Pier Luigi Petrucci (se n’è accorto per il Veneto)
E’ il Progetto di Davos
MB:
L’abolizione tacita del servizio sanitario universale è parte integrante del Grand Reset di Davos. Per i miliardari, i popoli sono ormai superflui: non serve tenerli sani per lavorare, e nemmeno istruiti per farne operai specializzati, tecnici e impiegati adeguato (da qui la DAD ad ogni pretesto). La sola “terapia” che verrà offerta ai poveri sarà l’eutanasia, ormai in legalizzazione in tutto il mondo: e i poveri non credendo più in Dio né nell’immortalità dell’anima l’accetteranno in massa, condannandosi alla sofferenza eterna.
Ormai la produzione di massa va abolita – serve soprattutto a fabbricare oggetti per il benessere delle masse, che inquinano, consumano “il pianeta” e non servono più ai ricchi: che si possono far fabbricare – ne hanno i mezzi – auto per sé fuori serie come oggetti unici, e aerei privati, e yacht, grazie alle stampanti 3D e l’intelligenza artificiale. La produzione in serie di auto viene ridotta: si obbliga a passare all’auto elettrica, costosissima, che “le masse” non possono permettersi.
Così le privatizzazioni, da ultimo anche dell’acqua potabile: tutto ciò serviva non ai miliardari ma alle “masse”, che invece vanno ridotte demograficamente e nelle loro pretese di consumi opulenti (da qui la stroncatura di turismo, alberghi, ristoranti ee la promozione di proteine alimentari da insetti, meno inquinanti del bestiame).
Il progetto è, dal punto di vista maligno, perfettamente razionale e viene attuato con rigore conseguenziale e sostanzialmente alla luce del sole.
Il bello è che le masse non si accorgono di essere defraudate dell’intero “stato del benessere” con il trucco della falsa pandemia, perché “la TV non lo dice”.
Lutto in casa Roma, è morto a 35 anni Salvatore Gervasi: era il medico della squadra femminile
Ragazzo di Trento muore a 24 anni 10 giorni dopo il vaccino Pfizer: emorragia cerebrale
Tre in 5 giorni
Tre calciatori professionisti sono morti per infarto negli ultimi 5 giorni. Il croato Marin Cacic, 23 anni. – Soufiane Lokar, algerino, 30 anni. – Oman Makhlid Al Raqadi, 29 anni. Riposino in pace. Fonte: qui
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