giovedì 18 marzo 2021

NON SAREBBE IL CASO DI FARE PRIMA LE VERIFICHE?

 

L'ESAME DEI DECESSI SOSPETTI È ANCORA IN CORSO E L'EMA S'AFFRETTA A RIBADIRE CHE "I BENEFICI DEL VACCINO SONO MAGGIORI DEI RISCHI" 

PIÙ DELLE POSSIBILI REAZIONI AVVERSE SUI VACCINATI, LA PRESIDENTE EMER COOKE TEME LE RIPERCUSSIONI SULL'OPINIONE PUBBLICA E, PER EVITARE DI FINIRE NEL MIRINO, METTE LE MANI AVANTI: "LA NOSTRA VALUTAZIONE È GUIDATA DALLA SCIENZA" 

E LA RASSICURAZIONE "STONATA": "MIGLIAIA DI PERSONE SVILUPPANO TROMBOSI OGNI ANNO PER CAUSE VARIE E QUANDO SI VACCINANO MILIONI DI PERSONE NON È RARO CHE SI ABBIANO REAZIONI AVVERSE"


Marco Bresolin Paolo Russo per "la Stampa"

 

emer cooke emaEMER COOKE EMA

«Per il momento non ci sono indicazioni che il vaccino abbia causato gli episodi di trombosi». «Il rapporto rischi-benefici rimane positivo». Dopo il caos scatenatosi nella giornata di lunedì, quando le autorità nazionali di mezza Europa hanno deciso di sospendere la somministrazione del vaccino di AstraZeneca, l'Agenzia europea del farmaco (Ema) ribadisce ciò che dice da giovedì scorso. Certo, l'esame dei casi sospetti è ancora in corso e una risposta definitiva arriverà soltanto domani, ma ieri la direttrice Emer Cooke ha voluto presentarsi davanti ai giornalisti per rispondere alle preoccupazioni dei cittadini e chiarire un paio di cose.

 

astrazenecaASTRAZENECA

Più che le possibili reazioni avverse sui vaccinati, l'irlandese sembra temere le ripercussioni sull'opinione pubblica. «Ci preoccupano gli effetti di questa decisione sulla fiducia nei vaccini» ha puntualizzato ieri, criticando indirettamente la gestione politica della vicenda. Dall'Ema, così come dall'Aifa, filtra una certa irritazione per il pressing esercitato dai governi che mina la loro autonomia. Cooke, pur ribadendo che «è una prerogativa degli Stati agire», ha chiuso il suo intervento con una velenosa sottolineatura: «Vorrei mettere a verbale che la nostra valutazione è guidata esclusivamente dalla scienza e dall'indipendenza».


Al di là delle polemiche per le pressioni dei principali governi, la numero uno dell'Ema ha ricordato che «migliaia di persone sviluppano trombosi ogni anno per cause varie» e che «la situazione attuale non era imprevista perché quando si vaccinano milioni di persone non è raro che si abbiano reazioni avverse». Il ruolo dell'Ema è quello di «valutare se si tratti di coincidenze o di effetti collaterali».

 

Ieri gli esperti del comitato per la sicurezza si sono riuniti per l'esame dei casi sospetti, affiancati da un gruppo di specialisti dei disturbi della coagulazione: «Sono stati fatti ulteriori progressi» spiega una nota, nella quale si ripete che secondo Ema «i benefici superano i rischi di effetti collaterali».

 

vaccino astrazenecaVACCINO ASTRAZENECA

Emer Cooke ha confermato che fino al 10 marzo erano stati registrati 30 casi di trombosi su un totale di 5 milioni di vaccinati, anche se negli ultimi giorni sono arrivate ulteriori segnalazioni di pazienti con coaguli di sangue con caratteristiche insolite, come un basso numero di piastrine. Si stanno valutando possibili eventi collaterali per tutti i vaccini, ma il focus è certamente su quello di AstraZeneca.

 

Domani, terminato l'esame, il comitato per la sicurezza pubblicherà le sue raccomandazioni «per minimizzare i rischi e proteggere i pazienti». Tutto fa pensare che la somministrazione del vaccino non sarà sospesa. Nella peggiore delle ipotesi potrebbe esserci la raccomandazione di inserire elementi aggiuntivi nelle informazioni del prodotto, come era stato fatto la scorsa settimana con la richiesta di indicare tra i possibili effetti collaterali anche gravi reazioni allergiche (anafilassi).

 

ASTRAZENECAASTRAZENECA

Questo potrebbe andare incontro ai timori dei governi, che avrebbero deciso di sospendere il farmaco anche per evitare il rischio di risarcimenti. Secondo gli accordi, la responsabilità sarebbe in capo agli Stati per una prima fase e, soltanto successivamente, alle case farmaceutiche. Anche se ieri un portavoce della Commissione ha spiegato che «è molto difficile fare previsioni su chi potrebbe essere responsabile». Intanto, tra ritardi e dubbi sulla sicurezza, Pfizer prova ad approfittare del caos AstraZeneca: l'azienda fornirà in anticipo 10 milioni di dosi nel prossimo trimestre all'Ue. La commissaria alla Salute, Stella Kyriakides, invita i governi a non mettere da parte le scorte di vaccini: «Bisogna utilizzare tutte le dosi disponibili perché nei prossimi tre mesi le consegne aumenteranno». Fonte: qui

Nessun commento:

Posta un commento