martedì 19 maggio 2020

L'ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ AVEVA SBAGLIATO IL PROTOCOLLO PER I TAMPONI, CAUSANDO UN GRAN NUMERO DI FALSI NEGATIVI (PURE CON POLMONITI CONCLAMATE!)








L'ERRORE, DATATO 7 APRILE, È SIA SU COME FARE IL TEST SIA SU QUANDO: L'ISS DICEVA DI FARLI ENTRO IL TERZO GIORNO DALL'INIZIO DELL'INFEZIONE, MA È TROPPO PRESTO. PER LA JOHNS HOPKINS VANNO FATTI ALL'OTTAVO GIORNO, QUANDO LA PERCENTUALE DI FALSI NEGATIVI SCENDE AL…

Paolo Russo per “la Stampa

SILVIO BRUSAFERRO SILVIO BRUSAFERRO

Un rapporto sbagliato dell' Istituto superiore di sanità (Iss) su come eseguire i tamponi, poi corretto, ma che circola ancora nel web. E poi controlli eseguiti prima che il virus sia rilevabile. Sono queste le cause principali dei tanti falsi negativi al Covid, anche con polmoniti conclamate. Un problema denunciato dal Presidente del Sis 118, Mario Balzanelli e dal virologo dell' Università di Milano, Fabrizio Pregliasco.

E che i falsi negativi siano più di quanto si immagini lo rivela uno studio della prestigiosa Johns Hopkins School of Public Health, che tra i tamponi eseguiti al quinto giorno dall' infezione ha scoperto ben il 38% di falsi negativi, percentuale che scende al 20% all' ottavo giorno, che è quello consigliato dagli autori dello studio per eseguire il test. Tutto il contrario di quello che raccomanda uno degli indicatori del monitoraggio epidemiologico a cura di Iss e Ministero della salute,che invece punta a un' esecuzione entro tre giorni.

COME SI ESEGUE UN TAMPONE 1 DI 2COME SI ESEGUE UN TAMPONE 1 DI 2
Ma il problema non è solo quando ma anche come si fanno. A svelare il giallo dell' errato rapporto dell' Iss, numero 11 del 7 aprile è il Professor Gaetano Libra, otorino laringoiatra con una lunga carriera alle spalle presso l' Ospedale Maggiore di Bologna. «In quel testo -spiega- si indica una posizione verticale obliqua del tampone, anziché orizzontale rivolta in direzione del canale uditivo, come dovrebbe essere. Con il rischio che, eseguito in questo modo, il tampone non raggiunge la zona dove si raccolgono muco e secrezioni nei quali va ricercato il virus. Inoltre in questo modo c' è il serio rischio di lesioni al cervello e al bulbo olftattivo».

COME SI ESEGUE UN TAMPONE 2 DI 2COME SI ESEGUE UN TAMPONE 2 DI 2
Gli esperti dell' Iss in effetti se ne accorgono e il 17 aprile pubblicano con lo stesso numero e la sigla Rev il rapporto con le istruzioni corrette. Ma non cancellano il primo, che quando si vanno a ricercare nel web le istruzioni sul test diagnostico compare puntualmente sullo schermo, dove è invece difficile trovare il documento corretto. «Un problema di non esatta esecuzione dei tamponi esiste, anche perché per molti operatori travolti dall' emergenza eseguirli è stata una novità e la confusione sulle linee guida non aiuta di certo», ammette Gianpiero D' Offizi, primario infettivologo dello Spallanzani di Roma.

Anche Pregliasco parla di difficoltà nella corretta esecuzione dei tamponi. «A volte vengono eseguiti in modo troppo delicato per paura di far male, ma il problema maggiore sono i falsi negativi che risultano tali perché la carica virale è bassa e non viene rilevata dal test».

giovanni rezza giovanni rezza
Un aiuto arriva però da quelli sierologici, che servono a rilevare gli anticorpi, ma che in Lombardia, Toscana, Veneto e Lazio dove è iniziata la campagna di screening hanno permesso di scoprire sul totale della popolazione a rischio sottoposta a controllo un 25-30% di asintomatici, che rappresentano le vere mine biologiche vaganti della fase 2. Fonte: qui

QUELLO CHE SAPPIAMO DEL VIRUS È CHE NON SAPPIAMO NIENTE 

MELANIA RIZZOLI: “CI SONO ALCUNI ASPETTI DEL CORONAVIRUS ANCORA IGNOTI E UN NUOVO FENOMENO STA PREOCCUPANDO GLI ESPERTI IMPEGNATI A COMBATTERLO. LA NUOVA INSIDIA SONO I MOLTI CASI DI PERSONE CHE PRESENTAVANO SINTOMI SFUMATI OPPURE EVIDENTI DELL'INFEZIONE DA CORONAVIRUS, MA CHE AI TEST-TAMPONE, RIPETUTI PIÙ VOLTE, RISULTAVANO SEMPRE NEGATIVI, AL PUNTO CHE MOLTI ANALISTI HANNO INIZIATO A ESAMINARE…”


Melania Rizzoli per “Libero quotidiano”

CORONAVIRUS - TAMPONE CORONAVIRUS - TAMPONE
Molte cose ancora sfuggono. Abbiamo imparato a riconoscerlo, ad identificarlo, lo abbiamo isolato, ne abbiamo sequenziato il genoma, gli abbiamo dato un nome, preso contezza della sua pericolosità e letalità, e tentato di difenderci da lui con ogni tipo di farmaco a disposizione, eppure ci sono alcuni aspetti del Coronavirus ancora ignoti. A cominciare dai diversi quadri clinici che sviluppa e le controverse manifestazioni che ne derivano, su cui la comunità scientifica è chiamata di nuovo a confrontarsi.

coronavirus tampone germania coronavirus tampone germania
Un nuovo fenomeno sta preoccupando gli esperti impegnati a combattere il Covid19, perché questo virus sembra si diverta a nascondersi, a confondere le idee, a rivoltare le carte in tavola abbattendo le poche certezze acquisite nel mostrare beffardo le sue diverse facce un poco alla volta.

Particelle del coronavirus SarsCov2 sulla superficie di una cellula Particelle del coronavirus SarsCov2 sulla superficie di una cellula
La nuova insidia sono i molti casi che, nelle ultime settimane, sono arrivati all' osservazione medica, di persone che presentavano sintomi sfumati oppure evidenti dell' infezione da Coronavirus - come febbre, tosse, dispnea e polmonite interstiziale - ma che ai test-tampone, ripetuti più volte, risultavano sempre negativi, al punto che molti analisti hanno iniziato ad esaminare in una diversa prospettiva il valore di questo esame, finora ritenuto l' unico sicuro dal punto di vista diagnostico di infezione in atto.

coronavirus spedali civili brescia 9 coronavirus spedali civili brescia 
ANALISI SPECIFICHE Nei mesi scorsi gli esami ematologici e radiologici avevano evidenziato seri problemi in pazienti che apparentemente non manifestavano sintomi specifici, ma che mostravano positività ai test naso-faringei e sierologici, a conferma dei sospetti clinici dei medici, mentre ora molte persone nelle quali viene sospettata l' infezione per l' evidenza dei disturbi in atto, alle analisi specifiche risultano negative nonostante gli specialisti siano sicuri della loro diagnosi clinica, confermata non solo dalla sintomatologia, ma addirittura dal quadro radiologico e tomografico di polmonite interstizio-alveolare che restituivano le immagini "a vetro smerigliato" di interi lobi polmonari aggrediti, una fotografia ormai tipica e consolidata dell' azione virale.

tampone coronavirus tampone coronavirus
La prima segnalazione di tale espressione patologica è arrivata da Taranto, dove 45 pazienti su 100 sono risultati negativi a due Tamponi successivi nonostante avessero certamente contratto la malattia, ed altri sono stati individuati a Chiavari e in Lombardia, come ha confermato in uno studio congiunto condotto a Codogno dal virologo Fabrizio Pregliasco, dell' università di Milano, e pubblicato su Radiology.

emergenza coronavirus ospedale villa sofia palermo emergenza coronavirus ospedale villa sofia palermo
MODALITÀ ERRATE Ma come è possibile questa nuova nuova forma clinica della malattia? L' ipotesi che è stata avanzata è che la negatività di tali pazienti al test-tampone possa essere legata al fatto che l' esame sia stato eseguito troppo in anticipo, prima che il virus fosse rilevabile, o addirittura eseguita in maniera non corretta, oppure imputata alla presenza di falsi negativi finora sconosciuti, e in ogni caso è emersa l' esigenza di dover sorvegliare e indagare più a fondo questo tipo di malati.

coronavirus coronavirus
Che i falsi negativi siano più di quanto si immagini lo rivela uno studio della Johns Hopkins School of Public Health, che tra i tamponi eseguiti al quinto giorno dell' infezione ha scoperto ben il 38% di falsi negativi, percentuale che scende al 20% all' ottavo giorno, che è quello consigliato dagli autori dello studio per eseguire il test - tutto il contrario di quello che raccomanda il monitoraggio epidemiologico a cura dell' Iss e ministero della Salute, che puntano all' esecuzione entro tre giorni.
test polpastrello per coronavirus test polpastrello per coronavirus

Il problema però non è solo quando ma anche come si fanno i tamponi, che dovrebbero essere inseriti in posizione orizzontale rivolta in direzione del canale uditivo destro e sinistro, dove si raccoglie il muco, anziché in posizione verticale obliqua nelle cavità naso-faringee, poiché in tal modo il rischio è che che il Tampone non raggiunga la zona esatta dove il virus si insedia e dove va ricercato.
MEDICI E CORONAVIRUS MEDICI E CORONAVIRUS

Inoltre molte volte i tamponi sono stati eseguiti in modo troppo delicato per paura di far male o dare fastidio al paziente già sofferente, ed in tal modo molti test sono risultati negativi perché la carica virale non è stata catturata, oppure perché ricercata troppo in anticipo e quindi ancora troppo bassa. In realtà ad oggi non abbiamo alcuna certezza in merito alla reale diffusione dell' infezione da Covid-19 tra la popolazione italiana, poiché il numero dei contagi é direttame proporzionale al numero dei tamponi eseguiti, il che è a sua volta enormemente inferiore rispetto alla necessità di effettuare screening di massa finalizzati ad individuare i positivi asintomatici o paucisimtomatici, altamente infettanti, che sono l' elemento valutativo chiave da prendere in considerazione.
coronavirus 1 coronavirus 

NUMERO SOTTOSTIMATO In alcuni dei pazienti sintomatici simil Covid, che risultavano negativi al test-tampone, le tracce del virus sono state rilevate in un secondo momento attraverso l' esame broncoscopico eseguito per confermare la diagnosi, e tali tracce sono state trovate nei bronchi, cioè nelle vie aeree inferiori rispetto a quelle superiori naso-faringee, a dimostrazione del classico percorso del virus verso gli alveoli polmonari.

coronavirus gran bretagna coronavirus gran bretagna
Ciò che preoccupa è l' idea che il tampone possa non essere l' unico strumento efficace ad individuare chi è affetto da Covid, chi ha sintomi compatibili con la malattia ma risulta negativo al test, il che induce a ritenere che il numero attuale di positivi all' infezione virale sia di molto sottostimato, ed è stato calcolato che praticamente la metà degli infetti sia sfuggito alla contabilità dei contagi.

Per cui oggi nei pazienti che mostrano sintomatologia specifica da Coronavirus ma risultano negativi al tampone, vengono eseguiti anche gli esami radiologici per cercare i suoi effetti nel profondo dei bronchi, oltre a quelli ematologici per confermare o meno la cascata infiammatoria dovuta alla tempesta immunitaria tipica di questa malattia.

coronavirus 2 coronavirus 
NUOVE STRATEGIE La necessità di elaborare nuove strategie di monitoraggio, tra le quali quelle con i test sierologici attualmente in corso, si impone quindi per individuare le persone sintomatiche o asintomatiche che effettivamente hanno od hanno avuto la malattia e continuano ignare a trasmettere il virus, contribuendo alla sua diffusione anche a due settimane dopo la presunta guarigione clinica, una prolungata contagiosità già confermata dall' Oms, ed a complicare ulteriormente le cose c' è anche la possibilità che il virus non scompaia totalmente dal corpo e non abbandoni più l' ospite che ha infettato, restando latente o in letargo, al riparo da tutte le tecniche e gli esami oggi a disposizione per cercarlo, stanarlo e disattivarlo.
coronavirus effetto sui polmoni 4 coronavirus effetto sui polmoni 

Purtroppo per sapere cosa accadrà a medio e lungo termine ci vorrà del tempo, per acquisire informazioni più precise e scientificamente solide, e soprattutto per non dare false speranze od errate certezze su un virus del quale sappiamo ancora troppo poco.

Fonte: qui

Nessun commento:

Posta un commento