martedì 5 maggio 2020

DOVE SONO QUELLI CHE DICEVANO CHE IL CORONAVIRUS ERA UNA ‘BANALE INFLUENZA’?

I DATI ISTAT: A MARZO 2020 CI SONO STATI IL 49,4% IN PIÙ DI MORTI RISPETTO ALLA MEDIA DEGLI ULTIMI 5 ANNI. IL RECORD A BERGAMO + 569% 
I CONTI NON TORNANO E POTREBBERO ESSERE PEGGIORI: IL 31 MARZO I DECESSI REGISTRATI PER CORONAVIRUS ERANO 12MILA. E LE MORTI IN ECCESSO 25MILA. PIÙ DEL DOPPIO 
LA SPROPORZIONE NORD-SUD





coronavirus ItaliaCORONAVIRUS ITALIA
Coronavirus, i dati Istat e Iss di marzo dicono che a marzo 2020 ci sono stati quasi il 50% di morti in più rispetto rispetto alla media 2015-2019 del mese di marzo, con record a Bergamo +568%, mentre a Roma si è registrato un -9,4%. Dal 20 febbraio al 31 marzo 2020 sono 13.710 i morti per Covid19 in Italia. Il dato emerge dal Rapporto prodotto dall'Istituto nazionale di statistica (Istat) e dall'Istituto Superiore di Sanità (Iss).

coronavirus bergamoCORONAVIRUS BERGAMO
I dati di mortalità totale si riferiscono a 6.866 comuni (87% dei 7.904 complessivi). Si tratta della «prima volta - rileva il Rapporto - che l'Istat diffonde questa informazione riferita a un numero così consistente di comuni». Considerando il mese di marzo, si spiega nel Rapporto, si osserva a livello medio nazionale una crescita del 49,4% dei decessi per il complesso delle cause. Se si assume come riferimento il periodo che va dal primo decesso Covid19 riportato al Sistema di Sorveglianza integrata (20 febbraio) fino al 31 marzo, i decessi passano da 65.592 (media periodo 2015-2019) a 90.946, nel 2020. L'eccesso dei decessi è di 25.354 unità, di questi il 54% è costituito dai morti diagnosticati Covid19 (13.710).
coronavirus ItaliaCORONAVIRUS ITALIAesercito a bergamo per portare via le bare 4ESERCITO A BERGAMO PER PORTARE VIA LE BARE

La letalità per Covid19 è più elevata in soggetti di sesso maschile in tutte le fasce di età, ad eccezione della fascia 0-19 anni. Nel 34,7% dei casi segnalati viene riportata almeno una co-morbidità (una tra: patologie cardiovascolari, respiratorie, diabete, deficit immunitari, patologie metaboliche, oncologiche, obesità, patologie renali).

Italia, seriate - coronavirusITALIA, SERIATE - CORONAVIRUS
Il 91% dell'eccesso di mortalità riscontrato a livello medio nazionale nel mese di marzo 2020 si concentra nelle aree ad alta diffusione dell'epidemia: 3.271 comuni, 37 province del Nord più Pesaro e Urbino. Nell'insieme di queste province, i decessi per il complesso delle cause sono più che raddoppiati rispetto alla media 2015-2019 del mese di marzo. Se si considera il periodo dal 20 febbraio al 31 marzo, i decessi sono passati da 26.218 a 49.351 (+23.133); poco più della metà di questo aumento (52%) è costituita dai morti riportati al Sistema di Sorveglianza Integrata Covid19 (12.156). All'interno di questo raggruppamento le province più colpite dall'epidemia hanno pagato un prezzo altissimo in vite umane, con incrementi percentuali dei decessi nel mese di marzo 2020, rispetto al marzo 2015-2019, a tre cifre: Bergamo (568%), Cremona (391%), Lodi (371%), Brescia (291%), Piacenza (264%), Parma (208%), Lecco (174%), Pavia (133%), Mantova (122%), Pesaro e Urbino (120%).

Italia coronavirusITALIA CORONAVIRUScoronavirus bergamoCORONAVIRUS BERGAMO
Nelle aree a media diffusione dell'epidemia (1.778 comuni, 35 province prevalentemente del Centro-Nord) l'incremento dei decessi per il complesso delle cause nel periodo 20 febbraio-31 marzo è molto più contenuto, da 17.317 a 19.743 (2.426 in più rispetto alla media 2015-2019); il 47% è attribuibile ai morti risultati positivi al Covid19 (1.151). Infine, nelle aree a bassa diffusione (1.817 comuni, 34 province per lo più del Centro e del Mezzogiorno) i decessi del mese di marzo 2020 sono mediamente inferiori dell'1,8% alla media del quinquennio precedente. Fonte: qui

AUMENTANO I MORTI: NELLE ULTIME 24 ORE 195 DECESSI (IERI ERANO 174): IL TOTALE SALE A 29.079. IN LOMBARDIA LA METÀ DEI NUOVI CONTAGI, 577 SU 1.221. A MILANO 48 CONTAGIATI PIU’ DI IERI
SI CONFERMA IL CALO DEI RICOVERI 
IN DIMINUZIONE IL DATO RELATIVO ALLE GUARIGIONI…

Gli attualmente positivi scendono sotto i 100mila. In calo i ricoveri: i pazienti in ospedale sono al momento 16.823 (ieri erano 17.242), di cui 1.479 in terapia intensiva (ieri erano 1.501)
chiuso per virusCHIUSO PER VIRUS

L’ultimo bollettino diffuso dalla Protezione civile conferma l’andamento degli ultimi giorni rispetto al calo del numero dei contagiati da Coronavirus e il dato relativo alle nuove vittime registrate in un giorno è il linea con quello delle ultime rilevazioni. Nelle ultime 24 ore si registrano 195 nuovi morti (ieri erano 174). A questo punto, il totale delle vittime in Italia è arrivato a quota 29.079.


virusVIRUS
Continua a diminuire il numero degli “attualmente positivi” al virus. Se quattro giorni fa il calo (record) di persone attualmente malate di Covid-19 era di –3.106, tre giorni fa di –608 pazienti, due giorni fa di -239, e ieri di -525 il decremento registrato nelle ultime 24 ore è di -199. Cifra che porta al ribasso il totale degli attualmente positivi al virus fino a 99.980 (ieri erano in totale 100.179).

Complessivamente, i casi totali di persone colpite dal Covid-19 dall’inizio del monitoraggio dell’epidemia sono arrivati a quota 211.938 (ieri era di 210.717), con un incremento di +1.221 in un giorno (ieri l’incremento era di +1.389). Quanto ai tamponi, ne sono stati effettuati 37.631 in 24 ore (ieri il dato era di 44.935 tamponi effettuati), il totale dei test è dunque arrivato a quota 2.191.403, per un totale di casi testati di 1.479.910.


chiusi per virusCHIUSI PER VIRUS
In calo il dato relativo alle guarigioni. Nelle ultime 24 ore sono guariti 1.225 pazienti (ieri il dato era di 1.740 persone risultate negative al tampone dopo la malattia), per un totale di 82.879 pazienti guariti. Si conferma il calo dei ricoveri: i pazienti in strutture ospedaliere sono al momento 16.823 (ieri erano 17.242), di cui 1.479 in terapia intensiva (ieri erano 1.501). In aumento le persone in isolamento domiciliare: in tutta Italia in questo momento sono 81.678 (ieri erano 81.436).








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Qui di seguito una nuova elaborazione dei dati per interpretare meglio la curva del contagio. Il dato quotidiano è visualizzato in relazione alla media settimanale del contagio, un sistema di calcolo che 'assorbe' gli sbalzi da un giorno all'altro per fornire una tendenza 
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Fonte: qui

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