860 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a mercoledì di 4.670. Il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 47.021. 
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A Roma rigorosi controlli su chi va a piedi. "Si raccomanda fermezza nei controlli degli spostamenti a piedi",  si legge nella disposizione di servizio decisa dal Comando generale della Polizia locale di Roma che prevede anche maggiori verifiche nei parchi. "Esiste un preciso divieto di ingresso nei parchi ed anche l'esercizio di attività motoria deve essere svolta nel rispetto del distanziamento interpersonale ed evitando aggregazione di persone".
E anche la Pasqua si adegua: la data del 12 aprile, resterà invariata, mentre la "messa crismale", quella di solito celebrata il Giovedì Santo mattina, potrà essere rinviata. Nella messa "in coena Domini" la lavanda dei piedi "si omette", mentre le processioni e le altre "espressioni di pietà popolare" della Settimana Santa e del Triduo Pasquale si potranno rimandare "in altri giorni convenienti, ad es. il 14 e 15 settembre". Sono i contenuti di un decreto "In tempo di Covid-19" emanato dal card. Robert Sarah, prefetto per il Culto divino e la Disciplina dei sacramenti, diffuso via Twitter.
Un nuovo caso di contagio è stato registrato nella notte a Vo' Euganeo, il primo focolaio di Coronavirus in Veneto, dopo giorni in cui il bilancio segnava zero. Dal report della Regione, i positivi nella cittadina padovana sono così 83 dall'inizio dell'epidemia. Padova - escluso Vo' - è la provincia con più casi (943, +42 rispetto a ieri), seguita da Verona (784, +66) e Treviso (719, +49).
Ed è passato un mese da quando un uomo di 38 anni è diventato il paziente 1 affetto da coronavirus. L'uomo fu trovato positivo a Codogno (Lodi) il 20 febbraio ed è ora in via di guarigione. E' uscito dalla terapia intensiva ma è ancora ricoverato. Anche sua moglie, incinta di otto mesi, fu trovata positiva al virus ma è guarita ed è stata dimessa. L'uomo era già stato in ospedale qualche giorno prima ma non gli era stato diagnosticato il Covid-19. Da quel giorno la vita in Lombardia è stata stravolta. All'indomani, il Comune di Codogno, come quello di Castiglione d'Adda e di Casalpusterlengo presero i primi provvedimenti: chiusura dei bar e dei ristoranti. Misure che si rivelarono timide a fronte del numero di contagi nella zona che aumentarono in numero esponenziale.
Con la rimodulazione dei servizi, decisa stamane in sede di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, con la presenza degli assessori regionali Riccardo De Corato e Pietro Foroni, secondo le indicazioni del Ministro dell'Interno, 114 unità di militari dell'Esercito di Strade Sicure verranno impiegate direttamente nel controllo delle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19, fa sapere la Prefettura di Milano.
Il presidente del Veneto Luca Zaia ha firmato l'ordinanza con cui sono chiusi parchi e giardini pubblici all'aperto, ha detto ai giornalisti. La norma vale fino al 3 aprile prossimo. L'uso della bicicletta e lo spostamento a piedi nei centri urbani è soggetto alle limitazioni per le motivazioni ammesse dal Dpcm e con l'autodichiarazione. Per uscite legate a spesa o a bisogni degli animali la persona è obbligata a non superare i 200 metri dall'abitazione, con obbligo di controllo. Chiusi i negozi di generi alimentari nei giorni festivi.
E c'è stata un'altra vittima del coronavirus tra le forze dell'ordine: a Bergamo è morto un carabiniere di 47 anni, appuntato scelto dell'Arma. Era ricoverato in ospedale. 
Il "rischio di un ritorno dell'epidemia di Covid-19, anche dopo un periodo di assenza di nuovi casi come per il comune di Vò Euganeo, esiste, ed è alto", ha detto all'ANSA Pier Luigi Lopalco, professore di Igiene all'Università di Pisa e responsabile epidemiologia nella task force per l'emergenza coronavirus in Puglia. Nel caso di Vò, afferma, "la segnalazione di un nuovo caso, dopo giorni di assenza, potrebbe essere legata ai movimenti o al peso degli asintomatici".
Intanto nuove lunghe code hanno caratterizzato l'ingresso ai supermercati, a Milano, dopo le proposte di una stretta sulle libertà di movimento e anche sulla gestione delle rivendite alimentari. In fila tanta gente preoccupata, tornata con i trolley come non si vedeva dall'inizio del'emergenza. "Abbiamo visto che arrivava il camion dei rifornimenti e siamo venuti qui - ha detto una signora, in fila con una grossa valigia-trolley - ma se lo avessi saputo avrei lasciato mio marito a casa".
In Puglia sono 31 le persone contagiate dal virus ricoverate nelle terapie intensive pugliesi, e 173 quelle assistite nei reparti di Malattie infettive e Pneumologia. Nel complesso i casi di Covid-19 nella Regione sono 478, quindi significa che poco meno del 50% dei pazienti necessità di un ricovero. Anche in Puglia si conferma, quindi, il dato epidemiologico: la task force regionale, infatti, ha costruito il piano ospedaliero per affrontare l'emergenza ipotizzando uno scenario che vede la metà dei contagiati bisognosi di assistenza ospedaliera, con un 10-15% costretto a ricorrere alla terapia intensiva. La rete ospedaliera pugliese è stata smontata e rimontata in pochi giorni per essere pronta ad assistere gli oltre mille pazienti che si stima saranno contagiati dal virus, e che avranno bisogno di un ricovero (su duemila ammalati complessivi ipotizzati).
È morto nell'ospedale pubblico di Jaipur, in Rajasthan, il turista italiano, ricoverato con la moglie da due settimane perché affetto dal Covid-19, come dicono i media indiani e lo confermano fonti del tour operator italiano da cui la coppia aveva acquistato il viaggio. Qualche giorno fa l'uomo, 68 anni, medico di Codogno in pensione, era stato dichiarato negativo dai medici dell'ospedale indiano, che affermavano di averlo curato con una combinazione di farmaci antiretrovirali.
L'emergenza Coronavirus ridisegna anche il processo amministrativo. Udienze sospese sino al 15 aprile. Nessun rinvio invece per le domande cautelari, che anziché da un collegio saranno trattate da un solo giudice. E fino al 30 giugno processi basati sugli scritti e gli atti, senza discussione orale, ma con la possibilità di presentare brevi note in prossimità della data fissata per la decisione. 
Cinquefrondi, 7mila abitanti in provincia di Reggio Calabria, non ci sono casi di contagio da coronavirus, ma il sindaco Michele Conia ha deciso di non far correre rischi alla popolazione e perciò con una ordinanza firmata ha disposto la chiusura della cittadina. In pratica non si può uscire da Cinquefrondi, nè entrarvi, se non per motivi di necessità, cioè "comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. In ogni caso sono vietati gli assembramenti con l'obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro fra le persone. Situazioni di necessità riguardano l'acquisto di beni essenziali come ad esempio fare la spesa o recarsi in farmacia". 
Nuova stretta del Piemonte per contrastare la diffusione del coronavirus. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, è pronto a firmare una nuova ordinanza per ridurre ulteriormente le attività all'aperto. "Col fine settimana alle porte, non posso più aspettare. Sono giorni che sollecito il governo", spiega all'ANSA il governatore, che per condividere il testo della nuova ordinanza alle 13 riunirà in videoconferenza i presidenti delle Province piemontesi, i sindaci dei capoluoghi e i rappresentanti di Anci e Uncem.
Nella giornata di ieri le forze di polizia hanno controllato, in applicazione delle misure di contenimento del contagio, 200.842 persone e 9.407 sono state denunciate. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 99.806, denunciati 205 esercenti e sospesa l'attività di 21 esercizi. Si tratta del più alto numero di denunciati in un giorno, dall'inizio dei controlli. Salgono così a 1.427.011 le persone controllate dall'11 al 19 marzo 2020, 61.425 quelle denunciate; 743.532 gli esercizi commerciali controllati e 1.873 i titolari denunciati.

IN ITALIA IERI LE MORTI SONO STATE 2.168, MA SOLTANTO 260 DI QUESTE SONO AVVENUTE NEI REPARTI DI TERAPIA INTENSIVA. IL RESTO SI È VERIFICATO ALTROVE: AL PRONTO SOCCORSO, NEI REPARTI ORDINARI O ADDIRITTURA IN CASA, IN ATTESA DI UN’AMBULANZA CHE NON ARRIVERÀ MAI 
IN QUESTI GIORNI LE ATTESE DURANO ANCHE SETTE ORE, SOPRATTUTTO IN PROVINCIA DI BERGAMO...
Davide Milosa per “il Fatto Quotidiano”

coronavirus, a bergamo l'arrivo dei carri funebri al cimitero e' non stopCORONAVIRUS, A BERGAMO L'ARRIVO DEI CARRI FUNEBRI AL CIMITERO E' NON STOP
I morti in Lombardia continuano ad aumentare. Ieri i decessi totali erano 2.168 (mercoledì 1.959).
Di questi solo 260 sono avvenuti nelle terapie intensive, il che equivale al 13% del totale, il resto si è verificato altrove: al pronto soccorso, ad esempio, magari su un letto di fortuna, nei reparti ordinari o in casa in attesa di un' ambulanza che non arriverà mai. Questo significa che nel momento in cui le condizioni degenerano l' 87% dei deceduti lombardi non è riuscito nemmeno ad arrivare alle terapie intensive.
reparto di terapia intensiva brescia 1REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA BRESCIA

La zona più colpita è quella di Bergamo con oltre un quarto dei decessi. Qui, per i sindaci della zona, i numeri ufficiali sono al ribasso. In Valseriana, spiegano gli amministratori pubblici, c' è un tasso di decessi fino a sette volte superiore rispetto al marzo del 2019.
reparto di terapia intensiva brescia 23REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA BRESCIA

Morti fantasma, dunque. Vediamolo in diretta. Il telefono squilla, il 118 raccoglie la telefonata che recita: "Ho un parente che sta male, fatica a respirare, non ha ancora fatto il tampone". La chiamata viene raccolta. Si vorrebbe partire subito per il domicilio, ma di questi tempi le attese durano troppo. Anche sette ore. Fino a che la stessa persona, che nel nostro caso telefona dalla provincia di Bergamo, richiama per avvertire: "Lasciate stare, è deceduto". Lo si sussurra, non ci si arrabbia nemmeno più né si minacciano vie legali per il ritardo, solo si prende atto e anzi si consiglia all' operatore di liberare l' ambulanza per altri casi. Oggi con i morti di Covid-19 va così.
reparto di terapia intensiva brescia 2REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA BRESCIA

Ieri in regione sono stati 209. Nella provincia di Bergamo dall' inizio sono oltre 600. Qui il virus dal focolaio di Alzano ha galoppato senza ostacoli. Tanto che ancora ieri i mezzi dell' esercito hanno portato oltre 60 salme fuori dalla provincia per farle cremare. Era già successo giovedì, con venti camion in fila, una foto che rimarrà nella storia di questa pandemia.

bare a bergamoBARE A BERGAMO
Sono decine, secondo testimonianze di operatori sanitari, le persone che muoiono in casa. Ma ce ne sono tanti che non ce la fanno durante il trasporto verso il pronto soccorso. O altri che giunti a destinazione, pur in condizioni critiche, vengono lasciati su letti improvvisati in attesa che qualcosa si liberi negli altri reparti. "Qui - ci spiega un operatore sanitario - non è più emergenza, qui bisogna adottare i metodi da medicina delle catastrofi, davanti a tutto questo nessun sistema sanitario, pur rinforzato, è in grado di reggere". La domanda supera di molto l' offerta. E questo è vero soprattutto nella provincia di Bergamo e a breve in quella di Brescia che da giorni infila record di nuovi contagi arrivando a un totale di 4.247.
coronavirus, a bergamo l'arrivo dei carri funebri al cimitero e' non stop 2CORONAVIRUS, A BERGAMO L'ARRIVO DEI CARRI FUNEBRI AL CIMITERO E' NON STOP

E se a Bergamo i morti mandano in tilt i forni crematori, a Brescia un' ordinanza del prefetto ha disposto che le cremazioni vengano autorizzate solo per i residenti del comune di Brescia, mentre per i paesi limitrofi le famiglie devono scegliere la sepoltura.

reparto di terapia intensiva brescia 9REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA BRESCIA 9
Il rischio di finire travolti dai cadaveri ora lo si vede anche a Milano: ieri, i casi totali erano 3.278. E anche nel capoluogo il lavoro per i professionisti delle onoranze funebri non manca. "Da me - ci spiega il titolare di una storica azienda milanese - ormai i clienti deceduti a causa del Covid superano il 10%". In mano gli operatori hanno le indicazioni della Asl. "Quando veniamo chiamati per un morto Covid in casa - spiega - le direttive sono quelle di entrare con le tute monouso, maschera per gli occhi e mascherina. Dobbiamo stare dentro non oltre dieci minuti, non vestire la salma, ma solo avvolgerla in un sudario imbevuto di formalina".
esercito porta via le bare da bergamoESERCITO PORTA VIA LE BARE DA BERGAMOcoronavirus, a bergamo l'arrivo dei carri funebri al cimitero e' non stop 3CORONAVIRUS, A BERGAMO L'ARRIVO DEI CARRI FUNEBRI AL CIMITERO E' NON STOP 

Tutti questi morti non rientrano nelle statistiche ufficiali. Sono i fantasmi della nuova Sars. E del resto, come spiegato in diversi studi internazionali, per ogni caso di contagio conclamato almeno cinque sfuggono alla rete dei contatti.
coronavirus, a bergamo l'arrivo dei carri funebri al cimitero e' non stop 1CORONAVIRUS, A BERGAMO L'ARRIVO DEI CARRI FUNEBRI AL CIMITERO E' NON STOP 

esercito porta via le bare da bergamoESERCITO PORTA VIA LE BARE DA BERGAMO
Tanti malati invisibili, altrettanti possibili decessi. Antonio Fimmanò è un medico di famiglia e anche responsabile per la Lombardia dell' Associazione italiana medici di famiglia. Lavora a Chiari in provincia di Brescia. Si occupa di malati non di decessi, ma il suo dato è certamente in linea con un esercito pressoché sconosciuto di contagiati. Dice: "Se nella nostra provincia facessero il tampone, il 90% risulterebbe positivo". Brescia ricalca la linea della Bergamasca. Qui il numero dei decessi segue la curva geografica dei contagi che, senza zona rossa, corrono da Alzano per tutta la Bassa Valseriana verso Bergamo in un territorio drammaticamente urbanizzato. Fonte: qui

Coronavirus: Oggi la decisione sulla nuova stretta a Roma controlli a tappeto

Ansa - Dovrebbe arrivare in giornata una nuova stretta alle misure per il contrasto del Coronavirus. La decisione del premier Giuseppe Conte è attesa ad ore: le norme preciserebbero l'ultimo Dpcm dunque, secondo fonti di governo, potrebbero essere inserite non in un nuovo Decreto del presidente ma in un provvedimento correttivo più snello. Tra le misure al vaglio ci sarebbe lo stop all'attività fisica all'aperto,lo stop ai supermercati nei centri commerciali nel weekend, lo stop agli spostamenti nelle seconde case. Palazzo Chigi precisa però che "i supermercati, gli ipermercati e i negozi di generi alimentari resteranno aperti durante il fine settimana". 
Il premier sta incontrando i capi delegazione dei partiti di governo. L'incontro, spiegano fonti di maggioranza, serve tra l'altro a definire il nuovo intervento, che dovrebbe essere contenuto in una circolare, sulle regole per limitare i rischi di contagio da Coronavirus. Durante il vertice Matteo Salvini ha provato a contattare telefonicamente il premier che, evidentemente impegnato, non ha potuto rispondergli.
Controlli per tutte le auto a circolazione, previo incolonnamento, e non più solo verifiche a campione. E' quanto ha disposto la polizia locale di Roma nell'ambito dei controlli circa le prescrizioni per contenere il coronavirus. La nuova modalità dei controlli scatterà domani "e fino a nuova diversa disposizione"
Nella disposizione di servizio decisa oggi dal Comando generale della Polizia locale di Roma si raccomanda anche "fermezza nei controlli" degli "spostamenti a piedi". Inoltre si prevedono maggiori verifiche nei parchi. "Esiste un preciso divieto di ingresso nei parchi ed anche l'esercizio di attività motoria deve essere svolta nel rispetto del distanziamento interpersonale ed evitando aggregazione di persone", si legge nella disposizione di servizio. 
"Non vorremmo che complice il fine settimana e il bel tempo i romani andassero a fare la classica gita fuori porta oppure al mare. Restare a casa significa restare a casa. Sulle principali strade ci sarà un presidio rafforzato". Lo ha affermato la sindaca di Roma Virginia Raggi a Tagadà su La7. "Stamattina nel parco dove ho fatto un sopralluogo - ha aggiunto - c'erano runner, persone con il cane, ma anche persone che tornavano dalla spesa con un pacchetto di caffè. Chi fa la spesa la deve fare per la settimana, non usarla come pretesto per uscire comprando una cosa al giorno. Cassieri e commessi sono esposti". Dunque estendere le prescrizioni per Raggi è una misura utile: "Serve - ha spiegato - perché c'è chi si è approfittato delle prescrizioni. La corsetta diventa la passeggiata, poi la chiacchierata sulla panchina, e a pagare sono tutti". Riguardo alla apertura dei supermercati nei weekend Raggi ha commentato che, a seguito della riduzione degli orari, "si sono intensificate le file per gli orari più ridotti, c'è stata una concentrazione delle persone".
Con la rimodulazione dei servizi, decisa stamane in sede di Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, con la presenza degli assessori regionali Riccardo De Corato e Pietro Foroni, secondo le indicazioni del Ministro dell'Interno, 114 unità di militari dell'Esercito di Strade Sicure verranno impiegate direttamente nel controllo delle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19. Lo fa sapere la Prefettura di Milano
Per il governatore Fontana i militari disposti dalla Prefettura sono ancora pochi: "Una delle richieste che ho fatto ieri, cioè quella legata all'uso dell'esercito, è stata accolta, anche se in maniera sicuramente limitativa: si parla di 114 militari, il che vuole dire praticamente niente - ha detto - . Bisogna aggiungere almeno uno zero a quella cifra per discutere seriamente del problema, ma è positivo che la mia richiesta è stata accolta". "Abbiamo fatto il nostro consueto incontro con i sindaci e abbiamo deciso di predisporre un elenco delle richieste che siano compatibili con le nostre possibilità, con le nostre competenze, che avanzeremo al presidente del Consiglio. Se saranno disattese, prenderemo provvedimenti che abbiamo stabilito essere congiunti per limitare comunque queste attività che riteniamo incompatibili", ha detto Fontana.
Fontana ha spiegato che verranno chieste "limitazioni all'attività fisica, lo stop di tutte le attività negli uffici e studi professionali, nei cantieri, nelle attività commerciali, e la valutazione delle filiere che posano ritenersi assolutamente estranee con quelle essenziali per l'attività della nostra regione".
"Lo ribadisco ancora una volta: bisogna rimanere a casa. Dobbiamo rispettare le regole e più qualcuno sarà irresponsabile, più metteremo altre norme ferree e stringenti. Quando c'è di mezzo la salute dei nostri cittadini dobbiamo essere categorici. Chiedo il massimo impegno a tutti gli italiani, nessuno escluso". E' quanto scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "Non fermiamoci - aggiunge -, non bisogna abbassare la guardia. Lo Stato ha il dovere di reagire alla irresponsabilità di alcuni cittadini"
"Sento ancora di persone che praticano jogging, si riuniscono, escono da casa senza validi motivi. A tutti loro chiedo e chiediamo un ulteriore sacrificio e senso di rispetto. Questo è un momento critico se vogliamo abbattere la curva dei contagi". Così il ministro per i rapporti con il Parlamento Federico D'Inca' a Uno mattina su Radio Rai.

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