sabato 7 marzo 2020

Coronavirus, Borrelli: "In Italia 5061 contagiati. 1145 in più in un giorno e 233 i morti, 36 in più"

Torino, personale sanitario della tenda di triage per i test di coronavirus presso l'ospedale Molinette (agf)
Il bilancio del capo del Dipartimento della Protezione Civile della protezione civile. Le misure del governo per fronteggiare l'emergenza. Oggi il decreto su nuovo zone rosse e gialle più diffuse. Tra le decisioni del governo anche l'assunzione di circa 20 mila medici e personale sanitario. Giustizia: tribunali fermi per due settimane e poi, fino al 31 maggio, udienze solo per i casi gravi.


Ansa - Sono 5.061 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 1.145 persone rispetto a ieri, e 233 i morti, 36 in più. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nella conferenza stampa alla Protezione Civile. Sono 567 i malati ricoverati in terapia intensiva per coronavirus, 105 in più rispetto a ieri. Il dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli in conferenza stampa alla Protezione Civile. Di questi 567 ben 359 sono in Lombardia, che ha avuto un incremento in un giorno di 50 casi. Sono invece 2651 i malati con sintomi ricoverati e 1843 quelli in isolamento domiciliare. Sono 589 le persone guarite dal coronavirus in Italia, 66 in più di ieri.
E' di oggi l'annuncio di Nicola Zingaretti che via Facebook spiega di avere il coronavirus. 'I medici mi hanno detto che sono positivo al Covid19. Sto bene ma dovrò rimanere a casa per i prossimi giorni. Da qui continuerò a seguire il lavoro che c'è da fare. Coraggio a tutti e a presto'. Nel frattempo, il nuovo Dpcm che dovrebbe delineare anche le nuove zone rosse potrebbe essere firmato dal presidente del Consiglio - si apprende in ambienti di governo - tra stasera e domani
  
ANGELUS DEL PAPA E UDIENZA GENERALE SOLO IN DIRETTA VIDEO - "Relativamente agli eventi dei prossimi giorni, la preghiera dell'Angelus del Santo Padre di domenica 8 marzo avverrà dalla Biblioteca del Palazzo Apostolico e non in piazza, dalla finestra. La preghiera sarà trasmessa in diretta streaming da Vatican News e sugli schermi in piazza San Pietro e distribuita da Vatican Media ai media che ne faranno richiesta, in modo da consentire la partecipazione dei fedeli"Lo comunica la Sala stampa della Santa Sede. "L'Udienza Generale di mercoledì 11 marzo avverrà secondo le medesime modalità", aggiunge. "Tali scelte - si legge nel comunicato - si rendono necessarie per evitare rischi di diffusione del COVID-19 dovuti ad assembramenti nel corso dei controlli di sicurezza per l'accesso alla piazza, come richiesto anche dalle autorità italiane". "In ottemperanza a quanto stabilito dalla Direzione Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano - conclude la nota -, fino a domenica 15 marzo sarà sospesa la partecipazione dei fedeli ospiti alle Messe a Santa Marta. Il Santo Padre celebrerà privatamente l'Eucarestia".
IL BOLLETTINO DELLO SPALLANZANI - In questo momento sono ricoverati allo Spallanzani 71 pazienti. "I pazienti covid-19 positivi sono in totale 37". Nel bollettino è anche evidenziato che "i pazienti in osservazione sono 26". "Tutti i ricoverati sono in condizioni cliniche stabili a eccezione di otto che presentano una polmonite interstiziale bilaterale in terapia antivirale e che necessitano di supporto respiratorio". "Il quadro clinico di alcuni di loro è stabile o in netto miglioramento" viene evidenziato nel bollettino aggiungendo che "in giornata sono previste diverse dimissioni di pazienti già negativi al primo test e comunque asintomatici". "I pazienti, ad oggi, dimessi, che hanno superato la fase clinica e che sono negativi per la ricerca dell'acido nucleico del coronavirus sono 252". E si valutano le dimissioni dallo Spallanzani per la prossima settimana della coppia di cinesi, primi casi accertati di Coronavirus in Italia e ormai guariti. Anche le condizioni dell'agente di polizia, ricoverati sempre allo Spallanzani, sarebbero in miglioramento.
PROTEZIONE CIVILE, LA MAPPA DEI CONTAGI - E' online una mappa dei contagi di coronavirus in tutta Italia realizzata dalla Protezione Civile. Un'iniziativa, spiega il Dipartimento, "allo scopo di garantire una sempre più efficace e trasparente comunicazione istituzionale". Sarà possibile consultare una cartina geografica dell'Italia e individuare i casi dei contagi, indicati con un pallino rosso. La visualizzazione del numero dei contagi può essere fatta con un dettaglio che va dal livello regionale alla singola provincia. In alto sono disponibili il totale delle persone attualmente positive, il numero dei guariti, quello dei deceduti (in attesa di conferma da parte dell'Istituto Superiore di Sanità) e il totale dei casi registrati. A destra due grafici mostrano l'andamento nazionale e il dato dei nuovi positivi riferito ai giorni precedenti. Gli utenti possono anche scaricare i dati, forniti dal Ministero della Salute. I dati vengono aggiornati giornalmente alle 18, in contemporanea alla conferenza stampa che viene trasmessa attraverso i canali social del Dipartimento della Protezione Civile.

MUSUMECI, STOP SBARCO DA MSC A MESSINA - "Valutare se impedire lo sbarco a Messina dei 2.250 passeggeri della nave da crociera Opera della Msc, per contenere il diffondersi del coronavirus". Lo ha chiesto, all'Unità di crisi nazionale, la Protezione civile della presidenza della Regione siciliana, su disposizione del governatore Nello Musumeci. L'imbarcazione, già rifiutata da Malta, è appena approdata nella città dello Stretto. "Non conoscendo la situazione sanitaria a bordo - dice Musumeci - bisogna garantire utili misure sanitarie".

Intanto è stata accolta dal Governo la norma proposta ieri dal governatore Luca Zaia che consente ai medici posti in sorveglianza, ma non positivi al Covid-19, di rientrare al lavoro: rende noto la Regione Veneto, illustrando le disposizioni dell'art.11 del nuovo decreto. Si spiega che la norma sull'isolamento "non si applica agli operatori sanitari e a quelli dei servizi pubblici essenziali che vengono sottoposti a sorveglianza", aggiungendo che questi "sospendono l'attività nel caso di sintomatoloogia respiratoria o esito positivo al Covid-19". La nuovo formulazione - evidenzia la Regione - consentirà nel solo Veneto di far rientrare negli ospedali quasi 700 operatori, bloccati a casa dalla precedente norma (Decreto 23 febbraio) sull'isolamento fiduciario. Era stato proprio Zaia a lanciare l'allarme ieri al Governo, chiedendo la modifica della disposizione nazionale, dato che questa imponeva la quarantena agli operatori sanitari "in perfetta salute", ma solo perchè venuti in qualche modo a contatto con malati positivi al coronavirus.

Agente penitenziario positivo a Vicenza

Un agente penitenziario è stato trovato positivo a Vicenza. Si trova in coma farmacologico

Sono 543 i positivi in Veneto, aumentano a 13 i decessi 

Salgono a 543, 32 più di ieri, i casi positivi al coronavirus in Veneto. A dirlo è il bollettino della Regione Veneto aggiornato alle nove di questa mattina. Aumenta purtroppo anche il numero dei deceduti arrivando e 13, un caso in più di quanto registrato ieri pomeriggio.

Altre due vittime nelle Marche

Il Gores, l'organismo della Regione Marche che sta seguendo l'evoluzione del contagio, ha trasmesso un nuovo aggiornamento della situazione Coronavirus nelle Marche: sono 200 i casi positivi registrati dalla Sod Virologia di Torrette fino a questo momento e si registrano due nuovi decessi: uno a Marche Nord (un uomo settantottenne con pluripatologie) e uno all'ospedale regionale di Torrette (un uomo di 59 anni con pluripatologie pregresse). In titola le vittime di Covid-19 nella sono sei.

Positivo un uomo deceduto in Abruzzo

Un uomo morto ad Ortona nei giorni scorsi tramite è risultato positivo al coronavirus attraverso l'esame necroscopio. L'uomo è morto per complicanze cardio-respiratorie. Potrebbe dunque trattarsi del primo caso di decesso da Covid-19 in Abruzzo. Attivate tutte le procedure di sicurezza per ricostruire i suoi movimenti e tracciarne i contatti. Positivo al primo test eseguito a Pescara anche un 35enne residente nella città adriatica che ha riferito di avere avuto contatti con un altro caso positivo. E' asintomatico e per questa ragione non è stato ricoverato, ma messo in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte della Asl. Con loro i casi di coronavirus in Abruzzo salgono a 11.

Primo decesso in Friuli Venezia Giulia

Una donna di 87 anni ospite di una struttura comunale per anziani di trieste ricoverata d'urgenza al pronto soccorso di cattinara è deceduta questa mattina. La paziente è risultata positiva al tampone per covid-19 (coronavirus) durante un approfondimento diagnostico che si è reso necessario. Il personale dell'azienda sanitaria, pur adottando tutte le forme precauzionali con i dispositivi di protezione individuale come previsti dal decreto del presidente del consiglio dei ministri sia durante il soccorso, il ricovero in ospedale, ha messo in isolamento domiciliare in forma precauzionale 15 operatori sanitari che sono venuti a contatto con la signora. Il dipartimento di prevenzione si è tempestivamente attivato per la sorveglianza sanitaria degli ospiti della casa di riposo.

In Vaticano un solo contagiato, per alcuni è quarantena

In Vaticano resta un solo caso di persona risultata positiva al coronavirus. Un'altra persona controllata - quella per cui ieri sono stati temporaneamente chiusi e sanificati uffici della Segreteria di Stato - ha dato invece esito negativo. Lo spiega il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. Risultano quindi false alcune voci, circolate ieri, secondo cui in Vaticano i contagiati dal Covid-19 fossero già di più, almeno quattro o cinque. In conseguenza del primo caso di positività, però, che riguarda uno dei partecipanti agli eventi promossi nell'Aula Nuova del Sinodo e nell'Auditorium della Conciliazione il 26-27-28 febbraio dalla Pontificia Accademia per la Vita, alcune altre persone sono state poste in quarantena.

Altri tre casi, salgono a 11 in Sardegna

Tre nuovi casi di contagio da coronavirus accertati dall'Unità di crisi regionale. Due cittadini di Cagliari e uno di Sardara. In Sardegna quindi i casi salgono a 11. In uno dei casi il paziente, di rientro da un viaggio, si è messo tempestivamente in isolamento volontario al proprio domicilio senza entrare in contatto con nessuno. Negli altri due casi il contagio è avvenuto per contatto con uno dei pazienti risultati positivi in Sardegna e per contatto con un parente in soggiorno nell'isola, proveniente da altra Regione.

La situazione allo Spallanzani di Roma

In questo momento sono ricoverati allo Spallanzani 71 pazienti. "I pazienti covid positivi sono in totale 37". E' quanto emerge dal bollettino medico di oggi dello Spallanzani che evidenzia come "i pazienti in osservazione siano 26". Poi aggiunge: "I pazienti ad oggi dimessi che hanno superato la fase clinica e che sono negativi per la ricerca dell'acido nucleico del nuovo Coronavirus sono 252. In giornata sono previste diverse dimissioni di pazienti gia' negativi al primo test e comunque asintomatici".

Carabiniere positivo a Palermo, era rientrato da una vacanza in Trentino

Un carabiniere in servizio al comando provinciale dell'arma di Palermo è risultato positivo al coronavirus. Il militare, tornato da poco da una vacanza in Trentino Alto Adige dopo avere fatto scalo a Verona, è ricoverato all'ospedale civico.

Il decreto: i medici non positivi possono rientrare

E' stata accolta dal Governo la norma proposta ieri dal governatore Luca Zaia che consente ai medici posti in sorveglianza, ma non positivi al Covid-19, di rientrare al lavoro. Lo rende noto la Regione Veneto, illustrando le disposizioni dell'art.11 del nuovo decreto. Si spiega che la norma sull'isolamento "non si applica agli operatori sanitari e a quelli dei servizi pubblici essenziali che vengono sottoposti a sorveglianza", aggiungendo che questi "sospendono l'attività nel  caso di sintomatoloogia respiratoria o esito positivo al Covid-19".

Il decreto: unità speciali di assistenza a casa per i disabili

Arrivano le "unità speciali" a domicilio per le persone con disabilità o in condizioni di fragilità e l'assistenza domiciliare per gli alunni con disabilità. Secondo quanto si apprende, infatti, nel decreto varato ieri notte, il Consiglio dei ministri ha previsto anche misure straordinarie per far fronte all'emergenza coronavirus per le persone con disabilità o a rischio di contagio per patologie pregresse o per immunodeficienza. Il Governo ha inoltre  previsto misure di assistenza domiciliare agli studenti disabili.

Il decreto: possibile requisizione temporanea di beni immobili

Nella bozza predisposta dal governo si prevede che fino al 31 luglio o a fine emergenza Coronavirus potrà disporre "la requisizione in uso o in proprietà, da ogni soggetto pubblico o privato, di presidi sanitari e medico-chirurgici, nonché di beni mobili di qualsiasi genere" per assicurare "le forniture" e "implementare il numero di posti-letto specializzati". Possibile anche la requisizione "temporanea" di beni immobili (non solo gli alberghi) idonei ad ospitare le persone in quarantena.

Speranza "risposta forte, ora serve l'impegno dei cittadini"

"Ieri notte in Consiglio dei ministri abbiamo approvato un piano straordinario di assunzioni e investimenti sul personale sanitario. E' una risposta forte da parte dello Stato che avrà un impatto rilevante sulla nostra capacità di fronteggiare l'emergenza. Dobbiamo continuare a lavorare ogni giorno per garantire il diritto alla salute a tutti". Lo scrive su Facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza che aggiunge: "Voglio però essere chiaro: questo sforzo non sarà sufficiente senza l'impegno di ogni singolo cittadino a rispettare le raccomandazioni che abbiamo diffuso. E' questa la cosa più importante per vincere la sfida".

Zaia: chiediamo al governo di liberare Vò

"Consideriamo superata l'emergenza di Vò. Abbiamo mandato una lettera al premier, a Speranza e al Comitato tecnico scientifico perché Vò sia liberata", ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, a margine dell'unità di crisi regionale sul Coronavirus,a Marghera. Precisando che la decisione dovrà essere contenuta nel nuovo Dpcm da rinnovare entro domani, Zaia ha sottolineato che "abbiamo 66 positivi su 3.300 abitanti, e l'isolamento lo consideriamo superato".

Scuole chiuse, disagi per oltre 5,1 milioni lavoratori

La chiusura delle scuole (disposta dal governo fino al 15 marzo, per contenere la diffusione del virus Covid-19), in Italia, si riflette negativamente sull'organizzazione familiare di 5 milioni 139.000 lavoratori (dipendenti e autonomi): a tanto, stima la Fondazione studi dei consulenti del lavoro, ammonta la quota di connazionali che dovranno conciliare l'attività occupazionale con la cura dei congiunti, soprattutto dei figli minori. E, di questi, 2 milioni 697.000 sono donne (su cui la gestione familiare 'pesa' di più) e 2 milioni 442.000 uomini.

Post-it sui citofoni di Piacenza: "Tutto andrà bene"

Un cuoricino accanto alla scritta "Tutto andrà bene". Decine di questi post-it sono comparsi in questi giorni sui citofoni di abitazioni di una zona periferica di Piacenza e sono immediatamente rimbalzati in modo virale sui social dei piacentini. Fonte: qui
I medici delle terapie intensive: "Situazione al limite"

Si attende la decisione del governo sulle nuove zone rosse. Il governatore ha riunito i capigruppo di maggioranza e opposizione descrivendo una situazione grave


Terapie intensive al limite, nuovi contagi in tutta la regione  - anche al Pirellone - e appelli a stare in casa evitando gli assembramenti. E' in questo clima che si attendono le decisioni del governo sull'estensione della zona rossa di contenimento del coronavirus ad altre zone della Lombardia. Non più, quindi, solo ai dieci comuni lodigiani in quarantena dal 23 febbraio, ma ad almeno altre due province dove il numero dei contagi preoccupa. Che la situazione in Lombardia non fosse migliorata e che si stesse arrivando ad un allargamento della "zona rossa" lo si è capito dal numero dei nuovi contagiati e dei morti annunciati dall'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. Ma più fonti autorevoli e incrociate sentite da Repubblica attribuiscono al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana "toni molto drammatici". Convocando nel pomeriggio di ieri i capigruppo di maggioranza e di opposizione nel suo ufficio, e descrivendo la situazione come "molto grave", Fontana si è detto disposto a chiedere al governo anche misure drastiche come la "chiusura" di tutto il territorio per un mese. Per non rischiare, davanti a una pandemia, di dover prendere più avanti la decisione e di "chiudere per sei mesi". La decisione spetta al governo, c'è chi dice che quella di Fontana sia "un'iperbole", intanto l'ipotesi è in campo.

Il Coronavirus in due minuti: come ci si ammala, i sintomi, a chi rivolgersi




Coronavirus in Lombardia, l'allarme delle terapie intensive

"L'epidemia di COVID-19 esordita il 20 febbraio nell'area di Codogno è ormai estesa a tutta la Regione Lombardia con possibilità di diffondersi a tutto il territorio nazionale". Lo scrive il 'Coordinamento delle terapie intensive della Lombardia' in un documento inviato oggi al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, cui viene chiesto di portarlo all'attenzione del Governo e al commissario per

l'emergenza Coronavirus, Angelo Borrelli. "Si tratta di un evento grave - prosegue la lettera sottoscritta dai rappresentanti delle terapie intensive lombarde - che mette in pericolo la sopravvivenza non solo dei malati di COVID, ma anche di quella parte di popolazione che in condizioni normali si rivolge al Sistema Sanitario per le cure di eventi acuti o cronici di qualsivoglia natura. Le strutture sanitarie sono

sottoposte ad una pressione superiore ad ogni possibilità di adeguata risposta. Nonostante l'enorme impegno di tutto il personale sanitario e il dispiegamento di tutti gli strumenti disponibili una corretta gestione del fenomeno è ormai impossibile".

"Le attività ambulatoriali, la Chirurgia non urgente, i ricoveri nelle medicine - prosegue il documento - si sono ridotte a livelli prossimi allo zero". "L'intera rete delle terapie intensive è stata ristrutturata, creando strutture dedicate nelle quali, completamente bardati per difendersi dall'infezione, si lavora con grande fatica per assistere malati gravi e gravissimi, la cui vita dipende da apparecchiature tecnologicamente complesse disponibili purtroppo in numero limitato. Anche per questo motivo è assolutamente necessaria l'immediata adozione di drastiche misure finalizzate a ridurre i contatti sociali e utili al contenimento dell'epidemia". "In assenza di tempestive e adeguate disposizioni da parte delle Autorità - conclude il documento - saremo costretti ad affrontare un evento che potremo solo qualificare come una disastrosa calamità sanitaria".


Coronavirus, positivo un dipendente del Consiglio regionale della Lombardia


Un dipendente del Consiglio regionale impiegato a Palazzo Pirelli è risultato positivo al COVID-19. La cabina di regia del Consiglio regionale presieduta dal Segretario Generale in stretto contatto con il presidente Alessandro Fermi, ne ha ricevuta informazione e conferma nella mattinata di oggi e, nel rispetto e in adempimento ai protocolli previsti, sta valutando l'adozione di ulteriori misure finalizzate ad evitare la diffusione del contagio. Da segnalare che già da diversi giorni gran parte dei dipendenti stanno usufruendo delle modalità di lavoro da remoto secondo le modalità consentite dalla legge. Al fine di valutare e concordare le modalità di prosecuzione dell'attività istituzionale, lunedì 9 marzo il Presidente Fermi riunirà l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e successivamente alle ore 15.30 è prevista una riunione dello stesso Ufficio di Presidenza con i capigruppo consiliari. E' quanto si legge in una nota del Pirellone.


"Nelle ultime ore si è registrato un caso positivo anche in Consiglio regionale. Per il momento questo ha portato alla chiusura di Palazzo Pirelli con divieto di ingresso per il fine settimana, in attesa che vengano stabilite ulteriori misure. Non è escluso che coloro che lo hanno frequentato negli ultimi giorni possano essere chiamati all'autoisolamento. Sottoscritto compreso. Vedremo. Nessuno può chiamarsi fuori dall'emergenza, ne è prova il contagio del segretario nazionale Pd, Zingaretti". Lo scrive il consigliere regionale della Lombardia e capogruppo Pd, Fabio Pizzul, nella sua newsletter. Fonte: qui






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