lunedì 18 maggio 2020

SE STATE CERCANDO DI PERDERE PESO ELIMINARE I CARBOIDRATI DALLA VOSTRA DIETA È UN ERRORE, MA OCCHIO ALLA COTTURA: LA PASTA SCOTTA PROVOCA UN BRUSCO INNALZAMENTO DEGLI ZUCCHERI NEL SANGUE E FA PERCIÒ INGRASSARE






SE INFATTI PER LA PASTA AL DENTE L'INDICE GLICEMICO SI FERMA A 41, QUANDO…

pasta pasta
 
La pastasciutta è la Regina della tavola italiana: la maggior parte della popolazione la mangia almeno una volta al giorno, tutti i giorni, e non se ne priva neanche quando è a dieta. Una abitudine molto sana, perché la pasta fornisce al corpo quei carboidrati complessi di cui l’organismo ha bisogno per bruciare i grassi e mantenersi attivo (esiste un pane senza carboidrati e glutine, eccolo). Ma anche quando parliamo di pasta gli spunti divisivi non mancano: se ormai abbiamo capito che si può mangiare tranquillamente anche a cena, resta il dilemma sul grado di cottura. E’ vero che la pasta al dente è più salutare e quella scotta si digerisce meno?
Per fugare ogni dubbio ci viene in aiuto la scienza: la pasta al dente è quella pasta scolata quando l’amido contenuto al suo interno è ben idratato ma non è “scoppiato”, ovvero i granuli che lo compongono non si sono dispersi in acqua. 

La pasta scotta invece, quindi tolta dall’acqua bollente quando l’amido è stato rilasciato in acqua, è più ricca di glutine, quella proteina che è comunque presente nella pasta ma entra in gioco quando la cottura si prolunga perché impedisce ai granuli di amido di idratarsi troppo e quindi di disperdersi completamente. (Quanta acqua serve per cuocere la pasta? Ve lo diciamo qui)
E’ quindi ovvio che la pasta scotta non sia soltanto poco piacevole alla vista e al gusto, in quanto collosa e insapore, ma anche più difficile da digerire: la digestione, come ben sappiamo, inizia già dalla masticazione e la pasta scotta tende ad essere deglutita direttamente.
La pasta al dente è quindi semplicemente cotta il giusto, anche perché una pasta cruda risulterebbe indigeribile esattamente come quella scotta: in questo modo si ottiene un piatto non solo gustoso ma anche salutare, perché mantiene intatte le sue proprietà nutrizionali e l’amido viene assimilato lentamente, così da evitare i pericolosi picchi glicemici.

Concediamoci quindi un bel piatto di pasta all’italiana senza pensieri (anche a cena!), magari con un condimento leggero come pomodoro fresco e un filo d’olio a crudo: il palato e la bilancia ringrazieranno!

Fonte: qui


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