(AGI) - Roma, 14 giu. - Una donna e' stata uccisa e decapitata a Milano. L'autore dell'orrendo delitto sarebbe un giovane transessuale originario dell'Ecuador.
I carabinieri hanno ritrovato i resti della donna la scorsa notte dopo una telefonata al 112.
Il corpo, senza testa, era in un appartamento di via Giovanni Antonio Amedeo, nella zona di Lambrate. La testa e' stata rinvenuta invece nel cortile di una palazzina di alloggi popolari.
Le prime informazioni avevano indicato che la vittima era un transessuale, ma e' stato successivamente precisato che si tratta di una donna di 52 anni.
Il trans dell'ecuador, fermato dai carabibieri, era ferito a una mano e in stato confusionale. Era stato trovato dai militari sul luogo del delitto, un condominio di edilizia popolare in via Amadeo, nella zona di Lambrate.
(Repubblica) L'ha uccisa a coltellate, almeno dieci, una mortale al torace. Poi le ha tagliato la testa e l'ha gettata dalla finestra, dopo una lite furibonda forse per motivi di droga o prostituzione. Notte di orrore a Milano, in una palazzina di edilizia popolare di via Amedeo, in zona Lambrate, dove una donna napoletana di 52 anni Antonietta Gisonna, è stata barbaramente uccisa intorno alle 2 da una transessuale dell'Ecuador, Carlos Julio Torres Velesaca, 20 anni, da anni in Italia, con permesso di soggiorno dal 2010.
I carabinieri allertati dai vicini si sono trovati davanti una scena raccapricciante. La testa scaraventata in cortile, il corpo decapitato sul pavimento e l'appartamento dove viveva la vittima completamente a soqquadro: mobili rotti, specchi in frantumi e tracce di polvere bianca. La giovane transessuale aveva appena ucciso. L'hanno vista barricarsi in casa. I militari hanno sfondato la porta e sono riusciti a bloccarla. Era in evidente stato di alterazione, con diverse ferite da taglio alle mani. L'hanno immobilizzata e portata in ospedale, al Policlinico, dove è stata medicata prima del trasferimento a San Vittore.
Determinante la collaborazione dei vicini. Uno di loro avrebbe assistito alla scena, vista dalla finestra. Al telefono alla polizia ha descritto la scena della donna che si accaniva sul corpo dell'altra fino ad ucciderla. La transessuale avrebbe infierito sul corpo di Gisonna con diversi coltelli da cucina, di quelli che la vittima teneva nei cassetti di casa. Altri hanno raccontato di una signora sudamericana vista in compagnia della vicina nel pomeriggio. In tanti hanno parlato dello strano via vai in casa della donna, indagata nel 2013 per fatti di droga legati all'inchiesta che ha portato all'arresto del suo compagno di allora. Si tratta di un cittadino marocchino con cui viveva in via Cilea trovato con un chilo e mezzo di hashish.
Droga o prostituzione. Queste le due piste che seguono gli inquirenti alla ricerca di un movente per un omicidio tanto efferato. Determinanti saranno gli esami tossicologici disposti dal pm Elio Ramondini, che ha deciso l'autopsia sul corpo della vittima. Droga in casa non ne è stata trovata, se non le tracce di polvere bianca che saranno analizzate. Al vaglio degli inquirenti anche i contatti telefonici tra le due per capire il tipo di frequentazione.
(Repubblica) L'ha uccisa a coltellate, almeno dieci, una mortale al torace. Poi le ha tagliato la testa e l'ha gettata dalla finestra, dopo una lite furibonda forse per motivi di droga o prostituzione. Notte di orrore a Milano, in una palazzina di edilizia popolare di via Amedeo, in zona Lambrate, dove una donna napoletana di 52 anni Antonietta Gisonna, è stata barbaramente uccisa intorno alle 2 da una transessuale dell'Ecuador, Carlos Julio Torres Velesaca, 20 anni, da anni in Italia, con permesso di soggiorno dal 2010.
I carabinieri allertati dai vicini si sono trovati davanti una scena raccapricciante. La testa scaraventata in cortile, il corpo decapitato sul pavimento e l'appartamento dove viveva la vittima completamente a soqquadro: mobili rotti, specchi in frantumi e tracce di polvere bianca. La giovane transessuale aveva appena ucciso. L'hanno vista barricarsi in casa. I militari hanno sfondato la porta e sono riusciti a bloccarla. Era in evidente stato di alterazione, con diverse ferite da taglio alle mani. L'hanno immobilizzata e portata in ospedale, al Policlinico, dove è stata medicata prima del trasferimento a San Vittore.
Determinante la collaborazione dei vicini. Uno di loro avrebbe assistito alla scena, vista dalla finestra. Al telefono alla polizia ha descritto la scena della donna che si accaniva sul corpo dell'altra fino ad ucciderla. La transessuale avrebbe infierito sul corpo di Gisonna con diversi coltelli da cucina, di quelli che la vittima teneva nei cassetti di casa. Altri hanno raccontato di una signora sudamericana vista in compagnia della vicina nel pomeriggio. In tanti hanno parlato dello strano via vai in casa della donna, indagata nel 2013 per fatti di droga legati all'inchiesta che ha portato all'arresto del suo compagno di allora. Si tratta di un cittadino marocchino con cui viveva in via Cilea trovato con un chilo e mezzo di hashish.
Droga o prostituzione. Queste le due piste che seguono gli inquirenti alla ricerca di un movente per un omicidio tanto efferato. Determinanti saranno gli esami tossicologici disposti dal pm Elio Ramondini, che ha deciso l'autopsia sul corpo della vittima. Droga in casa non ne è stata trovata, se non le tracce di polvere bianca che saranno analizzate. Al vaglio degli inquirenti anche i contatti telefonici tra le due per capire il tipo di frequentazione.
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