SU OLTRE 800 MILA DOMANDE, L’INPS HA RITENUTO IDONEE 470 MILA.
AVVISATE DI MAIO, BUFERA SUI SOCIAL: "DA OGGI FAREMO CAMPAGNA CONTRO I CINQUE STELLE"
Rosita Rijtano per www.repubblica.it
Un esercito di delusi. Sono tanti i cittadini che stanno riversando sui social network il proprio scontento dopo aver avuto notizia delle somme destinategli dal reddito di cittadinanza. I beneficiari hanno iniziato a ricevere i messaggi di conferma della domanda da parte dell'Istituto di previdenza sociale nelle scorse ore: delle circa 800mila richieste, al momento ne sono state accettate 487.677. Sms ed email hanno dato speranza a molte famiglie italiane, almeno fino a quando non è stato noto l'importo. Cifre inferiori alle aspettative e, in alcuni casi, irrisorie dato che c'è chi si è visto assegnare 40 euro. "Come si può vivere così?", sembra essere la domanda ricorrente. Un caso nel caso sono diventati i commenti firmati dalla pagina Inps per la famiglia che in questi giorni è stata presa d'assalto.
"Da adesso campagna contro i Cinque stelle"
Lo scontento è chiaro nei gruppi privati e pubblici dedicati al reddito di cittadinanza. C'è chi scrive: "40 euro? Vergogna. Ragazza madre di due figli, disoccupata. Questo è l'aiuto che date". O, ancora, "60 euro? È uno scherzo?". C'è chi si mostra incredulo: "Com'è possibile! Siamo 3 adulti disoccupati, l'Isee è 2400 euro, pagando 410 di affitto, e di reddito di cittadinanza l'importo è 197 euro".
Non c'è nulla di strano dato che la cifra spettante per il reddito o pensione di cittadinanza viene elaborata dall'Inps al netto delle prestazioni già spettanti e in applicazione della normativa del reddito di cittadinanza votata in parlamento e illustrata sul sito del Ministero del lavoro. In pratica, come ha spiegato a Tpi un'operatrice del Contact Center Inps, non si tiene conto solo dell'Isee (l'indicatore della situazione economica equivalente) ma anche di "redditi percepiti e dichiarati, delle pensioni sociali", nonché del "reddito dell'intero nucleo famigliare e non solo della persona, magari disoccupata, che l'ha richiesto".
Eppure in molti sembrano essersi lasciati abbagliare dai 780 euro, cioè l'importo massimo previsto e sbandierato in campagna elettorale. E allora c'è chi assicura vendetta, scrivendo che "da adesso farà campagna contro i Cinque Stelle". Il reddito di cittadinanza è stato uno dei cavalli di battaglia della propaganda del Movimento. La protesta è appena cominciata e chissà quali saranno le ricadute politiche in vista delle europee di fine maggio.
Il reddito di cittadinanza anche a un ex terrorista rosso
Tra chi invece sembra soddisfatto c'è Raimondo Etro, ex brigatista rosso, condannato nel 1999 a 20 anni e sei mesi di carcere per concorso nell'omicidio del giudice Palma e nella strage di via Fani, in cui venne sequestrato Aldo Moro e furono uccisi gli uomini della sua scorta. Etro ha mostrato l'sms che gli notificava l'accoglimento della richiesta al reddito di cittadinanza in una foto postata su Facebook, accompagnandola con un commento: "Qualcuno in futuro dirà: Salvini e di Maio hanno fatto anche alcune cose buone...e a ragione...".
La polemica sui commenti della pagina dell'Inps
Per alcuni sono degli "eroi nazionali", per altri degli "arroganti". Di certo, i social media manager che curano Inps per la famiglia, uno dei canali social ufficiali dell'Istituto nazionale di previdenza sociale, non stanno avendo vita facile in questi giorni. Prima il profilo è stato preso d'assalto da cittadini desiderosi di ottenere maggiori informazioni e di sfogarsi dopo aver ricevuto l'esito della pratica.
Tra i tanti commenti assurdi, quelli di utenti che hanno dichiarato di lavorare in nero. Poi le risposte fornite dall'account hanno iniziato a rimbalzare di bacheca in bacheca sulle reti sociali e c'è chi le ha definite arroganti e offensive. "Cogliamo l'occasione per scusarci con quanti possano essersi sentiti toccati od offesi da alcune nostre risposte", hanno scritto qualche ora fa i gestori della pagina, travolti dalle polemiche. Ma molti utenti si sono schierati dalla loro parte.
Attenzione ai fake
Come spesso accade in queste situazioni, non mancano i fake. Ad esempio, in uno degli screenshot condivisi su Twitter e Facebook sembra che in uno dei commenti ufficiali dell'Inps ci sia scritto: "Chi sta meglio non è un fottuto parassita. Vai in Africa se ti piace così tanto il terzo mondo". Si tratta di un falso account. Bisogna fare attenzione. La pagina ufficiale dell'Inps si chiama Inps per la famiglia non Inps per le famiglie.
Rosita Rijtano per www.repubblica.it
Un esercito di delusi. Sono tanti i cittadini che stanno riversando sui social network il proprio scontento dopo aver avuto notizia delle somme destinategli dal reddito di cittadinanza. I beneficiari hanno iniziato a ricevere i messaggi di conferma della domanda da parte dell'Istituto di previdenza sociale nelle scorse ore: delle circa 800mila richieste, al momento ne sono state accettate 487.677. Sms ed email hanno dato speranza a molte famiglie italiane, almeno fino a quando non è stato noto l'importo. Cifre inferiori alle aspettative e, in alcuni casi, irrisorie dato che c'è chi si è visto assegnare 40 euro. "Come si può vivere così?", sembra essere la domanda ricorrente. Un caso nel caso sono diventati i commenti firmati dalla pagina Inps per la famiglia che in questi giorni è stata presa d'assalto.
"Da adesso campagna contro i Cinque stelle"
Lo scontento è chiaro nei gruppi privati e pubblici dedicati al reddito di cittadinanza. C'è chi scrive: "40 euro? Vergogna. Ragazza madre di due figli, disoccupata. Questo è l'aiuto che date". O, ancora, "60 euro? È uno scherzo?". C'è chi si mostra incredulo: "Com'è possibile! Siamo 3 adulti disoccupati, l'Isee è 2400 euro, pagando 410 di affitto, e di reddito di cittadinanza l'importo è 197 euro".
Non c'è nulla di strano dato che la cifra spettante per il reddito o pensione di cittadinanza viene elaborata dall'Inps al netto delle prestazioni già spettanti e in applicazione della normativa del reddito di cittadinanza votata in parlamento e illustrata sul sito del Ministero del lavoro. In pratica, come ha spiegato a Tpi un'operatrice del Contact Center Inps, non si tiene conto solo dell'Isee (l'indicatore della situazione economica equivalente) ma anche di "redditi percepiti e dichiarati, delle pensioni sociali", nonché del "reddito dell'intero nucleo famigliare e non solo della persona, magari disoccupata, che l'ha richiesto".
Eppure in molti sembrano essersi lasciati abbagliare dai 780 euro, cioè l'importo massimo previsto e sbandierato in campagna elettorale. E allora c'è chi assicura vendetta, scrivendo che "da adesso farà campagna contro i Cinque Stelle". Il reddito di cittadinanza è stato uno dei cavalli di battaglia della propaganda del Movimento. La protesta è appena cominciata e chissà quali saranno le ricadute politiche in vista delle europee di fine maggio.
Il reddito di cittadinanza anche a un ex terrorista rosso
Tra chi invece sembra soddisfatto c'è Raimondo Etro, ex brigatista rosso, condannato nel 1999 a 20 anni e sei mesi di carcere per concorso nell'omicidio del giudice Palma e nella strage di via Fani, in cui venne sequestrato Aldo Moro e furono uccisi gli uomini della sua scorta. Etro ha mostrato l'sms che gli notificava l'accoglimento della richiesta al reddito di cittadinanza in una foto postata su Facebook, accompagnandola con un commento: "Qualcuno in futuro dirà: Salvini e di Maio hanno fatto anche alcune cose buone...e a ragione...".
La polemica sui commenti della pagina dell'Inps
Per alcuni sono degli "eroi nazionali", per altri degli "arroganti". Di certo, i social media manager che curano Inps per la famiglia, uno dei canali social ufficiali dell'Istituto nazionale di previdenza sociale, non stanno avendo vita facile in questi giorni. Prima il profilo è stato preso d'assalto da cittadini desiderosi di ottenere maggiori informazioni e di sfogarsi dopo aver ricevuto l'esito della pratica.
Tra i tanti commenti assurdi, quelli di utenti che hanno dichiarato di lavorare in nero. Poi le risposte fornite dall'account hanno iniziato a rimbalzare di bacheca in bacheca sulle reti sociali e c'è chi le ha definite arroganti e offensive. "Cogliamo l'occasione per scusarci con quanti possano essersi sentiti toccati od offesi da alcune nostre risposte", hanno scritto qualche ora fa i gestori della pagina, travolti dalle polemiche. Ma molti utenti si sono schierati dalla loro parte.
Attenzione ai fake
Come spesso accade in queste situazioni, non mancano i fake. Ad esempio, in uno degli screenshot condivisi su Twitter e Facebook sembra che in uno dei commenti ufficiali dell'Inps ci sia scritto: "Chi sta meglio non è un fottuto parassita. Vai in Africa se ti piace così tanto il terzo mondo". Si tratta di un falso account. Bisogna fare attenzione. La pagina ufficiale dell'Inps si chiama Inps per la famiglia non Inps per le famiglie.
Reddito di cittadinanza: La delusione sugli importi
Non accenna a placarsi la polemica sugli esigui importi del reddito e della pensione di cittadinanza accreditati ai vincitori della “lotteria” governativa. Infatti tutti i “vincitori” si aspettavano di ricevere tondo tondo i famosi 780 euro. Quando invece hanno verificato che alcuni importi erano prossimi allo zero, si sono scatenate le polemiche sulle pagine di facebook dell’Inps. Alcuni operatori dell’Istituto forse scambiando la pagina istituzionale per il proprio account privato hanno risposto per le rime e la polemica invece di placarsi, ne è risultata aumentata. Ciò ha costretto il commissario dell’Inps a fare delle precisazioni che al momento sembrano aver avuto scarso esito. Oppure ci può essere un’altra interpretazione. Visto che gli addetti alla pagina di facebook, come lo stesso commissario ha precisato, non sono incauti addetti di qualche call center, ma funzionari dell’Inps che finora non avevano mai debordato, costoro forse autonomamente o forse ispirati da qualche suggerimento, in considerazione delle risposte poco istituzionali in auge da qualche tempo da parte dei vertici governativi ( uno per tutti: chiamare Juncker, il Commissario UE ubriacone) hanno rotenuto di potersi adeguare, aumentando “vieppiù” il furore dei beneficiari.
Non accenna a placarsi la polemica sugli esigui importi del reddito e della pensione di cittadinanza accreditati ai vincitori della “lotteria” governativa. Infatti tutti i “vincitori” si aspettavano di ricevere tondo tondo i famosi 780 euro. Quando invece hanno verificato che alcuni importi erano prossimi allo zero, si sono scatenate le polemiche sulle pagine di facebook dell’Inps. Alcuni operatori dell’Istituto forse scambiando la pagina istituzionale per il proprio account privato hanno risposto per le rime e la polemica invece di placarsi, ne è risultata aumentata. Ciò ha costretto il commissario dell’Inps a fare delle precisazioni che al momento sembrano aver avuto scarso esito. Oppure ci può essere un’altra interpretazione. Visto che gli addetti alla pagina di facebook, come lo stesso commissario ha precisato, non sono incauti addetti di qualche call center, ma funzionari dell’Inps che finora non avevano mai debordato, costoro forse autonomamente o forse ispirati da qualche suggerimento, in considerazione delle risposte poco istituzionali in auge da qualche tempo da parte dei vertici governativi ( uno per tutti: chiamare Juncker, il Commissario UE ubriacone) hanno rotenuto di potersi adeguare, aumentando “vieppiù” il furore dei beneficiari.
Eppure doveva essere ovvio che i 780 euro era il limite massimo da cui andavano sottratti gli altri sussidi eventualmente corrisposti.
A questo punto l’Istituto di Previdenza per fugare dubbi su una elargizione generalizzata di bassi importi, al più bastanti per una pizza e coca cola, ha ritenuto opportuno precisare che quasi 337mila degli importi erogati per il reddito di cittadinanza, pari al 71% delle prime 472.970 domande elaborate dall’Inps, superano i 300 euro. Il 50% è compreso nella fascia tra 300 e 750 euro, mentre oltre i 750 euro si attesta il 21% delle somme in pagamento. Soltanto il 7% è compreso nella fascia tra i 40 e i 50 euro. Lo stato delle richieste e l’ammontare del reddito riconosciuto può essere verificato sul sito dell’Inps attraverso il servizio online per la consultazione delle domande di reddito e pensione di cittadinanza. Si ricorda che per l’accesso a tale servizio è necessario disporre del PIN Inps, oppure dello SPID o, ancora, della carta nazionale dei servizi (CNS).
Ma oltre ad essere di importo inferiore di quello previsto, comunque saranno pochi coloro che avranno diritto realmente alla pensione di cittadinanza mentre l’Inps aveva ipotizzato che ad accedere sarebbero state 250 mila famiglie ed il Ministro del lavoro ne aveva annunciate 500 mila.
I criteri per accedere all’integrazione si stanno rivelando molto restrittivi. In pratica avranno diritto alla pensione di cittadinanza grosso modo lo stesso numero di soggetti che attualmente chiede l’assegno sociale, ( 120 mila nuclei familiari). L’assegno sociale è pari a 458 euro mensili per 13 mensilità (in modo da raggiungere i 5.954 euro annui), in crescita dopo i 70 anni, ed è inferiore al limite massimo per la pensione di cittadinanza (7.560 annui) ma i criteri per accedervi sono decisamente meno rigidi di quelli richiesti per la pensione di cittadinanza. La pensione di cittadinanza risulterà nella maggior parte dei casi un’integrazione dell’assegno o della pensione sociale. Fonte: qui
A questo punto l’Istituto di Previdenza per fugare dubbi su una elargizione generalizzata di bassi importi, al più bastanti per una pizza e coca cola, ha ritenuto opportuno precisare che quasi 337mila degli importi erogati per il reddito di cittadinanza, pari al 71% delle prime 472.970 domande elaborate dall’Inps, superano i 300 euro. Il 50% è compreso nella fascia tra 300 e 750 euro, mentre oltre i 750 euro si attesta il 21% delle somme in pagamento. Soltanto il 7% è compreso nella fascia tra i 40 e i 50 euro. Lo stato delle richieste e l’ammontare del reddito riconosciuto può essere verificato sul sito dell’Inps attraverso il servizio online per la consultazione delle domande di reddito e pensione di cittadinanza. Si ricorda che per l’accesso a tale servizio è necessario disporre del PIN Inps, oppure dello SPID o, ancora, della carta nazionale dei servizi (CNS).
Ma oltre ad essere di importo inferiore di quello previsto, comunque saranno pochi coloro che avranno diritto realmente alla pensione di cittadinanza mentre l’Inps aveva ipotizzato che ad accedere sarebbero state 250 mila famiglie ed il Ministro del lavoro ne aveva annunciate 500 mila.
I criteri per accedere all’integrazione si stanno rivelando molto restrittivi. In pratica avranno diritto alla pensione di cittadinanza grosso modo lo stesso numero di soggetti che attualmente chiede l’assegno sociale, ( 120 mila nuclei familiari). L’assegno sociale è pari a 458 euro mensili per 13 mensilità (in modo da raggiungere i 5.954 euro annui), in crescita dopo i 70 anni, ed è inferiore al limite massimo per la pensione di cittadinanza (7.560 annui) ma i criteri per accedervi sono decisamente meno rigidi di quelli richiesti per la pensione di cittadinanza. La pensione di cittadinanza risulterà nella maggior parte dei casi un’integrazione dell’assegno o della pensione sociale. Fonte: qui
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