martedì 25 agosto 2020

IL PRESIDENTE MUSUMECI INCALZA CONTE E LAMORGESE DOPO CHE A LAMPEDUSA HANNO TROVATO ALTRI 58 MIGRANTI POSITIVI: “IL GOVERNO RISPONDA O VADO DAI PM”

 

“QUI HANNO CREATO DEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO"

"L’ORDINANZA PER LA CHIUSURA DEGLI HOTSPOT? NON C'È UNO SCONTRO POLITICO TRA STATO E REGIONE, PERCHÉ LO STATO SIAMO NOI” 

I SINDACI SICILIANI: "LE NOSTRE CITTÀ SONO BOMBE A OROLOGERIA. LA GENTE CI INSULTA..."


Michela Allegri per il Messaggero

 

musumeciMUSUMECI

Per Nello Musumeci non è prova di forza politica, ma è una questione di principio che è pronto a fare valere in tribunale: il presidente della Regione Siciliana, che ha emanato un'ordinanza che dalla mezzanotte prevede la chiusura degli hotspot, dice che «non c'è alcuno scontro politico tra Stato e Regione, perché lo Stato siamo noil».

 

Ma poi in conferenza stampa accusa il governo di creare «campi di concentramento in un deposito militare a Vizzini, abbandonato da anni», dove a inizio agosto è stata allestita una tendopoli da utilizzare per la quarantena dei migranti in caso di mancanza di posti negli altri centri. Intanto a Palazzo Chigi si ragiona sulla controffensiva: in settimana è previsto un Consiglio dei ministri nel quale l'esecutivo lavorerà all'impugnazione dell'ordinanza, considerata praticamente carta straccia.

migranti sicilia covidMIGRANTI SICILIA COVID

 

Musumeci rivendica la correttezza: se la competenza sull'immigrazione è del governo - sostiene il Ministero - «quella sanitaria è in carico alla Regione - sottolinea invece il presidente della Sicilia - Io agisco come soggetto attuatore per l'emergenza Covid, quindi da un punto di vista sanitario e di salute pubblica», spiega. I toni ieri si sono fatti sempre più accesi: «Se i soggetti che sono chiamati a dare attuazione alla mia ordinanza non dovessero farlo ci rivolgeremo alla magistratura».

 

I NUMERI Musumeci arriva al sodo, elencando una serie di numeri: a Lampedusa ci sono altri «58 migranti positivi al Covid», mentre in tutta la Regione, ieri, c'è stato un incremento di 65 positivi. Non viene però specificato un dettaglio: la Sicilia è la regione con il minor numero di tamponi effettuati in rapporto alla popolazione.

migranti siciliaMIGRANTI SICILIA

 

I test sono stati fatti solo sul 6,57 dei cittadini, che è meno della metà della media nazionale del 13,29 per cento. Lo rileva un report dell'ufficio statistica del Comune di Palermo . I numeri drammatici snocciolati da Musumeci riguardano anche gli sbarchi: «Solo a luglio sono arrivati 7.067 migranti; a metà agosto, oltre tremila. Lo scorso anno ad agosto sono stati in totale 1.268; a luglio, 1.088».

 

musumeci almiranteMUSUMECI ALMIRANTE

Intanto, mentre la conferenza stampa era in corso, a Trapani faceva scalo la nave quarantena «Azzurra» con 602 profughi a bordo, mentre a Lampedusa l'Aurelia era costretta a rimanere in rada a causa del mare mosso. Il governatore siciliano annuncia poi l'istituzione di una task force che verificherà le condizioni igienico-sanitarie negli hotspot e nei centri:

 

«Se dovessero risultare idonei, verrebbe meno l'ordinanza, se sarà confermato quello che abbiamo visto non si potrà consentire che in quelle strutture vengano ospitati esseri umani», chiosa Musumeci. Il coordinatore è il professore Cristoforo Pomara, dell'università di Catania, nominato con l'ordinanza dell'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, che prevede anche che «possano essere formulate proposte di chiusure o di riconversione delle strutture».

 

LE REAZIONI Il primo a commentare è stato Matteo Salvini: «Massimo sostegno a Musumeci che ha chiuso tutti i centri di accoglienza, chiedo agli amministratori della Lega di fare lo stesso». Poi è il turno di Giorgia Meloni: «Se gli esponenti del governo pentapiddino non sono in grado di difendere i confini, siano loro ad andare a casa. Blocco navale subito». Il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, oggi in Sicilia, invita invece Musumeci al «decoro istituzionale: ha parlato di campi di concentramento, si informi e misuri le parole».

CANALE SICILIA MIGRANTICANALE SICILIA MIGRANTI

 

LA DIFFICILE SFIDA DEI SINDACI SULL'ISOLA

FELICE CAVALLARO per il Corriere della Sera

 

Approda la motonave in arrivo da Lampedusa e s' infuria la sindaca grillina della città di Pirandello e Camilleri mentre, come deportati, i migranti vengono ammassati fra le transenne della banchina.

 

CANALE SICILIA MIGRANTICANALE SICILIA MIGRANTI

S' arrabbia Ida Carmina anche a costo di sposare la tesi di Nello Musumeci sulla chiusura degli hotspot: «Come si fa a trasferire a Porto Empedocle uno stuolo di migranti se il governo sa che arrivano da un focolaio con 58 positivi?». È uno dei quesiti che echeggia nel giorno della polemica contro l'ordinanza del governatore. Bersaglio di parole pesanti come pietre, stando al deputato dem Carmelo Miceli, responsabile Sicurezza del partito democratico: «Propaganda e provocazione gratuita, utile solo a creare allarmismo».

 

Ma da altre pietre sembra essere partita la controffensiva di Musumeci. Quelle volate sabato scorso al centro accoglienza di Lampedusa. Migranti contro migranti. Eritrei contro nigeriani. Tunisini contro subsahariani. Tutti in lotta per un angolo all'ombra di un albero, di un metro per piazzare il materassino di gomma per la notte. Effetto del sovraffollamento: 1.200 ospiti con 120 brandine in baracche fetide e bollenti.

migranti canale di siciliaMIGRANTI CANALE DI SICILIA

 

Da questo dato bisogna partire per cogliere l'amarezza della sindaca di Porto Empedocle che si sgola con i suoi, chiamando il vice ministro Cancelleri, cercando il premier Conte: «Non potete metterci nelle condizioni di pericolo in cui viviamo. L'altra sera sono scappati a decine dal porto. Molti non si sa dove siano finiti. Tanti si sono presentati in piazza la sera a ballare durante una manifestazione. Con la polizia che li inseguiva. Un pandemonio. Che agosto offriamo ai turisti?».

 

ignazio la russa nello musumeci (2)IGNAZIO LA RUSSA NELLO MUSUMECI

Basta spostarsi di poco per cogliere altrettanta amarezza nella sindaca di Favara, la giovane grillina Anna Alba alle prese con i balordi (si spera) che hanno incendiato un barcone di migranti piazzato davanti a un convento come simbolo di solidarietà e riflessione: «Tutto in fumo. Ci auguriamo che non si tratti di razzisti perché noi abbiamo dimostrato di non esserlo. Ma il governo non può lasciare soli i sindaci davanti a questo disastro e, pur considerando l'ordinanza di Musumeci un errore da un punto di vista giuridico, dico che la realtà dei centri sovraffollati è intollerabile».

 

migranti a lampedusa 2MIGRANTI A LAMPEDUSA 

Probabilmente con sorpresa dei vertici del Movimento, è la stessa posizione del sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, anche lui pentastellato, amareggiato a tal punto da avere inviato ieri sera una lettera ufficiale al premier Conte a nome dell'intero consiglio comunale chiedendo la chiusura immediata del Cara di Pian del Lago, il centro dove si ripetono scontri con la polizia e fughe in massa. Gambino descrive la sua come «una città sempre accogliente e solidale», ma spiega che «adesso i livelli di tensione sono diventanti troppo alti, come ho scritto al ministro Lamorgese che ha solo intensificato un po' i controlli per contenere le fughe».

 

migranti lampedusa 1MIGRANTI LAMPEDUSA 

Severo il giudizio rimbalzato su Palazzo Chigi: «Questa politica sorda alle richieste dei sindaci ci mette in grandi difficoltà con la nostra gente. Ogni mattina attraversiamo il portone del Comune inseguiti da improperi per la presenza dei migranti. Le nostre città stanno diventando delle bombe a orologeria. Occorre parlare con Bruxelles, come lei ha dimostrato di saper fare...».

 

Non manca il «fuoco amico» che imbarazza anche il responsabile sicurezza dem Miceli perché in una nota rivolta a Musumeci lo invita a visitare proprio il Cara di Caltanisetta «dove tutto funziona benissimo». Senza sapere della lettera inviata a Palazzo Chigi. Prova di un paradosso che lambisce la Chiesa con alcuni parroci muti, altri turbati e tanti altri ancora schierati come Don Lorenzo nella parrocchia di San Francesco a Siracusa, rigido con i fedeli: «Non venite a Messa, se gioite per l'ordinanza di Musumeci».

Fonte: qui


LA VENDETTA DI MUSUMECI 

IL PRESIDENTE DELLA SICILIA ATTACCA LA MAGISTRATA DEL TAR, MARIA CRISTINA QUILIGOTTI, CHE HA SOSPESO LA SUA ORDINANZA DI CHIUSURA DEI CENTRI MIGRANTI: “È STATA CONSULENTE DI ZINGARETTI, CHE È IL CAPO DEL PARTITO PIÙ IMPORTATE AL GOVERNO. LA MACCHINA INFERNALE DEL POTERE SI È MESSA IN MOTO, NOI NON CI FACCIAMO INTIMIDIRE". 

L’ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI MAGISTRATI AMMINISTRATIVI: "TONI INACCETTABILI”


Antonio Fraschilla per www.repubblica.it

 

musumeciMUSUMECI

All'indomani della sospensiva del Tar data alla sua ordinanza sui migranti, il governatore Nello Musumeci attacca a testa bassa la magistrata che ha firmato il decreto, la presidente del Tribunale amministrativo di Palermo Maria Cristina Quiligotti. "Il governo nazionale ha impugnato la nostra ordinanza - dice Musumeci -  lo ha fatto al Tar con un magistrato che non appare al di sopra di ogni sospetto. Secondo una 'malalingua' è stato consulente di Zingaretti che è il capo del partito più importate al governo. Abbiamo denunciato una amara realtà e di fronte a questa denuncia il governo nazionale fa finta di non capire e utilizza magistrati compiacenti".

 

TRIBUNALE AMMINISTRATIVO DI PALERMOTRIBUNALE AMMINISTRATIVO DI PALERMO

Il riferimento è a una nomina tra i "saggi della Regione Lazio per la semplificazione normativa" della Quiligotti. "Sta facendo effetto la decisione del Tar di Palermo che annulla la mia ordinanza la macchina infernale del potere si è messa in moto e produce effetti: la macchina del potere sappia che non ci facciamo intimidire", dice Musumeci. Per l’Associazione nazionale dei magistrati amministrativi  (Anma) le dichiarazioni contro il decreto della giudice Quiligotti "hanno già superato il limite di una critica tecnica nel merito, giuridica, e hanno assunto toni inaccettabili e da rispedire al mittente”.

Nello MusumeciNELLO MUSUMECI

 

Nella sua decisione Quiligotti critica nel merito l'ordinanza del governatore siciliano, che "va oltre i poteri delle Regioni" ma soprattutto si basa su un presupposto, quello del rischio diffusione del coronavirus, che non poggia su alcuna analisi e dato concreto: "Nessuna rigorosa istruttoria per dimostrare l'esistenza di un concreto aggravamento del rischio sanitario legato alla diffusione del Covid-19 tra la popolazione locale quale conseguenza del fenomeno migratorio", si legge nella decisione del Tar.

 

Musumeci rincara la dose parlando di "magistrati compiacenti del governo": "Noi andiamo avanti, naturalmente - avverte Musumeci - perchè al di là dei bizantinismi giuridici, siamo convinti di essere dalla parte della ragione. Stiamo combattendo una battaglia di civiltà a difesa della salute di chi si trova in Sicilia, non solo dei siciliani, ma anche di quei migranti che vengono trattati da oggetto di speculazioni.

 

NICOLA ZINGARETTINICOLA ZINGARETTI

Noi andiamo avanti, stiano tranquilli, non ci fermiamo al di quale di qualche prete spretato che si gira dal'altra parte.  Roma lo sappia. Se ne sono capaci, vincano questa battaglia, ma vincano con la forza della ragione, non con la ragione della forza". Nel frattempo, ha già fatto sapere il governatore - proseguono gli accessi e le verifiche della task force regionale: martedì mattina sarà a Lampedusa e nei giorni successivi saranno "verificati accuratamente" gli oltre 40 centri di accoglienza che sono censiti in Sicilia.

 

Le reazioni alle durissime affermazioni del governatore non tardano ad arrivare. Per Fabio Mattei, presidente Anma, “attaccare personalmente un giudice per una decisione non condivisa, mettere in discussione la sua autonomia è grave, perché così si contesta alla base l’indipendenza stessa della giustizia”. “La dottoressa Quiligotti - continua il presidente Anma - è una servitrice dello Stato, ed è stata in passato consulente giuridica e tecnica in modo trasversale, anche del ministro della Lega Calderoli, per fare un solo esempio, come spesso succede ai magistrati che offrono la loro ‘scienza e conoscenza’ per il buon funzionamento della pubblica amministrazione. Quella del Governatore Musumeci, - conclude Mattei, è quindi una polemica sbagliata, inaccettabile, pretestuosa: da rispedire al mittente.

 

Per difendere l’Italia, come si proclama spesso, si devono innanzitutto rispettare le sue istituzioni, a partire dalla giustizia amministrativa chiamata a dirimere controversie delicatissime e di rilevante impatto sulla società tutta. Purtroppo, in questi anni, abbiamo assistito a questa cattiva prassi, trasversale agli schieramenti politici, di attaccare alternativamente i Tar per decisioni non gradite, che non piacciono ai ‘potenti di turno’, a dimostrazione che i magistrati italiani non guardano in faccia nessuno, solo applicano la legge”.

MUSUMECI E SGARBIMUSUMECI E SGARBI

 

Sulf ronte politico interviene il Pd: "Apprendo che Nello Musumeci ha attaccato la credibilità del magistrato che annullato la sua ordinanza sui migranti - dice il deputato Santi Cappellani del Pd - non so se Maria Cristina Quiligotti sia stata in passato consulente di Zingaretti.

 

Anche fosse questo non giustifica in alcuna maniera il tentativo maldestro di Musumeci di ventilare l’ipotesi che sia “corrotta”, questo è il brutale significato che si cela dietro l’uso del termine “compiacente” e dietro la frase “non al di sopra di ogni sospetto”, usate da questo presidente della Regione. La mancanza di rispetto per le istituzioni sta oltrepassando tutti i limiti consentiti dalla normale dialettica politica. Spero si intervenga in tutte le sedi possibili".

Fonte: qui


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