sabato 23 marzo 2019

TERREMOTO IN GERMANIA!


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L’entusiasmo e l’euforia dei giorni scorsi, l’inutile frenesia per un accordo inesistente o un no-deal scongiurato nel Regno Unito si sono scontrati oggi con la triste realtà…
German manufacturing PMI now at 44.7. Together with our uncertainty indicator for Germany (based on distr. of EC survey answers) at a post-crisis record, perhaps not too big of a surprise. With many of global growth concerns still undecided, I don't see much upside potential.
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Roma, 22 mar. (askanews) – Nuovo e accentuato deterioramento dell’attività nel manifatturiero della Germania. A marzo il livello della produzione segnalato dall’indice dei responsabili degli approvigionamenti (Purchasing managers index o Pmi) è caduto a 45 punti, dai 47,9 punti di febbraio, e secondo la società di ricerche Ihs Markit è ai valori più bassi da 79 mesi a questa parte.L’indice generale sul maniatturiero è calato a 44,7 punti, anche in questo caso minimo da 79 mesi, mentre l’indice Pmi relativo al terziario della Germania ha segnato una limatura a 54,9 punti, dai 55,3 di febbraio, ma resta a valori espansivi dato che è superiore ai 50 punti. L’indice Pmi composito sulle aziende tedesche è rimasto espansivo, ma con un calo a 51,5 punti, dai 52,8 di febbraio, è ai minimi da 69 mesi. Gli indicatori sulla Francia sono finiti in modalità di contrazione: 48,7 punti sull’indice composito, dai 50,4 punti di febbraio. L’indice Pmi relativo alla produzione del manifatturiero francese è calato a 48,8 punti a marzo, da 51 di febbraio.
Se non basta leggete qui sotto…
Sta per iniziare il lungo decennio perduto in Germania e non solo…
Decennale torna a zero di rendimento. Propongo un brindisi alla salute di tutti quelli che davano per finito il lungo rally dei bond, per tutti quelli che suggerivano di fuggire dal reddito fisso!
Non servirebbe aggiungere altro se non che, il Regno Unito e la May sono in trappola, il no-deal si avvicina sempre più e con esso una hard Brexit…
Ieri sera durante una lunga riunione del Consiglio Europeo, l’organo che raduna i capi di governo e di stato dell’UE, l’Unione Europea ha concesso al Regno Unito di posticipare la data di Brexit, che inizialmente era stata fissata al 29 marzo. La nuova scadenza è il 22 maggio, ma sarà vincolata all’approvazione dell’accordo di uscita concordato dai negoziatori europei e britannici da parte del Parlamento britannico (che negli ultimi due mesi l’ha già respinto due volte). Il Parlamento britannico dovrà approvare l’accordo entro la prossima settimana. Se l’accordo non verrà approvato, il governo di Theresa May avrà tempo fino al 12 aprile per comunicare cosa intenderà fare, se cioè uscire dall’Unione senza alcun tipo di accordo oppure richiedere una proroga più lunga, probabilmente soggetta alla possibilità di tenere nuove elezioni o un secondo referendum.
Condizioni semplicemente inaccettabili per gli inglesi, non ci sarà alcun accordo o voto favorevole.
Concludo con un pensiero a tutti quelli che in questi anni hanno messo in dubbio le nostre visioni! La verità è figlia del tempo, il sistema può provare a manipolare quanto vuole mercati o aspettative, sondaggi o proiezioni, ma la realtà non fa sconti a nessuno.
Barra dritta e avanti tutta, abbiamo davanti traguardi prestigiosi, la verità è figlia del tempo.

Dalla prossima settimana, Icebergfinanza cambia pelle, importanti novità in arrivo. Un abbraccio e buon fine settimana. Andrea
Fonte: qui

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