lunedì 29 giugno 2020

RISPARMIATORI DI TUTTA ITALIA, SPENDETE!

AVETE MESSO DA PARTE UN GRUZZOLETTO GUADAGNATO ONESTAMENTE? SPENDETE TUTTO! METTETELI IN CIRCOLO, NEI CONSUMI REALI E FATE RIPARTIRE L’ITALIA!

TANTO TRA POCO, CON LA SCUSA DELLA RESPONSABILITÀ COMUNITARIA E PER SALVARE L’ITALIA IN NOME DEL RIGORE, QUEI SOLDI VE LI VERRANNO COMUNQUE A PRENDERE

Massimiliano Lenzi per “il Tempo”

 

toto' peppino e la malafemminaTOTO' PEPPINO E LA MALAFEMMINA

«Totò, Peppino e la Mala femmina» è un film del 1956 che oggi, con l' Italia alle prese con la crisi economica del dopo coronavirus, assume il sapore di una attualità comica ma amarissima al tempo stesso.

 

Totò, nella parte dell' Italia, Peppino nel ruolo dei patrioti rigorosi e fustigatori (in stile Mario Monti) dei conti all' italiana. E poi l' Europa, a fare la parte della malafemmina che fustiga tutti. Il dialogo è questo. Totò a Peppino, che si presenta con un gruzzolo di banconote in mano.

 

patrimonialePATRIMONIALE

«Mi sembri il cassiere della Banca d' Italia: conti, conti... Ma che conti? Animale! Questi soldi spendili, divertiti. La vita è breve, si può morire da un momento all' altro: fa come faccio io...».

 

Peppino a Totò. «Si può anche campare cent' anni». Totò «E con questo?». Peppino. «Ho detto tutto, ho detto. A proposito, tu mi devi 40mila lire della partita d' olio del mese scorso». Totò. «Ahh. Quella partita. Quella è partita». Peppino. «No, per me è restata».

 

CONTANTICONTANTI

Partita o restata, questo è - fuor di ogni Totò, e Peppino possibili - il dilemma italiano nell' estate del 2020. Un dilemma che oggi, con i consumi al palo e il futuro del lavoro - quindi dei guadagni e dei risparmi degli italiani da mettere in conto - che ha il sapore dell' incertezza.

 

Ebbene, noi questa incertezza non l' abbiamo e diciamo ai nostri cari concittadini: coglioni, i soldi guadagnati onestamente, che ancora non vi hanno fottuto con le tasse, metteteli sotto il materasso. Oppure spendeteli. Tutti. Tra poco, con la scusa della responsabilità comunitaria - che voi avete sempre avuto ma la politica no - ve li verranno a prendere, quei soldi.

toto' peppino e la malafemmina 2TOTO' PEPPINO E LA MALAFEMMINA

 

Ve li porteranno via in men che non si dica in nome di un fine più alto: salvare l' Italia in nome del rigore. A voi, che l' Italia l' avete sempre salvata con il vostro lavoro, la vostra onestà e i vostri sacrifici. Ed allora svegliatevi. Spendeteli quei vostri soldi, consumate, godete voi e fate godere i vostri figli, le persone care.

 

Godete voi. Perché sui conti correnti il rischio che ve li fottano è alle porte. Se vi piace, fatevi fottere. Altrimenti metteteli in circolo, nei consumi reali e provate a far ripartire questa nostra amata Italia ma soprattutto fate ripartire le vostre vite, confinate per troppo tempo in casa come esistenze da sorci, con la paura del coronavirus. E della morte. Perché come diceva il munifico Totò, all' avaro Peppino, in «Totò, Peppino e la malafemmina»: «Che colpa ne abbiamo noi, se il muro non ha retto all' urto?». Fonte: qui

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IL NONNO DI STATO: FINO A 1.200 EURO DI BONUS BABY SITTER AI NONNI CHE BADANO AI NIPOTINI. CERTO, MENTRE SI NEGA UN CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER 2,3 MILIONI DI PROFESSIONISTI O RICONOSCE UNA PENSIONE DA 310 EURO AI CIECHI TOTALI E 287 AI DISABILI CHE NON POSSONO LAVORARE, UNA SOMMA DEL GENERE FA UN PO' IMPRESSIONE

COTTARELLI: LO HANNO SEMPRE FATTO GRATIS, PERCHÉ BUTTARE SOLDI COSÌ?

PERCHE' SON SOLDI DEI COGLIONI, OVVERO DEI CONTRIBUENTI ITALIANI ...

 

Fausto Carioti per ''Libero Quotidiano''

 

nonni e nipoti si riabbracciano a milanoNONNI E NIPOTI SI RIABBRACCIANO A MILANO

Perché il governo che ha negato il contributo a fondo perduto a 2,3 milioni di professionisti inguaiati dall'epidemia, che passa un'umiliante pensione di 310 euro al mese ai ciechi totali ed è stato costretto dalla Corte Costituzionale a innalzare il micragnoso assegno di 287 euro per i disabili impossibilitati a lavorare, adesso dà sino a 1.200 euro ai nonni che si prendono cura dei nipotini, anche se lo farebbero gratis, e a chi gioca alla Playstation con i cuginetti? Incapacità a scrivere le leggi? Voglia di rendersi simpatico in vista delle elezioni? Nell'uno e nell'altro caso, non sarebbe la prima volta. Però la logica dietro a quest' ultima novità, ammesso che una logica ci sia, sfugge.

 

nonno e nipoteNONNO E NIPOTE

Di tutti i modi in cui si possono spendere adesso i pochi soldi pubblici a disposizione, l'unico davvero sensato è la difesa a oltranza dei posti di lavoro e delle attività economiche: chi esce dal mercato fa fatica a rientrarci e da contribuente netto diventa un assistito dallo Stato, col rischio di rimanerlo per anni. Eppure tanti italiani che producono e pagano le tasse sono abbandonati a se stessi, mentre dai provvedimenti dell'Inps spuntano fuori astrusità come quella scoperta ieri. La circolare dell'istituto di previdenza, in realtà, porta la data del 17 giugno.

 

nonni metalNONNI METAL

Nessuno, però, aveva capito cosa c'era scritto. La traduzione del testo è stata completata solo dopo dieci giorni. Quando il direttore generale dell'Inps, nel linguaggio arabescato tipico della pubblica amministrazione, scrive che «si chiarisce la non applicabilità del principio di carattere generale della presunzione di gratuità delle prestazioni di lavoro rese in ambito familiare, salvo si tratti di familiari conviventi con il richiedente», e che «in caso di convivenza i familiari sono esclusi dal novero dei soggetti ammessi a svolgere prestazioni di lavoro come baby-sitting remunerate mediante il bonus in argomento», intende dire, in realtà, che chi ha fatto assistere i figli a consanguinei non conviventi avrà diritto al buono per baby sitter previsto dal decreto Rilancio.

 

In italiano corrente significa che potranno ricevere un contributo del valore massimo di 1.200 euro (2.000 euro per gli operatori dei comparti sanità, difesa e soccorso pubblico impiegati nell'emergenza Covid), anche le famiglie che dichiarano di avere affidato i figli alle cure di nonni, zii e cugini nel periodo tra il 5 marzo, giorno in cui chiusero gli asili, e il 31 luglio 2020. Valgono le regole generali: i pargoli non debbono avere un'età inferiore ai 12 anni, mentre gli amorevoli parenti, oltre a vivere sotto un altro tetto, debbono essere titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità, oppure avere meno di 25 anni ed essere iscritti a un ciclo di studi, o altrimenti risultare disoccupati o ricevere assegni di sostegno dallo Stato.

NONNI E NIPOTINONNI E NIPOTI

 

Chi non ha almeno un familiare in una di queste condizioni? Tutto ciò tramite un'autocertificazione che può essere fatta online, telefonando all'Inps o rivolgendosi ai soliti enti di patronato. Accolta la domanda, il bonus sarà concesso tramite il "libretto famiglia", lo strumento che l'istituto utilizza per il pagamento di lavori saltuari. Per chi ha congiunti non conviventi e un minimo di dimestichezza con certe pratiche, insomma, è facile, anche a posteriori, bussare alla porta dell'Inps per chiedere il contributo.

 

Il pericolo è che siano in troppi a farlo, a maggior ragione ora che si è saputo che è possibile accordarsi con i propri familiari. L'istituto ha già fatto sapere che si regolerà in base al criterio cronologico: prenderà i soldi chi arriverà prima, e quando lo stanziamento del governo si esaurirà non ce ne sarà più per nessuno. Fonte: qui



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