giovedì 8 luglio 2021

Forse abbiamo trovato un pianeta dove c'è vita, poco lontano dalla Terra

Encelado, satellite di Saturno, è ormai il sospettato principale nella ricerca di vita nel Sistema solare.

La sonda Cassini-Huygens è stata lanciata nel 1997 per studiare il sistema di Saturno, compresi i suoi satelliti. 10 anni dopo è arrivata su Encelado, il sesto satellite del pianeta, rintracciando una serie di eventi che potrebbero essere associabili alle bocche idrotermali che dal fondo dell'oceano emettono sbuffi verso la superficie.

La quantità di metano presente in questi getti per anni è stata analizzata e discussa e ora gli scienziati hanno determinato che nessun processo noto può pompare fuori la quantità di metano osservata su Encelado. Quindi è un processo totalmente sconosciuto o potrebbe essere provocato da qualcosa di origine biologica.

illustration of vapour plumes erupting from the surface of enceladus, saturns sixth largest moon, created on july 26, 2018 illustration by tobias roetschfuture publishing via getty images
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"Volevamo sapere: i microbi simili alla Terra che 'mangiano' il diidrogeno e producono metano potrebbero spiegare la quantità sorprendentemente grande di metano rilevata da Cassini?" ha detto il biologo Regis Ferriere dell'Università dell'Arizona.

"La ricerca di tali microbi, noti come metanogeni, sul fondo marino di Encelado richiederebbe missioni di immersione profonda estremamente impegnative che non saranno visibili per diversi decenni".

La particolarità di questo piccolo mondo è che è protetto da uno spesso strato di ghiaccio al di sotto del quale si estende un oceano globale che potenzialmente può ospitare vita, creando una temperatura decente con la forza delle correnti.

Ferriere è stato molto chiaro su questo punto: "Non possiamo scartare l'ipotesi di vita come altamente improbabile. Per rifiutarla, abbiamo bisogno di più dati dalle missioni future".

Fonte: qui


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