venerdì 14 agosto 2020

COME MAI I GRILLINI CHE SI SCANDALIZZANO PER IL BONUS NON DICONO NIENTE SUL FAVORINO DI CONTE AL SUOCERO CESARE PALADINO?

NEL DECRETO RILANCIO E' STATO DEPENALIZZATO IL MANCATO VERSAMENTO DELLA TASSA DI SOGGIORNO, DA PECULATO A EVASIONE FISCALE, CHE AVEVA SPINTO PALADINO A PATTEGGIARE UN ANNO E DUE MESI, PER AVER INTASCATO 2 MILIONI DI EURO CHE DOVEVANO ANDARE AL COMUNE DI ROMA 

LA CASA DELLA TRENTA, L'AUTOASSOLUZIONE DELLA AZZOLINA: 

LE NORME AD PERSONAM A 5 STELLE


Massimo Malpica per “il Giornale”

GIUSEPPE CONTE OLIVIA PALADINO AL MAREGIUSEPPE CONTE OLIVIA PALADINO AL MARE

 

Ad personam. Nel governo Conte norme e leggine talvolta cadono a fagiolo per esponenti dello stesso esecutivo, regalando agli stessi, o a persone a loro vicine, vantaggi che è difficile definire inaspettati.

 

 

Lo stesso premier, come è noto, varando il decreto rilancio ha fatto un bel favore al «suocero», Cesare Paladino, papà della sua fidanzata Olivia.

 

olivia e cesare paladinoOLIVIA E CESARE PALADINO

Che, da proprietario dell'Hotel Plaza di Roma, aveva omesso di versare la tassa di soggiorno al Campidoglio tra 2014 e 2018, intascandosi quei 2 milioni di euro. Un «vizietto», a quanto pare, diffuso tra gli alberghi del Bel Paese e della capitale, visto che nell'indagine che aveva coinvolto Paladino c'erano in mezzo anche una ventina di altri hotel.

 

Paladino, accusato dal pm Paolo Ielo di peculato (quei soldi vengono incassati per conto delle casse pubbliche), a giugno 2019 chiede di patteggiare una pena a un anno, due mesi e sette giorni di reclusione.

cesare olivia paladinoCESARE OLIVIA PALADINO

 

Meno di un anno dopo, Conte nel decreto rilancio ai commi 3 e 4 dell'articolo 180 modifica il ruolo di riscossore per gli albergatori, e dunque il peculato per chi intasca la tassa di soggiorno si trasforma in «semplice» evasione fiscale(mentre è appropriazione indebita!).

 

I maligni potrebbero pensare a una mossa per dare una ripulita alla fedina penale del papà della fidanzata, e il senatore di Fi Lucio Malan rilancia la storia, oggi, ricordando il differente peso che il M5s sembra dare ai «furbetti» del bonus rispetto alla vicenda della depenalizzazione della tassa di soggiorno che ha «sgravato dall'accusa di peculato il padre della compagna» di Conte, spiega Malan, che attacca:

lucio malanLUCIO MALAN

 

«Trattandosi di 2 milioni sottratti ai cittadini commettendo un reato, e non dei famosi 600 euro percepiti in modo del tutto vergognoso ma senza infrangere la legge (peraltro anch' essa firmata dallo stesso governo che ha depenalizzato la tassa di soggiorno), ci aspettiamo almeno le stesse sdegnate reazioni, in particolare dagli esponenti del Movimento 5 stelle».

ELISABETTA TRENTA - LA CASA A SAN GIOVANNIELISABETTA TRENTA - LA CASA A SAN GIOVANNI

 

Nessuna leggina, ma solo un'interpretazione «personalistica» delle norme, dietro la storia della casa di servizio dell'ex ministro pentastellato della Difesa Elisabetta Trenta. Un alloggio di pregio che le era stato assegnato per servizio al momento dell'entrata nel precedente governo: 141,76 euro di canone, 173 euro in più per «affittare» anche l'arredamento. Non esattamente un prezzo di mercato.

ELISABETTA TRENTA E IL MARITO CLAUDIO PASSARELLIELISABETTA TRENTA E IL MARITO CLAUDIO PASSARELLI

 

Quando a settembre cade il governo, quell'alloggio ministeriale finisce riassegnato proprio al marito dell'ex ministro, il maggiore dell'Esercito Claudio Passarelli, e la coppia rivendica il diritto a vivere lì quando il caso viene alla luce.

 

La procura militare di Roma apre un fascicolo per capire meglio, la Trenta cede, e all'inizio dello scorso gennaio la coppia trasloca nella casa di proprietà, al quartiere Prenestino.

 

LUCIA AZZOLINALUCIA AZZOLINA

Ultimo caso in ordine di tempo, è l'autoassunzione della ministra dell'istruzione Lucia Azzolina, che nel 2017 aveva partecipato al concorso per dirigenti scolastici classificandosi al posto 2.543 quando, ad agosto 2019, viene pubblicata la graduatoria.

 

Due avvisi, nel giro di pochi giorni, fissano in 2,045 i dirigenti da assumere immediatamente. E il 4 agosto scorso con la Azzolina ministro, dal ministero arrivano altri 458 posti assegnabili in 18 regioni.

 

La Azzolina sembrerebbe ancora fuori (si arriverebbe al numero 2.503), ma un decreto dipartimentale di ottobre scorso, a nuovo governo fresco di insediamento, ripulisce la graduatoria, cancellando 80 candidati classificati prima della ministra, che dunque finisce per occupare un posto in graduatoria che le darebbe diritto, da subito, a essere assunta.

LUCIA AZZOLINALUCIA AZZOLINA

 

Ma ovviamente per fare la preside, la ministra potrà attendere di finire la sua esperienza al governo. Fonte: qui 

IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE SCRIVE AL “GIORNALE” SULL’AUTOASSUNZIONE DELLA AZZOLINA: “L’AUTORE CONFONDE I NUMERI” 

LA REPLICA DEL LINGUISTA MASSIMO ARCANGELI: “LA NOTA GIUDICA GRAVI E INFONDATE LE MIE PASSATE ACCUSE A LUCIA AZZOLINA, CHE RICONFERMO. LA MINISTRA, NEL COPIARE INTERI BRANI DA OPERE ALTRUI NEL LAVORO PER LA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE ALL'INSEGNAMENTO SECONDARIO, DISCUSSO A PISA E NELLE TESI DI PRIMO E SECONDO LIVELLO, METTENDO POI IN VENDITA I TRE ELABORATI SU UN SITO INTERNET, SI È MACCHIATA DI PLAGIO E HA VIOLATO IL DIRITTO D'AUTORE” 

Da “il Giornale” 

LETTERA DEL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE A “IL GIORNALE” 

Con riferimento all'articolo pubblicato in data 12 agosto sul vostro quotidiano, a firma di Massimo Arcangeli e dal titolo Così la Azzolina si è auto-assunta, i cui contenuti sono stati ripresi anche nell'articolo pubblicato il 13 luglio a firma di Massimo Malpica, il ministero dell'Istruzione precisa quanto segue.

Pur di dimostrare che la ministra è stata già assunta dal ministero (auto-assunta è impossibile perché è l'Amministrazione che assume, non il ministro in carica, per la nota separazione dei poteri prevista dalla legge), l'autore confonde i numeri, sostenendo che lo scorrimento di quest' anno della graduatoria dei vincitori del concorso per dirigenti scolastici arriverà necessariamente alla posizione in cui si trova la ministra.

 

LUCIA AZZOLINA - I PASSAGGI DELLA TESI COPIATI DAI MANUALILUCIA AZZOLINA - I PASSAGGI DELLA TESI COPIATI DAI MANUALI

Secondo Arcangeli, infatti, gli 80 posti lasciati liberi da coloro che sono stati depennati dalla graduatoria nel 2019 andrebbero aggiunti ai 458 autorizzati per l'anno 2020. Non è così. Di quei posti liberati dai depennati, 61 sono stati utilizzati per scorrere la graduatoria fino a chiamare il candidato 2.045, in sostituzione dei rinunciatari (vedi avviso 28 agosto 2019 e graduatoria approvata con decreto n. 1229 del 7 agosto 2019).

 

MASSIMO ARCANGELIMASSIMO ARCANGELI

Le restanti rinunce sono intervenute successivamente allo scorrimento, a ridosso dell'inizio dell'anno scolastico, quando non era più possibile fare scorrimenti. Quei posti, nel 2019, sono stati coperti con reggenze e ora sono stati conteggiati tra i 458 vacanti e disponibili per il prossimo anno scolastico.

 

Quindi, non è affatto corretto sommare i depennati del 2019 ai posti vacanti e disponibili del 2020. In conclusione, quest' anno si assumeranno 458 dirigenti scolastici. Conti alla mano, non si arriva alla posizione in cui si trova attualmente la ministra, la 2.543. Azzolina non risulterà, dunque, fra i nuovi assunti.

 

lucia azzolinaLUCIA AZZOLINA

Salvo che non ci siano decine di rinunce. Si ricorda, infine, che l'autore dell'articolo, Massimo Arcangeli, è stato componente della Commissione che ha esaminato e promosso la dottoressa Azzolina durante la prova orale del concorso a dirigente scolastico.

 

Ufficio Stampa ministero dell'Istruzione

 

RISPOSTA DI MASSIMO ARCANGELI

Rispondo alla nota del Ministero dell'Istruzione quanto all'«autoassunzione» di Lucia Azzolina a dirigente scolastico (torno a virgolettare autoassunzione per il necessario distanziamento «emotivo»), aggiungendo al quadro un elemento decisivo a conferma della mia ricostruzione.

 

lucia azzolina 5LUCIA AZZOLINA 5

1.L'avviso del 28 agosto 2019 (n. 38777), con cui si invitavano i candidati ds dal n. 1985 al n. 2045 a presentare istanza per scegliere una delle 17 regioni disponibili, informava del ricevimento di un limitato numero di rinunce senza quantificarle, presentando per giunta il processo come ancora in corso.

 

Nell'atto (come negli altri successivi) non si forniva alcun elenco nominativo degli aspiranti dirigenti scolastici rinunciatari, e dunque il rinvio ministeriale a quell'avviso non è pertinente.

 

MASSIMO ARCANGELIMASSIMO ARCANGELI

2.«Le restanti rinunce», prosegue la nota del Miur, «sono intervenute successivamente allo scorrimento, a ridosso dell'inizio dell'anno scolastico, quando non era più possibile fare scorrimenti».

 

L'a. s. 2019-2020 si è concluso, ma la lista dei 3.420 candidati ds idonei è stata riproposta identica, senza gli 80 depennamenti dell'allegato al decreto del 9 ottobre 2019, nell'allegato al decreto del 6 agosto 2020.

 

luigi di maio lucia azzolinaLUIGI DI MAIO LUCIA AZZOLINA

Il Ministero avrebbe dovuto aggiornarla, ma non l'ha fatto: nell'elenco compaiono, fra il n. 41 e il n. 2043, tutti gli 80 candidati allora depennati. Il decreto del 9 ottobre, inoltre, non parlava di depennamenti conseguenti alle sole rinunce al ruolo (come avviene invece in tanti decreti emanati dalle direzioni generali degli uffici scolastici regionali), perché presumibilmente impedito dal rinvio all'art. 15, comma 4 del bando di concorso per i dirigenti scolastici (Gazzetta Ufficiale, 4a serie speciale, n. 90, 24 novembre 2017), in cui le cause di depennamento non si esaurivano nelle rinunce: «Sono altresì depennati dalla graduatoria coloro che, senza giustificato motivo, non prendono servizio nel termine indicato dall'USR con l'atto di invito alla sottoscrizione del contratto di cui al comma 3, o che non perfezionano l'assunzione con la presentazione, entro trenta giorni, dei documenti richiesti dal successivo art. 16 per l'assunzione medesima».

LUCIA AZZOLINALUCIA AZZOLINA

 

3.Precisa l'Avviso del Miur del 4 agosto 2020 (n. 23350): «per i candidati inclusi con riserva nella graduatoria generale di merito resta confermata l'assegnazione all'Ufficio Scolastico Regionale secondo la priorità di scelta ma non potranno essere assunti. Pertanto, per questi ultimi resta possibile solo l'accantonamento del posto nella regione prescelta in attesa della definizione del relativo contenzioso».

LUCIA AZZOLINA - I PASSAGGI DELLA TESI COPIATI DAI MANUALILUCIA AZZOLINA - I PASSAGGI DELLA TESI COPIATI DAI MANUALI

 

Scorrendo la graduatoria allegata al decreto del 6 agosto 2020 si scopre che 50 (dal n. 263 al n. 2442) dei 74 candidati contrassegnati con un asterisco, perché «ammessi con riserva in esecuzione di provvedimenti cautelari», precedono Azzolina in graduatoria. Secondo l'avviso del 4 agosto 2020, dunque, quei 50 candidati non saranno assunti. Se pure stiamo ai soli 2.045 ds immessi in ruolo il 1° settembre 2019, e vi sommiamo i 458 posti ora disponibili, otteniamo la risaputa cifra di 2.503.

 

lucia azzolina 1LUCIA AZZOLINA

La ministra dell'Istruzione è alla posizione n. 2543, e sono perciò 40 quelle che la dividono dall'ultima utile per l'assunzione. Anche in questo caso Azzolina sarebbe pertanto assumibile: da 2.543, sottraendo i 50 candidati che non lo sono, si ottiene 2.493, un numero al di sopra della posizione limite per ottenere il ruolo (ripeto: 2.503).

 

LUCIA AZZOLINALUCIA AZZOLINA

4.La nota del Miur giudica gravi e infondate le mie passate accuse a Lucia Azzolina, che riconfermo. La ministra, nel copiare interi brani da opere altrui nel lavoro per la Scuola di Specializzazione all'Insegnamento Secondario, discusso a Pisa (non una relazione di tirocinio ma una vera tesi, come mi confermò Stefano Malvagia, il funzionario che coordinava al tempo la segreteria della SSIS per la Toscana), e nelle tesi di primo e secondo livello, mettendo poi in vendita i tre elaborati su un sito internet, si è macchiata di plagio e ha violato il diritto d'autore. Massimo Arcangeli

Fonte: qui

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