domenica 28 novembre 2021

Il vero motivo del green pass

https://twitter.com/MauroLisanti/status/1464333344460660738

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Una lettrice  intelligente:

…ci sono arrivata finalmente: è davvero un piano sistematico contro l’uomo. cosa ci differenzia dagli angeli e caratterizza come uomini ? i sensi: in questa vita abbiamo la straordinaria possibilità di esperire con i sensi. la mascherina ci priva dei sensi chimici  e visivi; il distanziamento fisico ci priva dei sensi meccanici; il vaccino ci priva dei sensi elettromagnetici. il sesto senso è l’amore.

Un vero sabotaggio del nostro diritto di figliolanza di Dio e del progetto di Dio sull’uomo

 

Il totalitarismo diventa follia allo stato puro

Eutanasia e Covid: follia in Germania, se scegli di morire puoi farlo solo se sei vaccinato

[…]

L’associazione per l’eutanasia tedesca Verein Sterbehilfe ha annunciato che d’ora in avanti assisterà soltanto persone che si siano vaccinate. «Applicheremo la regola 2G, integrata da misure legate alla situazione, come test rapidi prima di incontri in stanze chiuse», hanno dichiarato i responsabili. Come per ogni delirio, anche qui c’è una motivazione tecnica. I preparativi per l’eutanasia, spiegano dall’associazione, prevedono alcuni momenti di «vicinanza umana», così il terrore del contagio s’insinua pure negli ultimi istanti di vita dei sofferenti.

I teutonici, almeno quello, sono geometricamente onesti e rendono la distorsione ideologica molto più esplicita. Da noi invece c’è una parte del sistema politico che ragiona nella stessa maniera deviata, ma cerca di nasconderlo o – peggio – non se ne rende nemmeno conto. Ieri [mercoledì 24/11/2021, ndr] su tutte le prime pagine dei giornali campeggiava la storia di un nuovo eroe dei dirii civili: Mario, ex autotrasportatore marchigiano. All’età di 43 anni e a dieci anni di distanza da un incidente automobilistico che lo ha reso tetraplegico, ha ottenuto dal comitato etico della Asl di Ancona il via libera al suicidio assistito. Non possiamo, non vogliamo giudicare. Ciascun essere umano fronteggia il dolore come crede e come può. Di fronte alla lotta del singolo con sé stesso e con il male, la nostra voce si spegne. Resta tuttavia da compiere una valutazione sociale e politica, la quale ci consegna un quadro non proprio radioso della società in cui viviamo.

notiamo che «il corpo è tuo» solo quando devi ammazzarti. La tragedia di Mario, infatti, viene presentata da tutti i media come una vittoria della libertà, un grande passo avanti sulla via del progresso. L’ex autista, dicono i sinceri democratici, ha diritto di disporre della sua esistenza terrena nel modo che più gli aggrada. Curiosamente, però, quelli che oggi tifano per l’eutanasia sono gli stessi che vogliono obbligare le persone a inocularsi il vaccino. La sovranità dell’individuo sul proprio corpo, sembra, va bene se egli decide di togliersi di mezzo, ma va revocata nel momento in cui lo stesso individuo non vuole farsi pungere il braccio. Allo stesso modo, si vuole rendere sempre più semplice e veloce l’aborto, ma guai ad avere dei dubbi sulla vaccinazione ai bambini: se ti liberi del piccino, sei una benemerita che vuole essere padrona della sua vita; se lo hai messo al mondo e non vuoi fargli fare l’iniezione, sei una pazza da rieducare. Insomma: l’utero è tuo e te lo gestisci tu, ma il braccio è dello Stato e zitta.

Le posizioni dominanti sul vaccino e l’eutanasia, però, sono solo apparentemente contraddittorie. Esse si inseriscono all’interno della medesima logica di riduzione della cura e di feticismo dell’individuo. Tutto ruota attorno al concetto di immunità, una parola che non indica – come si crede – la protezione, ma l’assenza di legami. Chi è immune non ha un munus (dono) da restituire, tantomeno quello della vita. L’immune non deve essere grato a nessuno, non deve ricambiare nulla. È libero da ogni catena, ma è anche isolato. Ci si vaccina per l’immunità e non – come troppi sostengono – per la comunità. Si cerca una protezione per poter condurre la propria esistenza senza preoccuparsi degli altri, soprattutto se sono contagiosi. L’imperativo è: preservare la possibilità di comprare e di produrre, niente altro.

Chi non si vaccina viene presentato come un peso per i suoi simili, un fardello che può rallentare la crescita, impedire di fare le vacanze o di andare al ristorante. Il no vax, ci ripetono, è un parassita che grava sulle finanze pubbliche. […]

Con l’eutanasia funziona più o meno nello stesso modo. Il malato grave, il disabile e l’anziano sofferente vengono presentati come pesi. Il dolore che essi incarnano non va affrontato, perché terrorizza. Bisogna allontanarlo, cancellarlo. Non si può convivere con la sofferenza, bisogna eliminarla, esattamente come ci si illude di poter fare con il vaccino.

di Francesco Borgonovo – La Verità

Un ufficiale francese parla:  in questo momento nell’Armée ci sono molti effetti avversi e molti morti

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Fonte: qui

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