martedì 14 aprile 2020

ECCO IL MODELLO ITALIANO: SAREMO IL PAESE PIÙ COLPITO D’EUROPA DALLA RECESSIONE PER IL CORONAVIRUS

LE STIME DELL’FMI, CHE DÀ UN NOME ALTISONANTE A QUESTA CRISI (“THE GREAT LOCKDOWN”): IL PIL ITALIANO SCENDERÀ DEL 9,1% QUEST’ANNO, PEGGIO DI NOI SOLO LIBANO, VENEZUELA E MACAO 
E IL RIMBALZO NEL 2021 SARÀ SOLO DEL 4,8%. AUGURI A TUTTI!
Gianluca Di Donfrancesco per www.ilsole24ore.com

Fmi: recessione globale nel 2020 (-3%) e per l’Italia Pil in calo del 9%

Le previsioni del Fondo per il 2020: «Dati molto peggiori sono possibili e forse probabili». Incerta la ripresa (5,8%) nel 2021

Una contrazione del 9,1%: è questa la ferita che la pandemia di coronavirus lascerà sull’economia italiana nel 2020, secondo il Fondo monetario internazionale, che martedì 14 aprile ha diffuso le previsioni di primavera. Un rapporto quanto mai atteso: l’economia mondiale entra in recessione, con una contrazione del 3% per l’anno in corso, seguita da un incerto rimbalzo del 5,8% nel 2021. A gennaio, prima dello scoppio della pandemia, l’Fmi stimava per il 2020 una crescita superiore al 3,3%.

«La perdita cumulata in termini di Pil tra il 2020 e il 2021 - scrive nel suo blog la capoeconomista dell’Fmi, Gita Gopinath - potrebbe essere di circa 9mila miliardi di dollari, più grande delle economie di Giappone e Germania insieme». Il Pil pro-capite scenderà quest’anno in 170 Paesi. I dati

L’Italia è tra i Paesi più colpiti. Nel 2021 il rimbalzo previsto sarà del 4,8%, ma in Europa, solo la Grecia accuserà quest’anno una riduzione del Pil più acuta, con un calo del 10%. Oltre i confini europei, sono solo 3 i Paesi per i quali l’Fmi prevede uno shock peggiore: il Libano (-12%), il Venezuela (-15%, che però segue il -35% del 2019) e Macao (-29,6%). Nel 2021, l’Italia dovrebbe crescere del 4,8%. Per la Germania, la contrazione sarà del 7% quest’anno, seguita da un rimbalzo del 5,2% l’anno prossimo.

Nell’Eurozona, che nel complesso vedrà il Pil ridursi del 7,5% (con ripresa del 4,7% nel 2021), il Fondo raccomanda interventi mirati a sostegno dei Paesi più colpiti.

Per gli Stati Uniti, la contrazione sarà del 5,9%, alla quale seguirà una crescita del 4,7%. La Cina si salverà dal segno meno, ma la sua crescita si fermerà quest’anno all’1,2%, per poi accelerare oltre il 9%. Gli indicatori relativi a produzione industriale, vendite al dettaglio, investimenti fissi, «suggeriscono che la contrazione dell’economia cinese nel primo trimestre del 2020 potrebbe essere stata dell’8% su base annua», scrive il Fondo.Anche l’India si salverà dal segno meno, con una crescita dell’1,9% quest’anno e del 7,4% nel 2021.

Nessun commento:

Posta un commento