sabato 28 marzo 2020

889 sono i deceduti per Covid-19, oggi, per un totale di 10023, i nuovi contagi sono 3651 per un totale di 70065 contagiati


1434 i guariti di oggi per un totale 12384

I nuovi contagi sono 3651, ieri 4401, per un totale di  70065
Oggi 889 sono deceduti per un totale di 10023
Ricoverati in terapia intensiva 3856

82 pazienti trasferiti dalla Lombardia con il sistema "Cross", oggi 6 pazienti sono stati trasferiti a Colonia



Coronavirus, la Protezione civile: "Oggi 3.651 positivi, 889 morti. Record di guariti: sono 1.434"


Il numero delle persone decedute ha superato le 10 mila. Più di 70 mila i positivi. A Bergamo e Brescia la crescita non è più esponenziale

Sta calando il trend dei nuovi positivi, ma i decessi hanno superato la soglia di 10 mila. I numeri dati oggi dalla Protezione Civile confermano che il contagio da coronavirus continua e, secondo l'Istituto superiore di sanità, il picco dell'epidemia non è lontano. "La proroga delle misure di contenimento è inevitabile", spiegano dall'Iss dando forza ai messaggi arrivati oggi dal governo. "La riapertura il 3 aprile è troppo presto", aveva anticipato la ministra Lamorgese commentando il dibattito in corso sul lockdown.

La mappa dei contagi in Italia

I casi totali nel nostro Paese sono 92.472, 5.974 in più rispetto ai 5.959 registrati ieri, quindi in leggerissimo incremento. Stando ai dati del bollettino quotidiano riferiti dal capo del Dipartimento, Angelo Borrelli, sono 70.065 gli attualmente positivi (+3.651 contro i +4.401 di ieri), 12.384 le persone finora guarite (+1.434 sui 589 ieri, quasi il triplo in più) mentre i decessi totali da inizio epidemia sono 10.023, con un aumento di 889 in un solo giorno ma in calo di 80 rispetto ai 969 comunicati ieri dal Dipartimento nazionale della Protezione Civile.

Alla domanda sui decessi in continuo aumento, Borrelli dà forza all'indicazione dell'Iss: "Sicuramente se non fossero state adottate misure drastiche di contenimento, avremmo ben altri numeri e le strutture sanitarie già in condizioni critiche sarebbero in stato drammatico. Sarebbe stata una situazione insostenibile".

Basti vedere la pressione subita dalle strutture sanitarie. A oggi si contano 26.676 ricoverati con sintomi, con un incremento di 647 rispetto a ieri; i ricoverati in terapia intensiva sono 3.856 (+124 rispetto a ieri), mentre le persone in isolamento domiciliare sono 39.533 (+2.880 rispetto al dato di ieri). Il numero di tamponi eseguiti è salito a 429.526 (+35.447).

La crisi in Lombardia: 82 pazienti trasferiti

La situazione resta critica in Lombardia, la regione più colpita dall'epidemia dove per affrontare lo 'tsunami
coronavirus', ha spiegato su Facebook l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera è stato fatto uno "sforzo titanico e i letti in terapia intensiva sono arrivati a 1600, quindi con un aumento del 110%".  La Protezione Civile conferma che "ad oggi, sono 82 i pazienti trasferiti in altre regioni, 7 più di ieri. Si tratta di 42 pazienti Covid e 40 non Covid".

Milano, migliora trend nuovi contagi

A Milano e provincia 'migliora' rispetto a ieri la situazione dei nuovi contagiati da coronavirus con 314 risultati positivi per un totale di 7.783. Ieri era +547. In città, secondo i dati di Regione Lombardia illustrati dall'assessore Giulio Gallera, la situazione migliora con la giornata di oggi, dove i nuovi contagi sono 150, e ieri erano +261. C'è una "netta riduzione", dice Gallera. A Bergamo e Brescia, con +41 e +61 in città "ci sono dati che non stanno più crescendo in maniera esponenziale".

A Milano e provincia 'migliora' rispetto a ieri la situazione dei nuovi contagiati con 314 risultati positivi, per un totale di 7.783 (ieri +547). In città, secondo i dati diffusi dalla Regione Lombardia, la situazione migliora con la giornata di oggi, dove i nuovi contagi sono 150, e ieri erano +261. Una "netta riduzione", riassume Gallera. Mentre a Bergamo e Brescia, con +41 e +61 in città "ci sono dati che non stanno più crescendo in maniera esponenziale".

"Spero che sul tema dei tamponi abbiamo fatto chiarezza definitiva: non facciamo tamponi  a tappeto ma ci prendiamo cura a tappeto di chi sta in difficoltà", ha chiarito Gallera dopo le polemiche sulle verifiche mancate in Lombardia, rivendicando che comunque è  "la regione che ha fatto più tamponi" ovvero "102 mila ed è bene che si sappia". Senza considerare che "oggi in tutta Europa c'è un problema di reagenti" l'estensione dei tamponi "sul territorio a quelle persone che stanno a domicilio e hanno una serie di sintomi che possono rientrare nella sintomatologia del coronavirus risulta particolarmente problematica e rischia di richiedere un numero ampio di giorni per avere il tampone".

L'assessore Gallera, poi, spiega che sarebbe problematica l'estensione del tampone a tutti gli operatori del mondo sanitario senza sintomi: "In Lombardia ci sono 8.000 medici di medicina generale, 120 mila dipendenti solo della sanità pubblica e in tutto sono 300 mila gli operatori compresi quelli del sociosanitario".

"Pochi tamponi? +8% ma decide l'Iss"

Rispetto ai tamponi, la Protezione Civile fa sapere che "siamo arrivati a circa 429 mila, è l'8% in più di ieri", secondo una strategia di analisi pilotata dall'Istituto superiore di sanità"

Se serve, daremo aiuti alimentari

Quello degli aiuti alle famiglie in difficoltà "è un tema all'attenzione del governo, presto avrete notizie su come si intende affrontare la situazione. Noi come Protezione Civile siamo pronti come sempre a fare la nostra parte", conferma Borrelli sostenendo che l'esecutivo è pronto a intervenire nei Comuni più colpiti dall'emergenza.

"Credo ci debba essere un'attenta riflessione perché il Paese è fermo. Presto saranno prese ulteriori decisioni, siamo vicini alla fatidica data del Dpcm che dovrà uscire. Il governo prenderà le sue decisioni sulla base di una valutazione tecnica del comitato scientifico", dichiara il commissario liquidando la questione su quanto ancora dovremo attendere prima di tornare alla normalità.

Coronavirus, la situazione sulla pandemia di Covid-19

Gli Stati Uniti sono diventati il Paese con più contagi al mondo, ma l'Italia resta il Paese che sta pagando al Covid-19 il prezzo più alto come numero di vittime. La pandemia sta costringendo tutti i paesi occidentali a seguire l'esempio italiano, purtroppo in prima linea nello sperimentare la virulenza del coronavirus Sars-Cov-2. I casi totali hanno superato gli 80mila sia negli Usa che in Italia, raggiungendo la soglia finora toccata solo dalla Cina. Si aspetta il rallentamento della curva dei contagi e il suo calo. Fonte: qui

Coronavirus, altri 541 morti in Lombardia

Lieve calo dei contagi e dei ricoveri in Lombardia


(ANSA) - MILANO, 27 MAR - E' salito in maniera considerevole il numero dei decessi per coronavirus in Lombardia: il totale delle vittime è di 5.402, con un aumento di 541 in un solo giorno, di poco inferiore alla cifra massima di 546 raggiunta sabato 21 marzo. Sono i dati resi noti dall'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera. Ieri i decessi erano stati 387, l'altro ieri 296.
    E' invece in lieve calo il numero relativo ai nuovi contagiati: i positivi in regione sono 37.298, con una crescita di 2.409 in un giorno, mentre ieri era stata di 2.543.

    Calano anche i nuovi ricoveri: i nuovi accessi nei reparti non di terapia intensiva sono +456 per un totale di 11.137, mentre ieri erano stati 655. 





Nessun commento:

Posta un commento