mercoledì 22 luglio 2020

“IL RECOVERY FUND? SI PARLA DI SOLDI CHE NON CI SONO, E CHE NEMMENO SANNO COME SARANNO RACCOLTI”

PARLA ALESSANDRO MANGIA, ORDINARIO DI DIRITTO COSTITUZIONALE ALLA CATTOLICA DI MILANO: “CI DICONO EMISSIONI OBBLIGAZIONARIE FUTURE. MA L’UNICA COSA CERTA È CHE L’IMPIEGO DI QUESTI FONDI SARÀ SOGGETTO A CONTROLLI E VERIFICHE CONTINUE. IL MES È UN ENTE INUTILE, VISTO CHE LE SUE FUNZIONI SONO STATE SURROGATE PRIMA DALLA BCE E ORA DAL RECOVERY FUND, CHE FARÀ QUELLO CHE AVREBBE DOVUTO FARE IL MES SOLO SU LARGA SCALA…”

Federico Ferraù per https://www.ilsussidiario.net/

 

ALESSANDRO MANGIAALESSANDRO MANGIA

Secondo fonti italiane, nella notte è stata trovata una soluzione sulla governance del Recovery Fund, il fondo europeo anticrisi che ha diviso i 27 paesi Ue riuniti in un estenuante Consiglio europeo, cominciato venerdì scorso e non ancora concluso. All’Italia, stato a quanto si apprende nel momento in cui scriviamo, vanno 209 miliardi, di cui 82 a fondo perduto. Molti, anzi tutti canteranno vittoria, in realtà “questi ultimi tre giorni di trattative hanno messo perfettamente in luce lo stato di dissoluzione in cui si trovano le istituzioni europee” dice al Sussidiario Alessandro Mangia, ordinario di diritto costituzionale alla Cattolica di Milano.

SANCHEZ CONTE RUTTE ALLA DISCUSSIONE SUL RECOVERY FUNDSANCHEZ CONTE RUTTO ALLA DISCUSSIONE SUL RECOVERY FUND

 

I soldi non ci sono, non si sa come saranno raccolti o distribuiti, la normativa, meccanismi di controllo compresi, è ancora tutta da definire, spiega il giurista. L’unica certezza è che l’Europa di Maastricht è morta.

 

Chi ha vinto al Consiglio europeo?

A parole tutti. In realtà questi ultimi tre giorni di trattative hanno messo perfettamente in luce lo stato di dissoluzione in cui si trovano le istituzioni europee. La verità è che non sappiamo cosa è successo e non lo sapremo ancora per molto tempo. Leggeremo i giornali di 27 paesi diversi ed avremo 27 diverse vittorie.

 

VERTICE UE CONTE RUTTE MERKEL MICHEL MACRONVERTICE UE CONTE RUTTO MERKEL MICHEL MACRON

Cos’è successo secondo lei?

In realtà non è successo niente, se non che, in qualche modo, si è calciato ancora avanti il barattolo per un po’. Saranno i mesi venturi a dirci cosa è successo in realtà in ciascuno dei 27 paesi che hanno partecipato a questo tragico Consiglio. Per questo si può parlare di dissoluzione istituzionale europea.

 

Perché una valutazione così severa?

Scusi: qual è l’altra area del mondo che è governata in questo modo surreale? Qui non è questione di eurofilia o euroscetticismo. Basta osservare i processi decisionali che reggono 500 milioni di persone di fronte alla più grave crisi economica dal 1945 per rendersi conto che in vent’anni abbiamo distrutto 27 sistemi politici nazionali in cambio di niente. Meglio: in cambio di lettere, comunicati stampa e un po’ di propaganda.

CONTE E RUTTECONTE TACCHIA E RUTTO

 

Non c’è niente da salvare?

L’unica istituzione europea che funziona è stata la Bce, che in questi mesi è andata per proprio conto in beata indifferenza rispetto alle vicende politiche nazionali, Corte di Karlsruhe compresa. Mi sembra un bilancio eloquente.

 

Facciamo chiarezza. Da dove vengono i quattrini del fondo perduto?

È un altro pezzo del gioco delle tre carte che è stato montato prima e dopo questo vertice. La battaglia è stata presentata come se Italia, Spagna, Francia ed altri dovessero ricevere soldi in regalo da altri frugali nel nome della solidarietà europea.

rutteRUTTO

 

E invece?

In realtà, siccome i Trattati sono quelli che sono – e gli articoli 123, 124 e 125 Tfue sono lì a dimostrarlo – non c’è nessunissimo trasferimento di denaro. Questi soldi verranno ricavati dal ricorso al mercato sulla base di un collaterale su cui si dovrà fare leva: e il collaterale per questo emissioni obbligazionarie sarà fornito pro quota dai singoli Stati.

 

Soldi nostri.

Certo. Insomma, per capirci, quello che faceva il Mes nel 2012 lo farà, probabilmente, la Commissione attraverso una serie di schermi giuridici che servono ad attutire l’aggiramento del Tfue. Non è un caso che sia circolata l’idea di risolvere lo stallo attraverso l’istituzione di un nuovo veicolo per questa linea di finanziamento, che va sotto il nome di Recovery Fund, ma che non esiste se non nei comunicati stampa. Insomma dopo l’Efsm, l’Efsf e dopo il Mes si pensava ad un quarto fondo salva-Stati come asso nella manica.

LAGARDE - MERKEL - VON DER LEYENLAGARDE - MERKEL - VON DER LEYEN

 

Tutto questo che cosa significa?

Che queste persone parlano di soldi che non ci sono, e che nemmeno sanno come saranno raccolti o distribuiti. Emissioni obbligazionarie future, ci dicono. L’unica cosa certa è che l’impiego di questi fondi sarà soggetto a controlli e verifiche continue.

 

Mettiamo che tutto vada per il verso giusto.

Se andrà bene, alla fine del 2027 saremo divenuti percettori netti di 25 mld. Quindi una qualche redistribuzione ci sarà. Voglio però vedere come, dove e quanto arriverà in realtà.

 

Perché è scettico?

conte rutte merkel ursulaCONTE RUTTE MERKEL URSULA

Ma perché noi non abbiamo una burocrazia in grado di presentare progetti da finanziare e men che meno di spendere. La storia dei fondi europei – che finora sono sempre stati soldi nostri che sarebbero potuti tornare indietro con un vincolo di spesa – mai impiegati, la dice lunga. Noi abbiamo un Governo che si occupa di monopattini, biciclette e banchi di plastica. Capirà che per i nostri partner europei non è granché rassicurante.

 

Infatti, al di là di ragioni e torti che possono esserci da entrambe le parti, i partner europei dell’Italia non si fidano. Si fidano di più di Polonia e Ungheria.

Certo. La Polonia, l’Ungheria e gli altri stati dell’Intermarium che va dal Baltico al Mar Nero hanno una burocrazia addestrata alla raccolta e alla spesa dei fondi europei. Noi no. Forse dovremmo importare qualcuno da Varsavia o da Budapest per farci dire come si fa.

christine lagarde jens weidmannCHRISTINE LAGARDE JENS WEIDMANN

 

Un altro capitolo delicato è quello dei meccanismi di controllo.

Quali siano questi meccanismi e quali i tempi di rilascio di questi finanziamenti non è chiaro. Chi avrà potere di veto? E chi potrà decidere di interrompere queste erogazioni? È ancora tutto da definire. Dovrà essere approntata una normativa molto dettagliata ancora tutta da immaginare. Il precedente è il Mes, ma lei capirà che non è un precedente rassicurante. Il che ci porta al punto di partenza. Qual è l’area del mondo che reagisce così alla crisi da pandemia?

 

Qual è il vero nodo della questione?

Il dramma di questo continente sta tutto nella sua architettura istituzionale, fissata in Trattati che sono bellamente disapplicati da almeno dieci anni, e cioè dai tempi della Grecia.

klaus reglingKLAUS REGLING

 

Ma l’Unione Europea c’è ancora.

Va avanti sempre peggio e con sempre più diffidenza, alla bell’è meglio, con trovate estemporanee come Efsm, Mes, Recovery Fund, Next Generation, ma dietro a questi nomi non c’è nulla.

 

Durante le trattative, opponendosi a Rutte, Conte avrebbe accusato il premier olandese di non tenere in alcun conto le sorti del mercato unico. Che cosa pensa di questa obiezione?

Penso che se ci fosse ancora il vecchio “mercato unico” che abbiamo conosciuto fino al 1992 non ci troveremmo in questa situazione folle. Della vecchia Comunità Europea nessuno riusciva a dire male. Ed in effetti quella forma di collaborazione intergovernativa ha dato vantaggi a tutti. Da Maastricht in poi le cose sono andate sempre peggio. Il discrimine è stata la vicenda – oggi dimenticata – della Costituzione europea, fermata in Francia e, non a caso, in Olanda nel 2005.

VERTICE EUROPEO CONTE MERKEL MACRON SANCHEZ VON DER LEYENVERTICE EUROPEO CONTE MERKEL MACRON SANCHEZ VON DER LEYEN

 

E che cosa è cambiato da quel momento?

Da allora si è messo in piedi il modello di Lisbona, quasi in contemporanea con Lehman Brothers ed il resto è sotto gli occhi di tutti. Spiace vedere l’involuzione di ciò che è stata l’Europa. L’Unione costruita a Lisbona ha creato il tutti contro tutti a livello continentale e la cronaca di questi giorni ne è una prova.

 

Dopo questo Consiglio europeo il Mes per l’Italia si avvicina o si allontana?

Guardi, il Mes è una vicenda tutta italiana che, come avrà notato, interessa poco il resto d’Europa. Ormai il Mes è sostanzialmente un ente inutile, visto che le sue funzioni sono state surrogate prima dalla Bce – che fa quello che avrebbe dovuto fare il Mes, solo con meno vincoli e maggiore efficacia – e ora dal Recovery Fund, che farà quello che avrebbe dovuto fare il Mes solo su larga scala. Strano che nessuno finora se ne sia accorto.

ursula von der leyenURSULA VON DER LEYEN

 

Un ente inutile? E la battaglia sul Mes?

La battaglia sul Mes è semplicemente la battaglia dei suoi funzionari, che cercano una giustificazione ai loro ottimi stipendi, e di una parte politica minoritaria che spera di governare questo paese anche in futuro attraverso il sistema delle condizionalità previste da Trattati e Regolamenti Ue.

 

Ciò che ha appena detto si chiamano cinismo politico e ragioni interne.

In fondo anche l’atteggiamento di Rutte e degli altri cosiddetti frugali è dettato da questioni tutte interne, no? È l’Europa di oggi. E il Consiglio di questi giorni ci fa capire il valore che hanno le lettere di Dombrovskis e Gentiloni. Se mai ne abbiano avuto.

GENTILONI DOMBROVSKISGENTILONI DOMBROVSKIS

 

Fonte: qui

CONTE …VITTORIA DI PIRRO!


Conte Europa | vittoria del Premier | ed anche la Meloni lo elogia

Dopo la battaglia di Ascoli (279 a.C.)Plutarco narra che:

«Gli eserciti si separarono; e, da quel che si dice, Pirro rispose a uno che gli esternava la gioia per la vittoria che “un’altra vittoria così e si sarebbe rovinato”. Questo perché aveva perso gran parte delle forze che aveva portato con sé, quasi tutti i suoi migliori amici e i suoi principali comandanti; non c’erano altri che potessero essere arruolati, e i confederati italici non collaboravano. Dall’altra parte, come una fontana che scorresse fuori dalla città, il campo romano veniva riempito rapidamente e a completezza di uomini freschi, per niente abbattuti dalle perdite sostenute, ma dalla loro stessa rabbia capaci di raccogliere nuove forze, e nuova risolutezza per continuare la guerra.»

La vera vincitrice della partita di poker europea è come sempre lei, Angela Merkel, insieme a Orban e i Paesi frignoni, il resto pura propaganda. Vedremo con il tempo se davvero questa è da considerarsi una vittoria o un bluff ricco di insidie.

Un’altra cosa che non vi avevo raccontato di Amarillo Slim, è che alla fine della partita, diceva sempre che puoi tosare una pecora quante volte vuoi, ma la puoi mangiare una sola volta, ovvero quando è morta.

Dal 2011, l’Italia è stata tosata più volte, ma serve viva, servono le riforme che arriveranno, o se arriveranno, ma non c’è fretta, nessuno di noi ha fretta, oggi preferisco lasciarli tutti esultare, loro dicono di aver fatto il cucchiaio agli olandesi, come in Italia hanno vinto tutti, Austria, Olanda, Ungheria, Polonia, Italia, ma soprattutto Germania.

Il 2 agosto del 1876 a Deadwood Jack McCall spara e uccide la leggenda del Vecchio West, ‘Wild’ Bill Hickock, credendo che il suo avversario stesse barando. In quel momento, Wild Bill aveva una doppia coppia: i due assi neri e i due 8 neri. Da quel giorno, ci si riferisce a questa mano come la Dead Man’s Hand, la “mano dell’uomo morto”

Per quanto ci riguarda ieri Conte ha giocato la mano dell’uomo morto, non ha in mano nulla, solo un bluff, ma ovviamente la stampa italiana, i politici che sostengono il Governo parlano di vittoria epocale e via dicendo.

Non solo, chi non è d’accordo con le loro tesi, rema contro, gufa l’Italia, non è un patriota, patriota de che?

Giornata storica, segnatevela questa!

Stiamo parlando di una manovra di 750 miliardi che prima del prossimo anno dovranno essere raccolti sui mercati, perché nessuno ce li mette sul tavolo da poker, rispetto ai 3000 miliardi già liquidati dal Governo degli Stati Uniti, mentre ne sono in arrivo altri 1500 nei prossimi mesi.

Il prossimo anno l’Europa dovrà mettere sul mercato 750 miliardi di bond, uno tsunami di liquidità che non potrà che essere acquistato dalla Banca centrale europea, vedremo cosa accadrà se questo accordo terrà sino alla fine.

Se accadrà sarà la prima emissione di debito garantito da tutti gli Stati con il bilancio comunitario, 1074 miliardi che prevede sconti davvero spettacolari per i Paesi cosidetti “frignoni”, i veri vincitori di questa partita di poker, che dovranno versare meno contributi al bilancio, bilancio che inevitabilmente sottrarrà risorse ad altri settori importanti.

Vincono pure Ungheria e Polonia, nessuna richiesta precisa nei loro confronti, solo un giro di parole per non dire nulla e quindi esulta su Twitter il gruppo di Visegrad…

“L’EUCO sottolinea l’importanza del rispetto dello stato di diritto”. Questa è l’unica menzione dello stato di diritto in tutto il testo, il che significa che la condizionalità dello stato di diritto è stata sconfitta con successo dal V4 e dai nostri alleati.

Sembra davvero una partita di poker, loro dicono di aver sconfitto l’Europa, nessuna condizionalità, ridicolo davvero questo Consiglio europeo.

390 miliardi di sussidi e 360 di prestiti ma sulla governance Conte ha fatto la figura del pollo sul tavolo da gioco, sulla governance come sempre, sulle riforme nulla è cambiato.

Lo so che non lo troverete scritto sui giornali italiani, non ve lo diranno ai vari TG di sostegno a Conte ma la sezione sulla governance appare esattamente come voleva Rutte. I funzionari del ministero delle finanze possono sollevare le loro obiezioni.

Resta estremamente nebuloso il processo, non c’è il diritto di voto che chiedeva Rutte, ma le riforme, eccome se ci chiederanno le riforme, dovranno essere approvate dal Consiglio Europea a maggioranza qualificata e li ci sarà da ridere, perché senza quella, e sappiamo che basta poco per non ottenerla, niente soldi.

Se non ve lo hanno fatto capire, ve lo diciamo noi, il freno a mano di emergenza resta, qualunque ministro delle Finanze potrà chiedere di mettere sotto osservazione il programma di un Governo, chiedendo la sospensione dell’erogazione dei fondi.

Prima della seconda metà del prossimo anno i soldi non saranno disponibili, infatti la prima cosa che hanno fatto quelli del PD è stata di chiedere subito il MES…

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Poi arriveranno le TASSE perché non c’è nulla di gratis in questa partita di poker, l’Italia non ha vinto nulla, la plastic tax o la carbon tax la pagheremo sino all’ultimo centesimo ricevuto.

Nella sostanza FRENO DI EMERGENZA e un sistema complesso di approvazione delle riforme che noi non abbiamo dubbi, finirà nella stessa maniera, una governance travestita da elefante nella cristalleria Europa.

Ci fermiamo qui, la verità è figlia del tempo dalle nostre parti e prima o poi si realizza sempre tutto quello che analizziamo con serietà, questa Europa da ultima spiagga, da vita o morte continuerà sino alla sua fine, alla fine dell’euro e non dell’Europa.

Munchau ha sintetizzato in maniera magistrale il grande risultato europeo…

La vera storia dell’accordo di stamattina non sono i 390 miliardi di euro in sovvenzioni, ma il prezzo che l’UE ha dovuto pagare per arrivarci. L’UE ha fatto tre grandi sacrifici. Il collegamento dello Stato di diritto con il bilancio è ora effettivamente sparito. Il sistema di sconti ingiusti non è solo mantenuto ma ampliato: come Margaret Thatcher prima, i frugali hanno recuperato i loro soldi. La cosa più importante per noi è l’annullamento dei fondi stanziati per varie categorie di investimenti, in particolare la transizione al cambiamento climatico che è passata da € 30 miliardi a € 10 miliardi e una riduzione del 50% dei fondi destinati alla ricerca. Diverse altre categorie di investimenti sono state eliminate.

Il gioco delle tre carte in una partita da poker, dove solo i fessi vedono una grande vittoria, togli risorse a settori fondamentali e le metti dove qualche pollo crede di vedere una grande vittoria.

Ripeto prima del 2022 il 70 % non verrà erogato e il restante 30 % nel 2023, la storia si ripete, è bastata un’estate normale per cancellare i devastanti effetti della pandemia e far credere a Conte e pollaio annesso che c’è tutto il tempo che si vuole per avere quei soldi, che in realtà servono ora, subito, adesso.

Usando la metafora dello Schettino, CAZZO TORNATE A BORDO DEL VOSTRO CERVELLO!

750 miliardi in TRE ANNI contro i quasi 4500 miliardi erogati entro l’anno negli Stati Uniti, ma ci siete o vi fate?

Lo capisco Signori, in Italia i media mainstream non vi racconteranno mai la verità, per loro è sempre euro a qualunque costo, ma questa verrò ricordata come la più spettacolare vittoria di Pirro di un governo italiano.

Nel frattempo oro e argento decollano, COVID fuori controllo in mezzo mondo e dollaro che come sempre sta per collassare, arriverà l’ennesima chiamata per la fine del dollaro, spettacolare vittoria per questa Europa. Tesorucci sempre molto tonici nonostante le meraviglie che si descrivono in questo Consiglio europeo.

Siamo in un momento cruciale ma per noi non cambia nulla, per il momento siamo ancora all’interno della dimensione descritta nell’ultimo manoscritto di Machiavelli. Fonte: qui


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