LA TERRIBILE TESTIMONIANZA DI ROBERTA ZANINONI, FIGLIA DI UNA VITTIMA DEL CORONAVIRUS: “NON È GIUSTO CHE PAPÀ SIA MORTO COSÌ. LA GENTE DICE CHE ERANO VECCHI E MALATI, MA ERA MIO PADRE, NON ERA VECCHIO E NON ERA MALATO. TUTTI ABBIAMO VISSUTO IL LUTTO DA SOLI. ALL’INIZIO SCRIVEVO POST IRONICI, MA VI PREGO, NON SOTTOVALUTATELA, SEMBRA UNA GUERRA. ALLO STATO DICO...”
"Muoiono tutti come dei cani, come dei porci, non mi vergogno di dirlo. Non è giusto che papà sia morto così. La gente dice che erano vecchi ed erano malati: ma era mio padre, non era vecchio e non era malato": Roberta Zaninoni è la figlia di Giuseppe, una delle vittime del coronavirus di Alzano Lombardo, uno dei comuni del Bergamasco dove i contagi sono esplosi in maniera esponenziale. Il suo sfogo, in un video dell'Ansa, racconta quel che accade in Val Seriana: "Qui ormai si sentono solo le sirene delle ambulanze e le campane di lutto: forse la gente che non abita qui non se ne rende conto, ma nella nostra valle si muore come se fossimo in guerra".
E ancora racconta, parlando della morte di suo padre: "Tutti abbiamo vissuto il nostro lutto da soli, quando è arrivato quello delle pompe funebri ci ha detto che serviranno due o tre settimane per riuscire a cremarlo". "Faccio più di 10 condoglianze al giorno ad amici e conoscenti su Facebook e le pompe funebri sono costrette ad ammassare le bare nelle chiese, come se i corpi fossero numeri", prosegue. E conclude: "All'inizio scrivevo post ironici, vi prego non sottovalutatela: non uccide solo le persone malate e i vecchi, ma anche i giovani. Non fate il mio stesso errore. Restate a casa, anche se siete giovani. Tutelate i vostri cari". E allo Stato dice: "A Bergamo questo mese bisogna chiudere tutto, i soldi sono più importanti della salute?".
Coronavirus, la pandemia di Covid-19: la situazione
L'epidemia in Italia e nel resto del mondo di Covid-19, la malattia causata dal coronavirus Sars-Cov-2, prosegue. In Italia i contagiati sono oltre 30mila e stanno mettendo in ginocchio le zone più colpite. L'Italia è il paese più colpito dopo la Cina e anche quello che per primo in Occidente ha messo in campo misure straordinarie, decidendo la chiusura di tutti gli esercizio commerciali non essenziali e chiedendo alla popolazione di limitare gli spostamenti. Un modello che stanno iniziando a imitare in tutto il mondo.
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