SARÀ IL PRIMO POLITICO CHE AFFRONTERÀ IL CARCERE CON LE NUOVE REGOLE STABILITE DAL DECRETO “SPAZZACORROTTI”, CHE VIETA LA CONCESSIONE DI QUALUNQUE BENEFICIO AI COLPEVOLI DI CORRUZIONE
LA SENTENZA RIGUARDA I BENEFIT RICEVUTI DALL'ALLORA GOVERNATORE LOMBARDO PER FAVORIRE I DUE ENTI
Giovanna Stella per www.ilgiornale.it
Roberto Formigoni, per diciott'anni presidente della Lombardia, è stato condannato a cinque anni e dieci mesi con l'accusa di corruzione nell'ambito della vicenda dei fondi neri della fondazione Maugeri.
La sesta sezione penale della Cassazione, infatti, ha affrontato il ricorso del Celeste contro la sentenza con cui la Corte d'appello di Milano gli ha inflitto lo scorso settembre sette anni e mezzo di carcere per corruzione sulle delibere della Sanità made in Lombardia. Ora, la Cassazione ha confermato la condanna, ma riduce gli anni. L'ex governatore lombardo, infatti, dovrà scontare in carcere 5 anni e 10 mesi.
La decisione della Cassazione è arrivata dopo oltre quattro ore di camera di consiglio. La condanna definitiva per Roberto Formigoni è più bassa rispetto a quella inflittagli in appello perché è stato dichiarato prescritto il capo di imputazione di corruzione relativo al crac del San Raffaele.
L'ex governatore lombardo è il primo politico a dover affrontare il carcere con le nuove regole stabilite dal decreto "spazzacorrotti", che vieta la concessione di qualunque beneficio penitenziario ai colpevoli di corruzione, come finora accadeva solo per mafiosi e terroristi.
La Suprema Corte ha rigettato anche i ricorsi dell'ex direttore amministrativo della Maugeri, Costantino Passerino (condannato in appello a 7 anni e 7 mesi), dell'imprenditore Carlo Farina (3 anni e 4 mesi) e ha dichiarato inammissibile quello di Carla Vites, moglie dell'ex assessore Antonio Simone, che chiedeva di essere prosciolta con una formula più favorevole rispetto a quella pronunciata nei gradi di merito.
Il caso Maugeri
Roberto Formigoni avrebbe ricevuto da Pierangelo Daccò l'uso esclusivo di yacht, l'acquisto di parte di una villa e altri benefit per un valore totale di 6,6 milioni in cambio di vantaggi per due le strutture sanitarie che in un decennio si sono assicurate finanziamenti per 120 milioni, il San Raffaele, e 180 milioni, la Maugeri.
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