lunedì 28 dicembre 2020

AVETE MAI VISTO UN TESTIMONE ACCUSATO DI NON ESSERE ATTENDIBILE CHE NON VIENE QUERELATO DA NESSUNO, ANZI VIENE MINACCIATO AFFINCHÉ RITRATTI? BENVENUTI NEL MAI RISOLTO CASO DAVID ROSSI: STASERA LA NUOVA PUNTATA DELLE ''IENE'' SULL'INCHIESTA DI GENOVA. IN CUI C'È UN TESTIMONE DEI FESTINI DI SIENA CHE HA IL CORAGGIO DI RACCONTARE IL FAMIGERATO ''GROVIGLIO ARMONIOSO'' TRA MAGISTRATI, POLITICI, FORZE DELL'ORDINE.


CI SONO MOLTE CONFERME MA A NESSUNO FA COMODO CHE PARLI…

MINACCE AL TESTIMONE: A CHI DÀ FASTIDIO LA VERITÀ SU DAVID ROSSI?



Da https://www.iene.mediaset.it/ Un possibile testimone chiave dell’inchiesta della Procura di Genova sugli ipotetici abusi d’ufficio nelle indagini relative alla morte di David Rossi, di cui “Le Iene” hanno parlato a lungo negli ultimi anni, avrebbe ricevuto delle gravi minacce: Carolina Orlandi (figlia di Antonella Tognazzi, vedova di David Rossi, ndr.) e l’avvocato della famiglia Rossi, Carmelo Miceli, ne parlano ad Antonino Monteleone e Marco Occhipinti, nel servizio in onda stasera, martedì 22 dicembre, in prima serata su Italia1.

Questo testimone - le cui dichiarazioni erano state mandate in onda per la prima volta nel marzo del 2018 - avrebbe riconosciuto magistrati e personaggi di spicco come partecipanti a festini hard anche davanti ai pm di Genova l’anno successivo. Nelle settimane precedenti all’udienza di giovedì scorso in cui la famiglia si è opposta alla richiesta di archiviazione della procura di Genova, sarebbe stato minacciato ripetutamente con il fine di farlo ritrattare. 

“Credimi io sono veramente preoccupata che a questa persona possa succedere qualcosa perché l’hanno minacciato. Questa persona veramente rischia la vita in questo momento” – dice Carolina Orlandi, appena saputa la notizia che un quotidiano online ha rivelato l’identità del testimone -. “Si parla di un testimone che ha confermato quello che aveva detto a noi. È stato sentito a Genova dove ha confermato tutto ma ritenuto non attendibile. In questi giorni gli viene fatta una pressione psicologica assurda, lo hanno minacciato di rivelare la sua identità affinché ritrattasse”.

le iene il caso david rossi 15LE IENE IL CASO DAVID ROSSI 

La procura e il tribunale di Siena per due volte hanno archiviato il caso come suicidio, mentre la famiglia di David e i suoi legali sono fermamente convinti del contrario. Adesso la palla è passata nelle mani della Procura di Genova, che deve valutare se occorra andare avanti con le indagini, come richiesto dai familiari di Rossi. La famiglia sostiene che una serie di atti non erano rintracciabili nel fascicolo genovese salvo poi riapparire qualche giorno prima dell’udienza di giovedì scorso. Con il risultato che una parte dei testimoni sentiti dalla Procura sarebbe stata sconosciuta ai legali della famiglia nel momento in cui hanno presentato la loro opposizione alla richiesta di archiviazione. E, aggiunge la famiglia, un possibile testimone chiave - un ex carabiniere ndr - sentito ad indagine difensiva non sarebbe stato considerato nè sentito dalla Procura prima di valutare e chiedere l’archiviazione del caso.

 

le iene il caso david rossi 7LE IENE IL CASO DAVID ROSSI 

Queste le prime dichiarazioni di Carolina all’indomani dell’udienza presso il Tribunale di Genova di giovedì scorso: “Esco dal tribunale di Genova molto sconfortata, hanno cercato di ribadire che tutti gli atti sono stati presi in considerazione, che quelli che non sono stati presi in considerazione alla fine non erano influenti… Antonino… ma che ti devo dire, alla fine com’è che si dice? Cane non morde cane?”

Monteleone: “Mi pare di capire che non hai grandi speranze per questo Natale?”

Carolina: “Quale Natale? Noi non facciamo Natale da 7 anni, mia madre non vive più.”

La procura di Genova per il momento sembrerebbe rimanere ferma sulle sue posizioni, cioè di chiedere l’archiviazione e non ritenere non necessarie fare ulteriori indagini.

Ma la settimana scorsa la trasmissione aveva mandato in onda le dichiarazioni di un nuovo possibile testimone, un ex comandante di una stazione dei Carabinieri in toscana, depositate in procura a Genova un anno e mezzo fa, ma che inspiegabilmente non è mai stato sentito dai magistrati. Il carabiniere in pensione sostiene di come più di una volta sempre lo stesso magistrato sarebbe intervenuto affinché lui non indagasse in più di una situazione. Inizialmente riguardo al recupero di opere archeologiche rubate, un’altra volta invece sarebbe stata fermata sul nascere un’indagine sui festini hard ai quali avrebbe partecipato magistrati, segretario del vescovo, cappellano militare dei paracadutisti… Se da un lato l’ex carabiniere racconta come gli sarebbe stato impedito di indagare sui festini in curia, dall’altro aggiunge che avrebbe raccolto le confidenze di un pittore pregiudicato, sorvegliato speciale, che gli raccontava se la sarebbe spassata durante festini disinibiti ai quali avrebbe partecipato lo stesso magistrato e un agente della polizia giudiziaria. Tutte tesi che, se confermate, sarebbero molto gravi.

le iene il caso david rossi 13LE IENE IL CASO DAVID ROSSI 

 

Festini, magistrati, droga e c’è un altro elemento che tornerebbe anche in questo racconto: filmini registrati di quei festini, che a detta del militare sarebbero stati addirittura cercati da qualcuno che si sarebbe presentato come appartenente ai servizi segreti. Il pittore pregiudicato morirà impiccato in carcere, pochi giorni prima di uscire grazie all’indulto e il carabiniere ha dei dubbi che si sia trattato realmente di un suicidio. Quando a parlare di festini e filmini è un detenuto o un ex escort i magistrati di Genova dubitano della loro attendibilità. Ma quando a raccontare di festini, filmini e indagini insabbiate è l’ex comandante di una stazione dei carabinieri? Non sarebbe doveroso almeno sentirlo?

 

Il commento di Carmelo Miceli: “Non si possono non fare dei riscontri a quei testimoni che si sono in maniera così, secondo me anche superficialmente definiti inattendibili, ci sono dei testimoni che parlano dei festini, che parlano del possibile coinvolgimento dei magistrati, hanno indicato con dovizia particolari luoghi, hanno indicato persone, hanno indicato persone che potrebbero a loro volta confermare, ecco tutte queste indagini vanno fatte bene, perché fino ad oggi non sono state fatte bene”.

le iene il caso david rossi 12LE IENE IL CASO DAVID ROSSI 

 

Per la difesa della famiglia di David bisogna indagare ancora sia sulle dichiarazioni di tutti i testimoni, già sentiti e non. E anche sull’attendibilità del giovane ex escort intervistato da “Le Iene”,  la famiglia ha una posizione diversa dalla procura anche alla luce delle gravi minacce che negli ultimi giorni sono arrivate a lui, e, addirittura, ai suoi familiari: “E se non ritratti – gli avrebbero scritto - “distruggeremo la tua vita e ti faremo perdere tutto, persino il tuo lavoro”.

 

“È talmente inattendibile - conclude l’avvocato Miceli - che in questi giorni viene minacciato costantemente, viene indotto a ritrattare, viene a subire una pressione psicologica che lo porta a vedere una vita distrutta, una vita che si era ricostruito con tanti sacrifici. c’è un teste che ha il coraggio di dire le cose come stavano non guardando in faccia a nessuno e non mostrando timore almeno fino a prima delle minacce a fare nome di magistrati, personaggi importanti, forze dell’ordine eccetera”. 

 

le iene il caso david rossi 11LE IENE IL CASO DAVID ROSSI 

Carolina Orlandi: “Io ti posso dire che quando ho saputo che la sua identità era stata svelata mi sono sentita morire, per lui. Questa persona ha una famiglia, ha un lavoro, ha una vita rispettabile. Ma come si deve sentire in questo momento, io non ci voglio nemmeno pensare, mi sento quasi in colpa. Lui si è messo una mano sulla coscienza, ha detto tutto quello che sapeva, cose veramente gravi e delicate, credimi io sono veramente preoccupata che a questa persona possa succedere qualcosa”.

Per concludere Antonino Monteleone chiede: se un testimone è inattendibile, come mai verrebbe minacciato, lui e i suoi cari, affinché ritratti? Chi è che ha così paura di ciò che racconta? Non sarebbe il caso di indagare per capire a chi, ancora oggi, dà fastidio la verità su David Rossi?

l ex sindaco piccini e i festini nelle ville di sienaL EX SINDACO PICCINI E I FESTINI NELLE VILLE DI SIENA


CASO DAVID ROSSI, TUTTO QUELLO CHE ANCORA OGGI NON TORNA. NUOVA PUNTATA DELLE IENE

Orlando Sacchelli per https://larno.ilgiornale.it/

Stasera le Iene si occupano di nuovo del caso David Rossi, sulla cui morte vi sono ancora diversi lati oscuri. Come ci spiega l’inviato Antonino Monteleone l’idea di tornare su questa vecchia storia, dopo una lunga pausa, trae origine da due motivi. “Siamo in attesa di capire, dopo tre anni, se siamo dei diffamatori oppure no. Otto magistrati ci hanno querelato per aver mandato in onda alcune riflessioni fatte dall’ex sindaco di Siena. Affermazioni in cui Pierluigi Piccini si limitava a sollevare dei dubbi, non tanto sulla morte di Rossi, ma sull’eventualità che ci fosse qualcosa ad aver condizionato la serenità degli inquirenti. Bene, dopo tre anni ancora i pm non hanno deciso se mandarci a processo oppure no. Nel frattempo – prosegue Monteleone – la procura di Genova, competente sui magistrati senesi, ha aperto un fascicolo per abuso d’ufficio. Che qualcuno non abbia fatto bene il proprio lavoro dal nostro punto di vista è un fatto”.

caterina orlandi incontra l escort dei festini senesiCATERINA ORLANDI INCONTRA L ESCORT DEI FESTINI SENESI

Ricapitoliamo rapidamente la vicenda. Quando l’ex sindaco di Siena fa quelle affermazioni sui presunti festini hard le Iene cominciano a indagare. “Ci arriva una mail – racconta Monteleone – di una persona che racconta di aver preso parte, come gigolò, a quei festini hard e, dalle foto che gli mostriamo, riconosce diverse persone, tra le quali un magistrato”. Questo testimone viene sentito dalla procura di Genova e racconta, nei dettagli, ciò che ha detto alla trasmissione di Italia Uno. “Non ha ritrattato nulla davanti ai magistrati, anzi come risulta dai verbali ha confermato. Solo davanti a una foto ha detto di non essere molto sicuro. Ad ogni modo il fatto che davanti alla procura non abbia arretrato di un millimetro dimostra, a nostro avviso, che i riscontri che avevamo fatto avevano una base solida”.

Di recente è successo qualcosa di strano. Quel testimone è stato, per così dire, “smascherato”. Sono uscite notizie sul suo conto (ha lavorato per un parlamentare europeo). Monteleone si chiede: “E allora che vuol dire? Questo dettaglio che importanza ha rispetto alla vicenda legata al caso Rossi?”. Intanto la procura di Genova ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta.

“Questa cosa ci sorprende, e non poco – aggiunge l’inviato delle Iene – perché la testimonianza del gigolò è perfettamente sovrapponibile al racconto di tanti testimoni, tra cui uno in particolare, un ex comandante di una stazione dei carabinieri della provincia di Siena, che ha puntato il dito contro un magistrato di Siena rivelando sul suo conto alcuni episodi inquietanti”. Ma non è stato mai ascoltato. E alla fine la procura di Genova ha concluso che “non c’è la prova che i magistrati di Siena non abbiano condotto bene l’inchiesta”. La famiglia di David Rossi, attraverso i propri legali, si oppone all’archiviazione, tra l’altro sollevando molti dubbi sulla sparizione e riapparizione di alcuni documenti dell’inchiesta.

antonino monteleone mostra foto di magistrati a escort gayANTONINO MONTELEONE MOSTRA FOTO DI MAGISTRATI A ESCORT GAY

“Noi delle Iene – prosegue Monteleone – ci siamo fatti diverse domande su questa triste vicenda, domande che evidentemente la magistratura non gradisce. Ad esempio non ci si può interrogare sulla condotta morale dei giudici. Il fatto, però, che la procura di Genova abbia trasmesso gli atti al Csm, per eventuali valutazioni sull’operato dei magistrati, credo sia importante”.

Oltre all’amarezza per un giallo che, a più di sette anni di distanza, resta ancora aperto, Monteleone è turbato perché, con alcuni suoi colleghi, è stato attaccato e pesantemente minacciato, insieme al testimone. Episodi, questi, che sono stati regolarmente denunciati alle autorità. “A distanza di tre anni, da quando abbiamo iniziato a indagare, siamo ancora qui – dice l’inviato delle Iene -. Qualcuno non ha fatto bene il proprio lavoro. Pensate, una delle banche più grandi d’Italia è andata a rotoli, un uomo è morto, e non c’è ancora nessun colpevole. Come mai se volano due schiaffi durante il Palio di Siena la procura sequestra tutti i tabulati telefonici e i filmati possibili e immaginabili, e invece in un caso come quello della morte di David Rossi ci sono stati tutti questi buchi? Pensi che nel 2013 è emerso che gli ingressi nella sede centrale del Monte dei Paschi non erano registrati. È mai possibile questa cosa? Ma la domanda principale – conclude Monteleone – è questa: sono scarsi e incapaci oppure qualcuno ha agitato un pericoloso scheletro nell’armadio?

caterina orlandi figlia di david rossi incontra l escort dei festini di sienaCATERINA ORLANDI FIGLIA DI DAVID ROSSI INCONTRA L' ESCORT DEI FESTINI DI SIENA

 

La nostra chiacchierata con Monteleone si conclude con una domanda: Cosa ne pensa di Giuseppe Mussari, l’ex presidente di Mps? “Quando andammo a intervistarlo al maneggio – dice l’inviato delle Iene – mi sembrò molto provato ed ebbi la sensazione che si portasse dietro un profondo dolore per la morte di Rossi, a cui era legato da una profonda amicizia. Se parlasse potrebbe dirci qualcosa di utile, magari apparentemente insignificante per lui ma interessante visto da fuori e inserito in un contesto più ampio. Che dire di Mussari, trovo significativo e tipicamente italiano che il protagonista dello sfascio di una banca sia uscito dicendo che ‘il banchiere non era il suo mestiere’ e poi sia divenuto il presidente dell’Abi, l’associazione bancaria italiana”. Fonte: qui


IL CASO NON È CHIUSO 

DAVID ROSSI: IL SERVIZIO DELLE ''IENE'' CON IL CARABINIERE CHE SVELA I FESTINI CON MAGISTRATI, IL SEGRETARIO DEL VESCOVO, IL CAPPELLANO MILITARE, LA CREMA DI SIENA: ''NE HO PARLATO CON IL MIO SUPERIORE, MI HANNO TRASFERITO''. ERANO TUTTI SCHEDATI E LEGATI DA SEGRETI INCONFESSABILI, COSÌ DA ESSERE RICATTABILI A VITA 

L'OMICIDIO DELLA PROSTITUTA E LO STRANO SUICIDIO DELL'INFORMATORE IN CARCERE. 

GLI ATTI SPARITI DALLA PROCURA 

IL CELLULARE DI ROSSI USATO ANCHE DOPO LA MORTE


VIDEO: LE ''IENE'' SU DAVID ROSSI, LE RIVELAZIONI DEL CARABINIERE IN PENSIONE: ''MAGISTRATI E PEZZI GROSSI AI FESTINI HARD. APPENA HO INIZIATO A INDAGARE MI HANNO DETTO DI FARMI GLI AFFARI MIEI. POI MI HANNO TRASFERITO''

 

https://www.iene.mediaset.it/video/david-rossi-festini-hard_960286.shtml



 

ESCLUSIVA SETTIMANALE GIALLO:  IL CELLULARE DI DAVID ROSSI USATO DOPO LA SUA MORTE

Dopo la morte di David Rossi qualcuno ha utilizzato il suo cellulare personale che era sotto sequestro per inviare due mail riservate. Inoltre dal dispositivo risultano cancellate quasi 300 tra chiamate e messaggi che avrebbero forse potuto fare luce sul giallo. Non sarà possibile risalire ai destinatari dei messaggi e delle telefonate perché i gestori telefonici cancellano i back up dopo tre anni. Come anticipa in esclusiva il Settimanale Giallo di Cairo Editore, in edicola da domani, ci sono voluti ben sette anni dalla morte del dirigente del Monte dei Paschi di Siena precipitato dalla finestra del suo ufficio nel 2013 per fare questa incredibile scoperta. Il cellulare insomma non era mai stato analizzato, nonostante le due indagini poi archiviate.

inchiesta delle iene su david rossi 1INCHIESTA DELLE IENE SU DAVID ROSSI 

 

Si è giunti a questa svolta solo perché la procura di Genova e non quella di Siena che aveva archiviato l'inchiesta definendola un caso di suicidio, ha avviato nuove indagini. Il cellulare del manager era entrato nel frattempo in possesso della figlia “acquisita” Carolina Orlandi che, saputo del nuovo filone di indagini, si è presentata agli inquirenti liguri per consegnarlo.

 

Ma c'è un'altra anomalia. Risultava sparito il verbale di interrogatorio di un magistrato, chiamato a rispondere alle domande di un altro collega sui presunti festini a luci rosse a Siena in cui sarebbero stati coinvolti giudici, dirigenti bancari e diplomatici. Il verbale di interrogatorio è corredato da un audio visivo in cui il magistrato si lascia andare al pianto. Richiesto dai legali della famiglia Rossi, il verbale è poi riapparso con la giustificazione che era “andato perduto in uno scatolone durante un trasloco”.

 

 

DAVID ROSSI: DUE GRANDI NOVITÀ. LA TESTIMONIANZA DI UN CARABINIERE MAI SENTITO DAGLI INQUIRENTI E LE PRESUNTE ANOMALIE SU GLI ATTI DI INDAGINE

le iene il caso david rossi 11LE IENE IL CASO DAVID ROSSI 

Sono due le clamorose novità sul caso David Rossi, raccontate ieri sera nel servizio realizzato da Antonino Monteleone e Marco Occhipinti de “Le Iene”. La prima riguarda la nuova incredibile testimonianza di un carabiniere in pensione, sentito a indagine difensiva da Carolina Orlandi (figlia di Antonella Tognazzi, vedova di David Rossi, ndr.) e dal suo avvocato Carmelo Miceli. Secondo la famiglia di David la testimonianza sarebbe sparita dal fascicolo dell’inchiesta sui presunti abusi d’ufficio nonostante fosse stata depositata dai legali della famiglia Rossi, ad agosto 2019, presso la procura di Genova.

 

Il militare racconta di aver provato ad indagare su alcuni festini che si tenevano in zona ma di essere stato in qualche modo ostacolato da parte di un magistrato che gli avrebbe tolto le indagini. Secondo l'esposto ricevuto dal carabiniere a questi festini hard, alcuni svolti dentro il ad un seminario arcivescovile, avrebbero partecipato, oltre che magistrati, anche il segretario del vescovo, il cappellano militare dei paracadutisti e tutta una serie di personalità di spicco.

 

le iene il caso david rossi 10LE IENE IL CASO DAVID ROSSI 10

Il militare inoltre racconta di aver avuto delle confidenze da un pittore pregiudicato che aveva guai con la giustizia e che sorvegliava, in quanto agli arresti domiciliari, il quale gli raccontava di aver organizzato a casa sua festini hard in compagnia di un magistrato e che avrebbe filmato quegli incontri. 

 

Il carabiniere, oggi in pensione, continua raccontando di aver effettuato un paio di operazioni di polizia giudiziaria che, a quanto riferisce, non sarebbero state gradite: il recupero due putti rinascimentali rubati in una villa e il ritrovamento di reperti archeologici in una casa privata. In entrambi i casi un magistrato sarebbe andato da lui ordinando di non proseguire le indagini, altrimenti sarebbero stati guai per lui. Infine il militare racconta che sarebbe stato indagato e poi condannato per aver annullato una multa già emessa, ma che poi sarebbe stato assolto in appello. Il carabiniere sarebbe comunque stato trasferito per incompatibilità ambientale perdendo così l’utilizzo dell’alloggio di servizio, che aveva in qualità di comandante di stazione.

 

Questa sensazionale testimonianza sarebbe tra gli atti di indagine presso la procura di Genova, che sarebbero prima spariti, poi ritrovati e che sembrano non essere stati valutati dalla Procura nell’ultimo anno e mezzo. 

 

Antonino Monteleone si chiede: possibile che fosse sparita nel nulla una testimonianza depositata un anno e mezzo fa? E se così non fosse, perché ancora nessuno avrebbe sentito quest’uomo delle istituzioni e indagato sulle sue coraggiose dichiarazioni?

l ex sindaco piccini e i festini nelle ville di sienaL EX SINDACO PICCINI E I FESTINI NELLE VILLE DI SIENA

 

Ma non solo: sarebbero saltati fuori anche due dichiarazioni rese ai pm di Genova, di cui la famiglia di David Rossi non sapeva nulla nel momento in cui ha avrebbe formulato la propria opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dai magistrati liguri.

 

Ma come si è arrivati all’udienza decisiva che si terrà domani a Genova?

 

Le inchieste della Procura

La prima inchiesta della Procura di Siena archiviò la morte di David Rossi come suicidio pochi mesi dopo la sua scomparsa, nel marzo 2016. Solo in seguito a una richiesta della famiglia e a due anni dalla morte di Rossi, si aprì una seconda indagine ma era troppo tardi per svolgere tutta una serie di accertamenti che sarebbero serviti per capire come morì David Rossi:

1.       analizzare i vestiti di David, che furono restituiti alla famiglia che se ne disfò;

2.       richiedere i tabulati delle 3 celle telefoniche che avrebbero aiutato a tracciare tutte le persone che erano in banca e nelle sue vicinanze nelle ore e nei minuti in cui David perse la vita.

3.       l’identità dell’uomo che alle 20:11 compare all’ingresso del vicolo, con cellulare all’orecchio e sguardo rivolto verso il corpo di David.

caterina orlandi incontra l escort dei festini senesiCATERINA ORLANDI INCONTRA L ESCORT DEI FESTINI SENESI

4.       analizzare i fazzolettini sporchi di sangue che il Pm Natalini distrusse senza averli mai esaminati e ancor prima che fosse decretata la prima archiviazione.

5.       scoprire come David si fosse procurato i segni sulla parte anteriore del suo corpo.

 

Ciononostante, fu archiviata anche la seconda inchiesta aperta dalla Procura ed archiviata nel 2017.

Domani un Giudice a Genova dovrà decidere se accogliere la richiesta dei pubblici ministeri che vogliono archiviare le indagini per gli eventuali abusi di ufficio commessi durante l’inchiesta sulla morte di David Rossi.

 

I festini hard.

Per quanto riguarda la vicenda dei presunti festini hard, tutto è iniziato dalle clamorose dichiarazioni rubate all’ex sindaco di Siena Pierluigi Piccini che, all’inviato, Antonino Monteleone, aveva dichiarato: “Conoscendo la razionalità di David, non è possibile che sia suicidio. La città è convinta che sia stato ucciso”.

Per l’ex sindaco Piccini David non si sarebbe suicidato. E suggerisce un’ipotesi difficile da credere se non fosse che il soggetto che la riferisce è una fonte autorevole e qualificata. “Devi indagare tra alcune ville tra l’aretino e il mare e i festini che facevano lì perché la magistratura potrebbe aver abbuiato tutto perché scoppia una bomba morale, non so se mi sono spiegato”. 

 

le iene il caso david rossi 14LE IENE IL CASO DAVID ROSSI 

Ci sarebbero davvero dei collegamenti tra il decorso delle indagini e la storia dei festini? Dopo questa intervista rubata all’ex sindaco, sette magistrati di Siena sporgono querela per diffamazione e, a seguito di questa, la Procura di Genova - competente ad indagare su tutto ciò che riguarda i magistrati toscani - apre due procedimenti: uno per diffamazione nei confronti della trasmissione di Italia1 e dell’ex sindaco Piccini e uno per abuso d’ufficio. Prima di Piccini la storia dei festini era stata denunciata pubblicamente da un azionista addirittura durante un’assemblea del Monte dei Paschi. 

 

Dell’esistenza di quel tipo di festini non ne parlerebbero solo l’ex sindaco Piccini e l’azionista del Monte dei Paschi, ma anche la trasmissione Mediaset “Quarto Grado” attraverso le dichiarazioni di due persone che riferiscono che avrebbero visto con il loro occhi spezzoni di un video registrato durante “festini scabrosi a cui avrebbero partecipato personaggi di spicco”. 

 

le iene il caso david rossi 12LE IENE IL CASO DAVID ROSSI 

L’inviato ha poi anche raccolto la sensazionale testimonianza di un uomo, che in passato racconto avrebbe avuto esperienze come gigolò: “ho partecipato a… come escort ad alcune feste private, che si sono svolte nei dintorni di Siena, Monteriggioni, e a volte anche in altre città d’Italia”. Feste, dice ancora, che avrebbero avuto lo scopo “di intrattenere degli ospiti di alto… alto profilo comunque, che avevano una certa importanza… per le persone che organizzavano queste feste”. E poi aveva aggiunto: “La maggior parte delle volte c’erano delle cene, poi diciamo che avveniva una sorta di selezione poi dopo noi sapevamo che dovevamo andare con una determinata persona…  io sapevo che andavo a Siena per tot euro… è capitato anche 10.000 a settimana, cifre del genere…” 

 

Il giovane gigolò avrebbe riconosciuto un importante ex manager del Monte dei Paschi, un conosciuto imprenditore di Siena, un sacerdote, un ex Ministro, un politico che ha rivestito un ruolo importante nella città, un noto giornalista, un’alta carica delle Istituzioni senesi e addirittura due magistrati. 

 

La nuova testimonianza.

le iene il caso david rossi 8LE IENE IL CASO DAVID ROSSI 

Carolina Orlandi: “La procura di Genova dice «ammesso che questi festini ci siano stati e ammesso che a questi festini abbiano partecipato tutta una serie di personaggi di spicco del panorama senese, questo non implica che le indagini sulla morte di David siano state fatte male per questo motivo»”.

Iena: “E voi avete letto gli atti?”.

 

Carolina Orlandi: “Le testimonianze sono impressionanti, nel senso che ci sono tutta una serie di testimoni che con dovizia di particolari indicano personaggi del sistema Siena che partecipavano a festini scabrosi. E mi volete dire che questo sistema Siena, non avrebbe potuto influenzare le indagini sulla morte di un manager Monte dei Paschi in un periodo come quello? A noi ha creato un danno enorme, perché tutto quello che non è stato fatto all’inizio vai poi a recuperarlo tre anni dopo… Vai a rigrattare i muri per cercare Dna di terzi tre anni dopo…Vai a richiedere le celle telefoniche che non ci sono più, e chi paga per tutto questo? Io mi devo far bastare che in quella circostanza c’era di turno un magistrato che però ha dato per scontato che quella persona si fosse buttata dalla finestra e quindi non ha fatto tutta una serie di cose che fanno sì che io oggi non sappia perché David è morto… e non è una responsabilità questa? Eh no, invece…viene aperto un fascicolo per abuso d’ufficio e viene richiesta l’archiviazione pure di questo… E come dobbiamo sentirci noi?”

 

le iene il caso david rossi 7LE IENE IL CASO DAVID ROSSI 

Monteleone spiega che è comprensibile lo sconforto di chi da 7 anni chiede giustizia per un suicidio anomalo a cui la famiglia non riesce a credere, però c’è da dare atto che il lavoro della procura di Genova ha raggiunto due risultati importanti, ben riportati da Il Fatto Quotidiano” che nei giorni scorsi titolava: “La svolta. I magistrati di Genova per la prima volta certificano: piena di lacune l’inchiesta di Siena sul manager MPS morto nel 2013” e riguardo all’ escort: “Ecco i due pm dei party”, e scriveva che dagli atti risulterebbe anche un altro testimone che avrebbe parlato di festini e di un magistrato: “William Villanova Correa detenuto per omicidio nel carcere di Massa per aver ucciso una prostituta. Anche lui avrebbe partecipato a party con “personalità altolocate” che avrebbero coinvolto “minorenni”. 

 

Carolina Orlandicommentando le parole dell’ex carabiniere dice: “Sta succedendo che noi della famiglia di David Rossi, non siamo stati messi nelle condizioni di avere tutta la documentazione al momento in cui abbiamo fatto l’opposizione. Abbiamo segnalato la mancanza di questa completezza, perché risultava mancante un audio registrazione di un testimone istituzionale che aveva deposto in merito a un pm senese. Dopo di che il 2 dicembre c’è stato dato atto che questa audio registrazione era stata rinvenuta”.

E aggiunge: “La cosa assurda è che tra questi atti ricomparsi c’erano addirittura degli atti che noi non avevamo mai visto. Una, nel particolare, fa riferimento sia ai cosiddetti festini hard, sia alla partecipazione a questi festini di persone della cosiddetta Siena bene”. 

le iene il caso david rossi 6LE IENE IL CASO DAVID ROSSI 

 

La difesa, a pochi giorni dall’udienza, scopre che esisterebbero due persone sentite dalla Procura sui festini di cui la famiglia di David Rossi ignorava del tutto l’esistenza. Negli atti da loro ricevuti dalla Procura mancavano del tutto le due testimonianze e che non avevano potuto quindi inserire nella loro opposizione alla richiesta di archiviazione.

 

Ma le presunte anomalie sembrano non finire qui.

Una circostanza molto importante è che manca anche, ed è stata rinvenuta proprio adesso a ridosso dell’udienza, tutta l’attività difensiva che aveva eseguito il collega Miceli, che aveva depositato in tal senso un open drive con delle dichiarazioni molto importanti di due personaggi chiave”. Afferma Paolo Pirani che, insieme a Miceli, rappresenta la famiglia Rossi.

“Noi a luglio dell’anno scorso, 2019, come indagine difensiva abbiamo ascoltato la testimonianza di un ex comandante dei carabinieri. Questa persona ci ha rivelato delle cose veramente molto gravi. Quindi noi abbiamo depositato, dopo un mese, questa testimonianza a Genova. E questa testimonianza nella richiesta di archiviazione non compare mai. Non è neanche citata, quindi vuol dire che questa persona né è stata sentita a Genova, nè hanno valutato la registrazione che gli abbiamo depositato noi”. Dice Carolina Orlandi.

le iene il caso david rossi 5LE IENE IL CASO DAVID ROSSI 

 

Carolina sostiene che le indagini difensive da loro condotte due estati fa non sarebbero state considerate dai Pm di Genova e che la persona per cui la testimonianza per la famiglia è così importante non sarebbe mai stata sentita dalla Procura.

Monteleone le chiede chi sarebbe il nuovo testimone e cosa avrebbe raccontato a lei e al suo avvocato: “Questo ex comandante di una stazione dei Carabinieri ci racconta diverse storie, e tutte queste storie hanno in comune un personaggio, un magistrato. Alcune hanno a che vedere con festini, altre hanno a che vedere con omissione di atti d’ufficio, cioè si parla di cose veramente gravi”.

 

Secondo Carolina si tratterebbe di storie di festini e di presunti insabbiamenti, cioè di omissioni in atti d’ufficio:

Ex Carabiniere“Iniziai a fare il carabiniere qui a Monteriggioni. Appena arrivato venni chiamato dal dott. (cognome magistrato, ndr.), come nuovo Comandante della stazione e subito (mi dissero ndr.) «mi raccomando, qui è tutto tranquillo, Siena è un’isola felice, non fare indagini, non mi denunciare persone»…”. 

 

le iene il caso david rossi 4LE IENE IL CASO DAVID ROSSI 

“Io certo non me lo aspetto questo da un Magistrato, è una minaccia a tutti gli effetti – commenta Carolina all’inviato de Le Iene - È una roba forte. Io mi ricordo quando me l’ha detto, sono rimasta veramente così. Questo ex comandante voleva fare delle indagini, aveva degli indizi e un magistrato va da lui per dirgli non fare niente? non proseguire, non fare le indagini altrimenti ti indago io?”  

“Cosa ci racconta poi questo ex comandante? Che questo famoso magistrato fosse in stretti rapporti con un pluripregiudicato che era un ex sorvegliato speciale, che proprio l’ex comandante con cui stavamo parlando noi lo controllava. Era il suo lavoro. Questo pluripregiudicato, a più riprese, avrebbe detto al nostro teste, al nostro ex comandante, che proprio a casa sua si svolgevano dei festini a base di cocaina, dove si ballava nudi sui tavoli e soprattutto che a questi festini avrebbe partecipato pure l’amico magistrato. lo sai che fine ha fatto questa persona?” Continua Carolina Orlandi, aggiungendo dettagli al racconto fatto dal testimone.  

Ex Carabiniere“Questo era uno gay, sposato con moglie e figli, quarant’anni di reati, non ha mai lavorato un giorno in vita sua e girava con la Ferrari. Ufficialmente faceva il pittore. E poi stava agli arresti domiciliari. Tutti i suoi casi li gestiva sempre il dott. (cognome magistrato, ndr.). E io parlandoci andavo lì a controllarlo «Ma te non c’hai paura che…perché stai raccontando queste cose, tutti questi festini… non c’hai paura?». «Maresciallo io sono una volpe. Io ho tutto registrato, ho i filmini, ho tutto… se mi succede qualcosa, qui salta Siena». «Se lo dici te, va bene»”. 

le iene il caso david rossi 3LE IENE IL CASO DAVID ROSSI 

 

Carolina a Monteleone: “Questa persona sosteneva che lui fosse in possesso dei filmini di questi festini che si svolgevano a casa sua”.

Ex Carabiniere“Lo controllavo… quando poi mi mandarono via una bella mattina aprii il giornale, mi telefonarono anche i colleghi, lo trovarono impiccato in carcere”.

Il pittore pregiudicato di cui parla l’ex carabiniere sarebbe morto impiccato in carcere, cosa che lo avrebbe fatto insospettire:

Ex Carabiniere(pittore pregiudicato, ndr.) A me più volte disse, «Marescia’… io sto meglio in carcere che a casa», diceva «in carcere faccio quello che voglio, conosco il direttore, le guardie… io vado in giro per il carcere, il lunedì c’ho il marocchino, martedì c’ho il tunisino, il mercoledì mi faccio l’albanese», mi ha detto «sono quarant’anni che faccio avanti e indietro col carcere». Aprii il giornale e lo trovarono impiccato in cella. 

Carlo Miceli all’ex carabiniere: Quindi lei mi sta segnalando…?

 

Ex Carabiniere: “Archiviarono. Lui sapeva tante cose. Tante cose sui festini, sulle cose che si verificarono lì a pian del lago”.

Carlo Miceli all’ex carabiniere: “Era una persona che era protetta dalla procura perché lei ne aveva avuto contezza?”

Ex Carabiniere: “No, era protetto da (cognome magistrato, ndr.)”.

Carlo Miceli all’ex carabiniere: “...Che a dire dello stesso (cognome magistrato, ndr.), se ho capito bene, aveva partecipato a festini” 

Ex Carabiniere: “Lì dentro”

Carolina Orlandi all’ex carabiniere: “Organizzati da (cognome magistrato, ndr.) e…?”

le iene il caso david rossi 2LE IENE IL CASO DAVID ROSSI 

Ex Carabiniere: “Sì sì, io mi ricorderò sempre che lui mi disse che ballava nudo sui tavoli durante questi festini che facevano, che c’era anche droga. Cocaina, tutte queste cose così… e praticamente questo (cognome magistrato, ndr.) aveva un’immunità, ma non solo lui, ce l’aveva altra gente. Quando poi il pittore è morto venni chiamato dal pretore di Siena, il pretore, mia amica, dice «guarda che c’è un ex collega, fa parte dei servizi segreti vuole un incontro con te nello studio suo d’avvocato». Andammo lì, lui mi disse «noi sappiamo tutto perché noi intercettiamo tutti e tutto senza permesso. Sappiamo tutto. Dove stanno i nastri?» «Guarda che i nastri ce l’hai te». Ha detto «no io i nastri non c’ho niente» dice «chi potrebbe averli…» “.

 

Carlo Miceli all’ex carabiniere: “I nastri sarebbero le videoregistrazioni degli incontri?”

Ex Carabiniere: “Registrazioni degli incontri”.

Carlo Miceli all’ex carabiniere: “Lei ricorda se era venuto per un'attività d’indagine o per qualcosa che la possa aiutare a ricostruire”?

caso david rossi la iena antonino monteleone intervista escort 5CASO DAVID ROSSI LA IENA ANTONINO MONTELEONE INTERVISTA ESCORT 5

Ex Carabiniere: “Sapeva quello che mi succedeva «c’è una persona che viene da Roma vuole parlare con te, che fai, ci vuoi parlare?». «Parliamoci». Una buona pista per voi, se ci riuscite, riuscire a far parlare i servizi (segreti, ndr.). Sanno tutto. Mi dissero «non mi dire nulla di quello… sappiamo già tutto e quello che ci interessa è dove stanno i nastri»”.

Carlo Miceli all’ex carabiniere: “E di questi nastri poi?”.

Ex Carabiniere: “Mia idea personale è che lui li teneva in una cassaforte”. 

 

Carolina a Monteleone: “Quindi i servizi segreti, a detta sua, sapevano dell’esistenza dei festini e dell’esistenza soprattutto dei filmati rispetto ai festini. Pare che i servizi segreti cercassero questi filmati e cercassero di capire dal nostro teste se sapesse in qualche modo dove venivano custoditi questi filmati”. 

A questo punto Monteleone si chiede se sia possibile che persone che non si conoscono tra di loro, come un ex sindaco, un azionista del Monte dei paschi, un ex escort, un detenuto, un carabiniere in pensione raccontino tutti storie sovrapponibili, che avrebbero quasi sempre al centro dinamiche simili e i medesimi protagonisti. 

Ex Carabiniere: “Mentre stavo lì a fare il Comandante mi arriva per posta un esposto, questa è grossa, dove mi indicavano che si svolgevano dentro il seminario arcivescovile di Siena dei festini dove partecipavano magistrati, il segretario del vescovo, il cappellano militare dei paracadutisti. Sono passati un sacco di nomi, tutta la miglior crema di Siena”.

caso david rossi la iena antonino monteleone intervista escort 4CASO DAVID ROSSI LA IENA ANTONINO MONTELEONE INTERVISTA ESCORT 4

Ex Carabiniere: “E nell’indirizzo c’era (ruolo magistrato, ndr.), e allora mentre sto per iniziare le indagini, mi telefona il dott. (cognome magistrato, ndr.): «Dottore buongiorno, che per caso ti è arrivato quell’ esposto…?». «Sì è arrivato ieri, sto per iniziare», «Fermo! Io sono il pubblico ministero, da questo momento conduco io l’indagine. Non fare attività d’indagine come polizia giudiziaria… (cognome agente di polizia giudiziaria, ndr.) è già partito, viene da te, consegnagli tutto». Allora ho detto «Dottore mi faccia fare una lettera di trasmissione».

Carlo Miceli all’ex carabiniere: “Formale”.

 

Ex Carabiniere: “Assolutamente… «Non ti azzardare a fare fotocopie, lettere di trasmissione, quello che ti è arrivato consegni a (cognome agente di polizia giudiziaria,ndr.)». Mentre ancora parlavo con il dott. (cognome magistrato, ndr.), mi squilla il telefono, (cognome agente di polizia giudiziaria, ndr.) con la squadra di polizia giudiziaria: «Hai fatto delle cose…», «Io non ho fatto niente». «Mi raccomando, da questo momento tu non devi fare indagini, facciamo tutto noi». «Va bene» E facevano questi festini all’interno del convento arcivescovile di Siena”.

uomo misterioso guarda david rossi ore 20 e 11UOMO MISTERIOSO GUARDA DAVID ROSSI ORE 20 E 11

Carolina Orlandi commenta queste dichiarazioni: “La roba assurda che in tutto questo tornano sempre gli stessi personaggi, cioè si parla sempre degli stessi magistrati, si parla sempre degli stessi personaggi della curia, si parla sempre degli stessi personaggi della banca, di tutta una serie di istituzioni dei poteri eccetera. Ogni volta che noi troviamo una storia in più c’è sempre gli stessi personaggi di mezzo, cioè non può essere una coincidenza, capito? Io alle coincidenze non ci credo più”. 

 

E Cosa succede al comandante della stazione dei carabinieri di un comune che sarebbe stato così spesso in contrasto, sempre con lo stesso magistrato?

Ex Carabiniere: “I miei superiori mi hanno levato il comando e trasferito. Buttato in mezzo a una strada con tre bambini piccoli, mi hanno tolto pure l’alloggio di servizio. Ho fatto ricorso al Tar e purtroppo l’Arma dei Carabinieri e altre amministrazioni quali Finanza e Polizia, non devono indicare i motivi per cui sei incompatibile, a loro giudizio. Io ho chiesto quali sono i motivi di incompatibilità ambientale? E hanno risposto «A nostro giudizio insindacabile».

agende spostateAGENDE SPOSTATE

Carolina Orlandi: “Tutto quello che vi ho appena raccontato era all’interno di una registrazione che noi abbiamo fatto a questo ex carabiniere e abbiamo depositato alla procura di Genova. Questa registrazione era sparita. Questa registrazione non è mai stata presa in considerazione per fare la richiesta di archiviazione. Alcune cose sono sparite, altre sono state ritrovate, altre non ci sono state comunicate… è veramente una roba demotivante invece di affidarci a un’istituzione che dovrebbe garantire la giustizia e la verità e che dovrebbe essere a nostro supporto per sapere che cacchio è successo quella sera, noi invece dobbiamo avere 100 occhi. Sono passati 8 anni, siamo stanche di dover guardare continuamente le spalle da tutti”.

 

Monteleone: “Cosa chiedete voi alla Procura di Genova che giovedì dovrà decidere sul da farsi?”

antonino monteleone de le iene sulla morte di david rossi 2ANTONINO MONTELEONE DE LE IENE SULLA MORTE DI DAVID ROSSI 2

“Noi chiediamo che venga rivalutata l'archiviazione, perché un’archiviazione deve essere fatta sulla base degli atti, ma tutti gli atti, non una parte, quindi che riprendano in mano tutto, che mettano a confronto le testimonianze che non combaciano, che prendano la registrazione che gli abbiamo dato noi, che si ascoltino tutto. Per scrivere un’archiviazione devono aver fatto le indagini, ma su tutti gli atti, non su una parte. – conclude Carolina Orlandi - Alcune cose sono sparite, perché altre sono state ritrovate, altre non ci sono state comunicate. È veramente demotivante e, credimi, noi la motivazione ce la stiamo mettendo tutta e continueremo a farlo”. Fonte: qui


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