IL CASO DI EMMA VITULLI DECEDUTA ALL’OSPEDALE DI TREVISO DOVE ERA RICOVERATA DALLA SCORSA DOMENICA: “COLPITA DA FEBBRE ALTA, ERA ANDATA IN COMA”
A CAUSARE LA MORTE È STATA UNA COMPLICANZA «RARA», UN’ENCEFALOPATIA NECROTIZZANTE ACUTA. SONO DESCRITTI NON PIÙ DI UN CENTINAIO DI CASI PEDIATRICI…
EMMA VITULLI
Una bambina trevigiana di 10 anni, Emma Vitulli, di Silea, è morta il 29 gennaio, all'ospedale di Treviso a causa di una probabile encefalopatia necrotizzante acuta, classificata come «rara complicanza neurologica post infettiva». Fra le ipotesi, oggetto di accertamenti, vi sarebbe un possibile effetto scatenante di un virus influenzale di tipo B, riscontrato nelle indagini di biologia molecolare su vari materiali biologici. Il decorso della patologia è stato rapidissimo. Ricoverata al pronto soccorso domenica mattina per l'aggravarsi di uno stato febbrile che si era iniziato a manifestare il pomeriggio precedente, nella piccola è stato subito evidenziato «un quadro clinico estremamente grave».
EMMA VITULLI
Lo stato di coma è sopraggiunto già nella notte tra domenica e lunedì e gli esami hanno confermato, in base alla nota ufficiale dell'azienda sanitaria Usl n.2, «la severa compromissione cerebrale, con interessamento dei centri vitali». La morte è avvenuta nel pomeriggio del 28 Gennaio. L'encefalopatia acuta necrotizzante, sottolineano i sanitari trevigiani, «è una patologia estremamente rara. Sono descritti non più di un centinaio di casi pediatrici, nella letteratura scientifica, a livello mondiale. È una patologia conseguente a infezioni virali, su base metabolica-immunomediata, tra le quali anche l'influenza di tipo B, assieme ad altri virus». Fonte:
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