Totale guariti per oggi 33, per un totale di 622
Deceduti oggi 133, per un totale di 366
Deceduti odierni per Regione
Lombardia 113
Emilia Romagna 8
Veneto 5
Marche 1
Liguria 2
Lazio 2
Puglia 1
Friuli Venezia Giulia 1
Deceduti odierni per fasce d'età
0-49 anni 1
50-59 anni 1
60-69 anni 14
70-79 anni 39
80-89 anni 60
Maggiore di 89 anni 18
Contagiati oggi 1326, per un totale 6387, in terapia intensiva 650
Ansa - Bilancio pesante per le morti legate al coronavirus: nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 133, passando da 233 a 366, con un aumento del 57% in un giorno. Il maggior numero viene dalla Lombardia, 113. L'incremento dei malati, passati da 5.061 a 6.387 (+1.326), è stato del 26,2%. Meno marcato l'aumento delle persone guarite, diventate in totale 622, con un incremento di 33 unità (+5,6%). Infine i malati in terapia intensiva sono aumentati di 87 (+14,4%). E' quanto si evince dai dati della Protezione Civile.
Per la mascherine "stiamo firmando una serie di contratti che dal 12 marzo al 30 aprile ci metteranno a disposizione 22 milioni di quelle chirurgiche".
"Non c'è una parte d'Italia completamente immune, ci sono parti d'Italia dove al momento il virus circola meno. Dipende dai nostri comportamenti quanto circolerà". Così il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro in conferenza stampa ribadisce l'importanza cruciale delle "misure di distanziamento sociale". "Non è che se uno si sposta il tema cambia", ha detto rispondendo sull'esodo di ieri sera dal nord Italia.
P. S. Siamo in stato di emergenza.
Adesso cominciano a scarseggiare anche le ambulanze. E a seconda della gravità delle condizioni di salute dei pazienti contagiati dal coronavirus i tempi di spostamento sulle strade rischiano di essere troppo lunghi. Per questo una piccola flotta di elicotteri: non quelli del 118, ma gli HH-101 dell’Aeronautica militare. La prima missione è stata compiuta la notte scorsa, quando è stato necessario trasferire una donna colpita dal virus dall’ospedale di Cremona (dove già da giorni non ci sono più spazi disponibili) fino a quello di Sondalo, in provincia di Sondrio. Utilizzare un’ambulanza stavolta sarebbe stato troppo complicato e così l’ospedale e la prefettura hanno chiesto l’intervento di un equipaggio dell’Aeronautica.
L’elicottero, che aveva a bordo un team medico specializzato nei trasporti in “biocontenimento” è partito dalla base di Cervia e ha raggiunto Cremona in poco tempo. Da lì è poi ripartito alla volta della provincia di Sondrio, con la paziente 62enne protetta all’interno di una speciale barella di cui sono dotate le forze armate italiane e poche altre al mondo. «Per affrontare l’emergenza coronavirus, il Ministero della Difesa ha messo a disposizione delle istituzioni sanitarie elicotteri di ultima generazione abitualmente utilizzati per molte tipologie di missioni, dalla ricerca e soccorso fino al supporto alle operazioni speciali - spiegano dallo Stato maggiore della Difesa - Questi velivoli sono anche in grado di caricare speciali barelle isolate, le cosiddette A.T.I. (Aircraft Transit Isolator), progettate specificamente per il trasporto aereo di pazienti altamente infettivi».
Fonte: video.lastampa.it
"Bisogna stare a casa", è questo il succo dell'appello di Barbara Balanzoni, medico anestesista rianimatore, sul'emergenza coronavirus. "C'è troppa gente in giro. Lo dico chiaramente - spiega sul suo profilo Facebook - perché a volte cercare di essere empatici non rende l'idea: non ci sono i posti nelle rianimazioni, non ci sono abbastanza respiratori. I posti in rianimazione sono un numero, i pazienti che hanno bisogno di rianimazione sono e saranno di più: l'unica cosa che si può fare in caso in cui non ci siano abbastanza respiratori è bloccare le sale operatorie, vuol dire che chi deve essere operato non può essere operato. Se continuate a stare assembrati nei bar, nelle discoteche, se continuate a fare la vostra vita come sempre, aumenterete il numero di contagi".
P. S. Siamo in stato di emergenza.
Adesso cominciano a scarseggiare anche le ambulanze. E a seconda della gravità delle condizioni di salute dei pazienti contagiati dal coronavirus i tempi di spostamento sulle strade rischiano di essere troppo lunghi. Per questo una piccola flotta di elicotteri: non quelli del 118, ma gli HH-101 dell’Aeronautica militare. La prima missione è stata compiuta la notte scorsa, quando è stato necessario trasferire una donna colpita dal virus dall’ospedale di Cremona (dove già da giorni non ci sono più spazi disponibili) fino a quello di Sondalo, in provincia di Sondrio. Utilizzare un’ambulanza stavolta sarebbe stato troppo complicato e così l’ospedale e la prefettura hanno chiesto l’intervento di un equipaggio dell’Aeronautica.
L’elicottero, che aveva a bordo un team medico specializzato nei trasporti in “biocontenimento” è partito dalla base di Cervia e ha raggiunto Cremona in poco tempo. Da lì è poi ripartito alla volta della provincia di Sondrio, con la paziente 62enne protetta all’interno di una speciale barella di cui sono dotate le forze armate italiane e poche altre al mondo. «Per affrontare l’emergenza coronavirus, il Ministero della Difesa ha messo a disposizione delle istituzioni sanitarie elicotteri di ultima generazione abitualmente utilizzati per molte tipologie di missioni, dalla ricerca e soccorso fino al supporto alle operazioni speciali - spiegano dallo Stato maggiore della Difesa - Questi velivoli sono anche in grado di caricare speciali barelle isolate, le cosiddette A.T.I. (Aircraft Transit Isolator), progettate specificamente per il trasporto aereo di pazienti altamente infettivi».
Fonte: video.lastampa.it
"Bisogna stare a casa", è questo il succo dell'appello di Barbara Balanzoni, medico anestesista rianimatore, sul'emergenza coronavirus. "C'è troppa gente in giro. Lo dico chiaramente - spiega sul suo profilo Facebook - perché a volte cercare di essere empatici non rende l'idea: non ci sono i posti nelle rianimazioni, non ci sono abbastanza respiratori. I posti in rianimazione sono un numero, i pazienti che hanno bisogno di rianimazione sono e saranno di più: l'unica cosa che si può fare in caso in cui non ci siano abbastanza respiratori è bloccare le sale operatorie, vuol dire che chi deve essere operato non può essere operato. Se continuate a stare assembrati nei bar, nelle discoteche, se continuate a fare la vostra vita come sempre, aumenterete il numero di contagi".
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