lunedì 6 aprile 2020

Coronavirus: in Italia è ancora picco. 636 morti, i posti in terapia intensiva calano per il terzo giorno di seguito

1022 i guariti di oggi per un totale 22837

I nuovi contagi sono 1941 per un totale di  93187

Oggi 636 sono deceduti per un totale di 16523

Ricoverati in terapia intensiva 3898, -79 rispetto a ieri



Flessione anche per i nuovi malati (+1941) anche se il rapporto con i tamponi fatti è stabile. E oggi ci sono 1.022 guariti. Richeldi (comitato tecnico scientifico: "Dati confortanti ma non riduciamo il livello di allarme"

ROMA - Ed è ancora picco. La situazione del contagio da Covid 19 in Italia è stabile anche se non è ancora arrivata la discesa che tutti gli italiani sognano, sia per veder ridurre i numeri maledetti delle vittime, dei ricoverati e dei contagiati sia per vedere una luce e iniziare a pensare alla vita dopo, la cosiddetta fase 2. I dati del nuovo bollettino della Protezione Civile parlano di un aumento dei malati (ovvero le persone attualmente positive) pari a 1941 unità (meno dei giorni scorsi, ieri erano stati 2972) ma anche a fronte di un numero più basso di tamponi eseguiti.

Coronavirus, Borrelli: "Calano i pazienti in terapia intensiva per il terzo giorno consecutivo"

Calano ancora le persone ricoverate in terapia intensiva: oggi sono 3898, ovvero 79 meno di ieri. E' un calo che si registra per il terzo giorno consecutivo. Mentre resta praticamente stabile il numero di ricoverati con sintomi 28976 persone (27 in più di ieri).
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Resta alto anche il numero delle vittime, che torna a salire rispetto alla frenata di ieri. Nelle ultime ventiquattr'ore sono morte 636 persone (ieri le vittime erano state 525), arrivando a un totale di decessi 16.523. Anche i guariti restano sugli stessi livelli e raggiungono quota 22.837, per un aumento in 24 ore di 1022 unità (ieri erano state dichiarate guarite 819 persone).

Il numero totale di persone che hanno contratto il virus dall'inizio dell'epidemia è 132.547 (3599 nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore, ieri erano stati 4316) ma i tamponi fatti oggi sono stati solo 30.271, meno dei giorni scorsi in cui erano stati anche diecimila di più. Il rapporto tra tamponi fatti e casi individuati è comunque stabile di 1 malato ogni 8,4 tamponi fatti, il 11,8%.
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Borrelli: Il Cts cts valuta fase 2, poi deciderà Cdm come e quando

"Una data della fase 2? Quella che noi abbiamo a disposizione è quella del 13 aprile. Il Comitato tecnico scientifico sta facendo le sue valutazione ma poi spetterà al decisore politico, e quindi al consiglio dei ministri e al presidente decidere data e modalità con cui si esplicherà la fase 2". Lo ha detto il capo della Protezione civile Angelo Borrelli in conferenza stampa. "Io non faccio parte del Comitato tecnico scientifico ma penso che questo organo darà per tempo le indicazioni di carattere scientifico, che esprime attraverso un verbale, al presidente del Consiglio dei ministri, non penso che si arriverà all'ultimo momento", ha aggiunto Borrelli.

Richeldi (Cts): la decisione su 13/4 arriverà per tempo

"Le raccomandazioni del comitato tecnico scientifico saranno tanto più precise quanto più dati saranno disponibili", ha detto Luca Richeldi, primario di pneumologia al Gemelli e membro del comitato tecnico scientifico, al punto stampa in Protezione Civile, in merito alle decisioni che saranno prese alla scadenza dell'attuale Dpcm. "I dati di trend sono estremamente importanti per capire l'andamento dell'epidemia. Più ci avviciniamo al 13 di aprile più questa informazione è granulare. Non credo ci esprimeremo due ore prima, ma se la formulassimo oggi non terrebbero conto di quello che succederà da qui al 13. Quindi troveremo un giusto mezzo tra l'elaborazione dei dati e consentire un congruo periodo di tempo per consentire un decreto legislativo che inciderà sulla vita dei cittadini".


Borrelli: medici della Lombardia non potevano fare di più

"Il virus ci ha colpito all'improvviso, dal punto di vista medico non siamo riusciti a verificare e adottare misure poi perfezionate. E' stato un lavoro immane da parte dei medici lombardi, sono convinto che meglio di così non si potesse fare", ha sottolineato ancora Borrelli.

Borrelli: istituito un fondo per i familiari dei sanitari morti

"Ho firmato ieri sera un'ordinanza di Protezione civile - ha detto Borrelli - che istituisce un Fondo per provvidenze destinate ai familiari dei sanitari deceduti, alimentato dalla famiglia Della Valle; ringrazio Diego Della Valle che ha promosso la raccolta per chi è rimasto orfano o ha perso un familiare a causa dell'emergenza".

Richeldi (Cts): i dati confermano il trend in calo

"I dati di oggi ci confermano il trend che è in calo da qualche giorno, conforta vedere un'efficace contenimento della diffusione dell'infezione", ha detto Luca Richeldi. "Da lunedì 30 marzo a oggi abbiamo oltre il 90% in meno della crescita dei ricoverati, da 409 a 27. In terapie intensive avevamo +75, oggi -79. Un trend un po' meno forte sui decessi, concentrati ancora per il 50% in Lombardia, ma su base settimanale vediamo una diminuzione superiore al 20%. L'aver riscontrato questi effetti ci deve rafforzare nel mantenere queste misure".

Richeldi (Cts): attenzione, non ridurre il livello di allarme

 "I dati che vediamo sono meno allarmanti e l'andamento che vediamo ci deve essere di conforto, ma non ci deve far ridurre il livello di allarme" poiché anche oggi si segnalano duemila malati in più e 600 morti. Questo ha detto il membro del Comitato tecnico scientifico Luca Richeli rispondendo a chi gli chiedeva quando fosse possibile ridurre le misure. "I risultati delle misure di contenimento e dei nostri sforzi sono sotto gli occhi di tutti. Le decisioni dopo il 13 aprile saranno a livello politico".

Cts: sì alle mascherine ma non ci rendono invincibili

 "L'utilizzo di mascherine non ci rende invincibili, può darci una falsa sicurezza. Igiene delle mani e distanziamento sociale sono invece misure di assoluta effiacia", ha detto ancora Richeldi. Che ha aggiunto:  "E' possibile che in futuro faremo un uso più allargato delle mascherine, forse legato anche alla diversa sensibilità delle persone e magari nei posti dove non è possibile il distanziamento sociale. Ad ora è più difficile prevederne l'uso universale h24".

Sisma L'Aquila: Borrelli, mi stringo a famiglie vittime

Borrelli ricorda le vittime del terremoto dell'Aquila

 "Voglio stringermi nel silenzio e nel ricordo alle famiglie delle vittime e agli aquilani", ha detto Angelo Borrelli nel giorno dell'undicesimo anniversario del terremoto de L'Aquila. "Oggi è una data indimenticabile per molti aquilani e abruzzesi - ha aggiunto - quest'anno non abbiamo potuto partecipare alla fiaccolata" per via dell'emergenza, "ma sono vicino a loro".

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