mercoledì 11 marzo 2020

Oggi 196 deceduti, per un totale di 827, 1480 i contagiati in più per un totale di 10590(600 contagiati sono quelli mancanti nei dati comunicati ieri per la Lombardia)

Totale guariti per oggi 41, per un totale di 1045

Contagiati ieri in più 529+600=11129 circa contagiati in più per un totale di 9114.
Oggi i contagiati sono circa 1480 per un totale di 10590, in terapia intensiva sono 1028.

Coronavirus, oltre 2mila malati in più, 1045 i guariti. 
Autocertificazione anche se si esce a piedi
Borrelli: "Dati appaiono elevati, ma sono nel trend dei giorni scorsi". La Lombardia vuole chiudere uffici, fermare bus e metro


Sono 10.590 i malati complessivi di Covid19, quelli ricoverati con sintomi 5.838  e 3.724 sono in isolamento domiciliare, mentre i guariti sono in tutto 1045, dei quali 41 oggi. Nel bollettino quotidiano il commissario per l'emergenza Coronavirus, Angelo Borrelli, ha poi precisato che il numero di malati è aumentato di 2.076 unità rispetto a ieri, mentre il numero complessivo dei contagiati - comprese le vittime e i guariti - ha raggiunto i 12.462. Le vittime sono complessivamente 827: rispetto a ieri sono 196 in più,  ma questo numero, ha precisato il capo della Protezione civile Borrelli, potrà essere confermato solo dopo che l'Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso.

 Borrelli è stato poi lapidario sulle regole da osservare per evitare il contagio: "Il consiglio è sempre lo stesso,
uscire per lo stretto necessario e indispensabile e anche ci esce a piedi deve portare l'autocertificazione".



Nel giorno in cui l'Oms ha dichiarato quella di coronavirus una pandemia, Borrelli ha sottolineato "Avevamo detto che i dati della Lombardia erano parziali e oggi abbiamo numeri che fanno sì che i dati possano apparire come un numero elevato, ma in realtà la crescita odierna è nel trend dei giorni scorsi", in pratica, tra i contagi 600 sono malati di cui ieri non erano disponibili i dati.

I 12462 casi complessivi sono così suddivisi: 
7280 Lombardia, 
1739 Emilia Romagna, 
1023 Veneto, 
501 Piemonte, 
479 Marche. 
E ancora: 
320 Toscana, 
194 Liguria, 
154 Campania, 
150 Lazio, 
126 Friuli Venezia Giulia, 
77 Puglia e provincia Trento, 
75 provincia Bolzano, 
83 Sicilia, 
46 Umbria, 
38 Abruzzo, 
37 Sardegna,
 20 Valle d'Aosta, 
19 Calabria, 
16 Molise 
8 Basilicata.

Coronavirus, 'Io resto a casa': cosa è vietato e cosa si può fare

I malati in terapia intensiva sono 1.028, rispetto a ieri 151 in più. Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di malattie infettive dell'Iss, ha poi detto che "guardando l'intero genoma del virus, si vedono solo piccole mutazioni. A differenza di quanto è stato scritto, non è diventato più aggressivo".


Le misure di contenimento


Intanto le misure per contenere il contagio del coronavirus sono state strette con l'Italia dichiarata "zona protetta", ma sembra non bastare. La Lombardia vuole passare a uno step successivo: chiudere uffici e fermare bus e metro. L'idea è di lasciare aperti solo i negozi di alimentari e le farmacie, chiudere  bar e ristornati e fermare la produzione. E Conte ci sta pensando: "Spiegatemi i dettagli".

In proposito Borrelli ha dichiarato che la chiusura generalizzata è da valutare, ma che al momento non ci sono decisioni in proposito perché non sono cambiate le indicazioni dle comitato scientifico. E sempre a proposito dell'impiego dell'esercito per far rispettare le misure decise ha detto: "Io credo ci debba essere un rispetto delle cautele e prescrizioni di tipo volontario. Un controllo c'è, ma voglio ricordare che ci deve essere un comportamento responsabile da parte di ognuno di noi".

Ipotesi su cui è d'accordo anche il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che il 9 marzo era stato tra i primi a chiedere la chiusura della Lombardia e ora in un tweet avverte di non farsi "trarre in inganno" dal dato dei pazienti ricoverati in terapia intensiva : "Sembra che la crescita stia solo rallentando e invece è solo perché non ci sono più posti (se ne aggiungono pochi con grande fatica). I pazienti che non possono essere trattati vengono lasciati morire".
E mentre Milano si prepara al blocco totale delle attività, il modello Lombardia potrebbe essere esteso a tutta l'Italia. In Campania la Regione chiude negozi di barbiere, parrucchiere, centri estetici. In Emilia chiusi anche mercati, gelaterie e piadinerie. Fonte: qui





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