martedì 27 luglio 2021

“IL GREEN PASS? E' COME NEI REGIMI DISPOTICI: LA DISCRIMINAZIONE DI UNA CATEGORIA DI PERSONE, CHE DIVENTANO AUTOMATICAMENTE CITTADINI DI SERIE B, È DI PER SÉ UN FATTO GRAVISSIMO”

 

"NON POSSIAMO TACERE CHE CI TROVIAMO IN UNA FASE DI SPERIMENTAZIONE DI MASSA SUL VACCINO"

Da iltempo.it

 

massimo cacciariMASSIMO CACCIARI

Bomba sul green pass di Massimo Cacciari: è da regime dispotico, come è autoritaria la discriminazione in corso di chi non vuole vaccinarsi. L'Istituto italiano degli studi filosofici di Napoli pubblica un clamoroso intervento di Cacciari a doppia firma con un altro importante filosofo, Giorgio Agamben. Questo il testo:


La discriminazione di una categoria di persone, che diventano automaticamente cittadini di serie B, è di per sé un fatto gravissimo, le cui conseguenze possono essere drammatiche per la vita democratica. Lo si sta affrontando, con il cosiddetto green pass, con inconsapevole leggerezza. Ogni regime dispotico ha sempre operato attraverso pratiche di discriminazione, all’inizio magari contenute e poi dilaganti. Non a caso in Cina dichiarano di voler continuare con tracciamenti e controlli anche al termine della pandemia.

Giorgio AgambenGIORGIO AGAMBEN

 

E varrà la pena ricordare il ‘passaporto interno’ che per ogni spostamento dovevano esibire alle autorità i cittadini dell’Unione Sovietica. Quando poi un esponente politico giunge a rivolgersi a chi non si vaccina usando un gergo fascista come ‘li purgheremo con il green pass’ c’è davvero da temere di essere già oltre ogni garanzia costituzionale. Guai se il vaccino si trasforma in una sorta di simbolo politico-religioso. Ciò non solo rappresenterebbe una deriva anti-democratica intollerabile, ma contrasterebbe con la stessa evidenza scientifica.

 

Nessuno invita a non vaccinarsi! Una cosa è sostenere l’utilità, comunque, del vaccino, altra, completamente diversa, tacere del fatto che ci troviamo tuttora in una fase di ‘sperimentazione di massa’ e che su molti, fondamentali aspetti del problema il dibattito scientifico è del tutto aperto. La Gazzetta Ufficiale del Parlamento europeo del 15 giugno u.s. lo afferma con chiarezza: «È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, anche di quelle che hanno scelto di non essere vaccinate». E come potrebbe essere altrimenti?

massimo cacciari accordi e disaccordi 2MASSIMO CACCIARI ACCORDI E DISACCORDI 

 

Il vaccinato non solo può contagiare, ma può ancora ammalarsi: in Inghilterra su 117 nuovi decessi 50 avevano ricevuto la doppia dose. In Israele si calcola che il vaccino copra il 64% di chi l’ha ricevuto. Le stesse case farmaceutiche hanno ufficialmente dichiarato che non è possibile prevedere i danni a lungo periodo del vaccino, non avendo avuto il tempo di effettuare tutti i test di genotossicità  e di cancerogenicità. ‘Nature’ ha calcolato che sarà comunque fisiologico che un 15% della popolazione non assuma il vaccino. Dovremo dunque stare col pass fino a quando?”.

 

vaccino alle giovani donneVACCINO ALLE GIOVANI DONNE

Poi Cacciari e Agamben concludono così: “Tutti sono minacciati da pratiche discriminatorie. Paradossalmente, quelli ‘abilitati’ dal green pass più ancora dei non vaccinati (che una propaganda di regime vorrebbe far passare per ‘nemici della scienza’ e magari fautori di pratiche magiche), dal momento che tutti i loro movimenti verrebbero controllati e mai si potrebbe venire a sapere come e da chi. Il bisogno di discriminare è antico come la società, e certamente era già presente anche nella nostra, ma il renderlo oggi legge è qualcosa che la coscienza democratica non può accettare e contro cui deve subito reagire”. Fonte: qui


"LA DERIVA È QUELLA DI UNA SOCIETÀ DEL "SORVEGLIARE E PUNIRE" 

CACCIARI SPIEGA PERCHÉ È CONTRARIO AL GREEN PASS: “NULL'ALTRO E’ CHE UN MEZZO SURRETTIZIO PER PROLUNGARE ALL'INFINITO (MAGARI CON VACCINAZIONI RIPETUTE) UNA SORTA DI MICRO LOCKDOWN" - GRAMELLINI: "L'OPINIONE DEI FILOSOFI AGAMBEN E CACCIARI SUI VACCINI VALE QUELLA DELL'IMMUNOLOGO FAUCI SULL'ESISTENZIALISMO: UN PO' POCO PER TRARNE DEDUZIONI CATASTROFICHE SULLA FINE DELLA DEMOCRAZIA"


ECCO PERCHÉ DICO NO AL GREEN PASS E ALLA LOGICA DEL SORVEGLIARE E PUNIRE

anthony fauciANTHONY FAUCI

Massimo Cacciari per "la Stampa"

 

Giorgio Agamben ed io abbiamo deciso di pubblicare, in un sito estraneo a ogni fazione politica, e senza alcuna intenzione di farne un«documento» o un «manifesto», un breve testo sulla vicenda del cosiddetto green-pass non solo e non tanto per la gravità della norma in sé, ma per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica democratica sul «segnale di pericolo» che essa esprime.

 

Viviamo da oltre un ventennio in uno stato di eccezione che, di volta in volta, con motivazioni diverse, che possono apparire anche ciascuna fondata e ragionevole, condiziona, indebolisce, limita libertà e diritti fondamentali. E ciò in un contesto complessivo in cui cresce la crisi dell'idea stessa di rappresentanza e, nel nostro Paese, da un decennio ormai la dialettica politica e parlamentare non è in grado di esprimere da sé la guida del governo.

 

massimo cacciari accordi e disaccordi 1MASSIMO CACCIARI ACCORDI E DISACCORDI 1

Soltanto ciechi e sordi, oppure persone che non vedono a un palmo dal naso dei propri «specialismi», possono ritenere oziose tali considerazioni. Così non si fa che inseguire emergenza dopo emergenza le più varie «occasioni», senza coscienza della crisi, senza la precisa volontà di uscirne politicamente e culturalmente. Invece di un'informazione adeguata si procede ad allarmi e diktat, invece di chiedere consapevolezza e partecipazione si produce un'inflazione di norme confuse, contraddittorie e spesso del tutto impotenti.

 

Che il green-pass sia una di queste è del tutto evidente. Non solo è surreale che la si adotti il giorno dopo che le stesse autorità hanno consentito mega-schermi su tutte le piazze d'Italia per gli Europei e addirittura organizzato una manifestazione di massa per il trionfo degli azzurri( quanto sono costati in contagi e peggio i lieti eventi?), ma come è possibile non chiedersi la ragione della sua estrema urgenza, se la campagna di vaccinazione procede ai ritmi che lo stesso Draghi racconta? In base a questi, tutti gli italiani fuorchè i bambini dovrebbero risultare vaccinati entro settembre. E, dunque, non bastano i vaccini? Si teme che non funzionino?

massimo cacciari accordi e disaccordi 2MASSIMO CACCIARI ACCORDI E DISACCORDI 2

 

 Il green-pass diventerebbe, allora, null'altro che un mezzo surrettizio per prolungare all'infinito - magari con vaccinazioni ripetute - una sorta di micro lockdown Suona sgradevole dircelo, ma è la realtà del mondo contemporaneo che ce lo impone: in forme ovattate e quasi indolori la deriva è quella di una società del «sorvegliare e punire».

 

È la società in cui le forme di controllo e sorveglianza immanenti alle tecnologie che tutti usiamo si stanno sempre più accordando ai regimi politici. La democrazia è fragile, delicata - e quella che noi conosciamo giovanissima, inesistente prima del 1945. Ogni provvedimento che discrimina tra cittadini ne lede i principi - e soprattutto quando suoni immotivato o non sufficientemente motivato. L'idea di democrazia comporta un'opinione pubblica bene informata che partecipa consapevolmente, e cioè criticamente, alle decisioni dei suoi rappresentanti. Sono idee ed esigenze che non avvertiamo neppure più, tutti a caccia di «assicurazioni a prescindere»?

 

MASSIMO CACCIARIMASSIMO CACCIARI

Se così fosse, brutti tempi davvero Premesso che qui non si tratta di no-vax, di ideologie neo-naturiste e altre scemenze, e che è gravissimo invece che sotto tale etichetta la stragrande maggioranza della stampa e dei media facciano un mucchio di qualsiasi opinione critica ( qui, sì, sarebbe necessario «discriminare»), chiediamo con grande umiltà alla Scienza: non dovrebbe un cittadino leggere e sottoscrivere prima della vaccinazione l'informativa dello stesso ministero della Salute?

 

Che cosa ne pensa la Scienza del documento integrale Pfitzer in cui si dice apertamente che non è possibile prevedere gli effetti del vaccino a lunga distanza, poiché non si sono potute rispettare le procedure previste (solo 12 mesi di sperimentazione a fronte degli anni che sono serviti per quello delle normali influenze)?

 

GREEN PASS STAZIONEGREEN PASS STAZIONE

Risponde alla realtà o no che i test per stabilire genotossicità e cangerotossicità dei vaccini in uso termineranno solo nell'ottobre del '22? La fonte è European Medicine - ma potrebbe trattarsi di no-vax mascherati E' vero o no che mentre lo stesso ministero della Sanità ha dichiarato che la somministrazione del vaccino è subordinata a condizioni e in via provvisoria, nessun protocollo è ancora stabilito per quanto riguarda soggetti immunodepressi o con gravi forme di allergia? Astrazeneca ha detto che su queste questioni pubblicherà una relazione finale nel marzo del '24.

 

Vero o falso che sono aumentati in modo estremamente significativo i casi di miocarditi precoci in giovani che hanno ricevuto il vaccino? O mente il Center for disease control? Che in Israele e in Gran Bretagna molti dei decessi nell'ultimo periodo sono di persone che avevano già ricevuto la doppia dose è una fake news? Che significa tutto questo? Che il vaccino è inutile, che non dobbiamo vaccinarci? Assolutamente no; significa che deve essere una scelta libera, e una scelta è libera solo quando è consapevole. Siamo liberi solo quando decidiamo in base a dati precisi e calcolando razionalmente costi e benefici per noi e per gli altri.

Così io ho fatto e mi sono vaccinato, pur ignorando danni eventuali a lunga scadenza e pur sapendo che potevo comunque ammalarmi o contagiare altri non vaccinati (poiché mi risulta che così possa avvenire, o la Scienza lo nega?). Uno scienziato, che passa per essere tra i primi del suo campo, la genetica (ma magari non è vero - non mi pronuncio in attesa di conferma da parte del ministro Speranza), R.W. Malone scrive: «Il governo (si riferiva a quello americano) non è trasparente su quali siano i rischi. E quindi le persone hanno il diritto a decidere se accettare o no i vaccini».

 

La stessa identica cosa è scritta nella G.U. del Parlamento Europeo in data 15 giugno u.s.: «E' necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate e anche di quelle che hanno scelto di non esserlo». E qui la questione interessa giuristi e costituzionalisti. Con la stessa modestia con cui mi appello al parere della Scienza (anche se fino ad oggi non ha proprio brillato per unanimismo), ora mi appello a quello dei cultori del Diritto.

 

GREEN PASS STAZIONEGREEN PASS STAZIONE

È legittima l'imposizione, poiché di imposizione si tratta senza dubbio, di un trattamento sanitario, e nella fattispecie di un trattamento sanitario che presenta le zone d'ombra, i dubbi, i problemi che ho succintamente ricordato? Esistono molte altre malattie infettive - si prevede il green-pass anche per morbillo, scarlattina, tosse cattiva?

 

E, conseguentemente, la norma che impedisce di salire su un treno con la febbre varrà da qui all'eternità? Dichiareremo fuori legge l'aver febbre, non importa se per aver contratto la peste o per una indigestione? Metteremo nella carta d'identità le nostre condizioni di salute? Che ne pensa la Scienza del Diritto? Quando subiremo qualsiasi provvedimento o norma senza chiederne la ragione e senza considerarne le possibili conseguenze, la democrazia si ridurrà alla più vuota delle forme, a un fantasma ideale.

Fonte: qui

“USANO LO STATO D’EMERGENZA PERENNE PER CONTROLLARCI. SONO LE TATTICHE CHE HANNO SEMPRE USATO GLI STATI AUTORITARI“ 

CACCIARI CONTINUA A MARTELLARE: "SI PUO’ SAPERE QUANDO FINIRA’ L’EMERGENZA, I VACCINI CI LIBERANO OPPURE NO? LA CARTA VERDE GENERA DISCRIMINAZIONI 

IL VIMINALE SI È SCAGLIATO CONTRO LE MANIFESTAZIONI ANTI GREEN PASS DICENDO CHE NON ERANO AUTORIZZATE. AH NO? E LA MANIFESTAZIONE DI MASSA CON GLI AZZURRI IN TRIONFO? 

PAOLO GUZZANTI HA DETTO CHE HEGEL MI DATO ALLA TESTA? POVERETTO. IO E AGAMBEN SIAMO I DUE… 

BORDATA A DRAGHI PER LA CONFERMA DI SPERANZA

Alessandro Rico per “La Verità”

 

massimo cacciariMASSIMO CACCIARI

L'esplosivo intervento sul green pass, che produce una «discriminazione» da «regime dispotico», firmato insieme a Giorgio Agamben sul sito dell'Istituto italiano per gli studi filosofici, è costato a Massimo Cacciari una valanga di contestazioni.

 

I detrattori sono arrivati a squalificarlo, praticamente, come un complottista rimbecillito e No vax. Ieri, allora, il professore si è armato di nuovo di carta e penna. Ed è tornato a difendere la sua opposizione al lasciapassare per i vaccinati in un lungo e densissimo articolo sulla Stampa.


Professor Cacciari, nel pezzo lei ha osservato che il green pass rientra nella logica dell'«emergenza permanente», perseguita all'interno della società del «sorvegliare e punire». Allora, la pandemia non c'entra niente?

«C'entra anche la pandemia, come c'entrava l'immigrazione, come c'entrava il terrorismo e come c'entravano tutte le emergenze, che sono senza dubbio fenomeni reali».

massimo cacciari accordi e disaccordi 1MASSIMO CACCIARI ACCORDI E DISACCORDI 1

 

Ma le emergenze vengono usate per introdurre pervasivi dispositivi di controllo?

«Inconsapevolmente. Non credo che ci sia un piano».

E dove starebbe il problema?

«Io richiamo l'attenzione su una tendenza che potrebbe diventare molto pericolosa, proprio perché è percorsa in modo inconsapevole».

 

Si spieghi.

«La nostra situazione è complicatissima, la nostra è un'epoca caratterizzata da grandi trasformazioni. Però, il fatto che esse vengano affrontate, anziché con strategie politiche, con lo stato d'emergenza perenne, desta in me molta preoccupazione. Ma temo di essere tra i pochi che la avvertono Pare che siano tutti contenti, che vada a tutti bene così».

 

massimo cacciari accordi e disaccordi 3MASSIMO CACCIARI ACCORDI E DISACCORDI 

Lei e Giorgio Agamben avete sottolineato che la Cina si sta predisponendo a mantenere questi strumenti di sorveglianza, anche a pandemia finita.

«Hanno detto che, con ogni probabilità, dovranno essere mantenuti».

 

Rischiamo che succeda anche da noi?

«Ma è evidente! Fintantoché le emergenze vengono affrontate inseguendole, è chiaro che non c'è capacità di prevedere, di prevenire e, quindi, la strategia per uscirne è sempre quanto mai incerta. Quando potrà finire l'emergenza? Quali saranno i dati in base ai quali ci sarà permesso di vivere? Non si sa».

 

In parole povere, non è chiara la soglia tra emergenza e normalità.

massimo cacciari accordi e disaccordi 2MASSIMO CACCIARI ACCORDI E DISACCORDI 

«Non è chiaro assolutamente niente».

 

In che senso - lo affermate sempre lei e Agamben - il vaccino potrebbe diventare un «simbolo politico-religioso»?

«Be', se viene usato con scopi discriminatori, è chiaro che, per qualcuno - altri, mi auguro, continueranno a usare la ragione - il fatto che una persona non sia vaccinata potrà rappresentare un elemento distintivo, che assume un senso ideologico, politico e, quindi, discriminatorio. E questo, in democrazia, è pericolosissimo».

 

Perché?

«Perché sono le tattiche che hanno sempre usato gli Stati autoritari per realizzare i loro disegni».

 

E allora, vede che c'è un disegno autoritario?

«No. Il pericolo attuale, semmai, è quello dell'inconsapevolezza».

 

Stiamo scivolando verso l'autoritarismo senza accorgercene? Non c'è nessun piano?

«No, non c'è nessun piano. E mi viene da aggiungere: purtroppo».

È peggio

massimo cacciari accordi e disaccordiMASSIMO CACCIARI ACCORDI E DISACCORDI

«Dal punto di vista della qualità del ceto politico, direi di sì».

 

Lei denuncia un conflitto tra i diktat emessi nel nome della scienza e i limiti imposti dal diritto.

«Mi sono limitato a rivolgere una domanda a chi se ne intende. L'imposizione di fatto di un trattamento sanitario, a prescindere dalle condizioni del soggetto, non mi sembra proprio in linea con la Costituzione. Sembrava così anche al Parlamento europeo».

 

Allude al Regolamento sul green pass, che proibisce di discriminare i non vaccinati?

«Sì. E sembrava così anche allo stesso ministero della Salute, a vedere le prime direttive che ha emanato».

 

Il Viminale si è scagliato contro le manifestazioni anti green pass: «Non erano autorizzate».

«Ah no? E la manifestazione di massa con gli azzurri in trionfo?».

 

Quel che è interessante è la motivazione proposta da Luciana Lamorgese: permesso negato, perché sarebbero stati branditi «simboli del passato», come la stella di David.

«Ovviamente, la stella gialla è una totale idiozia».

Giorgio AgambenGIORGIO AGAMBEN

 

È di cattivo gusto, ma il fatto che una manifestazione non venga autorizzata perché si usano simboli e slogan disturbanti, non è un altro segno di questo scivolamento verso l'autoritarismo?

«Be', ripeto: dobbiamo renderci conto che, in una situazione di crisi che permane, ormai, da quasi una generazione e che viene affrontata con questi sistemi occasionali, a colpi di norme contraddittorie e soltanto con una logica penalistica, la deriva è molto pericolosa».

 

Quindi?

«Le persone che hanno un minimo di cultura storica e avvedutezza dovrebbero comprenderlo. Dopodiché, è chiaro che non siamo assolutamente in un regime autoritario. Ma di buone intenzioni, sono lastricate le strade di tutti gli inferni».

 

Che si può fare?

MASSIMO CACCIARIMASSIMO CACCIARI

«Ho scritto decine di articoli sull'Espresso, sulla Stampa, che si concludevano con questo invito: "Pensiamoci". Il lockdown? Bene, ma pensiamoci. Ci limitano le libertà? Pensiamoci. Si ricorda che una ventina d'anni fa c'è stato Schengen?».

 

La libera circolazione dei cittadini.

«Ecco. Veda un po': è successo qualcosa di così drammatico e traumatico, tipo una terza guerra mondiale, per cui dobbiamo trovarci in questa situazione dopo 20 anni? Le cose che ci sono successe non erano affrontabili in modo più razionale e con misure meno pericolose per i diritti individuali e la libertà di ciascuno? Io non penso».

luciana lamorgeseLUCIANA LAMORGESE

 

Che pensa, invece?

«Che un ceto politico, preso alla sprovvista da questo diluvio di crisi, le abbia gestite in modo occasionale, senza strategia e anche senza l'autorevolezza necessaria».

 

Possiamo svolgere il passaggio successivo? Essendo incapace di governare le crisi, il ceto politico si aggrappa al controllo.

«È proprio quello che fanno».

 

A manifestare contro il green pass ci sono solo No vax, fascisti, nazisti? O in quelle piazze c'è qualcosa di più?

CACCIARICACCIARI

«Ci saranno stati pure Casapound e i fascisti, che vuole che ne sappia. Sono 20 anni che non vado a una manifestazione. Ma da quanto mi risulta da lettere e email che ricevo, ci sono molte persone che non hanno niente a che fare con Casapound e con altre fazioni politiche e che hanno le palle piene».

 

Si può essere contro il green pass senza essere dei No vax, no?

«È esattamente quello che ho scritto ieri sulla Stampa. Vuole che io sia contro i vaccini? Le sette religiose sono contro i vaccini. Io sono contro il green pass!».

 

C'è chi le ha dato pure del No vax. E Paolo Guzzanti, sul Riformista, ha firmato un articolo intitolato: «Ehi, Cacciari, ma Hegel ti ha dato alla testa?».

«Chi?».

 

Paolo Guzzanti.

«Ah. Eh vabbe', poveretto. Io e Giorgio Agamben siamo i due filosofi italiani più importanti e più tradotti al mondo. Basta così. Vuole che ci misuriamo con Paolo Guzzanti?».

speranza draghiSPERANZA DRAGHI

 

Sulla Stampa, lei ricordava che, a ben vedere, l'Italia è piuttosto avanti con la campagna vaccinale.

«Esatto».

 

Qualcuno sostiene che, poiché il governo Draghi, come il governo Conte, ha fatto ben poco su scuola e trasporti, abbia trovato un diversivo.

«Non credo. Per me, hanno paura di un'altra ondata di Covid, non avendo altra strategia che non sia quella dei vaccini. Perché ci sono tante cose che voi giornalisti non riprendete, eh».

 

Di che parla?

«Se si smanetta un po' su Internet, si scoprono parecchie associazioni mediche che promuovono protocolli per le cure precoci e spiegano che hanno guarito molti malati senza bisogno dei vaccini».

cacciariCACCIARI

 

È l'unico rimprovero che non può rivolerci: La Verità è stato uno dei pochi giornali ad aver sempre scritto dei protocolli terapeutici.

«E allora bravi! Il punto è che ci sono queste voci, ma il governo, fin dall'inizio, non ha voluto adottare altra strategia che quella del vaccino. Ma a questo punto, il vaccino dovrebbe già dare alcuni risultati, no? Tali da permetterci di vivere con un po' più di tranquillità, no?».

 

L'ha delusa l'approccio di Mario Draghi?

«Non mi aspettavo niente di diverso. Non sono temi che Draghi frequenta e, probabilmente, sono problemi che nemmeno gli interessano granché. È lì per altri motivi, per il resto ha seguito l'andazzo del precedente governo. Già la conferma del ministro la diceva lunga».

 

Il fatto che non abbia sostituito Roberto Speranza, faceva capire che non avrebbe cambiato registro?

«Ma certamente».

cacciari dito medioCACCIARI DITO MEDIO

 

Sul green pass, tuttavia, Draghi si è esposto molto. In conferenza stampa ha giurato che il green pass offre la garanzia di trovarsi tra persone che non sono contagiose. Il che, in termini scientifici, è falso.

«Certo».

 

E lui stesso ha preteso che i giornalisti in arrivo a Palazzo Chigi presentassero un tampone negativo, anche se avevano completato il ciclo vaccinale. È strano se poi gli italiani si sentono presi in giro?

«Appunto, appunto. La questione è questa: con il vaccino, è finita o non è finita?». Fonte: qui

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