giovedì 13 ottobre 2022

BERNANKE: UN PREMIO NOBEL SURREALE!

 

BERNANKE E LA FEDERAL RESERVE: IL PRINCIPIO DI PETER! - icebergfinanza

Solo poche parole, non vale la pena spenderne di più, ma dopo il premio Nobel per la pace a Obama, il presidente americano più guerrafondaio degli ultimi 100 anni, il premio Nobel a Bernanke per l’economia è la ciliegina sulla torta che ci mancava!

Il premio Nobel a chi ha contribuito con la sua superficilaità a distruggere l’economia americana!

Non serve commentare la motivazione, basta solo ricordare che per Bernanke, il sistema finanziario era fondamentalmente solido e il fenomeno subprime, un barzelletta che circolava per l’America prima del 2007.

Un intero capitolo del nostro libro è dedicato alle performance di questi uomini che ignorano la crisi subprime, nonostante sapessero benissimo cosa stava accadendo.

Avrei tante citazioni da ricordare agli amici di Icebergfinanza, ma il principio di Peter, basta e avanza…

Magnifica caricatura del mondo delle aziende scritto da Laurence Peter e Raymond Hull ben 40 anni fa, quel piccolo capolavoro torna a essere di attualità esplosiva. Il teorema di base, detto appunto il principio di Peter, è questo:

“In una gerarchia, ognuno tende a salire fino a raggiungere il proprio livello di incompetenza”.

Secondo Sutton serve a illustrare l’ascesa al potere della Superclasse che governa il capitalismo mondiale. “Avendo conquistato posizioni nelle quali sono destinati a fallire – sostiene Sutton – cominciano a usare un arsenale di tattiche per dissimulare la loro incompetenza.

Distraggono l’attenzione dai loro errori spostando sistematicamente la colpa su altri.

L’inganno diventa lo strumento per creare l’illusione di un progresso.

Oggi noi siamo sommersi da una marea di imposture, create da quel modo di pensare e di agire”.

Basterebbe questo articolo per capire chi sono i banchieri centrali e a cosa servono, ma non vale la pena perderci altro tempo.

Oggi funziona cosi, gli incompetenti prendono il premio Nobel e vanno ad insegnare in giro per il mondo, Dio non voglia nelle aule ai nostri figli, ma temo che sarà sempre così.

C’è una frase di cui non ricordo l’autore a quel tempo che è la sintesi migliore di questa tragedia che oggi è il premio Nobel all’Economia…

È come attribuire a un medico responsabile di un errore nella diagnosi il merito di aver inventato una cura miracolosa. Forse il paziente ha bisogno di un nuovo medico. 

Bernanke, dopo la crisi fu riconfermato alla guida della Fed per tanti anni ancora!

Nel fine settimana ci occuperemo di quello che sta succedendo nei mercati obbligazionario sovrani di mezzo mondo, dove le banche centrali a partire da quella inglese stanno cercando di metterci una pezza.

Sembra essere tornati al 2019, quel tragico settembre nel quale il sistema monetario americano stava letteralmente per saltare.

Ormai è tutto così, uno shock dietro l’altro, una pezza dietro l’altra, non importa cosa pensate nel breve, il debito distrugge l’economia, c’è troppo debito in circolazione, il Giappone e l’Europa insegnano cosa significa deflazione da debiti che resta il principale trend secolare in corso.

I prezzi delle case stanno nuovamente scendendo in America, un mondo oscuro di garanzie si basa su questa illusione, garanzie sul nulla, sul fatto che i prezzi delle case non possono che salire.

Questa storiella, l’abbiamo già sentita nel 2007, speriamo che questa volta non ci siano anche frodi bancarie dietro l’angolo, mai io sono pronto a scommetterci sopra che prima o poi usciranno, qualche prodotto sintetico e strutturato, qualche scommessa sbagliata.

Come avevamo suggerito nell’ultimo Machiavelli lo spread sta sensibilmente calando, i tassi sui nostri titoli, continuano ad offrire opportunità nella forchetta di rendimento condivisa.

Ci sono tante cose da osservare la fuori, tante notizie, qualche spiraglio per una pace che non arriva, si naviga a vista, i mercati stanno mettendo a prova gli ultimi supporti, poi il vuoto!

Ci sono hedge fund e banche in grave difficoltà, ma come sempre tutto è messo a tacere, nulla deve trapelare. Le banche centrali coinvolte e la Fed sono al lavoro.

Domani il dato sull’inflazione al consumo in America, ma ad ottobre dopo il movimento del petrolio tutto tornerà a salire. Buone notizie dal gas, soprattutto europeo ma stiamo a vedere, la pausa è dovuta agli stoccaggi ormai ai massimi livelli quasi ovunque.

Inoltre iniziano le trimestrali!

Appuntamento nel fine settimana con una nuova puntata del nostro Machiavelli!

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