sabato 23 marzo 2019

LUCA CASARINI ENTRA COME PERSONA INFORMATA SUI FATTI ED È ESCE DA INDAGATO

DOPO UN INTERROGATORIO DI QUASI 8 ORE ESCE DALLA CASERMA DELLA GUARDIA DI FINANZA DI LAMPEDUSA CON L’ACCUSA DI FAVOREGGIAMENTO DELL’IMMIGRAZIONE CLANDESTINA , OVVERO DI AVER DISOBBEDITO ALL ALT IMPARTITO DAL PATTUGLIATORE DELLA GDF PRIMA DI ENTRARE NELLE ACQUE TERRITORIALI ITALIANE

luca casariniLUCA CASARINI

È entrato come persona informata sui fatti ed è uscito da indagato. Dopo un interrogatorio di quasi 8 ore Luca Casarini esce dalla caserma della Guardia di finanza di Lampedusa con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

luca casariniLUCA CASARINI






In qualità di capo missione della Ong Mediterranea Casarini ha condiviso operativamente le decisioni prese dal comandante della Mare Jonio, Pietro Marrone, quindi è anch’egli sotto indagine per le medesime accuse. È accusato in concorso di aver violato anche l’articolo 1099 del codice della navigazione, ovvero di aver disobbedito all alt impartito dal pattugliatore della gdf prima di entrare nelle acque territoriali italiane.

luca casariniLUCA CASARINI
La prossima settimana, nella nuova veste di indagato, quindi con la presenza del suo avvocato, Casarini sarà nuovamente interrogato ad Agrigento dai titolari del fascicolo Salvatore Vella e Cecilia Baravelli.

Fonte: qui




CON PREMEDITAZIONE DOLOSA (Ci fosse un giudice)

E’ degradante anche  solo sprecare dieci minuti  a smentire che la Mare Jonio “ha salvato vite umane”.  Una operazione di  aperta provocazione  – dichiaratamente  premeditata  –    ottimamente  finanziata da  vecchie e nuove facce e grinte  dell’antagonismo coll’orecchino  e stagionati mestatori politici falliti.
Operazione coordinata  con  l’aereo di Sea Watch e mediaticamente da  Amnesty, ossia con Soros.  Sostenuta  da interventi coordinati di “intellettuali” del giro giusto,  da Mentana a Saviano,
che praticamente ammette che la  provocazione  è stata fatta coincidere con la discussione  in Senato per la consegna di Salvini al giudice.
Con video di Repubblica in diretta continua dalla nave salvatrice.
Una operazione  dolosa, con trasponder spenti fino al punto d’incontro coi  “naufraghi”, che si sapeva esattamente dove cercare.   Solidi indizi di collusione e accordo previo coi criminali scafisti   che dovrebbero interessare  i giudici –  come l’ipotesi che,  ci siano stati altri morti dovuti al fgatto che gli scafisti hanno costretto altri mettersi sui gommoni,  ma non hanno raggiunto in tempo la nave dei centri sociali  e sono affogati.
La Mare Jonio di @ RescueMed ha fatto rotta esattamente su Sabrata ad ovest di Tripoli da quando hanno lasciato l’Italia, nonostante ultimamente partissero soprattutto da Gasr Garabulli ad est di Tripoli. Come chiamata al telefono.  C’è motivo di sospettare una “consegna” in piena regola. Qualche procura si interessa? 
Basta seguire  seguire i twitter   benemeriti   di Francesca Totolo, per sospettare reati gravi commessi al  preciso scopo  di  mettere in crisi e difficoltà l’odiato Salvini,  con l’utilizzo  spregiudicato di vite umane messe in pericolo,  a spese  di tutti gli italiani.
Solidi indizi che dovrebbero e potrebbero diventare prove a carico.  Se fossero indagati. Ma è chiaro che questi sono  sicuri che a loro, non accadrà mai – ed è questo il problema. Questi sanno di avere le spalle coperte.

Il sindaco di Napoli, ha annunciato altri “salvataggi”, altre provocazioni e strumentalizzazioni; e chi vuoi che lo trascini in giudizio? E’  un (ex?) magistrato.


Migranti, de Magistris: “Abbiamo 450 imbarcazioni pronte per il recupero”

“Salvini non vuole far entrare la nave in territorio italiano? A Napoli abbiamo la disponibilità di 450 imbarcazioni per andare a recuperare queste persone che stanno morendo. Li andremo a soccorrere in acque internazionali perché il diritto del mare dice di salvare e prestare soccorso alle persone che stanno per morire”.

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