lunedì 24 febbraio 2020

TUTTO QUEL CHE C'E' DA SAPERE SUL CORONAVIRUS

ECCO COSA FARE PER EVITARE L’INFEZIONE: IL CONTAGIO PUÒ AVVENIRE SE CI SI TROVA A MENO DI UN METRO E MEZZO DA UNA PERSONA PORTATRICE DEL VIRUS 
LE DIFFICOLTÀ RESPIRATORIE SONO L’UNICO ELEMENTO CHE LA DISTINGUE DA UNA NORMALE INFLUENZA 
LE MASCHERINE IN STRADA 
TUTTI I SINTOMI DELLA MALATTIA


Cristina Marrone per il Corriere della Sera


coronavirusCORONAVIRUS
I sintomi del Covid-19 assomigliano molto a quelli dell' influenza e delle forme parainfluenzali, per questo si creano molti falsi allarmi prima che le analisi di laboratorio consentano una diagnosi certa. Febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari sono i più comuni. Segnalati anche congiuntiviti, disturbi intestinali e diarrea, sebbene più rari. Nei casi più seri si manifestano polmoniti che possono portare a gravi insufficienze respiratorie e insufficienza renale.

«L' unico elemento (ma non è sempre così) che può far distinguere il coronavirus dall' influenza è l' insorgere di difficoltà respiratorie - spiega Massimo Andreoni, professore di Malattie infettive all' Università Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di Malattie infettive tropicali -. Se manca l' aria vale la pena allertare il medico curante, soprattutto qualora si sospetti di essere entrati in contatto con persone risultate positive al virus. Ma solo il tampone faringeo può confermare l' eventuale positività al Covid-19». Il coronavirus, come i rinovirus del raffreddore, potrebbe seguire un andamento stagionale: si diffonde di più in inverno. Il caldo e l' ambiente più secco, oltre al fatto che nella bella stagione si sta meno al chiuso, potrebbero ridurne la diffusione.

TAMPONE
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È il personale medico territoriale che valuta, in base alla situazione, chi deve essere sottoposto al tampone faringeo per cercare un' eventuale positività al nuovo coronavirus. Il tampone è una sorta di cotton fioc (come quello usato per cercare le infezioni batteriche alla tonsille) che viene infilato in gola per raccogliere il muco. Il materiale prelevato viene poi inviato a uno dei due laboratori territoriali competenti (ospedale Sacco a Milano e Istituto Spallanzani a Roma) per le analisi.

«Non è come un test di gravidanza che può fare chiunque a domicilio e non si vende in farmacia. La corretta raccolta del campione è cruciale per la buona riuscita del test e deve essere quindi fatta da mani esperte per non rischiare falsi negativi o incompleti per inidoneità del campione» spiega Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore del Dipartimento di scienze biomediche per la salute dell' Università degli Studi di Milano. Inoltre tutta la catena di conservazione del tampone - dalla raccolta al trasporto, fino all' arrivo ai laboratori - deve essere eseguita in modo corretto (il campione viene conservato in un apposito gel) per proteggerne l' eventuale carica virale.

COME SI TRASMETTE
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Il coronavirus si trasmette da persona a persona, in genere dopo contatti stretti: in famiglia, in ambienti di lavoro e in luoghi molto affollati come possono essere scuole, supermercati, uffici pubblici. Il contagio, come è successo anche nel Nord Italia, può verificarsi anche in ambiente sanitario. La trasmissione avviene attraverso le alte vie respiratorie (naso e bocca) tramite le goccioline che una persona infetta emette respirando, parlando, tossendo e starnutendo.

Perché avvenga il contagio bisogna trovarsi a meno di un metro e mezzo dalla persona portatrice del coronavirus.

La trasmissione può avvenire anche portandosi le mani al naso o alla bocca dopo aver toccato una persona infetta o averle stretto la mano (il virus si trasmette attraverso le mucose). Anche se Covid-19 sta circolando in Italia, non è detto che si possa essere contagiati per strada o in luoghi aperti semplicemente toccando una persona già colpita.

PRECAUZIONI
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Per difendersi dal contagio ancora oggi la precauzione più efficace è quella individuale, con comportamenti di igiene personale: non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani sporche; allontanarsi da chi starnutisce o tossisce; starnutire o tossire in un fazzoletto di carta e buttarlo subito via; mantenere una buona igiene delle superfici. La raccomandazione sulla quale insistono tutte le agenzie sanitarie del mondo è un gesto semplice, a costo quasi zero, ma molto efficace, che limita in misura significativa il passaggio dell' infezione: lavarsi spesso (e bene) le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi, intrecciando le dita e frizionando palmo contro palmo. In mancanza di acqua e sapone possono essere utilizzate soluzioni alcoliche che sono altrettanto efficaci.

Le mascherine servono solo agli operatori sanitari che sono a stretto contatto con i pazienti malati e alle persone contagiate per proteggere quelle sane. «In questo momento - commenta il virologo Massimo Andreoni - non è raccomandato né necessario l' uso delle mascherine per la popolazione in generale perché, anche se in alcune zone d' Italia il virus sta circolando, per limitare il contagio basta evitare contatti ravvicinati». Nelle zone dove si sono verificati i focolai sono state predisposte ordinanze molto restrittive. A titolo precauzionale può comunque essere utile fare maggiore attenzione ai luoghi affollati e lavarsi le mani dopo i viaggi sui mezzi pubblici.
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COSA SUCCEDE SE TOCCO SUPERFICI INFETTE
Può certamente capitare di starnutire su un oggetto o su una mano con cui poi si tocca qualcosa. In questo caso, attraverso le goccioline emesse, il virus può depositarsi sulle superfici. In teoria, toccando quelle superfici subito dopo la contaminazione e portandosi poi le mani alla bocca ci si potrebbe infettare. Ma si tratta di un meccanismo molto improbabile.

«Su questo punto si sta facendo molta confusione dopo la pubblicazione di uno studio che affermava che i coronavirus possono sopravvivere sulle superfici fino a nove giorni» avverte Massimo Andreoni, professore di Malattie infettive all' Università Tor Vergata di Roma.

«Il virus nell' ambiente sopravvive poco e male e per essere infettivo deve mantenersi in quantità sufficiente. Potrebbe succedere, ed è un caso remoto, che se tocco la mano o un' altra parte del corpo su cui ha starnutito un soggetto malato e poi mi metto la mano in bocca io venga contagiato. Ma toccare una superficie contaminata è un rischio trascurabile: la carica virale, seppur vitale, è in concentrazione così bassa che difficilmente riuscirebbe a dare l' infezione».

L' infettività sulle superfici è dunque così ridotta che il rischio di contagiarsi in questo modo è assolutamente trascurabile. Mantenere una buona igiene degli ambienti resta sempre una strategia vincente: i disinfettanti contenenti alcol, candeggina oppure cloro sono efficaci per disinnescare il coronavirus in pochi secondi. Va ricordato che la via di trasmissione più temuta e più veloce resta comunque quella respiratoria, attraverso le goccioline di tosse e starnuti e non quella da superfici contaminate.
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SE HO SINTOMI SOSPETTI CHI CHIAMO
Chi riscontra sintomi simil-influenzali o problemi respiratori non deve andare al Pronto soccorso e neppure recarsi nello studio del medico di base, bensì chiamare il numero 112 (nelle Regioni dove è attivo il numero unico di emergenza) o il 118 e illustrare la situazione.

Ogni caso verrà valutato singolarmente e verrà spiegato che cosa fare. A tutti i medici di medicina generale in queste ore è stata distribuita una scheda di triage telefonico con domande da porre ai pazienti che si sospetta potrebbero essere contagiati dal nuovo coronavirus per fare una prima diagnosi. Queste misure servono a evitare che medici e pazienti siano esposti a rischi inutili.
Per informazioni generali chiamare il 1500, numero di pubblica utilità attivato dal ministero della Salute.
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GLI ASINTOMATICI TRASMETTONO LA MALATTIA
L' Organizzazione Mondiale della Sanità aveva specificato che la trasmissione del virus da parte di pazienti asintomatici è possibile ma molto rara. Alcune prime ricerche avevano tra l' altro evidenziato questa possibilità. Un nuovo studio cinese condotto su 18 pazienti, pubblicato sul New England of Medicine, ha dimostrato che la quantità di nuovo coronavirus presente nel naso e nella gola dei pazienti asintomatici può raggiungere livelli paragonabili a quelli dei malati con sintomi, rendendoli potenzialmente infettivi.

La quantità di virus raggiunge il picco subito dopo la comparsa dei primi sintomi, con livelli più alti nel naso che in gola.

C' è da dire che chi non ha sintomi non tossisce e non starnutisce ed è quindi improbabile che possa produrre goccioline che favoriscono il contagio. Le persone ritenute asintomatiche in realtà potrebbero avere forme molto lievi della malattia ed essere dunque contagiose.
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Anche tra le persone risultate positive in Lombardia ci sono asintomatici: stanno bene ma potrebbero essere potenzialmente infettivi anche se è parere di tutta la comunità scientifica che, più i sintomi sono manifesti, più i soggetti sono contagiosi.

L’INFEZIONE COLPISCE SEMPRE IN MODO GRAVE?
«Purtroppo no. Può sembrare un paradosso ma la gravità della malattia sarebbe un ottimo sistema per selezionare i pazienti, invece moltissimi sviluppano la malattia in modo blando, come ad esempio in ragazzo rientrato da Whuan e già guarito, e questo rende molto difficile l' identificazione dei pazienti» precisa Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di Malattie infettive tropicali. Secondo quanto emerso dai dati epidemiologici oggi disponibili su decine di migliaia di casi cinesi, nell' 80-90% dei casi il coronavirus causa sintomi lievi e moderati, proprio come un' influenza. Nel 10-15% dei casi può svilupparsi una polmonite, il cui decorso è però benigno in assoluta maggioranza. Si calcola che solo il 4% dei pazienti richieda un ricovero in terapia intensiva e circa il 2,5% di questi muore.

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Non è ancora chiaro perché alcune persone si ammalino più gravemente di altre. Gli anziani e le persone con problemi di salute rischiano di più e rappresentano infatti la maggior parte delle vittime. Nulla però esclude che anche persone in ottima salute e con polmoni sani possano ammalarsi seriamente (proprio come è successo al paziente di 38 anni ricoverato a Codogno), soprattutto se vengono trascurati i sintomi e se si attendono molti giorni prima di farsi assistere. Fonte: qui

Il coronavirus "simile allo tsunami" inonda la Corea del Sud con nuovi casi; L'Europa inizia a isolare l'Italia: aggiornamenti in tempo reale


Riepilogo :
  • In un rapporto che era di 4 ore "in ritardo", la Cina ha riportato altri 409 casi di coronavirus in tutta la nazione e 150 decessi aggiuntivi al 23 febbraio rispetto a 648 casi aggiuntivi e 97 decessi il 22 febbraio; questo ha portato il totale dei casi in Cina a 77150 e il totale dei decessi 2592
  • La provincia cinese di Hubei ha dichiarato di avere 398 nuovi casi di coronavirus a partire dal 23 febbraio e 149 decessi di nuovi coronavirus.
  • La Corea del Sud ha aumentato il livello di minaccia nazionale a "allarme rosso" per la prima volta dopo l'epidemia di influenza suina H1N1 nel 2009. Il numero totale di casi confermati nel paese ha raggiunto 763, un salto di 161 dall'oggi al domani e un aumento di 25 volte la settimana scorsa e 7 sono i decessi.
  • Il governo italiano ha dichiarato di avere 157 casi confermati, da tre a pochi giorni . Sono morte tre persone. Le autorità hanno bloccato circa una dozzina di piccole città e cancellato eventi in tutto il nord, incluso il Carnevale di Venezia.
  • L'Iran ha confermato otto morti legate al coronavirus, il più al di fuori della Cina, secondo quanto riferito dai media domenica . La Corea del Sud ha confermato la sua settima morte.
  • Altri 4 casi confermati nel Regno Unito
  • 200 israeliani in quarantena
  • Il Giappone conferma più casi; L'imperatore giapponese esprime speranza per i Giochi di Tokyo
  • Trump afferma che gli Stati Uniti hanno tutto "sotto controllo" mentre chiede al Congresso più denaro
  • Gentiloni dell'UE afferma di avere "piena fiducia" nei confronti dei funzionari sanitari italiani
  • Turchia, Pakistan chiudono i confini con l'Iran mentre i casi confermati salgono alle stelle
  • Global Times afferma che il virus potrebbe non essere nato nel mercato ittico di Hunan
  • Axios riporta probabilmente una carenza di 150 farmaci essenziali.
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Aggiornamento (2200ET): in una versione di circa 4 ore di ritardo, la provincia cinese di Hubei ha dichiarato di avere 398 nuovi casi di coronavirus a partire dal 23 febbraio e 149 nuovi decessi per coronavirus. Complessivamente, la Cina ha riportato altri 409 casi di coronavirus in tutta la nazione e 150 decessi aggiuntivi al 23 febbraio contro 648 casi aggiuntivi e 97 decessi il 22 febbraio . Ciò porta il numero totale di casi in tutta la Cina a 77.150 e le morti totali a 2592.




Nessuno di questi numeri è più credibile a distanza e serve semplicemente allo scopo di propaganda di dare l'impressione che Pechino stia vincendo la guerra contro la diffusione del Coronavirus, quando in realtà nessuno ha più idea di cosa stia succedendo sul campo La Cina ed è il motivo per cui i lavoratori si rifiutano di presentarsi al loro posto di lavoro . Considera questo: due giorni fa, i giornalisti di WaPo hanno indicato un chiaro caso di manipolazione in cui le autorità hanno soppresso il numero reale di casi.
Le autorità della provincia di Hubei hanno riportato buone notizie giovedì: c'erano solo 349 nuovi casi di coronavirus il giorno precedente, il conteggio più basso in settimane. Le notizie cattive e sconcertanti? Wuhan, la capitale di Hubei, ha riportato 615 nuovi casi da solo.
E poi c'era il medico Hunan che ha affermato di aver curato non meno di 50 pazienti con coronavirus nello stesso giorno in cui i dati ufficiali hanno riportato solo un nuovo caso.
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Aggiornamento (ET 2015): l'epidemia in Corea del Sud sta accelerando in modo esponenziale, con il paese che ha segnalato 161 ulteriori casi di virus, portando il totale di 763, un aumento di 25 volte nei casi in una settimana , insieme ad altri due decessi portando il bilancio delle vittime lì alle sette. Il Kospi continua il suo declino, scende del 3,0% e si avvicina al livello 2100 al ribasso.
Più minacciosamente, il numero di casi sotto controllo è quasi 10.000.
All'inizio della giornata, S. Corea ha elevato il livello di allarme virus a "rosso", il più alto nel suo sistema a quattro livelli. Secondo Yonhap, aumentando il livello di allarme del virus, il presidente Moon ha affermato che "tra qualche giorno è un momento fondamentale". Nei primi 30 giorni, la Corea del Sud sembrava aver combattuto efficacemente il Covid-19. Ma negli ultimi giorni, il numero di casi confermati è aumentato, prima collegato a una setta religiosa e ora sta iniziando a diffondersi in tutto il paese. , la città di Daegu e l'area di Gyeongbuk hanno una maggiore concentrazione di casi di virus - che rappresentano l'84% del numero totale di infezioni - rispetto ad altre regioni. In base a ciò, i Korea Centers for Disease Control and Prevention (KCDC) stimano 329 casi, rappresentano oltre la metà dei casi totali, da riferire ai servizi della chiesa.
I medici di disinfettanti spray per equipaggiamento protettivo in un mercato nella città sudcoreana di Daegu domenica
La seguente tabella mostra la diffusione geometrica di nuovi casi in diversi paesi, tra cui Italia, Giappone, Corea del Sud e Iran.
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Aggiornamento (1915ET): la ferrovia statale austriaca ha fermato almeno tre treni in viaggio dall'Italia attraverso il Brennero in risposta a un'eruzione di casi di virus nel suo vicino meridionale, hanno detto i funzionari .
Nel frattempo, Hong Kong ha avvertito che l' evento "simile allo Tsunami" del virus a Hong Kong sta devastando attività già ostacolate da mesi di proteste anti-governative. Come osserva Bloomberg, a differenza degli Stati Uniti e della rivale Singapore, le imprese di Hong Kong non ricorrere a qualsiasi procedura di salvataggio aziendale. La mancanza di un adeguato quadro giuridico per la protezione dai fallimenti significa che le società sono costrette alla liquidazione, secondo Johnson Kong, presidente dell'Istituto di contabilità pubblica certificata di Hong Kong.
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Aggiornamento (1820ET): il consigliere commerciale della Casa Bianca Peter Navarro afferma che la crisi mostra, "non sorprendentemente", che gli Stati Uniti hanno offshore troppo la sua catena di approvvigionamento. Navarro ha espresso fiducia nei Sunday Morning Futures della Fox, affermando che "l'economia americana è estremamente forte e non particolarmente vulnerabile a ciò che accade in Cina". Ha sottolineato il suo obiettivo di portare a casa più della catena di approvvigionamento degli Stati Uniti. "Molto è in Cina, in parte in India, in parte in Europa, ma dobbiamo riportarlo a terra", ha detto.
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Aggiornamento (1615ET) : il governo italiano ha dichiarato di avere 152 casi confermati, da tre in pochi giorni. Sono morte tre persone. Le autorità hanno bloccato circa una dozzina di piccole città e cancellato eventi in tutto il nord, incluso il Carnevale di Venezia . Le autorità italiane hanno riportato casi in tre regioni: 110 in Lombardia; 21 in Veneto e nove in Emilia Romagna. Di questi, 25 sono in terapia intensiva.
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Aggiornamento (1415ET): The Epoch Times Jennifer Zeng riporta ancora una volta che i crematori di Wuhan stanno facendo gli straordinari.
Credi ancora a quei numeri ufficiali?
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Aggiornamento (1345ET): i ministri delle finanze del G-20 e i banchieri centrali che si sono incontrati ieri a Riyad per l'ultimo summit del G-20 hanno dichiarato che i loro paesi sono pronti ad agire se lo scoppio trascina l'economia globale. A questo punto, un enorme colpo al PIL globale sembra inevitabile.
Nel frattempo, Bloomberg riferisce che Zhou Dewen, il presidente della Small and Medium Business Development Association nella città di Wenzhou, ritiene che l'epidemia di coronavirus sia la peggiore crisi di salute pubblica che abbia mai visto nei suoi 40 anni da quando la Cina ha iniziato la sua liberalizzazione economica.
In effetti, ha detto, è "il più grave" di qualsiasi crisi nei 40 anni da quando la Cina ha avviato importanti riforme economiche. Non vede un doppio ma un "triplo whammy", factoring nel rallentamento economico che il paese stava vivendo anche prima del conflitto commerciale e del virus.
Sembra giusto. E ora stiamo scoprendo che i pazienti possono passare 27 giorni senza mostrare i sintomi.
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Aggiornamento (1230ET): il numero di nuovi casi di coronavirus in Giappone è salito a 135, mentre 57 nuovi casi "Diamond Princess" sono stati confermati giorni dopo che centinaia sono stati rilasciati da una quarantena di due settimane. Come accennato in precedenza, anche un terzo passeggero è morto, secondo la NHK giapponese.
Uno dei casi, secondo il Japan Times , è una donna che secondo quanto riferito sarebbe stata rilasciata dalla nave da crociera al termine della quarantena. Ovviamente, tutti gli esperti del mondo, incluso il CDC, hanno avvertito il Giappone che ciò sarebbe accaduto poiché i funzionari sanitari non sembravano avere gran parte di un piano di assistenza post-cura. Ahimè, eccoci qui.
Tre ragazzi che sono stati confermati infetti dal virus sono ora i casi più giovani del Giappone. Includono un bambino in età prescolare a Saitama e due fratelli in una scuola elementare dell'Hokkaido. È la prima volta che persone di età inferiore ai 10 anni prendono il virus in Giappone. Mentre il ragazzo più giovane aveva recentemente viaggiato a Wuhan con suo padre, le autorità non hanno alcuna spiegazione di come i due fratelli nell'Hokkaido siano stati infettati.
L'imperatore Naruhito ha annullato un evento pubblico domenica, e secondo quanto riferito ha anche espresso un certo allarme per il virus e le Olimpiadi di Tokyo. Naruhito, che ha compiuto 60 anni domenica, è salito al trono la scorsa primavera dopo che suo padre è diventato il primo imperatore giapponese in 2 secoli ad abdicare.
Ha detto che non vedeva l'ora di giocare ai giochi di questa estate, aggiungendo che i giochi di Tokyo del '64 erano un ricordo speciale della sua infanzia, riferisce Reuters .
"Questo nuovo coronavirus è un problema. Vorrei inviare le mie simpatie a coloro che sono infetti e alle loro famiglie", ha detto.
"Allo stesso tempo, i miei pensieri sono con gli sforzi di coloro che li stanno curando e stanno lavorando duramente per prevenire la diffusione dell'infezione. Spero che i loro sforzi possano presto dare i suoi frutti."
Tokyo ospiterà per la seconda volta le Olimpiadi estive dal 24 luglio e Naruhito ha affermato che i primi giochi di Tokyo, svoltisi nell'ottobre del 1964 quando aveva quattro anni, sono stati uno dei momenti salienti della sua infanzia.
Le Olimpiadi di Tokyo sono il barometro principale in questo momento. Se vengono cancellati, il mondo saprà: questo focolaio è fuori controllo.
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Aggiornamento (1220ET): controlliamo con un paese che abbiamo trascurato di menzionare in precedenza nella raccolta di oggi delle notizie relative alle epidemie.
Haaertz riferisce che 200 israeliani sono in quarantena dopo che nove turisti coreani sono risultati positivi per il virus dopo un viaggio di ritorno da Israele. Ieri, Tel Aviv ha emesso avvisi di viaggio per la Corea del Sud e il Giappone (hanno anche vietato agli stranieri che sono stati recentemente in entrambi i paesi di entrare in Israele).
Tra quelli in quarantena vi sono persone che sono entrate in contatto con i coreani.
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Aggiornamento (1145ET): le autorità italiane hanno confermato un terzo decesso legato al coronavirus nel nord Italia. I funzionari hanno confermato che 50.000 rimangono bloccati in 12 paesi del nord.
Come promemoria, i primi casi in Italia sono emersi all'inizio di febbraio, quando una coppia cinese in vacanza a Roma si è ammalata. Ora, ai vescovi che hanno celebrato la messa domenica in tutta Italia sono stati ordinati dai vescovi di apportare alcune modifiche alla procedura, per motivi di sicurezza.
I vescovi di diverse diocesi del nord Italia hanno emanato direttive secondo cui i caratteri d'acqua santa devono essere lasciati vuoti, che i wafer di comunione sono posti nelle mani dei fedeli e non direttamente in bocca dai sacerdoti che celebrano la Messa e che i congregati si astengono dal stringere la mano o scambiare baci durante il segno simbolico del rituale della pace.
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Aggiornamento (1130ET): la BBC riferisce che quattro dei 32 passeggeri britannici a bordo della nave da crociera "Diamond Princess" che sono stati portati in quarantena a Arrowe Park si sono rivelati positivi per il virus, ha affermato il Chief Medical Officer del Regno Unito.
Ciò porta il numero totale del caso nel Regno Unito a 13.
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Bernie Sanders ha vinto il caucus del Nevada e gli scoppi di coronavirus stanno mettendo radici in una manciata di paesi al di fuori della Cina, minacciando una vera pandemia e minacciando di far scoppiare la bolla sprezzante del mercato dimostrando inequivocabilmente che questa non è "solo un'altra influenza".
Stiamo iniziando il nostro raduno domenicale con la Corea del Sud che, insieme a Italia e Giappone, è uno dei pochi paesi al di fuori della Cina che è veramente in crisi. Domenica, il governo sudcoreano ha alzato il livello di minaccia nazionale a "allarme rosso", il suo livello di minaccia più alto (come le truppe nordcoreane in movimento verso il livello di Seoul) dopo che 169 nuovi casi sono stati confermati domenica, aumentando il bilancio nazionale a 602.
Il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha avvertito domenica che l'epidemia ha raggiunto un momento di "spartiacque critico" e che "i prossimi giorni saranno un momento critico molto importante". Ha quindi chiesto alle autorità sanitarie di adottare misure "senza precedenti e potenti" per contenere il virus - e sembra che stiano già iniziando a fare proprio questo, come riporta FT .
Come si può vedere da questo grafico, la maggior parte dei nuovi casi confermati nel fine settimana sono stati nella categoria ex Cina, ex Diamond Princess:
Il governo italiano sta facendo passi simili dopo aver confermato 133 casi, in aumento rispetto a solo tre meno di 72 ore fa. In quel tempo, l'Italia è diventata l'ospite del più grande focolaio di coronavirus al di fuori dell'Asia.
Mentre Roma si affretta a contenere lo scoppio, domenica le autorità hanno vietato tutti gli incontri pubblici, comprese le famose celebrazioni del carnevale di Venezia che onorano l'inizio della Quaresima. Gli ultimi due giorni del carnevale sono stati cancellati e anche la settimana della moda a Milano è stata annullata, forzando la cancellazione del famoso spettacolo Giorgio Armani, che era stato programmato per domenica pomeriggio.
Carnivale ha attirato decine di migliaia di festaioli nella regione, che purtroppo ospita uno dei numerosi gruppi di focolai nel Nord Italia.
Mentre il sud impoverito dell'Italia ha finora fatto ben poco per prepararsi allo scoppio, nel nord musei, scuole, università e altri luoghi pubblici saranno chiusi a Venezia, così come il resto del Veneto, fino al 1 marzo.
Secondo la ABC, tre pazienti a Venezia sono risultati positivi al virus COVID-19, tutti alla fine degli anni '80 e ricoverati in ospedale in condizioni critiche.
La maggior parte dei casi in Italia è raggruppata nel nord, dove vengono implementati i blocchi più estremi. 25 casi sono stati isolati in Veneto, e il resto in Lombardia, con le autorità ancora incapaci di rintracciare la fonte del virus. Il primo caso è stato scoperto la scorsa settimana quando un uomo italiano a Codogno alla fine degli anni '30 si ammalò gravemente.
A Torino, la città più grande ed economicamente vitale della regione Piemonte, sono stati diagnosticati tre casi e una famiglia di tre persone è sottoposta a test, secondo le autorità.
"I funzionari sanitari non sono ancora stati in grado di individuare il paziente zero", ha detto ai giornalisti a Roma Angelo Borrelli, capo dell'agenzia nazionale per la protezione civile.
Inizialmente, le autorità credevano che quest'uomo fosse stato infettato da un amico italiano con cui aveva cenato di recente e che era appena tornato da Shanghai. Quando l'amico è risultato negativo per il virus, l'attenzione si è rivolta a diversi cinesi che vivono in città e che frequentano lo stesso ristorante. Il governatore regionale Attilio Fontana ha dichiarato di essere risultato negativo.
E non sono ancora sicuri se è "paziente zero".
In tutta Italia, milioni di italiani si preparano a rimanere bloccati per settimane, poiché molti stanno accumulando rifornimenti essenziali.
Con 90 casi confermati in Lombardia, la regione ha chiuso scuole e università, eventi sportivi, altri eventi pubblici - e persino la massa cattolica.
Altre brutte notizie da Hubei sono seguite domenica, quando l'ospedale Union Jiangbei di Wuhan ha confermato la morte di un medico di 29 anni. Questa è la seconda morte di un giovane medico a Hubei nel giro di pochi giorni (un altro medico è morto alla fine della scorsa settimana). Le loro morti hanno suscitato ricordi del Dr. Li, un martire del virus e simbolo dei passi falsi di Pechino.
Come abbiamo notato ieri sera , Hubei ha riferito di circa 600 nuovi casi sabato, ma nessuno crede più ai numeri cinesi.
Mentre Pechino cerca di convincere il mondo e la sua popolazione che tutto è sotto controllo, il capo delle finanze della Commissione europea Paolo Gentiloni ha dichiarato che l'UE ha recentemente consegnato 25 tonnellate di dispositivi di protezione in Cina per aiutarlo a contenere l'epidemia.
Guardandosi dentro, Gentiloni ha avvertito che "non c'è bisogno di andare nel panico" per lo scoppio in Italia, anche se 2 persone sono morte e più di 100 sono state confermate infette. "L'UE ha piena fiducia nelle autorità italiane e nelle decisioni che stanno prendendo", ha affermato.
"Condividiamo la preoccupazione per un possibile contagio, ma non è necessario farsi prendere dal panico."
Sospettiamo che presto mangerà quelle parole.
Mentre l'amministrazione Trump affronta l'inevitabile realtà che ha calcolato male male portando quei 14 passeggeri malati sul volo di evacuazione con ~ 300 americani apparentemente sani della Diamond Princess, i funzionari giapponesi hanno confermato domenica il terzo decesso tra i ~ 2.600 passeggeri che hanno viaggiato sul nave (insieme ad un altro 1.000+ membri dell'equipaggio).
I "Diamond Princes" rimangono il più grande focolaio al di fuori della Cina continentale - ma probabilmente la Corea del Sud l'ha già superata, le autorità sanitarie non sono state in grado di testare i pazienti malati abbastanza velocemente.
Nel frattempo, il presidente Trump ha assicurato al pubblico che il virus è "sotto controllo" negli Stati Uniti proprio mentre secondo quanto riferito ha chiesto al Congresso di autorizzare fondi federali per combattere il virus mentre il CDC avverte che solo tre stati sono veramente preparati. Questo dopo che il 25 Senato Dems gli ha inviato una lettera chiedendo che agisse - uno stratagemma politico superficiale - alcuni sono preoccupati che il miliardo di dollari richiesto da Trump sia "troppo piccolo". Ci sembra che abbia senso iniziare in piccolo, quindi aumentare la domanda man mano che la situazione si evolve.
Altrove negli Stati Uniti, i rapporti di domenica hanno riferito che 325 persone nel Michigan erano sotto controllo, tutte recentemente state nella Cina continentale, secondo le autorità sanitarie locali.
Quasi tutti i casi di coronavirus della Corea del Sud sono stati collegati a due cluster in una chiesa nella città meridionale di Daegu e in un vicino ospedale nella contea di Cheongdo - sebbene i casi siano apparsi apparentemente senza spiegazione, un fenomeno che sta innervosendo i funzionari sanitari di tutto il mondo (Giappone ha affrontato un problema simile).
Yonhap riporta scene familiari a coloro che hanno visto l'iniziale risposta virale di Wuhan: esausti operatori sanitari che dormivano su panchine fuori dagli ospedali.
Il governo sudcoreano ha dichiarato "zone di gestione speciali" in entrambe le aree - una sorta di ordine volontario di blocco. Da quello che gli osservatori possono dire, sembra funzionare, perché le strade di Daegu sono abbandonate, secondo apparentemente ogni rapporto.
Mentre il pubblico cerca qualcuno da incolpare dell'epidemia, la rabbia pubblica sembra essere puntata sulla chiesa simile a una setta in cui un "super spargitore" che pensava di avere appena avuto un brutto raffreddore ha infettato dozzine di altri, dando il calcio allo scoppio serio.
Circolano voci e voci secondo cui la chiesa non sta collaborando con il governo sudcoreano.
Ma da nessuna parte al di fuori di Hubei lo scoppio è peggiore che in Iran. L'assoluta mancanza di risorse sanitarie nel paese unita a un regime amaro e opprimente già alle prese con una crisi economica prodotta dagli Stati Uniti e una leadership che ha appena ucciso accidentalmente ~ 200 persone innocenti, tra cui decine di studenti, lo ha reso completamente vulnerabile.
Allarmati dallo scoppio dei loro vicini, Turchia e Pakistan hanno chiuso i loro confini con l'Iran nel tentativo di fermare la diffusione.
In pochi giorni, il bilancio delle vittime in Iran è salito a 8 domenica. Supponendo un tasso di mortalità del 2%, ciò implicherebbe che l'Iran ha avuto circa 400 casi un mese fa quando questi pazienti erano probabilmente infetti. Ciò significa che potrebbero esserci già migliaia di casi in roaming in tutto il paese. Finora i più grandi cluster sono stati segnalati a Qoms e a Teheran, la capitale. In risposta, tutte le scuole di Teheran sono state chiuse fino a nuovo avviso e il governo sta dicendo ai cittadini di evitare qualsiasi riunione o di lasciare la propria casa, se possibile.
Mentre gli operatori sanitari lanciano letteralmente tutto ciò che hanno sul virus, usando farmaci per l'AIDS che sono stati trovati efficaci e terapie che lavorano su pazienti con influenza, Axios riferisce che l'epidemia globale potrebbe presto causare carenza di 150 farmaci da prescrizione.
Prima di andare, vorremmo sottolineare un pezzo interessante che abbiamo trovato sul Global Times - letteralmente il posto più improbabile. Mentre Pechino inizia a spingere una narrazione incolpando gli Stati Uniti per lo scoppio (lo sappiamo, lo sappiamo), la propaganda cinese sta già seminando i semi del dubbio. Il virus non ebbe origine nel mercato ittico di Hunan, dove un commercio illegale di animali selvatici lo aiutò a passare dai pipistrelli o serpenti agli umani. No, è stato "introdotto" ai lavoratori sul mercato attraverso la trasmissione da uomo a uomo tramite una terza parte sconosciuta.
Questo secondo i "ricercatori" cinesi.
Tanto per l'insistenza di Mike Bloomberg che nulla può fermare l'inesorabile marcia della globalizzazione.
Vedremo a riguardo. Fonte: qui

Numeri sul coronavirus esposti dalla Cina potrebbero essere 'falsi'
Doctor In Hunan conferma 50 nuovi casi, solo uno segnalato
In uno dei molti video scioccanti che circolano su Twitter, una recente clip di un medico in Hunan che è stata ampiamente condivisa da giornalisti credibili sull'epidemia ha attirato la nostra attenzione perché supporta la nostra teoria - che è diventata sempre più ampiamente adottata dalla stampa occidentale - che I funzionari sanitari cinesi stanno seriamente sottostimando il numero di casi e morti.
Come ha scritto il Washington Post in un articolo pubblicato all'inizio di questa settimana: "I leader cinesi e i media statali hanno pubblicato una nota coordinata questa settimana sulla capacità del governo di contenere lo scoppio, incoerenze e improvvisi cambiamenti nei dati ufficiali stanno lasciando gli esperti - e i giornalisti - a lottare per tracciare tendenze significative, o persino riporre fiducia nelle figure provenienti dal governo ".
I reporter di WaPo hanno indicato un chiaro caso di manipolazione in cui le autorità hanno soppresso il numero reale di casi.
Le autorità della provincia di Hubei hanno riportato buone notizie giovedì: c'erano solo 349 nuovi casi di coronavirus il giorno precedente, il conteggio più basso in settimane.
Le notizie cattive e sconcertanti? Wuhan, la capitale dell'Hubei, riferì da sola 615 nuovi casi.
Le autorità di Hubei hanno modificato i loro criteri per il conteggio dei casi tre volte nell'ultima settimana circa.
I funzionari di Hubei hanno spiegato che hanno dedotto i casi che non sono stati confermati attraverso test genetici dal numero totale di casi segnalati. Poiché questo errore è stato molto, molto pubblico, ne abbiamo anche riferito .
Ma ci stiamo riferendo da settimane . La stampa mainstream negli Stati Uniti da allora ha preso piede, come dimostra il messaggio WaPo. Come affermano i suoi giornalisti, anche se non esiste l'arma del delitto, la maggior parte degli esperti crede ancora che la Cina stia sottostimando casi basati su algoritmi matematici e altri metodi utilizzati per proiettare il tasso di infezione. 
Non esiste una pistola fumante che suggerisce che i funzionari cinesi fabbrichino numeri - almeno non dalla fine di gennaio. Ma molti ricercatori affermano che le cifre ufficiali probabilmente sottostimano i numeri reali a causa della limitata capacità di test e della prevalenza di casi con sintomi lievi o assenti. Ecco perché avere numeri di casi raccolti con metodologia coerente aiuterebbe gli studiosi a tracciare i contorni generali, se non i valori precisi, di come si sta svolgendo l'epidemia.
Potremmo tornare indietro fino al primo "spostamento" nella metodologia di rendicontazione cinese il 12 febbraio, quando i funzionari hanno segnalato il primo picco importante nei casi, scuotendo la fiducia del mercato nel processo, fino a quando Pechino non ha imposto due alti funzionari locali in uno dei tanti ovvi capri espiatori di Pechino.
I numeri cinesi hanno costantemente mantenuto il tasso di mortalità dal virus intorno al 2%. Ma dato il tasso esponenziale di diffusione al di fuori della Cina e le prove del fatto che ha agito troppo tardi con la sua quarantena per attenuare realmente l'epidemia, alcuni sospettano che anche questo numero aumenterà una volta che i ricercatori avranno un quadro più completo di ciò che sta accadendo sul terreno. Fonte: qui

''DA NOI LA SITUAZIONE PIÙ SFORTUNATA POSSIBILE: L'EPIDEMIA È PARTITA DA UN OSPEDALE''. 
MASSIMO GALLI, PRIMARIO DI MALATTIE INFETTIVE DEL SACCO DI MILANO, SPIEGA COME MAI IL FOCOLAIO DI CODOGNO È STATO COSÌ IMPRESSIONANTE. ''NON SAPPIAMO ANCORA CHI HA PORTATO NELL’AREA IL CORONAVIRUS, PERÒ IL PRIMO CASO È STATO TRATTATO SENZA PRECAUZIONI PERCHÉ INTERPRETATO COME ALTRA PATOLOGIA. SE CON L'ARRIVO DELL'ESTATE ANDRÀ MEGLIO? QUESTO È UN VIRUS NUOVO E…''
Luigi Ripamonti per il ''Corriere della Sera''

Perché proprio in Italia tanti casi di Covid-2019? Anche in altre nazioni europee ci sono stati casi ma non un contagio così esteso.
«Non è affatto detto che in altri Paesi non possa capitare la stessa cosa» risponde Massimo Galli, ordinario di Malattie infettive all’Università degli Studi di Milano e primario del reparto di Malattie infettive III dell’Ospedale Sacco di Milano. «Da noi si è verificata la situazione più sfortunata possibile, cioè l’innescarsi di un’epidemia nel contesto di un ospedale, come accadde per la Mers a Seul nel 2015.

ospedale di codognoOSPEDALE DI CODOGNO
Purtroppo, in questi casi, un ospedale si può trasformare in uno spaventoso amplificatore del contagio se la malattia viene portata da un paziente per il quale non appare un rischio correlato: il contatto con altri pazienti con la medesima patologia oppure la provenienza da un Paese significativamente interessato dall’infezione. Chi è andato all’ospedale di Codogno non era stato in Cina e, fra l’altro, la persona proveniente da Shanghai che a posteriori si era ipotizzato potesse averla contagiata è stato appurato non aver contratto l’infezione. Non sappiamo quindi ancora chi ha portato nell’area di Codogno il coronavirus, però il primo caso clinicamente impegnativo di Covid-19 è stato trattato senza le precauzioni del caso perché interpretato come altra patologia».

Che cosa è accaduto dopo l’entrata del virus nell’ospedale di Codogno?
«L’epidemia ospedaliera implica una serie di casi secondari e terziari, e forse anche quaternari. Dobbiamo capire ora bene come si è diffusa l’infezione e come si diffonderà. Che poi la trasmissione sia avvenuta inizialmente davvero in un bar o in un altro luogo andrà verificato quando avremo a disposizione una catena epidemiologica corretta. Quello che si può dire di sicuro è che queste infezioni sono veicolate più facilmente nei locali chiusi e per contatti relativamente ravvicinati, sotto i due metri di distanza».

OSPEDALE CODOGNO LODIOSPEDALE CODOGNO LODI
In che modo si può pensare sia penetrato il virus in Italia: quali «strade» ha percorso?
«È verosimile che qualcuno, arrivato in una fase ancora di incubazione, abbia sviluppato l’infezione quando era già nel nostro Paese con un quadro clinico senza sintomi o con sintomi molto lievi, che gli hanno consentito di condurre la sua vita più o meno normalmente e ha così potuto infettare del tutto inconsapevolmente una serie di persone. Se l’avessimo fermato alla frontiera avremmo anche potuto non renderci conto della sua situazione. D’altro canto in Francia un cittadino britannico proveniente da Singapore ha infettato diverse persone pur arrivando da una zona non considerata ad alto rischio».

Perché tutti questi casi proprio in Lombardia e in Veneto e non altrove?
ospedale di codognoOSPEDALE DI CODOGNO
«Probabilmente perché Lombardia e Veneto sono le regioni in cui sono più intensi gli scambi con la Cina per ragioni economiche e commerciale, e in cui c’è inoltre un’importante presenza di cittadini cinesi. Non è detto che il primo a portare il virus in Italia sia stato un cinese, potrebbe essere stato anche un uomo d’affari italiano di ritorno da quel Paese».

Stupisce che l’epidemia sia esplosa in una cittadina di provincia. Non era più logico che accadesse da subito in una grande città, dove gli scambi sono più numerosi?
«Tutto il territorio intorno a Milano costituisce una grande area metropolitana, che vive in modo simbiotico. Moltissimi sono coloro che si spostano da un capo all’altro di questa zona. Un’epidemia come quella di Codogno sarebbe stata possibile anche altrove. Possiamo sperare che, dopo quanto accaduto, in qualsiasi Pronto soccorso d’Italia chiunque arrivi con certi sintomi sia trattato con un’attenzione specifica».

Possiamo aspettarci che con l’arrivo della stagione calda i casi diminuiscano?
«Mi auguro di sì ma per un virus nuovo non ci possono essere certezze. In Cina, nel 2002-2003, la Sars è scomparsa verso giugno-luglio. È però difficile dire se sia accaduto per l’arrivo del caldo, per la riduzione delle aggregazioni in luoghi chiusi o per gli interventi messi in atto. Anche le analogie con le epidemie influenzali sono possibili soltanto fino a un certo punto perché alcune di esse non si sono attenute in modo rigoroso all’andamento stagionale».

Perché si insiste tanto sull’importanza della diffusione di un test per gli anticorpi? Non basta la ricerca diretta del virus?
PRONTO SOCCORSO OSPEDALE CODOGNOPRONTO SOCCORSO OSPEDALE CODOGNO
«Il riscontro diretto del virus da un secreto corporeo è fondamentale per identificare le persone che hanno l’agente patogeno in quel momento e quindi possono diffonderlo e potrebbero aver bisogno di cure.

La ricerca degli anticorpi serve invece a dirci se si è già venuti in contatto con il virus, ed è utile, per esempio, in casi come quelli dell’ipotetico “paziente zero” di Codogno per stabilire se poteva essere davvero tale, oppure per condurre studi epidemiologici a posteriori, che fanno capire quante persone si sono infettate e non ce ne siamo accorti, oppure per l’identificazione di ambiti di particolare rischio. Questo coronavirus è nuovo e quindi il kit per la determinazione degli anticorpi non poteva ovviamente essere trovato in commercio, il suo allestimento è stato possibile grazie all’isolamento del virus».

Qual è la reale letalità di questa infezione. Si parlava all’inizio del 2%. È confermata?
«Per adesso, se dobbiamo parlare in base ai dati relativi alla provincia di Hubei, in Cina, la letalità è del 3,8%, lievemente salita rispetto all’inizio perché tiene conto dei decessi avvenuti successivamente. La letalità è più bassa se si considerano i casi fuori della Cina perché ci sono stati meno morti. È comunque più alta fra gli ultrasessantacinquenni, perché hanno un fisico meno idoneo a combattere l’infezione».

Qual è il momento in cui un malato è più contagioso?
MASSIMO GALLIMASSIMO GALLI
«Nella Sars la massima diffusione del virus si verificava svariati giorni dopo l’inizio dei sintomi respiratori. Speriamo che sia così anche per questo virus, ci sono elementi che ce lo possono far supporre».

Che armi abbiamo contro Covid-19?
«Per curare i malati abbiamo possibilità solo di tipo sperimentale in uso “compassionevole”, cioè non all’interno di uno studio controllato, bensì in utilizzo diretto per vedere se la cura funziona. In questo modo, però avremo poche informazioni sull’efficacia o meno della terapia perché se il decorso dovesse essere infausto non potremo dire in assoluto che il farmaco non funziona, se invece fosse buono non potremmo essere sicuri che sia per merito del farmaco.

 Allo stato attuale si ragiona sul ricorso all’associazione Lopinavir/Ritonavir a lungo utilizzato contro l’Hiv, però non abbiamo prove con studi in vivo che funzioni davvero anche su questo coronavirus. Un’altra opzione presa in considerazione è il Remdesivir. La prima soluzione è un inibitore delle proteasi, agisce cioè verso un enzima che assembla le proteine virali, una sorta di “sarto”. Il secondo farmaco agisce invece inserisce una “tesserina” sbagliata nella catena dell’Rna del virus in modo che non possa più replicarsi».

coronavirus città infettataCORONAVIRUS CITTÀ INFETTATA
Ci sarà un vaccino? E se sì quando?
«Il precedente dell’Hiv, per il quale stiamo ancora aspettando il vaccino dovrebbe indurre a prudenza nelle previsioni. Tuttavia l’Hiv è un virus molto diverso da questo coronavirus, che ha invece caratteristiche tali da farci pensare che si potrebbe disporre di un vaccino in tempi non lunghissimi. Vale la pena fare due annotazioni per comprendere però in quale terreno ci si muove. La prima è che siamo ancora solo ai primi passi sperimentali per il vaccino contro la Mers, che pure circola dal 2012 in una nazione ricca come l’Arabia Saudita. Una seconda considerazione è che per la Sars l’interesse a realizzare un vaccino c’è stato ma è subito scemato perché la malattia è sparita in fretta.

Nel caso di Covid -19 l’infezione sta interessando tutto il mondo e quindi lo sforzo della ricerca è molto più robusto e diffuso. Va infine ricordato che nella produzione di un vaccino entrano tante variabili che rendono difficile fare previsioni. Sarebbe più facile realizzare un vaccino per un virus pandemico influenzale perché le modalità di produzione per quel tipo di vaccino sono ampiamente sperimentate. Intanto sarebbe opportuno imparare a vaccinarci contro l’influenza. I dati di adesione, anche fra gli ultrasessantacinquenni sono ancora troppo bassi».
coronavirus contagiatiCORONAVIRUS CONTAGIATI

Che cosa fare ora, come comportarsi come singoli cittadini?
«Condurre la propria vita normalmente attendendo disposizioni da parte delle autorità preposte e rispettarle».
Fonte: qui

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