"ABBIAMO SPARATO PER ERRORE"
LA SVOLTA DOPO IL RITROVAMENTO DI ALCUNE IMPRONTE SULLA PISTOLA CALIBRO 38 DA CUI È PARTITO IL COLPO
MANUEL BORTUZZO - IL LUOGO DEL RITROVAMENTO DELLA PISTOLA
(ANSA) - Hanno ammesso di aver sparato per errore i due ragazzi ascoltati in questi minuti in questura per il ferimento del nuotatore Manuel Bortuzzo. I due ragazzi ventenni, secondo quanto si è appreso, si sarebbero presentati negli uffici della questura accompagnati dai loro legali. Sono entrambi di Acilia, quartiere nel quadrante sud di Roma, poco distante dal luogo del ferimento. Uno dei due avrebbe un doppio taglio di capelli, che corrisponde anche alle descrizioni dei testimoni.
I due responsabili del ferimento di Manuel Bortuzzo sono Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, hanno rispettivamente 24 e 25 anni e vivono ad Acilia.
MANUEL BORTUZZO FERITO A ROMA: INTERROGATI DUE SOSPETTATI
Da www.ansa.it
Due sospettati per il ferimento di Manuel Bortuzzo, il nuotatore ventenne ferito nei giorni scorsi all'Axa, si trovano ora in Questura. Gli investigatori li stanno interrogando in questi minuti.
Chi ha sparato a Manuel Bortuzzo non avrebbe usato guanti e lasciando tracce sulla pistola, un revolver calibro 38. La scientifica è al lavoro per isolare le impronte e arrivare così ad una identificazione certa di chi ha sparato. Indagini sono in corso per identificare anche lo scooter da cui sono partiti gli spari. La pistola è stata trovata nei pressi del pub di piazza Esquilo all'Axa a Roma, a pochi metri di distanza da dove sabato notte Manuel Bortuzzo, giovane promessa del nuoto, è stato gravemente ferito con un colpo di arma da fuoco. La notizia del ritrovamento è stata anticipata dal Messaggero e dal Corriere della Sera.
L'inviato di "Chi l'ha visto?" Ercole Rocchetti ha ritrovato in una strada di Acilia uno scooter che sarebbe stato dato alle fiamme la notte in cui è stato ferito Manuel Bortuzzo. Ha avvisato subito la Polizia, che accerterà se si tratta dello stesso mezzo usato dai due ricercati che hanno sparato al giovane nuotatore. Si tratta della stessa zona verso la quale si sarebbero diretti dopo gli spari, ripresi a bordo di uno scooter nero, uno con un casco chiaro e l'altro a capo scoperto con un taglio di capelli a "a scalini".
"Ha saputo della paralisi ma non ha pianto". A parlare al Corriere della Sera è Franco Bortuzzo, padre di Manuel, che si trova all'ospedale San Camillo dove è ricoverato i figlio ferito nella notte tra sabato e domenica alla periferia sud di Roma. "Gli ho promesso che tornerà a vivere come una persona normale", aggiunge.
È stata ascoltata più volte dagli investigatori Martina, la fidanzata di Manuel Bortuzzo. Attraverso il suo racconto gli investigatori della squadra mobile stanno cercando di acquisire dettagli utili per risalire ai due uomini a bordo dello scooter da cui sono stati esplosi i colpi di pistola. Al momento lo scambio di persona rimane l'ipotesi più accreditata. Non sarebbero infatti emerse liti o attriti avuti recentemente dal ragazzo.
Le indagini hanno come obiettivo dare un volto ai due uomini a bordo dello scooter da cui e' partito il colpo di pistola. Si indaga negli ambienti della criminalità che gravita ad Acilia, anche tra le case popolari del quartiere nel quadrante sud di Roma, per risalire ai due uomini. Gli investigatori hanno ascoltato nelle ultime ore anche altri testimoni e amici di Manuel per acquisire elementi utili. A complicare il lavoro degli investigatori anche un clima di omerta' nella zona. Al momento l'ipotesi rimane quella dello scambio di persona. Chi ha premuto il grilletto potrebbe aver confuso Manuel con qualcuno che poco prima aveva preso parte a una rissa nel pub dall'altro lato della piazza. Alcuni dipendenti hanno raccontato che qualche protagonista della violenta rissa era già stato in quel locale in passato e aveva avuto un'altra lite. Tra loro potrebbe esserci anche qualche ex pugile.
Barelli, speriamo in un miracolo - "Speriamo in un miracolo, chiediamo il massimo rispetto per la privacy e confidiamo nell'operato delle forze dell'ordine e della magistratura affinché consegnino alla giustizia i responsabili del vile agguato avvenuto nella notte tra sabato e domenica". Così il presidente della Federnuoto Paolo Barelli sul ferimento di Manuel Bortuzzo. "Bisogna continuare ad essere fiduciosi e a lottare - sottolinea il n.1 della Fin lasciando l'ospedale San Camillo - Intanto sento doveroso ringraziare anche a nome di papà Franco, di mamma Rossella e dei fratelli Michelle, Jennifer e Kevin l'ospedale San Camillo, le forze dell'ordine e tutti coloro che stanno inviando messaggi di affetto e solidarietà Continueremo ad offrire la migliore assistenza possibile al giovane Manuel e alla sua famiglia - conclude Barelli - e auspichiamo che questo dramma possa diventare un monito per un futuro diverso. Una serata tra amici non può trasformarsi in tragedia".
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Sparano e Manuel si accascia a terra. Tutta la scena nel video choc
Sono immagini forti, le pubblichiamo perché non si può voltare la testa altrove
Due minuti e ventidue di immagini. Forti, atroci, sconsigliate ai più e invece da vedere, incollati allo schermo, per quanti sapevano e hanno taciuto.
Nella telecamera della tabaccheria di via Menandro, all’Axa, la scena terribile del ferimento di Manuel Mateo Bortuzzo, il diciannovenne trevigiano che sognava le Olimpiadi e che oggi è condannato alla sedia a rotelle per colpa di due ragazzi che hanno quasi la sua età e che sabato notte, su di giri dopo una rissa, hanno sparato tre proiettili contro il bersaglio sbagliato. “Abbiamo sparato per errore”, hanno detto davanti agli inquirenti Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano. Nel filmato Manuel e la fidanzatina Martina sono in piedi davanti al distributore di sigarette. Il ragazzo non indossa il cappuccio della giacca, né un berretto. Un faro da piazza Eschilo precede il motorino che sale su via Menandro in direzione di via di Acilia. I due nuotatori si girano, come chiamati dagli sconosciuti sullo scooter. Manuel si accascia e urla, mentre si tocca le gambe che già non sente più.
L'omertà di chi conosceva in zona i nomi dei due responsabili e ha taciuto, coprendoli perfino, dovrà forse pesare sulle loro coscienze mentre le braccia di Manuel che sognava di nuotare cercano Martina. Hanno sbagliato a sparare. E un ragazzo innocente paga la pena peggiore.
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I 2 FERMATI PER IL FERIMENTO DEL NUOTATORE SONO SPACCIATORI DELLA PERIFERIA ROMANA: UNO DEI DUE PARE FOSSE NIPOTE DELL’ULTIMO BOSS DI ACILIA
LA RETE DEI CASALESI SUL LITORALE E L’ASCESA DEI FRATELLI IOVINE: VOLEVANO COLPIRE LORO I SICARI DI MANUEL...
FULVIO FIANO E RINALDO FRIGNANI per il Corriere della Sera
Chissà se Manuel Bortuzzo ha avuto il tempo di associare i due volti a quelli di Suburra, la sua serie tv preferita, quando gli hanno sparato a tradimento sotto la pioggia di sabato notte. Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano sono così come te li aspetti nella loro banale riproposizione di modelli estetici visti in tv e seguiti da altri emuli, aspiranti boss. Le barbe lunghe, i capelli rasati ai lati, i tatuaggi più o meno evocativi della loro «malavita». Pesci piccoli, ma volti noti nella criminalità di Acilia. I due arrestati si aggiravano da tempo nella altrettanto evocativa «Piazza delle siringhe», uno spazio che non ha nemmeno trovato posto nella toponomastica ai margini del Villaggio Giuliano, al quartiere San Giorgio del paesone alle porte di Roma, case popolari e diffuso degrado da cliché.
Bazzano, una compagna più giovane («Fidanzati ufficialmente a maggio 2018», annota Facebook) e un figlio di neanche un anno, mostra volentieri nelle foto social la pistola tatuata sulla spalla sinistra e la scritta «Tutto passa» all' altezza del petto. E posta frasi che significano tutto e niente ma servono forse a darsi un tono: «Se nella vita devi striscià, allora arzati e muori». Oppure: «Quando avrete il coraggio di dirmi in faccia quello che dite alle mie spalle sarete miei nemici. Fino a quel momento siete miei fan». E poi foto di canne e marijuana per quel tocco di trasgressività senza paura.
Lorenzo Marinelli, ufficialmente idraulico, ha una faccia da paranza emergente in Gomorra . Due orecchini di brillanti poi rimossi, tatuaggi diffusi su tutto il corpo, è anche lui «fidanzato ufficialmente» e con un figlio piccolo. Esibisce spavaldo un dito medio con vistoso anello nella foto del profilo. In un' altra (scherzosa?) compare dietro le sbarre. «Sono strano lo ammetto, E conto più di un difetto Ma qualcuno lassù mi a guardato e mi a detto io ti salvo stavolta come l' ultima volta!!», scriveva (testuale e tutto maiuscolo) nel 2014. E poco prima «Sordi e paura mai avuti». Posizioni o simpatie politiche, invece, nei profili dei due fermati non vengono espresse.
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