mercoledì 10 giugno 2015

Se i migranti non accettano di stare in agriturismo perché preferiscono la città


Prosegue sotto il sole a Palmadula, la borgata del comune di Sassari, la trattativa ad oltranza fra il centinaio di migranti, che hanno dato vita a una rivolta dopo essere stati trasferiti dal Centro di accoglienza di Santa Maria La Palma (Alghero), e i funzionari della questura e della prefettura che cercano di convincerli a prendere posto in una struttura privata (un agriturismo) individuata in accordo con il Comune. La maggior parte dei migranti ha deciso di non scendere dai due pullman e chiede di essere trasferita nei pressi di un centro abitato piu’ grosso.

“Non si rendono conto – spiega il portavoce della questura, Paolo Meloni – che qui a Palmadula potrebbero stare meglio rispetto al posto in cui si trovavano prima. Prefetto e questore stanno cercando di spiegarglielo. Una quarantina di loro e’ stato convinto dalla fame e dal caldo a scendere dai pullman, ora dovremo riuscire a convincere anche gli altri”.

I migranti sono stati trasferiti durante la notte in una struttura nelle campagne di Palmadula, frazione del capoluogo, ma una volta giunti a destinazione e scoperto che erano stati portati in aperta campagna, hanno dato vita alla rivolta. Per convincere i richiedenti asilo a scendere dai pullman, sul posto a trattare con il prefetto Salvatore Mulas e il questore Pasquale Errico anche il sindaco di Sassari Nicola Sanna. “Nell’agriturismo, una struttura a due piani, sono presenti nove bagni e in serata – e’ stato promesso ai migranti – verra’ piazzata una cucina che verra’ messa a disposizione, verranno portate delle tv e installate delle connessioni internet. Chissa’ che questo – ha aggiunto il portavoce – non li convinca ad accettare l’accoglienza che per ora rifiutano”.
Fonte: qui

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