646 i guariti di oggi per un totale 13030
I nuovi contagi sono 3815, ieri 3651, per un totale di 72880
Oggi 756 sono deceduti per un totale di 10779
Ricoverati in terapia intensiva 3906
92 pazienti trasferiti dalla Lombardia con il sistema "Cross"
92 pazienti trasferiti dalla Lombardia con il sistema "Cross"
Coronavirus, Speranza: 'Tenere guardia alta'. Boccia: 'Misure oltre il 3 aprile'
Alle 18 la conferenza stampa della Protezione civile
Ansa - Il ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, a "L'Intervista di Maria Latella" su Sky TG24, ha ribadito che "le misure in scadenza il 3 aprile inevitabilmente saranno allungate. I tempi li deciderà, come è sempre accaduto, il Consiglio dei Ministri sulla base di un'istruttoria che fa la comunità scientifica. Penso che in questo momento parlare di riapertura sia inopportuno e irresponsabile. Tutti noi vogliamo tornare alla normalità, ma prima dobbiamo riaccendere un interruttore per volta".
"Siamo ancora nel pieno dell'epidemia. Sarebbe un grave errore abbassare la guardia proprio ora", dichiara il ministro della Salute, Roberto Speranza. "Si finirebbe - afferma il ministro della Salute - per vanificare quanto fatto fino ad oggi. I sacrifici di queste settimane sono seri". "Gli epidemiologici affermano che si vedono i primi effetti del contenimento. Non siamo però ancora al cambio di fase. Servirà - avverte - tempo e gradualità".
Scoppia poi una nuova polemica tra Regione Lombardia e governo. "Se l'autonomia è sussidiarietà è un conto - dice Boccia -, se l'autonomia è fare da soli perché si pensa di fare meglio la risposta è 'no perché crolli'. Nessuna Regione ce l'avrebbe fatta da sola, sarebbero crollate tutte", ha aggiunto Boccia. Quanto alle polemiche su mascherine e ventilatori, Boccia ha sottolineato che l'organizzazione della Sanità è regionale, "ma se non ci fosse lo Stato non ci sarebbe quasi nulla se non le cose che erano nei depositi, anche abbastanza modesti e piccoli sui territori".
"Avventate e inopportune": ha scelto questi due aggettivi il presidente della Lombardia Attilio Fontana per definire le parole del ministro degli Affari regionali Francesco Boccia. "Invito il ministro Boccia a fare il ragionamento inverso. Quale sarebbe la situazione nel Paese se le Regioni non avessero fatto fronte alla emergenza anche nella fase della sottovalutazione del rischio che ha attanagliato il Governo per giorni e giorni? - ha replicato - Basti pensare che in Lombardia abbiamo attivato quasi 1000 terapie intensive da destinare all'emergenza e stiamo lavorando a tutto campo anche per ciò che riguarda le altre necessità. Come ad esempio il reperimento di mascherine e di ventilatori".
"Mi fermo qui - ha aggiunto - perché in questo momento le energie vanno concentrate in altre più gravi direzioni. Trovo comunque avventate e inopportune, soprattutto per quanto riguarda la Lombardia, le affermazioni del ministro Boccia".
Il governo è "incapace di gestire l'ordinarietà, figuriamoci l'emergenza", replica l'assessore lombardo al Bilancio Davide Caparini. "Quando Boccia afferma che nessuna regione ce l'avrebbe fatta da sola dice un'eresia. Se contiamo i nostri morti è anche a causa di un governo che non ha fatto le zone rosse quando e dove gliele abbiamo chieste. Lo abbiamo chiesto con il supporto della scienza: abbiamo implorato di fare lo shutdown arrivato dopo 2 settimane".
"Dire che in questa fase di emergenza Covid-19 nessuno ce la fa da solo non è una critica alle Regioni ma è semplice realismo. Lo ribadisco, nessuno ce la fa da solo. Nemmeno noi". Così il ministro Boccia all'aeroporto di Verona per accogliere i medici albanesi, dove lo attendeva il presidente della Regione Lombardia. "Siamo a Verona con gli operatori sanitari albanesi che da stasera saranno in corsia a Brescia. Gli diciamo grazie. Con le Regioni lavoriamo gomito a gomito e se siamo qui anche oggi è per aiutare chi ne ha più bisogno".
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