martedì 8 dicembre 2020

Sanità, Grisolia(9 Dicembre Forconi): “Una Regione Calabria senza senso”


“Una Regione Calabria senza senso, uno Stato povero di idee ma unite entrambe da un unico denominatore comune, cioè dispongono di una mediocre classe politica ormai attenzionata da mesi dai mass media per la loro vergognosa attitudine a demolire ciò che di buono questo paese offre: l’intelligenza e la competenza dei cittadini unica seria forza intellettuale mai sfruttata dalla classe politica”. E’ quanto afferma l’avvocato Domenico Grisolia del Foro di Catanzaro, in qualità di Responsabile del Settore Giustizia del Partito Nazionale 9 Dicembre I Forconi, sulla “ormai ridicola vicenda riguardante la problematica della Sanità Calabrese”.

“Rispondo, in primis, poiché svolgo la mia attività professionale nella città di Catanzaro e su tutto il territorio nazionale, al sindaco Sergio Abramo di questa città e al consigliere regionale Domenico Tallini, i quali intervistati sulla problematica ormai avvilente della sanità calabrese hanno affermato che “andrebbe fatta causa allo Stato” per avere indirizzato in Calabria, nella gestione della sanità pubblica, commissari che ne hanno solo aggravato la problematica di questa regione. Forse va ricordato a sindaco e consigliere regionale che se lo Stato Italiano è stato costretto a commissariare la sanità calabrese, come ha giustamente sottolineato il dottor Giletti nella recente trasmissione su La7, e rispondendo al senatore Matteo Salvini, il commissariamento della sanità calabrese si è reso necessario per il grosso buco e/o ammanco che la politica calabrese ha avallato, e della quale i su menzionati da almeno un ventennio ne hanno fatto parte!

Pertanto – continua l’avvocato Grisolia – prima di lasciarsi andare ad effimere affermazioni, io al loro posto rifletterei. La situazione emergenziale che si è venuta a creare in Calabria è questo dovrebbe il dottor Giletti apprendere prima di esporne questa Regione al pubblico ludibrio, va ricercata nella incapacità oggettiva dei nostri rappresentanti politici locali, nonché da quella classe dirigente che la stessa classe politica locale ha scelto frutto di incarichi commissariali, dirigenziali e manager, che da anni amministrano la res pubblica senza la capacità di riordinare quelle strutture sanitarie già presenti sul territorio. I famosi posti di terapia intensiva a seguito di Coronavirus, potevano essere tranquillamente e con modica spesa, individuati nel preesistente Policlinico Mater Domini – ex Villa Bianca – zona Mater Domini di Catanzaro, assumendo nell’immediato personale medico e paramedico, attingendo alle graduatorie già esistenti e bloccate da anni e che oggi avrebbero aggiunto più personale medico e paramedico senza esporre questa Regione ad un ridicolo rimbalzo di responsabilità che i cittadini calabresi non meritano.

Inoltre sarebbe stato sufficiente in meno di 48 ore aprire tutte quelle nuove strutture sanitarie da San Marco Argentano, della Sibaritide, e negli altri posti strategici della Regione Calabria, utilizzati con fondi statali spesi non per migliorare la sanità pubblica calabrese, ma per irrobustire il clientelismo politico di questa Regione attraverso assunzioni fantasma di dirigenti e personale amministrativo di cui la Regione Calabria è in regime di overdose. E dire che la nostra aimè prematura scomparsa del governatore Jole Saltelli lo aveva denunciato allorquando ebbe a dire “Articolo apparso a pag. 22 della Gazzetta del Sud del 28.04.2020” sentenziando quanto segue attraverso un affondo durissimo e spietato sulla realtà della Regione Calabria affermando: “Qui c ’è tanto grigio, ci sono 800 persone che lavorano negli uffici della Regione ma non sappiamo a quale titolo e per fare cosa. Proverò a poco a poco a capire, progetti, strutture, aziende gente che lavora da fuori. Nonché gli Enti Sub Regionali, molti dei quali in liquidazione da 8 anni, ma che procedono ad assunzioni !!! Invito la maggioranza ma anche l ’opposizione e chi ha voglia di scoprire la verità: aiutateci ad aprire i cassetti e scrosteremo molto”, ecco dove sono finiti i soldi della sanità calabrese, assumendo personale inesistente se non per irrobustire le cartelle elettorali di alcuni “faccendieri” politici che hanno irrobustito il loro bagaglio clientelare – elettorale, accompagnato da allegre elargizioni con finanziamenti a Cliniche Private il cui contributo Regionale supera di molto quello Pubblico Statale!

Il Procuratore Nicola Gratteri e quanti come lui hanno voglia di riprendere questo grido di dolore dell’ormai compianto Governatore Jole Santelli dovranno occuparsi non solo di mafia e droga, ma il vero disastro economico di questa Regione sarà facile individuarlo nei comodi incarichi dirigenziali “la Regione Calabria possiede più dirigenti che impiegati” oltre ad avere più personale rispetto a Regioni come la Lombardia ed Emilia Romagna. In parole povere basta avere una persona ben coadiuvata dalle Procure della Repubblica territoriali, e dalla Procura della Corte dei Conti, coadiuvati da forze dell’ordine possibilmente estranee al territorio, per eliminare il superfluo di questa regione e finalmente farla decollare per merito e competenze che superano le indiscriminate assunzioni, riordinando esattamente quelle strutture che sul territorio sono già preesistenti.

La politica nazionale romana deve smetterla di dettare tempi e personaggi il cui squallore ha solo danneggiato l’immagine già compromessa e dilaniata di questa regione. Il Governo centrale oltre alla riduzione dei parlamentari, dovrà approvare in via d’urgenza un provvedimento legislativo che impedisca ad un parlamentare di ricoprire per più di due mandati il mandato parlamentare, così come anche a livello regionale un consigliere potrà al massimo ricoprire solo due mandati, solo così potremo garantire quel rinnovamento del tessuto parlamentare e politico regionale che permetterà in modo serio ai giovani di riappropriarsi del paese e del proprio territorio. Così come non è possibile in Italia l’accumulo di più incarichi politici con personaggi che ricoprono più cariche – parlamentari, consiglieri regionali, sindaci, presidenti di provincia, consiglieri comunali ecc. Più che politici appaiono tante marionette nel paese delle meraviglie!

L’istituzione e il conseguente decentramento regionale salve alcune regioni italiane, è stato un fallimento, servito solo a racimolare ulteriore classe politica a livello locale con esorbitanti costi per i cittadini che mantengono attualmente 630 deputati, 315 senatori con l’aggravante di ulteriori consiglieri regionali per i quali i miseri stipendi dei cittadini non sono sufficienti neppure a coprire le spese quotidiane, ma a lubrificare le loro comode poltrone! Chiedo pertanto alle forza politiche sane e oneste di questa regione a voler sollecitare il ripristino delle strutture sanitarie già preesistenti mediante l’utilizzo di fondi che lo Stato ha già inviato da tempo e che tali fondi vengano utilizzati prima delle imminenti elezioni regionali onde evitare che la politica regionale “Distribuisca Incarichi di comodo prima delle Elezioni”, per come letto in Gazzetta del Sud pag. 22 del 7.11.2020, alla quale logica la Calabria si ribella.

Tutto ciò – conclude l’avvocato Grisolia – servirà nei prossimi giorni a far riflettere i cittadini calabresi a chi votare nelle imminenti elezioni e a cui affidare le sorti di questa regione il cui rinnovamento deve necessariamente partire dalle loro coscienze e dalla loro cultura, tutto ciò servirà a cancellare le infelici scelte cui hanno dato sino ad oggi mandato”.

20 Novembre 2020

Fonte: qui

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