L’ACCUSA ALL’ORTOPEDICO FRANCESCO MENNELLA ARRIVA DA UN’EX ASSISTENTE CHE HA SCOPERTO DI ESSERE ISCRITTA AL M5S A SUA INSAPUTA
CON LA SCUSA CASALEGGIO E DI MAIO FANNO SPARIRE ALTRI 8 CANDIDATI, CHE SI INCAZZANO: “CLIMA DA SOVIET”
Emanuele Lauria per ''la Repubblica''
Ci mancavano i candidati- clone, a turbare il sonno di Luigi Di Maio. Che nel giorno in cui Rousseau viene affondato dal garante per la Privacy, dalla piattaforma sui cui viaggia il movimento vede d' improvviso spuntare i fantasmi di tanti iscritti, solo virtuali, che alle parlamentarie per le Politiche del 2018 avrebbero sostenuto la corsa di un aspirante onorevole campano, Francesco Mennella, e potrebbero essersi rimaterializzati in occasione del voto on line per scegliere i nomi delle Europee.
Davide Casaleggio, con in mano sospetti concreti di una truffa, è andato in procura, con un gesto doveroso quanto sofferto. Perché inevitabilmente foriero di nuove polemiche. C' è un' ex segretaria di Mennella, di professione medico a Marcianise ( Caserta), che accusa il candidato di aver messo su, nel 2017, una rete di account fasulli per influenzare l' esito delle parlamentarie.
Si tratterebbe di registrazioni tarocche a Rousseau per racimolare in modo fittizio quelle decine di clic in più utili per essere messo in lista. Operazione non riuscita, perché Mennella non fu selezionato per correre alle Politiche, ma l' ex assistente del medico casertano è certa di quel che afferma: anche perché ha scoperto di essere iscritta anche lei, senza volerlo, a M5S. E lo staff ha verificato la segnalazione telefonando agli iscritti "fantasma": nessuno sarebbe risultato reperibile.
Di lì la denuncia di Casaleggio e l' esclusione di Mennella, che aveva ritentato nei giorni scorsi l' avventura elettorale con le europarlamentarie e aveva superato il primo turno. « È un caso ad arte » , si difende l' ortopedico, che parla di «cacciata in stile soviet».
Ma che bufera, nel giorno in cui va in scena il secondo turno del voto online. Alla vigilia delle consultazioni spariscono otto candidati, oltre a Mennella, e su tutte le esclusioni c' è l' avallo del capo politico.
In Campania saltano in quattro e resta fuori pure Giacinto Di Taranto, uno dei volti più noti di questa competizione, l' ingegnere selezionato per un futuro viaggio su Marte: « Houston, si decolla per le stelle » , aveva detto dopo il primo turno. «Sono stato escluso in modo arbitrario e ingiustificato», scrive dopo la brusca frenata. I motivi? Non noti. Ma i 5S campani sussurrano di una scelta legata al ruolo di De Taranto nell' associazione Valica, Vaccini Liberi Campania, contraria all' obbligo della profilassi. Di certo, De Taranto si presentava agli elettori di Rousseau con otto meriti su nove, unico con tante " medaglie" assegnate dallo staff.
Non sono bastate. Come a poco è servito il lungo curriculum di Mario Aliberti, maggiore della Finanza, che si trova estromesso « senza sapere il perché» e minaccia azioni legali: « Il movimento dev' essere onesto e trasparente non solo a parole. Altri candidati tutti questi ostacoli non li hanno trovati: forse perché sono vicini ai vertici?». In Sicilia veniva dato per certo l' ingresso in lista di Clementina Iuppa, avvocatessa catanese che ha collaborato a lungo con il gruppo M5S all' Ars: è stata messa alla porta per aver condiviso un post in cui si auguravano torture medievali ( gabbia sospesa e corvi, roba del genere) all' ex ministro Poletti. « Ma io non sono una hater, sono una lover - si è difesa lei - E quel commento l' ho rimosso dopo pochi minuti ».
Non abbastanza presto, evidentemente, nel clima di delazione che ha contraddistinto la gara sul web e malgrado la difesa dei deputati siciliani. E poco lontano, a Giardini Naxos, sarebbe rimasto vittima di qualche post sgradito un altro candidato escluso, Giuseppe Leotta: « Pago commenti calcistici su Facebook», dice lui, accanito tifoso juventino. Ed è forse la dichiarazione più bella di una giornata da tregenda.
Fonte: qui
Non abbastanza presto, evidentemente, nel clima di delazione che ha contraddistinto la gara sul web e malgrado la difesa dei deputati siciliani. E poco lontano, a Giardini Naxos, sarebbe rimasto vittima di qualche post sgradito un altro candidato escluso, Giuseppe Leotta: « Pago commenti calcistici su Facebook», dice lui, accanito tifoso juventino. Ed è forse la dichiarazione più bella di una giornata da tregenda.
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