martedì 2 novembre 2021

La dittatura degli impostori

Il prefetto di Trieste :  “in piazza Unità d’Italia, da sempre considerata a disposizione di tutti, sarà compresso momentaneamente il diritto a manifestare. Non potrà essere teatro di ulteriori manifestazioni fino al 31 dicembre.  Il sindaco: “Chi violerà questo divieto sarà punito con ammende molto importanti”.   Il prefetto ancora: “L’andamento del contagio è legato ai cortei recenti”.  Finalmente: dopo decine di morti e invalidi post- vaccino ma “nessuna correlazione”, finalmente il potere appura che l’aumento di contagi che dichiara di registrare a Trieste è  “correlato ai cortei recenti” . Non magari anche agli idranti con cui hanno bagnato una folla pacificamente seduta? 

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I servi di potere usano  violenze verbali contro i manifestanti, inaudite prima:

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Il governatore Fedriga spara numeri favolosi-spaventosi per giustificare il dievieto permanente dii manifestazione: “Abbiamo 1.734 nuovi casi in una settimana, con un tasso di incidenza di 128 casi su 100mila abitanti. Questo dato è accompagnato da un raddoppio della percentuale dei casi positivi sui tamponi svolti. Il dato di oggi, lunedì 1 novembre, mostra il superamento della prima soglia delle Terapie intensive, pari al 10 per cento dei letti, con 18 ricoveri.  Il più grande cluster è composto da 93 persone, tutti partecipanti alle manifestazioni no green pass..” Certo come no. Il prefetto:  “Nel bilanciamento degli interessi per me prevale il diritto alla salute sul diritto a manifestare”.

Insomma la dittatura vieta ogni  manifestazione politica a Trieste;  ma come ci si deve aspettare dalla dittatura sanitria,  lo fa perché preoccupata per la salute dei cittadini e di ingolfare le leggendarie terapie intensive.   E’ troppo vile e ipocrita per dire il motivo: reprimiamo un movimento politico   che odiamo, gli togliamo la libertà costituzionale  perché  vogliamo eliminare ogni opposizione, perché noi abbiamo tutto il potere e  voi nessuno. Dice: “LA salute viene prima della libertà” .

La menzogna della dittatura è immediatamente smascherata dalla festa Rave che il regime ha lasciato avvenire alle porte di Torino; sei-settimila  giovinastri   confluiti da mezza Europa, s riunitisi, indisturbati dalle forze repressive e polizie    con scudi caschi e manganelli che hanno  mandato conto i portuali di Trieste e i loro sostenitori.

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Fratture e traumi cranici al rave. Ma niente covid. E  la Croce Rossa a soccorrere i ballonzolanti.

Il Corriere descrive “ la processione di auto, camper, camion, tutte persone che s’erano segnate l’appuntamento clandestino grazie a una chat di Telegram,  “ la bolgia tra alcol e cadute,  quattro persone  finite all’ospedale per fratture e trauma cranico perché  ballonzolavano techno   su piani pericolanti e cadevano sotto  perché “C’era gente fulminata”.  Ma per questi, nessuna minaccia di multe pesanti, nessuna nessun rimpoverito alla “idiozia dei no pass ”come ha fatto Fedriga insultando i cittadini ;  nessuna repressione della libertà di ballonzolare  riempiendosi di droga e alcol . Nessun potente idrante come quelli visti a Trieste contro i portuali e i loro sostenitori politici.  Anzi, un punto di pronto soccorso gestito dalla Croce Rossa. 

Quanta bontà.  E nessun focolaio di Covid, il virus ha risparmiato, Torino non deve preoccuparsi di finire in zona gialle o di riempire le terapie intensive…

Insomma menzogna menzogna e impostura  e viltà. Sappiatelo: in Italia il covid colpisce le manifestazioni politiche. Ma le feste rave sono indenni  dalla pandemia. E il ministero degli Interni reprime lavoratori con gli idranti e le cariche della polizia, ma  accoglie e cura i ballonzolanti venuti dall’estero.  La prossima volta,  solo feste rave.

Fonte: qui

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